Parlo di cose piccole… anche se forse quelle sono collegate ad altre grandi, magari grandissime, enormi, gigantesche e perché no?, megagalattiche.
O almeno, mammuthesche.
Bene bene bene… iniziamo.
Avrei sempre voluto vedere il film-concerto dei Led Zeppelin The song remains the same. Di The song ho visto più che altro alcune, sparse sequenze.
Invece di C’era una volta in America di Sergio Leone, musiche di Morricone ho gustato varie ma singole parti, che tutte insieme hanno “fatto” la mia visione del film.
Per anni non ho potuto avere Desire di Dylan: capitava sempre qualcosa al disco o alla cassetta (uso termini tardo-medievali, lo so!) perciò mr. Zimmerman rimaneva al palo.
Il pallone da calcio… ecco, quello, quando facevo/faccio gli stop mi sfuggiva/sfugge spesso. Piedi di legno? Ebbene sì; purtroppo!
Ora ho imparato (un po’) a farli, gli stop.
Ma ormai questo conta poco, anche perché diventa sempre più difficile trovare qualcuno che voglia giocare come prima.
Qualcuno dei miei amici gioca in Paradiso, qualcuno è emigrato, qualcuno lavora troppo e non ha tempo, qualche altro non lavora quasi mai ed è troppo amareggiato per giocare a calcio.
Gli ombrelli… da quando avevo 14 anni ne ho sempre perso 1 o 2 ad inverno.
Quest’inverno, che peraltro mi sembra sia finito da pochi giorni, ne ho perso tre o 4. Evidentemente sto ringiovanendo.
Diario d’Irlanda di Heinrich Boll: perso a pochi mesi dall’acquisto. O prestato a qualcuno e mai più restituito? Vogliamo dire quell’antipatica parola… rubato?
Il senso dell’orientamento… beh, almeno quello posso dire di non averlo smarrito, poiché non l’ho mai posseduto.
Il saper nuotare… benché io sia nato ed abbia sempre vissuto in una città di mare (Kar-El, Kalaris, Caller, Casteddu o Cagliari che dir si voglia) ogni tanto lo sfioro ed io e lui facciamo tanti bei progetti balneari.
Certo, riesco a non annegare; il che mi sembra comunque un bel risultato. Anzi, dal punto di vista della mia sopravvivenza fisica mi sembra un successone!
Colgo infatti l’occasione per ringraziare me stesso.
A parte (o anche incluse queste cose) quali sono le cose o le cosette che voi avete smarrito, o che di solito smarrite?
Coraggio: la conversazione e/o la ricerca sono partite.
Non fatele aspettare!
Io posso aspettare.
Loro no.
Io smarrisco spesso il vivermi bene il presente. Lo perdo proprio per strada. Mi aggancio al passato, sogno il futuro. E il presente mi scivola inconsapevole dalle mani.
RispondiEliminaChe bel post, mi sono davvero emozionata.
io non sono mai riuscito ad impennare la bici, e non ho mai imparato a giocare a pallone; ah e poi non sono mai riuscito ad imparare i fraseggi con la chitarra.. mannaggia miseria, mi stufavo sempre prima.
RispondiEliminaio perdo spesso la ragione, ma non me ne faccio un problema. a volte ho bisogno di diventare "pazzo" per riprendermi lo spazio che questa società malata vuole rubare. e allora preferisco essere pazzo piuttosto che allineato.
RispondiEliminachiaro no?
ciao Riccardo, passo per ringraziarti del commento (scusa l'assenza e il ritardo!)... e mi trovo questo post "invitante"!!!
RispondiEliminacosa ho smarrito per la strada della vita?
confesserò solo il minimo, sorridendo:
non so nuotare e vivo in una zona di laghi :-)))
non so ballare e questo un po' mi scoccia perchè amo la musica! ma un manico di scopa si muove meglio di me!!!
perdo continuamente gli accendini per poi ritrovarne 2 o 3 in un solo colpo.
non perdo mai la strada però! ho un buon senso dell'orientamento e odio il navigatore satellitare.
ho paura del vuoto ma in montagna vinco questo terrore "da balcone di casa" pur di andar per sentieri.
Volevo avvisarti che prima o poi torno ma per ora ho in corso una pausa.
ti abbraccio forte!!!
Ale
rif. Calzino
RispondiEliminaEmozionata… davvero? Bello!
Sono felice di vedere che esiste una corrispondenza tra ciò che scrivo e ciò che prova qualcuno. E’ importante, significa che non sono solo “cose” che penso solo io.
Del resto, mi piace molto e mi riconosco parecchio in quel che tu scrivi su passato, presente e futuro.
Questo presente che scivola via, così strano, vago, e quasi inconsistente, come sabbia… eppure indispensabile per costruire il futuro. Difficile da capire e da afferrare.
Ciao!
rif. Malumore
RispondiEliminaHo condiviso e condivido tutte le tue difficoltà, Mal’ (umore).
Magari, ripeto: col tempo ho imparato (livello calcio) a combinare qualcosa; col fiato ed un po’ d’esperienza.
Ma mi hanno sempre detto che picchiavo troppo.
Sarà vero, sarà falso? Ma il calcio non è uno sport “fisico”?
E poi, mica sono Al Capone…
Boh. Valla a capire, la gente!
rif. Sr
RispondiEliminaSecondo me, quella “pazzia” è estremamente salutare.
Sottoscrivo quindi ogni sillaba, Sr!
La mancanza di spazio (che invece tu sai ritagliarti egregiamente) conduce a star male e ad uscir di testa davvero.
Chiaro, sì.
rif. Alessandra
RispondiEliminaNon scusarti, va benissimo!
Vedo che abbiamo varie affinità “smarriniche.”
Ma questa di perdere gli accendini(!) non la conoscevo; molto divertente! Mi piace.
Interessante il tuo coraggio di fronte al “vuoto”; anche perché io sto malissimo anche quando salgo sulla funivia… Come fai?
Concediti tutte le pause che ti occorrono. Non siamo macchine, non lo siamo proprio; né dobbiamo diventarlo.
Abbraccione!
siamo d'accordo allora :D
RispondiEliminarif. sR
RispondiEliminaAltrochè!
Penso inoltre che la mancanza di uno spazio proprio possa condurre (quasi fatalmente) a perdere di vista la complessità del reale ed a reagire in modo giusto ma talvolta troppo emotivo... e facilmente controllabile da parte di chi voglia appunto neutralizzare le critiche.
Le chiavi... il senso del tempo. Sarà che non sono cose poi così fondamentali. Bellissimo pezzo. Baci
RispondiEliminaMargherita
Ciao Riccardo, io non credo di avere cose smarrite, nel senso che non ho smarrito lo spirito giovanile e la voglia di fare le stesse cose ( bè, più o meno ) di quando ero più giovane...nel mio caso è piu corretto affermare che ho un paio di grossi rimpianti, questo si, e quando ci penso mi disturba parecchio.
RispondiEliminaIl rimpianto di non avere studiato quando era il momento e il rimpianto di non avere imparato a suonare uno strumento musicale, e questo mi fa malissimo !
Però tutto sommato, a parte una situazione economica e lavorativa piuttosto precaria al momento, non mi posso lamentare.
Ho una moglie e un figlio meravigliosi e che amo alla follia, diverse passioni e interessi, e sinceramente in un mondo incasinato e a volte isterico come la società in cui viviamo posso ancora ritenermi fortunato.
Certo, non avessi quei rimpianti...
Ciao..^_^
Beh...ho smarrito coraggio e forza.
RispondiEliminaHo solo debolezza e nostalgia.Scusa lo spirito...ma è nera nera nera...
rif. Marghi
RispondiEliminaCiao, Marghi!
Le chiavi... eh, le ho smarrite anch'io, per un po'...
Il senso del tempo... forse con quello sono un tantino in guerra; soprattutto con questo, che mi sembra piuttosto sbagliato!
Baci.
rif. Max
RispondiEliminaBentornato, Max!
Tutto sommato, penso che le cose di cui hai parlato siano più importanti di tante altre.
Le cose o meglio, gli affetti.
Perchè sono quelli, che ci rendono umani!
E lo spirito giovanile, da intendersi (per come ti conosco e per come lo intendo anch'io ) non certo come superficialità o irresponsabilità ma come un non volersi arrendere, un voler quindi sempre combattere. Con responsabilità e gioia.
A presto!
rif. Guernica
RispondiEliminaNon scusarti! So come ci si sente...
In certi momenti non si può fare altro che aspettare che passi l'onda, la bufera, che si posi il vento ed altre dannatissime calamità!
Ma prima o poi passa.
Pensa questo, se può tirarti su: è una "galassietta" così storta, che non riesce neanche ad esserlo sempre... e neanche completamente.
NO SURRENDER!
rif. La mente persa
RispondiEliminaOttima cosa, perdere la mente!
Il troppo autocontrollo, comunque, non va mai bene.
"Rave on, John Donne, rave on", delira John Donne, cantava Van Morrison...
Ma delirare è cosa molto più seria ed equilibrata che celebrare il vuoto ed il facile.
Ed è anche per questo, che ti leggo così volentieri!
Ciao!
Un post carinissimo Riccardo e autoironico, sinonimo di intelligenza. Piace anche a me farla su me stesso e in questo come in altri punti siamo simili.
RispondiEliminaCosa avrei voluto avere? Nulla di più di quello che ho. Ma tante cose le ho solo sfiorate anche io e, anche se senza rammarico le ho lasciate sfuggire, ogni tanto mi vengono in mente, specialmente leggendo post come questi.
Avrei dovuto accettare 30 anni fa di fare lo steward all'Alitalia, forse volerei più in alto di ora ma dipende molto da come sarei sceso, chissà il destino magari mi fermò in tempo.
Smarrisco anche io ombrelli,il bello anche quando continua a piovere, convinto di essere uscito senza!:)))
Ho perso, da non buon interista, la finale di coppa campioni, ma sono stato con l'amore della mia vita e di quello non c'è prezzo.
Mi chiedo se quello che abbiamo perso non sia valsa la pena per quello che abbiamo ora, io credo di si.
Sicuramente non avendo visto mai interamente il film che citi nel post ora hai un qualcosa che ti sta ancora durando.
Una cosa abbiamo, e lo dico anche agli altri commentatori, un bel bicchiere mezzo pieno.
Grazie di questa tua chicca di post, molto bello e originale.
Lorenzo
rif. logos nella nebbia
RispondiEliminaGrazie thank you merci gracias danke schoen per le belle cose che mi scrivi, Lorenzo.
In effetti, con lo "spiritaccio" filosofico che ti contraddistingue, hai suggerito un punto piuttosto stimolante: l'assenza come positività.
Era un po' quel che diceva Keith Richards a proposito di "Satisfaction"... sembra che alla canzone manchi qualcosa... e quel qualcosa che manca fa del pezzo una pietra miliare del rock.
L'amore, poi, vale più di tutte le Coppe di questo mondo! Punto. Punto. Punto.
Certo però che smarrire degli ombrelli in una città che immagino piovosa come Alessandria deve essere una disdetta non da niente, eh?!
Ciao!
Se mi son perso perso qualcosa? Non lo so. Non mi sono saputo giocare bene la mia carriera di lavoratore ma...bisognava esser squali, determinati, aver pelo sullo stomaco ma...tutte queste cose non fanno parte del mio dna e, alla fine, son contento così. Un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaMi son persa il mio commento che avevo postato qui un giorno fa...
RispondiEliminaMi perdo normalmente in auto per le strade, e perdo sempre inesorabilmente un calzino in lavatrice: uno e uno soltanto.
Mi son persa per la strada della vita diverse persone molto "care", e altre ne ho trovate.
Felice di ritrovarmi a scrivere qui, Riccardo!
Besos
rif. solindue
RispondiEliminaIo mi perdo a Cagliari (il che è ridicolo perchè non è certo una metropoli) ed in altre città sarde, che sono ancora più piccole appunto di Kalaris.
Non mi è capitato nè mi capita in città estere o della penisola (Roma, Bologna, Praga, Parigi, Barcellona ecc.). Un senso del DISorientamento a corrente alternata? Boh!
Perdere delle persone... quello sì che è veramente grave... naturalmente.
Poi bisogna vedere chi si trova; ri-naturalmente.
Io per esempio, se dovessi trovare me stesso sarei felice di perdermi all'istante!
Besos.
rif. Fabio
RispondiEliminaSai che ti dico, Fabio? Forse abbiamo avuto lo stesso problema.
La morale dello squalo è sempre stata estranea anche al sottoscritto. Decisamente estranea.
Forse ci vuole più pelo sullo stomaco ad essere animali che certo si fanno rispettare, però privi dell'istinto o del gusto dell'aggressione.
Un caro saluto anche da me.
Ciao Riccardo,
RispondiEliminaè da un pò che manco per ovvi motivi e mi rallegra trovare questo bel post sull'onda dell'autoironia.
Ho sfiorato il sogno della mia vita ma mi è stato precluso il poterlo vivere, ero solo una ragazza, mi mancava la grinta di oggi.. non me lo sarei lasciato sfuggire.. ma ormai è andata, nessun rimpianto, soltanto certe volte capita che.. ecc.ecc.
Mi perdo spesso il cellulare, ma fra noi non corre grande simpatia e di comune accordo abbiamo optato per una civile convivenza obbligata nel reciproco rispetto, penso non sboccerà mai l'amore.
Le mie scarpe preferite che lascio in ogni dove tanto poi mi tocca rimetterle dopo un pò e quindi all'occorrenza mi tocca cercarle con il radar :)
Il senso del tempo quando leggo, eppure sono sicura che si tratta solo di pochi minuti, secondo me è l'orologio che imbroglia non c'è altra spiegazione.
Un caro saluto
Francesca
rif. Francy274
RispondiEliminaNessun problema, Francesca, purtroppo mancavo anch'io...
Fai bene a non avere rimpianti di sorta; non ne vale la pena, secondo me. La vita crea già abbastanza problemi anche così...
Quindi, per aspera ad astra!
Neanch'io ed il mio cellulare siamo in rapporti troppo buoni.
Del mio rapporto con le chiavi, poi, non parliamone nemmeno!
Il senso del tempo quando leggo... sottoscrivo ogni tua parola, sai? SICURAMENTE è l'orologio che imbroglia.
Non solo: infatti aggiungo che ci vuole una bella faccia tosta, da parte di un oggettino pieno di rotelline e con 2 lancette, per pretendere di misurare una cosa complessa come il tempo!
Un caro saluto anche da me.
Carino questo post all'insegna dell'autoironia e belli i commenti.
RispondiEliminaNon so nuotare nemmeno io!!!!! Mannaggia.
Ogni estate mi riprometto di andare a lezioni di nuoto, perchè la brutta figura al mare è troppa, ma puntualmente, ogni inverno, mi perdo nei mille rivoli degli impegni quotidiani.
Perdo gli orecchini!!! Spesso arrivo a casa con uno solo. Ho tentato poi di uscire così ma sono arrivata poi senza! Forse io e loro non abbiamo un buon rapporto.
Mi piace correre, vado sempre in periferia e faccio un circuito ormai qui famoso dove posso tenermi un pò in allenamento. Il problema è che ultimamente esco con il sole ma puntualmente poi piove. Non ho il fisico, come molte altre, per resistere sotto gli acquazzoni correndo:)))
Ultimamente sto dimenticando a casa le chiavi del negozio ( farmacia) quando tocca a me fare l'apertura, cerco le scarpe mentre le ho ai piedi e dimentico di ritirare le camicette in tintoria.
Ah come vorrei che quell'orologio si fermasse per un pò.......
Ciao Riccardo, bel post
Doriana
rif. Doriana
RispondiEliminaCiao, Doriana!
Anche a me piace correre: in periferia quando ci abitavo ed ora che mi trovo al confine tra la perfieria ed il centro, in sentieri da capra!
Tutte cose simpatiche e che condivido (orecchini a parte) le cose che racconti di te.
Le chiavi, poi, le perdo tante di quelle volte che dovrei avere una cooperativa di fabbri di fiducia!
Quell'orologio... devo trovare il modo di annullare la liceità della sua invenzione. Chissà se all'Ufficio Brevetti Universale hanno i moduli appositi!
Ciao e grazie per aver apprezzato.
A presto!
Ciao scrittore finalmente sei passato e mi hai commentato che onore !!!!
RispondiEliminaLa prossima volta scrivo un poema così mi scrivi di più, dai lo sai che gioco ti mando un bacio e un abbraccio... ciao scrittore e non diventare rosso perchè lo sei!
Ps lo sai che non so cosa ho smarrito ma in compenso vorrei smarrire mia suocera hihihhi
RispondiEliminaCaro Riccardo, mi associo anch'io...non so nuotare e non me ne frega se faccio la papera in acqua!!! Che dire...smarrisco sempre la strada... non ho per nulla il senso dell'orientamento, poi smarrisco gli ombrelli e le sciarpe per non parlare degli orecchini! Ho perso molte cose lungo la mia strada ed anche una piccola parte di me che amavo... mi fermo qui!
RispondiEliminaComplimenti per questo post molto originale, sei una cara e simpatica persona e leggerti è sempre una piacevole distensione. A presto.
rif. Marianna
RispondiEliminaOnoratissimo, Marianna, onoratissimo! Che altro posso dire?!
Comunque guarda che passo sul tuo blog, ma spesso mi succede qualcosa per cui i commenti mi si perdono.
Per es., mi balla lo schermo o non mi prende i commenti.
Ma da buon sardo-testardo, insisterò!
Io con mia suocera (che purtroppo non c'è più) fui MOLTO fortunato.
Eh, anche la fortuna serve...
Ciao e buon week-end.
rif. Antonella
RispondiEliminaSe una delle mie poetesse preferite (a proposito, devo beccare qualcuno dei tuoi libri...) ha molti dei miei "smarrimenti", beh, allora posso sentirmi un po' meno sbalestrato!
Ti ringrazio per la stima, che è senz'altro reciproca.
Del resto, io nel leggerti trovo quella simpatia ed affabilità partenopea, caratteristiche che per me sono sempre molto gradevoli.
Un caro saluto!
Ciao, Riccardo!
RispondiEliminaMi ha fatto piacere apprendere ke non sono l'unica a non saper nuotare, nostante avessi vissuto su una barca a vela x circa 10 anni.
Leggendo questo tuo post e i commenti posso dirti ke co tutte ste cose che avete perso, ho messo su l'Ufficio Oggetti Smarriti. E' aperto H24, ci troverete di tutto, dai guanti a gli ombrelli, dai sogni alle canzoni, dalle fiabe alle illusioni......ma, non chiedermi dove si trova io ho perso ogni riferimento proprio scrivendoti questo commento!
rif. Joe Black
RispondiEliminaCiao a te, Joe!
Allora, se io, te e qualche altro ed altra ci troveremo su qualche tipo di natante, dovremo affidarci a tutti i santi... in caso di mare un po' "inquieto"!
Ma l'Ufficio Oggetti Smarriti... mannaggia, non dovevi proprio perdere il suo indirizzo!
Però ti capisco... uh, come ti capisco...
Salutone!
Caro Riccardo, qualche volta ho smarrito la strada, ma solo per un po'; dei "grazie" taciuti per pudore o egoismo; il senso del passato e le radici, ma non ho mai smarrito l'insegnamento del dolore e dell'amore, quello vero.
RispondiEliminaVi abbraccio tutti.
rif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaL'ultima "cosa" che non hai mai smarrito (l'insegnamento, come scrivi, del dolore e dell'amore) è senza ombra di dubbio il più vero ed il più bello.
E' un insegnamento talvolta duro, ma... quanto ci fa crescere!
Un abbraccione.
Ho fatto 10.000 visiteoggi da ottobre, si festeggia!
RispondiEliminaCambiando discorso.
Oggi parlando con una signora, sai cosa potevamo smarrire e non ci ho pensato prima, ma Berlu no? Se poi ha la fortuna nel ritrovarsi da solo beh allora è sfiga!
rif. Marianna
RispondiEliminaAuguri, Marianna!
Diecimila visite sono parecchie, sai?
Del resto, col tuo brio e con la tua grinta te le sei meritate tutte...
Quanto allo "smarrimento" cui accenni, penso che quello sarà un tantino difficile!
Ciao.
Ciao Riccà, finalmente (non so per quanto tempo)sei risalito a galla. Questa volta però, credo che ti serviranno forze maciste per riuscire a starci a galla visto tutto il caos che hai riportato sulla superficie, in particolare tutte le cose che hai smarrito durante la tua navigata :) Musica leggera e non solo, oggetti smarriti come, un libro scomparso per incuranza altrui, cose lasciate in un angolo e mai riprese. Tante cose hai potuto riportare a galla ma, credo che una cosa non sei riuscito a riportarla, una cosa che non la si potrebbe più ragiungere,perché troppo profondamente lontana per essere raggiunta da una persona umanamente sensibile: La vita con gli amici di un tempo,il ritorno ai giochi di gruppo con amici che solo troppo tardi ce li rimpiangiami,solo dopo averli persi capiamo il valore che hanno avuto per noi. Quelli ora sono andati troppo a fondo, solo in un modo li possiamo raggiungere, quel modo arriverá,e li ritroveremo lì ad aspettaci, ma... meglio il più tardi possibile :-))
RispondiEliminaUn abbraccio. Aufwiedersehen mein Freund!
rif. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaVerissimo, cara Rosa: quella particolare magia che abbiamo gustato con gli amici di un tempo è qualcosa che non torna più.
E che finiamo sempre, o almeno spesso, per rimpiangere...
Quelli poi che non poterono rimanere con noi, li rivedremo in un'altra vita, in un'altra dimensione.
In ogni caso, quello che ci viene in mente e che tuttora ci fa ridere e sperare, è anche il ricordo che custodiamo nel più profondo di noi stessi.
Un abbraccio. Aufwiedersehen meiene Freunde!
Sai caro scrittore cosa dobbiamo veramente smarrire?
RispondiEliminaIl tuo commento mi hai dato un'idea, "le censure" tanto le persone ti sanno offendere a parere mio anche con educazione, bisogna dire e sopratutto di questi tempi anche scrivere tutto e accettare le critiche.
BACIOTTI ...e cin cin!
Riccardo caro , considerando il mio carattere e l'abituudine di vivere tra le nuvole, la cosa più comune che mi capita di smarrire..è senza dubbio me stessa! Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao Riccardo, è tanto che non ti sentivo. Io ho un'autentica abilità nel rompere cd e dvd, e perdere quindi tutti i dati contenuti, infatti di quelli più importanti ne tengo sempre una copia, praticamente ho il terrore, ho perso così diversi film (fortuna che ormai si trova tutto su internet)
RispondiEliminaPer le vecchie cassette ricordo i vecchi vhs, ormai sembra roba preistorica, e il registratore mi si era rotto e allora si mangiò tutto il nastro del mio cartone animato preferito! Trauma infantile che non ho mai dimenticato!
:) ich bin (glaube ich) deine Freundin! :)
RispondiEliminarif. Marianna
RispondiEliminaE' vero, cara Marianna, sono d'accordo con te.
Anche perchè è un mondo piuttosto strano e complicato, perciò bisogna evitare le autocensure... forse il modo peggiore di tarparci, e da soli, le ali!
Bisogna anche accettare le critiche ma anche questo non è facile: a volte siamo così "attaccati" a quello che diciamo... Forse troppo!
Ma se non accettiamo le critiche, tanto vale rimanere a scivere da soli di fronte ad uno specchio e dirci: "Hai ragione, hai ragione."
Il punto è che non è sempre facile distinguere la critica dall'attacco gratuito; forse è anche questo, uno dei problemi.
Abbracciotto e cin cin!
rif. Nella
RispondiEliminaCara rock sister, ognuno di noi due smarrisce la stessa persona (sè stessa)!
Ma si sta così bene, tra le nuvole... a volte si vedono le cose in modo ancora più chiaro... secondo me!
Abbraccione!
rif. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaAch, danke!
Ho commesso un errore... entschuldigung(scusa)...
Alla fine sono riuscita a trovare "la strada per la tua casa" :-)
RispondiEliminaNon vorrei smarrire .... le persone, gli affetti, gli amici... quelle che sono le ricchezze della vita... Non ho smarrito la speranza... ma in compenso mi perdo tutte le prime visioni, tutti glie eventi mondani e ... per dirla tutta quando mi guardo alle spalle credo di essermi persa un sacco di esperienze... pazienza!
ciao
rif. incognita2
RispondiEliminaBenvenuta, allora!
La speranza, secondo me, è una delle forze migliori che possiamo avere. Senza quella, rimane ben poco, non trovi?
Questo vale per tutti noi, nessuno escluso.
Anch'io mi perdo varie cose, ma tutto sommato non ho (come te) grandi rimpianti.
Vorrei perdere parecchia dell' instabilità sul lavoro, questo sì!
Ciao.
Caro Riccardo, grazie per essere passato sul mio modestissimo blog, visite come la tua fanno un immenso piacere.
RispondiEliminaAnch'io devo essere pazzo perchè spesso mi fermo a guardare le ruote.....
Approfitto per segnalarti l'uscita di un bellisimo libro di una giovane ma valida scrittrice veronese, Margherita Zorzi, Cantare il lavoro, pubblicato dall'editrice Zona.
Hasta siempre
A proposito di cose smarrite, io ho smarrito la speranza che il nostro paese ritrovi la sua dignità. Quanti sogni si sono infranti, dopo tanti anni di lotta e di impegno sociale quello che vedo intorno mi fa semplicemente ribrezzo. Per questo ho deciso di pensionarmi anticipatamente e di volare via. Per parafrasare Simone Cristicchi la mia meta sarà Via dai Coglioni. Si trova su un'isola Caraibica dove ancora gli uomini conservano la propria dignità, pur dovendo pagare un duro prezzo.
RispondiEliminarif. Eliolibre
RispondiEliminaGrazie a te per la visita, caro Elio!
Comunque, secondo me il tuo blog non è "modestissimo" bensì di tutto rispetto.
Siamo in tanti a guardare le ruote, in ogni caso...
Ho sentito parlare del libro di Margherita Zorzi (sono entrato anche nel suo blog) e mi "beccherò" presto il suo libro. Il tema da lei trattato è molto stimolante.
Un abbraccio forte forte!
rif. Eliolibre
RispondiEliminaTi capisco perfettamente, Elio...
Ma io penso che ormai siamo arrivati alla fine di tante cose... perciò ormai possiamo soltanto ricominciare.
Nel momento in cui un sistema abbia dispiegato la sua massima forza, inizia fatalmente a perderla.
Certo, ci vorrà molto, molto tempo.
Io ho smarrito il tempo di leggermi con gusto i blog dei miei amici di blog... uff! Spero di ritrovarl con l'estate perchè quando trovo quei 5 minuti è sempre un piacere!
RispondiEliminarif. dailygodot
RispondiEliminaBentornata, Godot!
Passerò presto da te.
P.s.: hai letto : "Ehi prof!" di Frank Mc Court?
E' troppo spassoso, profondo, malinconico e tante altre cose ancora...
vorrei smarrire le persone ignoranti che non fanno altro che insultare e infangare le persone perbene ò !
RispondiEliminarif. Marianna
RispondiEliminaEh, smarrire quelle non è mica facile!
Servirebbe una fabbrica di bacchette magiche, non credi?
Ciao
Caro scrittore non si può sempre smarrire non ti sembra?
RispondiEliminaAd esempio io oggi ho trovato qualcosa di straordinario da fotografare l'ho postato .
Mi sa che di cose ne abbiamo gia' smarrite troppe ...
Se non avessi capito ti sto chiedendo di cambiare post perchè è bello passare da te è !!!!!
Un abbraccione Marianna
rif. Marianna
RispondiEliminaSì, Marianna, avevo capito e ti dirò di più: è verissimo!
Non ci crederai ma ho pronti e da tempo 10-12 post e che tra l'altro, mi piacciono molto.
E' solo che... boh, mi sto un po' imbambolando e pensando a varie cose.
Ma tra domani e dopodomani...
Abbraccione anche a te.
Non ti imbambolare alla gente piace come scrivi te lo devo dire io ò !
RispondiEliminaSu mettiti all'opera e posta.
Ciao scrittore...
rif. Marianna
RispondiEliminaTi ringrazio, Marià!
A volte (anzi, molte volte) uno ha bisogno d'essere incoraggiato...
Posterò quanto prima. Garantito!
Salutone!
Io perdo le scarpe.
RispondiEliminaIn casa...sia chiaro; per strada non mi è ancora successo (ma non dispero).
Sono sempre state al loro posto ed improvvisamente spariscono.
Sono arrivata, per giustificare le desaparecidos, alla teoria dei folletti...
rif. Silvana
RispondiEliminaLa teoria dei folletti non è mica tanto peregrina, cara Silvana...
A me 'ste cose capitano di continuo.
E se ci fosse qualcosa di vero, in certe credenze?
In fondo, viviamo in un universo leggermente imperfetto!
Salutone!
Ma che bella discussione ci propone il nostro Riccardo...Penso che la cosa che continuo a perdere con più facilità , anche col trascorrere degli anni , sia la testa. Non perchè non ricordo certe cose , proprio perchè vivendo in un mondo mio,la dimentico. Così come ho sempre dimenticato tutto quanto sia rivolto ai numeri, di telefono, di strade, di targhe etc etc...Ricordo bene i luoghi, ma dimentico le strade per arrivarci,ricordo i nomi, ma dimentico i cognomi...Dimentico spesso il cellulare, perchè odio la tecnologia...Una cosa sono sicurissima , non dimentico mai la musica!!! Con affetto. Nella
RispondiEliminarif. Nella
RispondiEliminaCiao Nella!
Parli di cose che dimentico anch'io... tanto o forse, troppo spesso.
Gente come noi, secondo me, avrebbe bisogno di una speciale macchinetta che ci ricordi ogni giorno tutte le cose che non dobbiamo scordare...
Ma sempre secondo me, finiremmo per dimenticarci di azionarla, quella benedetta macchinetta!
La musica, per fortuna, sfugge alla nostra "nuovolaggine". Concordo!!!
Abbraccione e buon inizio settimana.
A nove anni mi sono persa un dente, mentre starnutivo e (contemporaneamente) mangiavo un bistecca;
RispondiEliminaa quattordici mi son persa (...ma son più dell'idea che me l'abbiano fregato!) un borsello che mi piaceva tanto, regalo(cosa rara!)di mio fratello;
a sedici, mannaggia, mi sono persa l'occasione di diventare la ragazza di Carlo G. detto Banana, quello della IV A, uffa;
a diciannove ho perso un libro (prestato ad una amica!!!)... da allora non presto più nemmeno un giornale;
a ventisette ho perso l'occasione di dare un bel ceffone ad una ex amica capricciosa e pettegola ...ma i ceffoni non mi piacciono... non glielo avrei mai dato comunque...
troppo carino questo post, non ho resistito!
Io quest'anno ho trovato almeno 4 ombrelli...
rif. Janas
RispondiEliminaQuella del dente è straordinaria... anche se naturalmente, un po' tragica (soprattutto per una bambina di 9 anni)!
Circa gli ombrelli, che dire?
Io riesco solo a perderli ma deve essere una caratteristica delle Janas, quella di ritrovarli...
Devi spiegarmi come fai!
Ciao.
Caro Riccardo, l' unica cosa che non ancora perdo è la testa.Ti assicuro che non vuole essere una battuta la mia, ma da quando ero una bambina ho spesso dimenticato o perso qualcosa.
RispondiEliminaCrescendo il vizietto non è scomparso e così mi
trovo ancora oggi a fare i conti con le mie
distrazioni.
rif. sonoqui
RispondiEliminaAh, a me piace molto la gente che perde qualcosa.
Io, poi, l'avrò detto fin troppo, perdo anche la testa.
Ma non il controllo dei nervi: il che è comunque qualcosa!
Diciamo che siamo... diversamente attenti!