venerdì 28 febbraio 2020
Novembre, carissimo amico
Anche se ormai marzo è quasi alle
porte, oggi vorrei parlarvi del mese di novembre. Bene, il “tipo” è chiamato
anche mese dei morti.
Tuttavia, a me non è mai dispiaciuto, soprattutto perché per quanto
riguarda lo scrivere, il leggere ed il mio eterno rimuginare, a
novembre assegno l'Oscar ed anche il Nobel.
Poi,
tutte quelle faccende che vanno ad impigliarsi nell'inchiostro e nei
sogni, in fondo sono il mio sangue.
Insomma, non proprio come mia
moglie ed i miei figli, ma ci vanno parecchio vicino; inoltre, il
quotidiano e talvolta ossessivo cocktail di sogni ed inchiostro, mi
permette di spaccare la faccia al corteo di demoni che (si direbbe)
non vuol proprio saperne di lasciarmi in pace.
Aggiungo
un altro inoltre: quel
cocktail, una volta che io grazie a lui abbia preso a grandissime &
sardissime testate il famoso corteo, spero mi faccia essere un marito ed un padre migliore. Perciò, perché mai dovrei avercela con quei
30 o 31 giorni?
E
poi, che cosa sarà mai 'sta faccenda dei morti? Vedete,
io inizio a pensarla come Thomas More che nella sua Utopia
sosteneva che i morti muoiono,
sì... ma poi rimangono con noi;
solo che non li vediamo. Tutto qui.
Però
sono con noi sempre: perfino nelle stesse stanze in cui dormiamo,
cuciniamo, giochiamo a carte, facciamo il presepe ecc. ecc.
Certo,
immagino che quando facciamo altre “cosette” abbiano il buon
gusto di andare a bersi un mirto al bar sotto casa; anzi: sono sicuro
che la privacy sia sacra anche per loro.
Bene,
oggi avevo 2 pensierini:
scrivere 'ste righe, anche se quando si tratta di scrivere, credo che
neanche Dante, Joyce o Kafka sapessero da dove cominciare... hai
delle idee, qualche frase, alcuni rimorsi, vari ricordi, diversi
rimpianti, molta rabbia, un po' d'amore, tanta malinconia e cerchi
di trasformare tutto quel caos
in scrittura.
E
se Dio e qualche volta anche il Diavolo vogliono, anche in arte.
Sì,
perché qualche volta devi chiedere aiuto anche a zio Belzebù: un
arrosto vale zero, senza robuste dosi di sale e pepe.
Il
2° pensierino era
scrivere qualcosa anche su un film bello ma tristissimo.
Beh,
sarà per un'altra volta.
Oggi
mi andava di scherzare un po', sia pure parlando seriamente.
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