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sabato 15 marzo 2008

Conquistadores (parte quarta)

Ma il Requerimiento mancava di validità oltre che sul piano giuridico e legale anche su quello filosofico-religioso: Cristo non aveva assegnato agli apostoli la missione d’annunciarLo manu militari. Sia il Las Casas che il Vitoria ritenevano appunto che Cristo andasse proposto, non imposto. E Las Casas radicalizzò la propria posizione sì da pervenire a forme coraggiose ed interessanti di relativismo etico-culturale, che negarono al vangelo lo status di sovrano delle morali e delle religioni.
Inoltre, il Requerimiento mancava del requisito-base che dovrebbe possedere qualsiasi atto o documento che si rivolga ad altri uomini: la possibilità di una libera accettazione o di un rifiuto. Infatti, leggeva il testo un ufficiale circondato da decine di uomini armati, armati peraltro con armi nettamente più sofisticate e letali di quelle di cui erano in possesso gli indios. Evidente elemento intimidatorio della procedura… intimatoria. E come “logica” conseguenza, il rifiuto da parte degli indios o anche il semplice esitare di sottomettersi alla potestà spagnola, dava “diritto” ai conquistadores di dichiarare loro guerra por todas las partes y maneras.
Tutto ciò ledeva nel modo più grave ed evidente quel libero arbitrio che era stato già teorizzato da S. Agostino. La stessa despecificazione, cioè la totale estromissione dell’indio dal genere umano, non era mai stata proclamata neanche dalla Chiesa se (cfr. “Conquistadores parte 2/a”) la bolla di Paolo III affermava il loro essere “uomini veri.” Purtroppo, ciò non impedì agli stessi uomini di Chiesa di partecipare a massacro e sfruttamento appunto degli indios.
Comunque, da quanto visto sinora emerge l’assoluta inconsistenza del Requerimiento sui piani: morale, religioso, giuridico, teologico, filosofico… e così via. Sfortunatamente per gli indios, quello era uno strumento che serviva agli spagnoli per legittimare il loro dominio economico-militare.
Penso quindi che la questione vada esaminata sotto un aspetto che in certo senso mescola i piani succitati: quello, cioè, della falsa coscienza o ideologia così come tematizzata e criticata da Marx. Ma dobbiamo muoverci su un terreno insidioso come quello costituito dalla mentalità spagnolo-cattolica del XVI secolo (mentalità a sua volta piuttosto contorta): perciò lo stesso concetto di ideologia dovrà essere utilizzato con una certa elasticità.
La sola cosa che possiamo affermare con certezza, è che il Las Casas fu uno dei pochi, anzi dei pochissimi che non assunse nei confronti degli indios un atteggiamento ideologico. Purtroppo altri, come lo stesso Vitoria, vi andarono abbastanza vicino fino ad arrivare a giustificare, nei loro confronti, uno o più interventi militari… con finalità se non morali-religiose almeno “disinteressatamente” politiche e civilizzatrici. Per contribuire, insomma, ad “elevare” gli indios e la loro civiltà.


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