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lunedì 21 maggio 2007

Opinioni sulla musica melodica

Salve, amigos! Stamattina con mia figlia Sara (2 anni di dolcezza) siamo capitati su Cominciamo bene. Rita Forte ha cantato alla grande Poster di Baglioni. Mi ha ricordato quanto (negli anni ’70) odiavo la musica melodica. I piu' odiati? Alan Sorrenti, i Pooh ed appunto Baglioni.
I miei gusti musicali sono rimasti rock-rock, ma in Stop dei Pooh una canzone come Inca parla della conquista-massacro del Messico da parte degli spagnoli. Forse Inca non sfigura (almeno come testo) accanto a Cortez the killer di Neil Young. Son pronto a beccarmi le saette dei fans di Young… Di Sorrenti continuo a non salvare nulla, a parte la stupenda Vorrei incontrarti: che pero' appartiene al periodo pre-mieloso.
Infine, Baglioni da Strada facendo ha creato cose che apprezzo. Poster, poi, e' davvero una bella canzone: e' molto malinconica ma per niente patetica. Discreta anche Le ragazze dell’Est, mentre non mi dice piu' molto I vecchi.
Tuttavia sono ancora un samurai del rock ‘n roll, come Springsteen nato per correre (io con un po’ di pancia, emh emh…) percio' non parlatemi di "passerotti": quelli lascio che vadano via. Ok, accetto critiche e perche' no?, anche quintali di elogi. Scherzi a parte, ci vediamo o meglio ci scriviamo. Buon pranzo

14 commenti:

  1. nato per correre? che ne dici di questi versi:
    "l'uomo
    che corre l'ora del gallo
    polmoni che gonfiano le costole
    di un'aria di metallo
    e gomiti di treno
    sarà più mulo o cavallo
    i piedi si spaccano di collera
    martelli sul terreno
    lasciai per sempre a questo braccio destro
    un portafortuna d'acqua incandescente
    feci l'amore il primo insieme a una
    senza guardarla mai né dire niente
    vidi il diavolo più volte in faccia
    misi i guantoni e scaricai giù botte
    guidai fischiando sulle gomme a caccia
    del mio Brigante di Strada bianco nella notte..."

    (dagli il via di baglioni)

    gli autori si evolvono nel tempo proprio come tutti noi (ed evolversi non significa neccessariamente migliorarsi).Anche Bruce ha composto accanto ai pezzi mitici cose non proprio eclatanti(mi concedi?). Penso che in fondo i gusti musicali possano e forse debbano essere dinamici e la musica che più ci è piaciuta, ci piace, ci piacerà, è proprio quella più in sintonia col nostro essere allora,oggi e domani.

    a rileggerti sulla musica. Ciao.

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  2. "Vorrei chiederti come puoi aver trascurato di citare il nome della "divina"Gianna Nannini !Primo perchè è grande ,secondo perchè è DONNA terzo perchè so che l'apprezzi anche tu!

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  3. Caro/a Doresol, ho trovato notevoli i versi di Baglioni in Dargli il via. Confermano (lo ripeto) che da molti anni si è evoluto. E parecchio.
    Dissento però sul fatto che Springsteen non abbia fatto sempre cose "eclatanti". A mio avviso, il 70-80% lo è; il resto è a livello ben più
    che dignitoso: il che non si può dire d'altri artisti (peraltro di tutto rispetto) come Deep Purple, i Rolling Stones, benchè sempre grandi dal vivo,
    Eric Clapton, Van Morrison, ex-membri dei Led Zeppelin o lo stesso Rod Stewart, alias Grande Puffo del pop.
    Bruce, invece, almeno dai tempi di Darkness on the edge of town (1978) ha abbandonato le tipiche ossessioni dei rockers d'ogni tempo (auto,
    donne, gangs) per interessarsi della comunità in cui vive. Così, accludo copia di The ghost of Tom Joad (1995).
    Qui un rocker contemporaneo si ricollega allo spirito di uno degli eroi del Furore di Steinbeck, ed ironizza sul new world order,
    il nuovo ordine mondiale. Per rabbia ed impegno di Springsteen ti consiglio il sito, che raccoglie anche nuovi pezzi.
    Tuttavia, nessuna polemica: amo il contraddittorio, in cui forse mi esalto troppo. Saludos!

    IL FANTASMA DI TOM JOAD

    Uomini che camminano lungo i binari della ferrovia
    Diretti da qualche parte dove non c'è ritorno
    Elicotteri della stradale spuntano dalla collina
    Una zuppa bollente sul fuoco sotto un ponte
    La fila per un ricovero che fa il giro all'angolo
    Benvenuti nel sistema del nuovo mondo
    Famiglie che dormono nelle loro macchine nel Sud-Ovest
    Niente casa, niente lavoro, niente pace, niente riposo

    L'autostrada è viva questa notte
    Ma nessuno si prende in giro su dove vada a finire
    Io sono seduto qui accanto alla luce del fuoco
    In cerca del fantasma di Tom Joad


    Un prete prende un libro di preghiere da sotto il suo sacco a pelo
    Si accende una sigaretta e fa un tiro
    Aspettando il giorno in cui l'ultimo sarà il primo e il primo sarà l'ultimo
    In una scatola di cartone nel sottopasso
    Trovi un biglietto di sola andata per la terra Promessa
    Hai un buco nella pancia e una pistola nella tua mano
    Dormendo su un cuscino di dura roccia
    E lavandosi nell'acquedotto della città

    L'autostrada è viva questa notte
    E dove va a finire tutti lo sanno
    Io sono seduto qui accanto alla luce del fuoco
    In cerca del fantasma di Tom Joad

    Ora, Tom diceva:"Mamma, ovunque ci sia un poliziotto che picchia un ragazzo
    Ovunque un neonato pianga per la fame
    Ovunque ci sia una battaglia contro il sangue e l'odio nell'aria
    Cercami mamma, io sarò là
    Ovunque ci siano uomini che lottano per un posto dove stare
    O per un lavoro decente o per una mano che li aiuti
    Ovunque ci sia gente che sta lottando per essere libera
    Guarda nei loro occhi, Mamma, e tu vedrai me

    L'autostrada è viva questa notte
    Ma nessuno si prende in giro su dove vada a finire
    Io sono seduto qui accanto alla luce del fuoco
    In cerca del fantasma di Tom Joad.

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  4. Finalmente ho trovato il tempo per curiosare dentro il tuo "primo" ed ufficile blog!!!!
    Fantastico.... mi piace, è stimolante, lineare e originale!
    Qualcuno prima di me ti scrive riguardo al processo di evoluzione in ambito musicale, ma in fondo nessun settore e nessun essere umano può rinanere estraneo o rinnegare questo meraviglioso processo , che altro non è che provare lo stupore dei bambini di fronte alla bellezza e al susseguirsi della vita e lasciarsi magicamente travolgere!
    Cosa sarebbe la farfalla se rimanesse chiusa nelle sue origini primordiali?Che tristezza...
    Sono sicura che davanti a te ci sono ancora tante altre strade inesplorate da percorrere e altri nuovi modi di scrivere e trasmettere a chi legge, le tue emozioni e il tuo mondo fantastico che ti accompagna nella vita di tutti i giorni, la dolcezza e la tenerezza(bellissimo quando scrivi di Sara:"2 anni di dolcezza"....)che non sempre sono segni di fragilità!
    Spero di leggere presto un tuo prossimo libro!!
    In bocca al lupo per tutto e ti auguro di scrivere sempre con entusiasmo !
    Un abbraccio forte sincero e....fraterno!(Mm)

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  5. grazie per la risposta...è raro.
    Non sono propriamente amante del rock (di quello vero,intendo) ma i cultori mi dicono che bruce è più incline al folk-rock e l'ultimo lavoro con il guru del folk Pete Seeger(candidato nobel pace 2008) sembra dare loro ragione. Quanto a Tom Joad trovo che il personaggio del libro degno della ballata dovesse essere Jim Casey reverendo e divenuto avvocato per i diritti umani ma Henry Fonda nel film ha sponsorizzato Tom. Il libro non è poi tanto rock visto che fa parte dei testi adottati dalle scuole americane. Tornando all'anima folk di bruce è ovvio che abbia attinto alla ballata folk di Tom Joad del mitico Woodrow Wilson Guthrie(1912-1967), ecco la strofa finale:
    "Wherever little kids are hungry and cry,
    Wherever people ain't free,
    Wherever men are fighting for their rights
    That's where I'm gonna be, Ma,
    That's where I'm gonna be"
    ripresa con successo da Joe McDonald "The Ballad of Tom Joad".
    Ma non bastonarmi, ho capito che ti piace Bruce e non te lo tocco più. Dopotutto il mito è intoccabile, peccato che lo creiamo noi oltre i valori obiettivi dei personaggi. Aggiungo l'ultima strofa del tuo mito tradotta correttamente (dove hai pescato l'orribile traduzione?) solo perchè l'ultima riga cambia il senso al tutto. (se vuoi confronta col testo originale e ufficiale di bruce:
    http://brucespringsteen.net/songs/TheGhostOfTomJoad.html

    "La strada è viva stanotte
    ma nessuno si illude su dove vada a finire
    sto qui seduto alla luce dei falò
    assieme allo spirito del vecchio Tom Joad
    (With the ghost of old Tom Joad)
    C'è diatriba invece nel tradurre ghost come fantasma o non piuttosto come spirito (combattivo e ribelle).
    Buona musica.

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  6. Mm, ricambio l'abbraccio e ringrazio per le belle parole. Però se il blog è bello, è merito di chi l'ha realizzato. Io mi sarei
    trovato in difficoltà anche con la tecnologia dell'età della pietra.
    Passando ai sentimenti, devo dire che è un tema che (come la stessa religione) affronto con pudore e cautela: temo di risultare retorico o addirittura ipocrita. IO, sottolineo IO. Perciò lascio che certi discorsi nascano a poco a poco. Bacioni.

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  7. Streghettina, hai ragione: Gianna Nannini merita d'essere nominata! In tutti questi anni ha sempre mantenuto un livello artistico ed una grinta da Nobel.
    In effetti, è la sola cantante rock italiana stimata fuori d'Italia: per es. in Germania, dove la considerano una nuova
    Patti Smith. Inoltre è seguita con grande interese da rockers statunitensi come Willy De Ville.
    Tra le cantanti rock italiane ricorderei anche Mia Martini e la Bertè: raffinata la prima, sanamente sguaiata la seconda.
    Mi piace molto anche Carmen Consoli (so che stai tossicchiando). Straordinaria la sua esecuzione (durante il concerto del primo maggio) di un brano della tradizione siciliana, in cui Cristo invitava a non subire l'ingiustizia bensì ad armarsi di bastone. A proposito, se qualcuno potesse inviarmi il testo... Ciao

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  8. Hei, sai che quando vuoi sei anche divertente? mi hai strappato una bella risata riguardo alla"tecnologia della pietra".....posso solo capirti.....anch' io come te sono un disastro in quest' ambito!
    Bè allora complimenti a chi ti ha lanciato nel mondo fantastico del blog....almeno così rispondi ai commenti eh?
    Peccato che sei ancora un po'...."rigido" quando parli dei sentimenti, cosa vuol dire" affrontarli con pudore e cautela"?
    Scusa ma non voglio forzare o calcare la mano, ma purtroppo in una società dove si parla si scrive e si fa sesso senza tanti preamboli, sempre di più però si fa fatica ad accettare e dialogare di sentimenti ed emozioni!
    Purtroppo questa è una costante comune tra noi che abitiamo il globo terrestre, chissà se in qualche altro pianeta dell' universo si ragiona e si parla di sentimenti con meno resistenze e più spontaneità.....Ma sono un' inguaribile ottimista e so che anche tra noi qualcuno non rimanda ad un futuro remoto nel tempo ,la sfera dei sentimenti!!
    Grazie per aver risposto anche a me, a presto....!

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  9. solo e soltanto la poesia e la musica di riccardo cocciante...il solo che ha saputo dare voce ai miei pensieri .....

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  10. Per Doresol e “cultori” che parlano di un Bruce “più incline al folk-rock”. Il suo solo lp folk prima delle Seeger Sessions è stato Nebraska. Il suo 6°, che arrivò ben 8 anni dopo il disco d’esordio (Greetings from Asbury Park, N.J., 1973). Nel novembre ’96, ecco The ghost of Tom Joad, tutto folk. 2005, Devils & Dust, folk-country. 2006: The Pete Seeger Sessions. Così, Bruce ha inciso 3 dischi folk. 3 su 22. Pochini per vedere in lui “un’inclinazione” al folk-rock. Inoltre, i brani sono eseguiti partendo dal folk ma iniettandovi parecchia energia: qualcosa che il folk-rock non ha, poichè richiede dolcezza ed introspezione. Ma Bruce non è Carole King, Crosby Stills Nash & Young, Linda Rostandt o James Taylor. Né ha realizzato, come dici, le Sessions “con il guru del folk Pete Seeger” (di cui ha utilizzato alcuni brani, molti però appartenenti alla tradizione Usa). Infatti, il Nostro afferma: “tramite Soozie Tyrell, violinista della E Street Band, ho conosciuto un gruppo di musicisti di (fuori) New York che suonò nella nostra fattoria, ad una festa nei campi. (cfr. www.loose-ends.it/seegersessionsalbum.html).
    Certo, può anche darsi al folk, che fa parte della sua cultura ed abbandonare il rock. Ma la sua formazione è un’altra e l’America di Seeger e Guthrie non esiste più da decenni; si rivelerebbe un ridicolo archeologo musicale. Sarebbe come se in Italia si componessero ancora, al di fuori di un discorso pur alto di ricerca storica ed antropologica, dei canti in stile mondine. Ma dei musicisti valgono quando cercano di inserirsi in una società che esiste, non che esisteva. Ecco perché un altro grande, Dylan, nel ’67 abbandonò il folk e scandalizzando i puristi, al festival di Newport abbracciò il rock. Ora Springsteen farebbe una scelta pre-’67? Già quando il suo scopritore John Hammond ed il primo manager Appel cercarono di trasformarlo in un “nuovo Dylan”, cioè in un folksinger, lo stesso Hammond ebbe poi l’onestà di riconoscere: “Beh, assomiglia talmente a Dylan, dovrebbe essere una sua copia. Ma non lo è nemmeno lontanamente” (Dave Marsh, Nato per correre, Gammalibri, Milano, 1983, p.79).
    Circa Tom Joad, non so se “il personaggio del libro degno della ballata” sia stato Jim Casey. In Furore, Steinbeck presenta uno spretato che appunto si chiama Jim Casey, dallo sceneggiatore Nunnally Johnson nel film di John Ford (1940) ribattezzato Casy. “Ma”, oltre a vari modelli sociali e letterari, come ricordano Irene Bignardi ed altri, “nella composizione del libro entra anche la presenza e l’amicizia di Tom Collins, la “coscienza” di Furore, la persona che aveva aperto e rivelato a Steinbeck il mondo del lavoro dei braccianti a giornata organizzati della Resettlement Administration (e Collins fu anche colui che collaborò sul set del film come “consulente tecnico”)”. www.miserabili.com.2005/06/13/il furore di steinbeck.html Perciò Fonda non ha “sponsorizzato Tom” (Joad): si chiamava così sia nel libro che nel film.
    Sì, “il libro non è poi tanto rock”: ma io ho detto che Bruce “si ricollega allo spirito di uno degli eroi del Furore di Steinbeck”, non che Furore fosse rock. Come poteva essere rock un libro pubblicato nel ’39? Il rock, anche il semplice r ’n r di Presley nasce negli anni ’50; sarò ignorante in letteratura, ma non in rock ‘n roll! Lieto di sapere che Furore “fa parte dei testi adottati dalle scuole americane.” Ma quando uscì, “scuole e biblioteche lo misero al bando, uomini politici lo denunciarono pubblicamente, le grandi corporations dell’agricoltura lo definirono immorale, degradante e falso, le istituzioni della chiesa protestante lo attaccarono” (www.miserabili.com cit.). Del resto oggi, non negli Usa di 60 anni fa “il veto della destra statunitense al potere con Bush Jr. arriva alla letteratura, ai romanzi.” Così: “Ora nel numero dei censori è Uomini e topi, di Steinbeck, e il numero di titoli letterari vietati nelle scuole è passato da 300 a circa 1000 in poco più di un decennio” (www.sagarana.net/rivista/numero20/dicas.html). Non è che presto toccherà anche a Furore, o che è già successo?
    Ok sul fatto che Bruce possa aver attinto dal pezzo di Guthrie. Ma tutto il “suo”Tom è una critica che sintetizzerei con quel tagliente welcome to new global order, benvenuti al nuovo ordine mondiale: di cui certo Guthrie non poteva prevedere l’infausto avvento.
    Per me Bruce non è un “mito intoccabile”: trovo che alcune volte Lennon, Dylan, Townshend e Bragg abbiano fatto cose migliori. Ma per me, nel complesso lui ha mantenuto un livello superiore. Tuttavia, riconosco che non potrà mai scrivere canzoni così dense sul piano simbolico come quelle di Dylan. Comunque, sui miti la penso come Lennon nella cui God troviamo una lunga serie di negazioni (I don’t beleieve in, non credo in). Di tale serie fanno parte, tra i tanti, Kennedy, Buddha, Elvis, gli stessi Beatles. Poi Lennon conclude
    Credo soltanto in me… e questa (è) la realtà/il sogno è finito/che cosa posso dire?/Ieri/ ero il tessitore di sogni/ma ora sono rinato/ero il tricheco/ma ora sono John/e così cari amici/dovete solo andare avanti/ il Sogno è finito.
    Io dico: I don’t believe in Bruce. Non lo adoro, lo rispetto. Ma non confondere il rispetto, anche grande, col fanatismo. Trovi “orribile” la traduzione da me proposta del Joad di Bruce (www.loose-ends.it/thegostof.html). Quella per te più “corretta” propone “strada” per highway. Ma in inglese “strada” non si dice street o road? Comunque, è vero che l’ultima strofa termina con with the ghost of old Tom Joad, da tradursi “con lo spirito del vecchio Tom Joad.” Ora, tu dici che “l’ultima riga cambia senso al tutto.” Perché? La canzone è una ricerca non di Tom in senso fisico, reale; Tom è una creazione romanzesca. Ma anche ammesso che il Joad cui si ispirarono Steinbeck e Guthrie fosse ancora vivo quando lo cerca il protagonista della canzone di Bruce, non poteva essere ancora attivo nel ’95. Ma dici bene, “c’è diatriba nel tradurre ghost come fantasma o non piuttosto come spirito (combattivo e ribelle).” Infatti, il protagonista del Joad di Bruce si è rinforzato nelle sue convinzioni, che coincidono con quelle solidaristiche dello stesso Joad. Quel protagonista è con Tom in quel senso.
    Scusa la lunghezza ma con ragionatori/trici come te voglio almeno cercare di mantenermi all’altezza. E se in futuro parlassimo di artisti ed intellettuali di fronte al potere?
    Ciao

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  11. Simpatico combattivo. Partiamo dalla fine.Perchè dedichi ben 13 righe del prezioso spazio blog per ripetere tu stesso quanto avevo già scritto in 3 righe? e per spiegare a me quanto io avevo scritto a te. Così mi costringi a ripetermi. Nella 'tua' traduzione errata il protagonista arriva a fine ballata ancora in cerca dello spirito di Tom ed è molto diverso dal terminare con l'averlo ritrovato.
    In pratica dopo le considerazioni sul 'nuovo ordine mondiale' il protagonista non si arrende a questo ma ritrova lo 'spirito combattivo' per lottare. E,se mi concedi, fra i tuo 'cercando' e il corretto 'con' c'è ben motivo di affermare che l'errore cambia significato al tutto. E veniamo a 'strada'. I testi delle canzoni sono sempre difficili da tradurre perchè nel farlo si deve operare una scelta a priori ovvero tradurla alla lettera,tradurla in modo da poter essere cantata in italiano sulla base musicale originale o infine tradurla per il significato. Prova ad ascoltare la canzone e vedrai che bruce su quella battuta musicale non poteva utilizzare street o road. Nel significato della canzone strada sta per strada della vita.Fuori dalle rime musicali 'ognuno vede davanti a se la strada della propria vita ma non si fa illusioni su dove conduca.' Se ami Bruce non puoi sminuire il significato del testo aggrappandoti a traduzioni letterarie.
    E' tardi, devo chiudere ma tornerò a proposito del folk e di furore. Mi stuzzica,mi stuzzica

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  12. Rif. Doresol
    Ok, Doresol, il tuo ultimo commento ha chiarito più o meno tutto. In effetti, non avevo capito qualche tua affermazione: perciò mi sono “incartato” in quella controrisposta di 13 righe! Sarà la vecchiaia!
    Le traduzioni sono sempre un grosso problema. I Latini dicevano: “Tradere est tradire”, tradurre è (significa) tradire: nel senso che appunto per tradurre bene è necessario superare la lettera del testo. Sono quindi abbastanza d’accordo su quanto hai scritto in merito.
    Nel caso del tradurre canzoni per la sola lettura, si può combinare la traduzione alla lettera con quella per il significato. Ci si dovrebbe basare sul buon senso. Io ho un pò insistito su una certa letteralità, il che prova quanto il buon senso sia merce rara anche per me…
    Ti aspetto su folk e “Furore” o su ciò che preferisci. In chiusura, sai se John Carradine, che nel film di Ford interpreta Casy sia parente di Keith e David? Keith cantò la famosa “I’m easy” nel film di Altman (“Nashville”), David interpretò Cain nella serie tv “Kung-fu”. Inoltre, girò due film “steinbeckiani”: uno su Woody Guthrie (“Questa terra è la mia terra”), l’altro su Big Bill Shelly, sindacalista (“America 1929: sterminateli senza pietà”).
    Ciao.

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  13. Pensavo di leggere qualche commento e scopro di essere finito in un forum. Atipico ma simpatico. Scusate se mi intrometto ma questa la sapevo proprio. Keith e David sono figli di John Carradine. Piuttosto l'argomento è la musica o il cinema perchè su questo mi ci butterei dentro anch'io. Ciao

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  14. Rif.Ciack.
    Ciack, intromettiti, intromettiti pure! Inizialmente l’argomento era la musica, poi si è un po’ spostato sulla letteratura. Ma non mi dispiacerebbe se si creasse un dibattito a più voci anche col cinema. Potresti dirci qualcosa su quei 2 film di David? Rimarremmo comunque in tema “steinbeckiano”. Scusa il ritardo nella risposta. Ciao

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