lunedì 21 maggio 2018
Pioggia, ruote, pozzanghere ecc. ecc.
Alle 07.15 di oggi 21 maggio, a
Cagliari piove. Ed anche molto. In questo periodo e per la mia città,
questo fatto è piuttosto inconsueto. Da noi è abbastanza raro che
piova in dicembre, figuriamoci a fine maggio e con questa abbondanza.
Però niente da eccepire sulla
pioggia: talvolta, d'estate, per le scarse o talvolta inesistenti
piogge, rischiamo il
razionamento dell'acqua. Quindi, anche io come tanti miei
concittadini, canto Singing in the rain.
Purtroppo,
the rain trasforma molta gente in altrettanti piloti di Formula 1.
Persone che magari di solito non superano i 60 km/h, quando piove
diventano delle saette su ruote.
Il
che non è per niente piacevole per chi (come il sottoscritto)
viaggia solo in pulman e/o in corriera, e di mattina presto si trova
alla fermata dell'uno o dell'altra... e si trova letteralmente
innaffiato dall'acqua delle pozzanghere che gentili piloti e pilotesse, gentilmente gli schizzano
addosso. Che cosa significa, questo?
Che cos'è... la pluvialità come stimolo alla velocità
automobilistica?
Buoni
concittadini, stimate concittadine che vi inoltrate nella giornata
con indomito spirito lavorativo, commerciale, esplorativo ecc. ecc.,
una preghiera: non
inzuppate più questo ormai stagionato precario della scuola. Mentre
sfrecciate col vostro consueto eroismo, siate indulgenti con chi nei
suoi romanzi & racconti, vi celebra con affetto.. sia pure,
talvolta, anche con qualche stilettata satirica.
Del
resto, anche il sottoscritto satirizza sé stesso. Molto. Parecchio.
A volte, perfino volentieri.
Comunque,
tutto bene. Amo la pioggia. Adoro sentire Lady Rain tintinnare sui
tetti e rimbalzare sui vetri delle finestre. Apprezzo ancor di più
la pioggia, che come si chiedevano i Creedence, chi potrà fermare
(Who'll stop the rain?),
quando corre sulla Terra
scortata da una certa foschia... e da un'improvvisa nebbia. Sarà il
mio gusto per il misterioso, il gothicus o
addirittura per lo spaventoso. Chissà.
Comunque,
ora sono le 11.25 e sto tornando a casa; tra corriera e pulman vari,
non arriverò prima delle 12.30.
Sto
attraversando Capoterra, una cittadina a 13 km da Cagliari. Le campagne
appunto di tale cittadina sono molto rilassanti, se accarezzate dalla
pioggia. Cabuderra (in
sardo) è stata dotata dal Gran Capo che sta nei Cieli di alcune
montagne, che in inverno sono avvolte da nebbie e nuvole che spesso,
nascondono le cime appunto delle mountains.
In
questo momento la
strada sta pensando bene di condurmi da Capoterra verso la spiaggia
che si trova in località “Giorgino” e già che c'è, il
simpatico nastro d'asfalto attraversa anche parte della laguna di
Santa Gilla.
A
poca distanza vedo il porto-canale, che purtroppo chiuderà (ma spero
proprio di no!) tra
non molto...
Alla
mia sinistra ecco Sa illedda (L'isoletta,
sempre in sardo) ed il ponte che conduce a Cagliari. Mi preparo per
scendere: tra poco raggiungeremo la stazione delle corriere.
A
presto!
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