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lunedì 27 luglio 2009

Sete d’infinito sì… ma rockeggiante!


Il post del 7 luglio Premessa a rock ed infinito non vi avrà fatto dire: “Ohi, ora questo attacca con la filosofia?!” Rilassatevi: si tratterà comunque di una filosofia potabile.
Inoltre ai post su quella sete si alterneranno o seguiranno altri in cui regnerà il rock in carne e… elettricità!
Comunque, io penso che per sua natura il rock conduca a cercare qualcosa di più, a non accontentarsi solo della straordinaria esaltazione che esso procura né ad amare soltanto la vita on the road.
Certo, il rock è anche un bisogno fisico: in Misery di Stephen King il protagonista, prigioniero di una psicopatica desidera assolutamente “un rock”; gli andrebbe bene perfino Girls just want to have fun della Lauper.
Per Maria Mc Kee, cantante dei Lone Justice (band definita di “aftercountryrock”): “Il rock è come la religione, ti coinvolge ad un livello sia fisico che emotivo.”
Parallelo estremo, forse anche paradossale ma da intendersi così: il mistico e l’eremita bruciano il loro corpo rifiutando la materia e la carne per proiettarsi oltre questo mondo; il rocker brucia il proprio affermando tutta la vita, ma per superarla anch’egli. I mezzi sono opposti, il fine è identico.
Un concerto rock è un momento al di fuori dello spazio e del tempo, per certi quasi una sospensione delle leggi morali… Townshend diceva che se uno fosse salito sul palco mentre suonava , avrebbe potuto ucciderlo.
Patti Smith ricordava che durante un concerto dei R. Stones cercò di salire on stage, un poliziotto cercò di fermarla e Keith Richards lo stese con un calcio.
Impossibile, poi, ascoltare del rock trascurando la chitarra ritmica… che fa già capire che aria tiri! In Sweet Jane di Lou Reed senti Ian Hunter e Dick Wagner, ritmica e solista che si incrociano e quella è davvero una rock ‘n roll celebration!
O prendi perfino la Hot legs di quel bizzarro personaggio che è Rod Stewart: come puoi star fermo, con quel formicolante rock-boogie? Voglio dire: anche senza pensare alle gambe calde, hot legs cantate dal Rod…
Ed il riff della chitarra di Joe Walsh in In the city, che un mio amico definì simpaticamente “rockaccio”, dà anche ai melodici Eagles una (certo episodica) verniciatura rock.
Il piano martellante di Let’s spend the night together degli Stones t’afferra per le tempie e ti fa saltare su & giù.
La voce strappata di Daltrey e la chitarra dura, nervosa ed essenziale di Townshend in Long live rock ti fanno evadere dalla prigione della noia.
L’insistito, trasognato ed un po’ acido assolo di Neil Young in Cortez the killer ti fa rivedere i milioni di indios massacrati dai conquistadores.
In Good eye la voce ringhiante di Bruce e l’armonica rabbiosa nell’ossessivo, implacabile ritmo della “E” Street ti trasportano oltre ogni cold black water, fredda acqua nera.
Potrei continuare. E continuerò!

13 commenti:

  1. Mia moglie Cinzia, che ora purtroppo non c'è più, era una grande appassionata di rock. Io, lo deve confessare, molto meno. In sua memoria cercherò anche io di avvicnarmi di più a questo genere musicale.
    Ciao

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  2. Benvenuto, Paolo!
    Benchè non ci conosciamo personalmente, mi dispiace moltissimo per una perdita così straziante.
    Posso solo dire che l'arte (rock incluso) supera lo spazio ed il tempo e come aveva già detto Aristotele, può agire sulle sofferenze del nostro animo.
    Del resto, mi pare che anche quanto scrivi nel tuo commento vada in questa direzione.
    "Ma vedrò te nelle stelle in cielo,
    nell'erba verde, in quelli che amo"
    (Bob Dylan, "You're make me lonesome when you go").
    Coraggio e... a presto!

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  3. rif. la mente persa
    E' proprio quello che penso anch'io, sai?
    Ma del resto, forse per un musicista è quella la sorte che sogna!
    Del resto, per me è grandissima anche la "E" Street. Lui e gli Streeters fanno cose incredibili... Clarence, Little Steven, Max Weinberg, "professor" Bittan e tutti gli altri...
    Peccato per il povero Danny Federici!
    Aspetto avidamente il post, eh?

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  4. Uuuuuh che bel post, e mi piacciono tutti gli artisti che hai citato, anche se son sincero appartengo più al rock anni 90, ma il rock in se è un genere che mi appartiene, e a cui appartengo, che riesce a coinvolgermi, e con cui riesco ad esrpimermi al meglio (ho la fortuna anche di suonare, non professionalmente purtroppo, ma è una gran cosa a cui non rinuncerei). Ciao

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  5. rif. ormoled
    Benvenuto su queste ruote e grazie per i complimenti!
    Naturalmente, ognuno è cresciuto con la musica della sua generazione e con le sensazioni, gli amici, gli amori, i ricordi ed i progetti (in alcuni dei quali crede ancora) che hanno fatto parte del suo "sentire."
    Altrettanto fondamentale è il grado (come dici benissimo) di "coinvolgimento" e di manifestazione di sè che il rock di qualsiasi epoca ci permette.
    Ho suonato anch'io, poi le cose sono andate un po'... come sono andate.
    Ma tu fai bene a continuare: it's only rock 'n roll but I like it!
    A presto.

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  6. Continua, continua pure...
    :)

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  7. rif. guernica
    Oggi mi viene in mente questo:
    "You run sad and free
    until all you can see is the night" (B. Springsteen, "Night"), corri triste e libero finchè tutto ciò che vedi è la notte.
    A presto!

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  8. Rock is dead. Long live rock.

    tic

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  9. rif. tic
    L'ho sempre detto, io, che tu e gli Who avete capito tutto...

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  10. non è partito il mio commento?
    ok riproviamo: non sono una grande intenditrice di musica ma l'articolo mi è piaciuto.

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  11. rif. lunesworld
    Intanto, benvenuta!
    Quanto ai commenti che non partono, sta capitando anche a me; sarà il caldo!
    Sono contento che l'art. ti sia piaciuto.
    A presto!

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  12. Ottimo, come sempre...
    Hai citato una serie di personaggi e aneddoti che sono entrati e sono tutt'ora nella storia del Rock.
    Io non so nulla di filosofia e ammetto che la parte lirica della musica mi interessa relativamente , ma vengo letteralmente rapito da certe sonorità, certe atmosfere, certi fraseggi musicali.
    Sweet Jane...Joe Walsh...Cortez...Daltrey...mamma mia che titoli e che nomi !
    Continua a rockeggiare così che vai bene... ;)
    Ciao Riccardo...e buona estate in musica !

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  13. rif. max
    Grazie per le congratulations, Max.
    O meglio: thank you very much!
    Diciamo che sto cercando di trattare anche la parte più “nascosta” del rock e che gli conferisce una certa dignità culturale.
    In ogni caso, quando ci si trova di fronte a certa gente ed a certe… chitarre, beh, quello fa la differenza!
    Good summer and good music to you too, friend of mine!
    Let there be rock!

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