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venerdì 2 gennaio 2009

Comunicare “via” blog


Ci sono tanti blogs. Penso che il motivo della loro esistenza sia evidente: rispondono ad una forte esigenza di comunicazione che spesso rimane insoddisfatta.
Certo, i blog non possono sostituire la comunicazione ed il contatto di tipo fisico, ma essi abbattono le distanze e permettono (almeno in teoria) di lanciare un ponte con persone… di tutto il mondo, perché no?
Qualche mese ho cercato di inviare un commento ad una pittrice franco-canadese; non ci sono riuscito perché ho sbagliato qualcosa, ma ora ho capito quale fosse il mio errore e mentre scrivevo il commento, analizzavo il mio francese. Tuttavia, anche se non dovessi ritrovare l’indirizzo della pittrice, continuerò a spolverare la lingua di Villon.
Quand’ero un 16-17enne di speranze più o meno belle, spesso la comunicazione avveniva durante i concerti, rock e/o dei cantautori. Talvolta in quella cornice nascevano amicizie ed anche amori. Erano tempi che ricordo con simpatia e spero che loro si ricordino di me nello stesso modo.
Ora molte persone sono piuttosto scontrose e diffidenti, non solo ai concerti ma penso che a volte tastiera e mouse aiutino a superare tutto questo. Il “semplice” fatto che con un click si possa dialogare con persone che vivono a centinaia di km dalla tua città non è un fatto da sottovalutare.
Come diceva Kant, non conta che uno abbia delle idee se poi non può comunicarle.
Le idee, dico io benché non sia Kant (e meno male, sennò sarei morto da circa 200 anni) devono circolare; e sulla circolazione, io ed i vigili urbani siamo senz’altro d’accordo.
Beninteso, non idealizzo i blog.
Ma per oggi, sull’argomento basta così… deve esserci ancora dello spumante, da qualche parte, perciò rinnovo a tutti quanti i miei migliori auguri di nuovo anno!

29 commenti:

  1. Questa cosa della comunicazione a distanza tra blogger è la cosa che mi piace di più dell'avere un blog. Molti questa cosa non la capiscono anche perché pensano che il blog sostituisca completamente la comunicazione di tipo fisico. Invece no, è una cosa in più.
    Buon 2009, come sta la mater?

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  2. Rif. euclide
    Infatti, Euc.: la comunicazione di tipo fisico non può essere sostituita dal blog ed aggiungo, NON DEVE.
    E' davvero "una cosa in più" che anzi, può permettere l'approfondimento di temi e riflessioni.
    Quanto a me, finora ho trovato molto interessante dialogare con tutti/e i/le bloggers che hanno scritto "da" me in modo continuativo; questo, soprattutto con le persone con cui avverto affinità relativamente a mentalità, interessi sociali, culturali ecc. Mi farebbe piacere (prima o poi) conoscere qualcuno di loro/voi.
    Buon 2009 anche a te!
    Quanto alla mater, i medici escluderebbero cose gravissime, benchè continuino a tenerla sotto (stretto) controllo.
    Besos

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  3. Il blog, il blog..Per me è una mia "appendice" con la quale mi va di comunicare..Certo, per comunicare in internet ci sono altri sistemi forse più consoni allo scopo, come le mail, o, meglio ancora, le chat..Ma sul blog si comunica anche con una poesia..un pensiero alla finestra mentre piove..un copiato da un romanzo che si è letto, ecc..Insomma il blog è una parte di "io-sul-web" con cui esternare ed accogliere contenuti (propri e di altri) e dunque una forma aggiuntiva, si, come ha detto qualcun altro, di comunicazione, giammai sostitutiva..
    Buon anno, Riccardo
    Effe

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  4. Caro Riccardo, da blogger quale sono, sai che mi trovi pienamente d'accordo su tutta la linea, soprattutto nella definizione del blog come strumento di comunicazione e di circolazione continua di idee.
    Ho sempre sostenuto che un blog vive non solo dei post che vengono scritti, ma anche e soprattutto dei commenti, perchè è lì che nasce e si sviluppa il confronto e lo scambio di idee.
    Giorni fa su un altro blog si discuteva (http://tutoronlinequalificati.wordpress.com/2008/12/16/blog-vs-social-network/) appunto circa l'esistenza e convivenza dei blog e della nuova "moda" di Facebook e similari.
    Personalmente non credo che il blog sia il surrogato di niente, bensì qualcosa in più che si ha voglia di condividere e tutta la tecnologia di cui oggi possiamo disporre è anche un'ottima opportunità per accorciare distanze e per ritrovarsi più velocemente e facilmente con chi ci è affine in pensieri ed intenti.
    Ad ognuno di noi scegliere la via che preferisce: il blog è una di queste, senza nulla togliere agli altri mezzi, ognuno sceglierà in base alle proprie attitudini ed ai propri desideri.
    La "selezione naturale" verrà sviluppandosi da sè, c'è chi privilegia la parola e l'approfondimento e chi invece preferisce l'immediatezza del contatto (anche visivo e vocale), la reperibilità a portata di mouse, insomma le vie della comunicazione sono davvero infinite...
    Ed è anche automatico e comprensibile il desiderio di quel riscontro fisico di cui poi a volte c'è bisogno e che può essere integrato con tutti i mezzi di cui sopra, ma non certo sostituito.
    Mille auguri di buon anno a te ed uno particolare alla mater "sotto stretto controllo".

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  5. Mmm molto interessante. Non so quanto io ci riesca a comunicare etc.etc. ma è interessante! Nel mio caso il blog devo dire è più un modo per farsi due risate... ma effettivamente quando vengo a sbirciare tra i tuoi post... e tra i post di tanti altri bloggers... si effettivamente imparo qualcosa su di loro... e anche su di me. Comunque Buon Anno! Di nuovo... :)

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  6. Rif. l'altra effe
    In effetti, penso che tra i vari modi di comunicare in internet, il blog mantenga un buon equilibrio tra la comunicazione di tipo personale e quella più oggettiva.
    In questo modo trova spazio, io credo, appunto la comunicazione più basata sulla dimensione riflessiva e certo anche dialogica, che di solito (e purtroppo spesso)rimane in ombra.
    Buon anno anche a te, Effe.

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  7. La comunicazione virtuale non sostituisce la comunicazione fisica.
    Belle e condivisibili parole. Mi auguro che l'autocoscienza dei blogger che le scrivono non tiri qualche calcetto nello stomaco virtuale.
    Conosco sondaggi e statistiche per cui invito coloro che le hanno scritte a fare due semplici calcoli.
    Dando per scontato (rischio) che tutti conoscano la differenza di livello intercorrente fra un conoscente e un amico ebbene quanti Amici ha ognuno di voi? Considerando che se ne avete anche solo uno nel vero senso della parola siete fortunati, provate a calcolare:
    1 quante ore avete trascorso nell'anno appena concluso a postare e comentare sui blog.
    2 quante ore nello stesso anno avete trascorso a 'parlare con i vostri amici'. Quante volte avete voluto incontrarli. Quante volte avete anche semplicemente bevuto un caffè con loro?
    3 Cosa avete fatto per conoscere personalmente-fisicamente nuove persone e avviare potenziali nuove vere amicizie?
    In realtà il contatto umano, il coltivare un'amicizia richiede un investimento di energie che viene comodamente bypassato utilizzando la comunicazione via Web. Questa che dovrebbe essere integrativa o estensiva della comunicazione personale diventa o per pigrizia innata o acquisita oppure per incapacità di interrelazione personale, la forma primaria di comunicazione.
    Leggo che tutti qui dichiarano l'insostituibilità del 'rapporto personale', ma quanti agiscono di conseguenza? quanti vorrebbero e non fanno alcunchè per raggiungere lo scopo? Quanti potrebbero, ma preferiscono ore di tastiera? Quanti possono ribadire quanto qui hanno scritto guardando se stessi nelle palle degli occhi senza arrossire?
    Mi auguro tutti, a dispetto di sondaggi e statistiche il cui senso sta nella fuga dell'uomo dall'investimento personale fisico-emotivo inevitabilmente richiesto da una seria relazione interpersonale.
    Auguri a tutti.

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  8. Rif. elle
    Sono lieto, cara Elle, di registrare una notevole identità di vedute quanto all'"oggetto" blog come canale di scambio di idee e di opinioni.
    Il concetto e l'"oggetto" in questione possono sembrare scontati ma non lo sono; soprattutto, penso che concepire e coltivare questo tipo di comunicazione porti ad un arricchimento sui piani personale e concettuale.
    In particolare, credo che lo scambio in certo modo "impersonale" su cui in effetti si basa il contatto tra bloggers, valorizzi la dimensione dell'incontro di intelligenze e sensibilità a volte anche diverse... che potrebbero preferire contatti più immediati, ma che magari (è un'eventualità) sottovalutano la dimensione pier così dire più "intellettuale."
    Certo, la conoscenza... live (!) non può essere sostituita da quella virtuale ed anche su questo, siamo parecchio d'accordo.
    MOLTE grazie per gli auguri.
    Buona domenica.

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  9. Sono d'accordo con quanto scritto da Elle, peraltro ricordo che ormai oltre un decennio fa, quando si era all'inizio del bum di internet, c'era chi dava per spacciata la scrittura e la comunicazione scritta, forse sono gli stessi che oggi si lamentano della mancanza contatto diretto. Il Blog è uno strumento, come tale deve essere usato,
    senza idealizzarlo, ma nello stesso tempo senza demonizzarlo. Mi pare che mai come oggi ci sia stata la possibilità di conoscere e confrontarsi. Se i corpi intermedi della società, vedi l'associazionismo socioculturale, i partiti, sono quasi spariti e quindi la coesione civile è sempre più in crisi, non è per colpa dei Blog o meglio di internet, ma di altri fenomeni, storici, sociali e culturali i quali, semmai, hanno usato la tecnologia per consolidare un unico pensiero nel mondo.

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  10. Mr Alessandro P. mi trova del tutto d'accordo. Tra persone che se ne starebbero sole a guardare la tv e persone che comunque hanno un contatto almeno sul web, cento volte quest'ultima soluzione. E poi, diciamoci la verità, ci sono alcune persone che conosco via web cento volte più interessanti di gente che vedo ogni giorno faccia a faccia. Senza scomodare il "Sole nudo", non mi pare che sia un grave danno.

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  11. dailygodot
    Grazie per le belle parole, Godot: ma a dire il vero, anch'io trovo molte cose interessanti nei tuoi e nei post di altri commentatori.
    Del resto, farsi due risate e sviluppare argomenti di qualche impegno, possono andare di pari passo, ti pare?
    Ri-buon anno!

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  12. Rif. alessandro perrone
    Come tu osservi molto giustamente (e come avevo avevo già scritto nel blog), Alessandro, il blog è uno strumento.
    La validità quindi di esso dipende dall'uso, come tutto, che se ne fa.
    Aggiungo che persone poco avvedute ne faranno un uso senz'altro poco intelligente; persone avvedute, lo useranno per una comunicazione proficua e che possa creare dei "ponti" tra le persone, aiutare quindi a combattere una certa alienazione umana ed esistenziale.
    Ed anche informare (per quanto è possibile) o invitare a discutere su aspetti spesso trascurati da tv, giornali e dalla stessa rete.
    Di nuovo auguri, carissimo.

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  13. Rif. aldo balducci
    Decidere quanto tempo dedicare alla comunicazione "via" web e quanto, invece, a quella fisica, "tradizionale", dipende dalla sensibilità e dal buon senso di ogni blogger.
    Esistono senz'altro tempi ed esigenze di cui ognuno è in grado di determinare precedenza ed urgenza.
    E di tutto questo non ho motivo di dubitare (parlo soprattutto dei bloggers che commentano su questo blog); sottoscritto incluso, che conosco... personalmente!
    Quanto agli altri bloggers, non mi ritengo sufficientemente competente nè in diritto d'esprimere su di loro giudizi categorici.
    Contraccambio gli auguri.

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  14. d'accordo con te, la voce gira molto poco ora, gira molto di più uno scritto
    e nei blog di voci ne sono girate molte, e molte sono tornate utili
    diciamo che sono il moderno fumo degli indiani?
    la cosa importante è che un tam tam, se serve, è giusto che continui ad esserci
    il resto, il fuori, è la vita, quella che unisce poco il mondo
    anche a te rinnovo gli auguri :)

    ps. benvenuto tra i miei blogroll!

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  15. Rif. yodosky
    Bentornati da Paris. BEATI...
    Però non siete vecchi: vi manca solo un po' d'allenamento; per es. 30 minuti di corsa sulla spiaggia quasi tutti i giorni, in estate.
    Il "Diario": i libri bisogna inviarli agli editori, Elena...
    Il web: in esso molte volte trovo anch'io gente parecchio interessante. Del resto non bisogna sottovalutare la possibilità offerta dal web di comunicare a grande distanza e di... tormentare altra gente, con le nostre fissazioni!
    Presto da Tic, senza meno.

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  16. Rif. irish coffee
    Mi piace moltissimo, Irish, la tua idea del tam tam.
    Un tam tam che tra l'altro, avviene attraverso le risorse offerteci dalla tecnologia.
    Ovviamente, alla base di tutto c'è l'esigenza di comunicare, che è parte integrante di tutta la vita, anche di quella non solo virtuale.
    Ciao e benvenuta anche a te nel mio blogroll!

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  17. Rif: 30 minuti di corsa sulla spiaggia quasi tutti i giorni, in estate.
    Eh, avercele da noi, spiagge come quelle della Sardegna. Comunque io i 30 minuti me li faccio: ogni giorno al lavoro a piedi. Magari tra lo smog, ma a piedi. E' Tic il "vecio" tra noi. Come dico sempre, d'ora in poi solo di dieci anni più giovani: non più vecchi, più giovani. Ah, saluti da Tic.
    Per quanto riguarda il tam tam, trovo interessante che molta gente (me compresa) trovi più facile fare amicizia per iscritto che a parole...

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  18. Io vivo il tutto in maniera un pò diversa. Io scrivo per me stessa, per esternare quello che ho dentro, per renderlo vivo ed estraneio a me e quindi per comprendermi di più e per imparare. Molte cose che scrivo neanche le conoscevo a parte le mie emozioni ovviamente. Se vedo un quadro che mi piace, nel postare le emozioni che mi ha trasmesso guardandolo vado a curiosare sulla storia che ha alle spalle e così imparo... Poi non posso negare che se c'è qualcuno che entra, legge e commenta la cosa mi non mi faccia piacere, ma a dire il vero anche se solamente entra e legge e gli riescono ad arrivare le mie emozioni, sia in positivo che in negativo ( anche se io ne sono completamente all'oscuro perchè non mi lascia un commento) ecco l'idea mi piace lo stesso. Diversamente concepisco il forum. Ecco, nel forum c'è la possibilità di dialogo e di comunicazione fra più persone che, a seconda dell'argomento o degli argomenti trattati, mettono i loro pensieri e si confrontano. Il Blog lo percepisco invece come un qualcosa di più personale. Domanda: Riccardo, tu che sei così abile nel pensiero e nello scritto perchè non provi ad aprire anche un forum, dove ci saranno cartelle con i tuoi interessi, cercherai dei moderatori cui affidarne la cura e tu sorveglieresti il tutto lasciando la tua impronta creativa?
    Il libro ho iniziato a leggerlo oggi..le feste hanno fagocitato tutto il mio tempo!
    Isabella

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  19. Rif. isabella ricci
    Naturalmente, Isabella, esistono molti modi di concepire ed utilizzare il blog.
    Il tuo, del resto, è abbstanza vicino al mio: anche a me interessa prima di tutto esternare (con un termine magari gergale direi addirittura "buttare fuori") certi miei pensieri e determinate sensazioni.
    Ma devo dire che mi interessa molto anche il parere altrui e lo scambio di opinioni.
    Quanto al forum, ringrazio per il fatto che trovi tanta abilità nel mio modo di esprimermi, ma temo che aprirne uno mio farebbe emergere un... Riccardo (troppo) polemico che cerco di tenere al guinzaglio! Però chissà...
    Le feste sono andate bene? Spero di sì, così come spero che il libro non ti... spaventi. Scherzo, eh?
    A presto.

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  20. anche a me l'ide adel tam tam di irish sembra buona^^

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  21. Comunicare "via" blog ( ospiti:10+3+1)

    - Toc Toc, è permesso?
    - Chi è?
    - Salve, sono Ghost, quello che gioca con gli stati d'animo, con le figurine, no, non con le Panini... Piuttosto, è lei Riccardo Uccheddu, l'Autore?
    - Si, ma che succede?
    - Non si preoccupi, poi le spiego. Ora mi consenta di fare entrare gli altri.
    - Gli altri? Quali altri?
    - Eccoli, riesce a vederli? Sono tutti di profilo e qualcuno litiga con l'url, ma pian piano arrivano. Ora li riconosce? Ecco:
    Kinnie, felicemente sorpresa;
    Euclide, la signora dei numeri, con la Pallina;
    poi c'è Effe, no, non quella: l'altra;
    ed ecco Lei, si, Elle, sola o doppia non so, ma c'est;
    signor Uccheddu, sente i tamburi rullare? E' Alessandro, il giacobino;
    arriva anche Yodosky, quella degli incroci strani...ho scomodato il diavolo per trovarla;
    abbia pazienza signor Uccheddu, c'è anche il Balducci con gli esami di coscienza;
    per fortuna c'è anche Tania che ti aiuta a cambiare mondo;
    e questa sgommata? Spegniamo le luci: dev'essere Irish Coffe con gl'incensi e le candele;
    qualcuno piange, no, ride: è Isabella; presto nascondiamo quella montagna di roba da stirare;
    signor Uccheddu porti pazienza: c'è anche qualcuno in ritardo, vede? lentamente arriva
    Burberry ancora assonnata, si sveglia ogni giorno alle 4 del mattino molto Bookbinder
    e finalmente ecco Miriam, dobbiamo scusarla, sa, lei è sospesa nel tempo.
    - Abbiamo finito? C'è qualcun altro?
    - Eh si, anche oggi aspettiamo Godot la scrittrice prolissa, ma arriva, arriva.
    - Bene, e ora che succede, cosa posso fare per voi, siete tanti.
    - Lei è un filosofo, sa che il numero è relativo; inoltre avrà presente che questo è un blog e come vede ha a che fare con dei profili. Ognuno di noi potrebbe essere onestamente uno o essere nessuno o celarne centomila, ma oggi siamo qui per Lei. Mi conferma, vero, che lei è l'Autore? perchè vede, non siamo sei, ma siamo... personaggi in cerca d'Autore. Piuttosto ci dica, Lei, Riccardo-Uccheddu-Autore è l'autore-l'autore o è un prodotto dell'Autore-Riccardo-Uccheddu? Perchè sa, se così fosse si scivolerebbe da Pirandello a Kafka e tutto sarebbe più complesso.
    ***
    Premesso che ho visitato come atto dovuto tutti i profili citati, pubblicamente condivisi, dai quali ho liberamente tratto le parole in corsivo;
    Premesso che ho il massimo rispetto per tutti gli ospiti di questo splendido Blog; mi sono permesso di giocare un po' per dire semplicemente come a mio avviso, la comunicazione "via" blog assuma tutte le valenze positive se si è disposti a mettere in gioco se stessi e non a giocare con se stessi.
    Quando il profilo che creiamo non è il nostro, ma quello di un alter ego rappresentante quel che vorremmo essere, ecco che il blog non è più comunicazione costruttiva, ma l'arena, lo spazio per consumare un gioco di ruolo dal quale spesso si esce confondendo se stessi col personaggio. In tal senso, penso che questo possa definirsi un blog onesto e sarei lieto di parteciparVi, ovviamente col permesso dell'autore che ancora deve svelarci nel profilo, la sua vera natura: marziano, vesuviano o ?
    Un saluto a tutti.
    Ghost (quel +1 che da buon ultimo, dovrebbe chiudere la porta, ma...)

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  22. Rif. ghost
    Benvenuto, carissimo Ghost!
    Le domande che Lei sì gentilmente mi pone sono estremamente stimolanti. Inoltre, apprezzo molto il gioco-omaggio pirandelliano che Lei mi rende.
    Mi è tuttavia difficile risponderLe (non creda però che qui io indulga eccessivamente a vezzi letterari) in modo come dire?, matematico, ai quesiti da Lei postimi.
    Mi spiego. O almeno, ci provo. O tento di provarci.
    Io sono “l’autore-autore” ma ogni tanto sono “un prodotto dell’Autore-Riccardo Uccheddu.” Uno che scrive è prima di tutto sé stesso, ma gli piace anche giocare coi personaggi delle sue storie. Una separazione troppo netta, qui parlo soprattutto per me, significherebbe considerare la letteratura e la stessa comunicazione “via” blog come divertente ma in fondo, limitata a quel divertimento e per il resto della vita, poco coinvolgente.
    Penso anch’io che la comunicazione “via” blog “assuma tutte le valenze positive se si è disposti a mettere in gioco se stessi”; ma aggiungo, anche se si è disposti “a giocare con se stessi.” Ci si mette così in gioco anche utilizzando la fantasia, il gioco di parole, il paradosso ecc.
    Se non facessi così mi sembrerebbe di scrivere “Le confessioni”… mancando però del tutto dell’austerità morale e del genio filosofico di S. Agostino!
    Intendo invece lo scrivere (in particolare il mio) come un modo per estendere l’area della comunicazione, inserendo in tale area tutto ciò che spesso da essa rimane fuori e che la rende perciò meno varia e non di rado, burocratica ma in apparenza più realistica e sincera.
    Detto questo, La invito caldamente ad aprire la porta di questo blog ed a chiuderla… per entrarvi.
    Ossequi

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  23. carissimo prof, il tema e` caro ai giornalisti di oggi, che purtroppo non ci hanno capito nulla, sai, di blog e di comunicazione.
    l'uso che ne facciamo. certo.
    ogni cosa, anche la piu` sana, puo` diventare nociva.
    in tempi di primi affacci ad internet e a spazi letterari, forum etc, dicevo salutando che andavo a vivere, nel senso che quella raccontata qui, non e` la vita, e` la metavita.
    pasciamo il nostro bisogno di emergere, la sete di esprimere (e non tutti hanno cose da esprimere), la voglia di essere.
    ti ringrazio, come sempre, per lo spazio e per la tua ospitalita`.

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  24. Rif. emma
    Condivido, Emma. E' sempre una questione di "uso" che spesso può sfociare nell'abuso.
    Naturalmente, questo vale anche per la vita reale; anche quella, infatti, può diventare una "metavita."
    A propòs, a proposito, complimenti per la definizione: vedo che tra un aereo e l'altro trovi il tempo per coniare definizioni di tutto rispetto. Bene bene bene...
    Quanto allo spazio ed all'ospitalità, non c'è bisogno di ringraziare; qui puoi far riposare la penna quando vuoi!

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  25. Ciao Riccardo!
    grazie per il tuo commento sul blog, mi sarà molto utile per il programma! La comunicazione, con la musica, sono linfa vitale per me , come non condivere il Riccardo-Pensiero, augurandomi però , che i blog, le chat, i vari facebook siano intesi come la comodità nel dialogo e non il sostitutivo di quello che posso considerare come pasto quotidiano: confrontarsi civilmente e rigorosamente dal vivo !!!
    a presto
    LaVale

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  26. rif. lavale
    Ti ringrazio per le bellissime parole, Vale!
    Sentire poi che esiste un "Riccardo-Pensiero" mi fa quasi sentire importante. Chissà che cosa ne direbbero i miei amici...
    Naturalmente, tu mi insegni che la dimensione "live" della comunicazione rimane insuperabile.
    Grazie anche a te per la visita e... torna. Ciao!
    P.S.: dove posso seguire il tuo programma?

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  27. Ho aperto il mio blog da pochi mesi dal luglio 2008 per l'esattezza. L'ho fatto dopo quasi un paio di anni di chat. Ebbene sì sono una chatter, mi piace questa forma di comunicazione. Grazie al pc ho conosciuto persone distanti, geograficamente, da me ma molto simili al mio carattere. Grazie al quotidiano confronto con loro mi sono accorta di quanto sia 'cresciuta'come persona. Ho sempre puntato molto sull'amicizia e devo dire che, nonostante molti lo critichino, questo mondo virtuale mi ha aperto davvero tante porte. Dani ;-)

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  28. rif. dani
    Benvenuta sul blog, Dani!
    Penso anch'io che il "quotidiano confronto" coi nostri visitatori sia molto importante.
    Talvolta nascono anche polemiche o comunque discussioni, ma si tratta pur sempre di forme di dialogo.
    Nel mio caso, mi sono reso conto di come io debba debba controllare di più una componente eccessivamente emotiva.
    Che dire?, questa comunicazione, questo scambio ci aiuta (certo non è la sola) ad... autoeducarci
    Ciao.

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  29. Apri le labbra, gli occhi, le orecchie ma soprattutto la mente amabilmente come sai fare
    sorgi ad una nuova vita che ti sappia condurre
    attraverso le parole e i silenzi ove si vuole e
    gli attimi vissuti ed altri che procederanno
    gioirai dell'incanto che crei con la perizia
    in labirinti primordiali poniti le ali e sali
    accarezza un desiderio e poniti un traguardo
    in quell'insieme d'infinite emozioni capterai
    lacrime scomparse dalle ciglia e meravigliandoti
    tra alambicchi storte l'essenza troverai del la
    eco che va dissolvendosi nell'alba che sorge
    mani che hanno colto stelle e le ha donate
    ponendole sul sagrato umido di pioggia allora
    o mai potrai cpmprendere il valore della festa.

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