Inoltre, Thomas era un bevitore, diciamo pure un alcolizzato. Pazienza, che volete che vi dica?
Naturalmente, se uno sta lontano dalla bottiglia mica fa un’idiozia.
Anche se poi c’è tanta gente che non beve ed usa la penna per giocare a dadi coi topi. La qual cosa, a mio modesto avviso, è inutilmente stupida… nonché parecchio difficile.
Comunque lessi Molto presto all’età di 23 anni… sì, sono stato giovane anch’io, tuttavia non mi considero vecchio.
Ed anche se da allora di anni ne sono passati 24, per me il libro mantiene il suo mixtum di poesia, follia e profondità.
Penso ad una frase in cui Thomas si presenta con “le vene piene di primavera come le scarpe d’un ballerino dovrebbero essere piene di champagne.”
Fenomenale!
Thomas era un gallese.
Ora, si dice che i gallesi siano molto emotivi. L’emotività è una caratteristica (forse decadente) anche dei latini e degli italiani in particolare…
Ma allora io sono un decadente?!
No o almeno, non credo…
E poi mi piace anche Boll che non era né emotivo né gallese; era tedesco, il vecchio Hein.
Ma con la logica non si fa letteratura, care e cari miei!
Nell’ottobre del 1949 Thomas lesse alla Bbc una prosa dal titolo Il Galles e l’artista.
In quel pezzo egli ironizzava sui gallesi che si stabiliscono a Londra e “si comprimono la voce come in un busto perché non sporga o non schizzi fuori qualche cadenza o inflessione d’entusiasmo gallese.”
E condannava così sia il provincialismo che il falso cosmopolitismo di tanti, non solo gallesi: “C’è una sola posizione per gli artisti, ovunque: ed è quella eretta” (D. Thomas, Molto presto di mattina, Einaudi, Torino, 1980; le citazioni alle pp.67, 151-152. I corsivi sono miei).
Mi hanno sempre stuzzicato i gallesi..
RispondiEliminarif. occhi di notte
RispondiEliminaE questo è uno che stuzzica davvero!
Il mondo di Thomas è unico: racchiude un umorismo, per usare un'espressione che a me piace molto "fracassone", ma nello stesso tempo malinconia, poesia, un senso della frase abbondante ed insieme pulito...
Ho riletto questo libro molte volte perchè D. Thomas è uno che si fa ri-leggere.
Ciao.
Non ho mai letto Thomas, sul fatto che fosse un bevitore chi non lo è nel mondo anglosassone? Proverò a leggerlo.
RispondiEliminarif. mariacristina
RispondiEliminaSì, hai ragione: sembra quasi che sia una costante!
Comunque, da parte mia non era una critica, sia chiaro.
Io consiglio molto la lettura dei suoi libri, soprattutto quelli in prosa.
Trovo invece le poesie notevoli ma anche piuttosto complicate.
Ciao.
Mai letti :(
RispondiEliminaE come posso esprimere un parere allora???
Mmmmmm
Dirò però che l'emotività ci caratterizza, hai ragione. Ma tu la trovi bella come qualità?
rif. guernica
RispondiEliminaTe li consiglio, davvero. Profondità, ritmo ed umorismo: grandi!
Considero Thomas uno dei miei maestri, anche se ovviamente sono lontamo dal Maestro anni-luce o (poichè si tratta di me) anni-buio.
Direi che ci caratterizzano, oltre alla razionalità, le emozioni.
Ma l'emotività è un tendenza a reagire in modo forse eccessivo alle emozioni, è un po' un farsi dominare da esse.
Perciò, non la trovo molto bella, come qualità.
Le emozioni vanno benissimo, ma dobbiamo essere noi a guidare loro, non il contrario.
Devo però riconoscere che spesso mi sento e sono, emotivo...
Argh, sono 47 anni che cerco di capirci qualcosa!
Ciao!
Buongiorno Riccardo, mi chiamo Claudio e sono incappato in te via Elle.
RispondiEliminaNon credo al caso, tanto che il primo tuo post che leggo riguarda Dylan Thomas, che considero il più grande artista che abbia mai onorato la nostra terra. Certo, abbiamo avuto anche Pound (per Elliot "il miglior fabbro"), Elliot e Cummings, Beckett, Artaud e chiunque abbia donato se stesso all'arte, ma, mettiamola così, mr. Thomas è quello che sento più vicino. Non scrivo per NazioneIndiana e non sono un laureato in lettere, per cui non mi permetto di sperticarmi in analisi critiche.
Penso semplicemente che chiunque legga la prima pagina di "Under Milkwood" non possa non rendersi conto della gioia delle parole di essere state scelte e composte in modo così musicale e creativo, innovativo e assolutamente unico a tutt'oggi, da quel genio di un santo ubriacone.
Mi limito a questo, ho già tirato troppo ma non ho resistito, adoro Dylan Thomas. Sono contento che tu ne abbia parlato.
Tutto il meglio.
Claudio dei Norma
Ottima segnalazione Riccardo , non ho mai letto nulla di Thomas pur conoscendolo, e questo tuo articolo mi ha davvero stuzzicato anche perchè mi affascinano non poco le atmosfere decadenti e malinconiche ma al tempo stesso ironiche di certa letteratura britannica tra 800 e 900.
RispondiEliminaMagari mi faccio un regalino a Natale...^_^
P.S. Quando ti sarà possibile ricordati di aggiornare il link al mio blog musicale che è questo :
http://max-southernspirit.blogspot.com/
Il nome non cambia, ovviamente.
Lo so...scusa la rottura di scatole... ^_^
rif. claudio dei norma
RispondiEliminaIntanto benvenuto, Giovanni!
Che dire, che aggiungere a quanto hai già detto tu?
Sono contento anch'io d'aver trovato qualcuno che come me, apprezza tanto un artista incredibilmente creativo ed innovativo come Dylan Thomas.
Il D. Thomas delle prose (penso soprattutto a "Molto presto di mattina" ed a "Ritratto dell'artista da cucciolo") è davvero esaltante: vero rock 'n roll...
Ma suonato con l'inchiostro!
"L'isola del Diavolo" (se ricordo bene il titolo) è una riflessione letteraria e storico-sociale che meriterebbe varie letture.
Le poesie sono... dolorosamente belle.
Certo, Joyce poteva essergli superiore per tecnica e virtuosismo linguistico, ma il nostro Dylan sapeva entusiasmare.
Toccava, anzi TOCCA tuttora il cuore, Dylan Thomas.
Ed ora basta così altrimenti mi esalto troppo e va a finire che corro ad aprire una bottiglia!
Presto da te e... torna.
rif. max
RispondiEliminaMax: fattelo, quel regalo: non te ne pentirai. Assolutamente.
Questo è vero quanto sono stati veri gli Allman Brothers!
Di solito pensiamo che da quelle parti (nord-Europa ed in questo caso Regno Unito) siano tutti rigidi e controllati, ma se leggi Dylan Thomas, cambi idea. All'istante.
Farò anche l'altra modifica che mi chiedi, tranquillo.
Nessuna rottura, è solo che (anche in queste cose) seu unu pagu drollu, sono un po' imbranato.
Ciao.
Confesso di conoscere meno Dylan Thomas e più Boll di cui ho letto tutti i libri e che mi è sempre piaciuto molto.
RispondiEliminaPerò mi hai dato un buon consiglio
rif. giulia
RispondiEliminaAnch'io ho letto parecchio di Boll, del grande Heinrich.
E lo rileggo, devo dire anche spesso. Un libro come "Opinioni di un clown", per esempio, è stupendo!
Ma vedrai che anche approfondire la conoscenza di Dylan Thomas non ti deluderà...
Ciao
Dylan Thomas...lo metto sotto la lettera D o T, secondo te?
RispondiEliminaCiao Ric, ho comprato una piccola rubrica dove scrivo i nomi di tutti gli scrittori che mi consigliate tu ed i tuoi abili commentatori: nome, cognome, titolo dell'opera, editore...poi con calma, uno alla volta me li leggerò. Altrimenti qui nelle tue pagine si rischia di perdersi.
p.s. Ma la testa di Morgan doveva proprio esplodere come un pallone di vetro con sangue e cervello che schizzavano ovunque....oh Cielo!!! Arrrggghhh!!! ;-)
Lo cercherò Grazie davvero. Ammetto non l'ho letto e quindi ho bevuto le tue emozioni.
RispondiEliminaAnche se poi c’è tanta gente che non beve ed usa la penna per giocare a dadi coi topi.
RispondiEliminaGeniale :-)
rif. solindue
RispondiEliminaCara Sol', Dylan Thomas mettilo pure sotto la "T."
Ottima l'idea della rubrica: si vede che a te, i libri piacciono davvero. E' bello.
Ma se dovessi perdere qualche dato bibliografico, non preoccuparti. Secondo me, anche la lettura è un po' come fare una bella passeggiata: guardi una strada, una piazza, esplori un vicoletto, poi te ne dimentichi o torni indietro, ti colpisce il particolare di un certo edificio...
Per va così anche coi libri; sono vecchi o nuovi amici che si possono ritrovare liberamente.
La testa di Morgan: ma allora stai leggendo "Il gioioso tormento", il mio ultimo libro! Sono felice, davvero... strafelice!
Vedi, quella testa doveva esplodere così perchè quando ci si mette contro una strega...
Fammi sapere ancora che cosa pensi del romanzo, ok?
P.s.: per chi non avesse ancora letto il libro, non si tratta di Morgan il musicista ma di Henry Morgan, il pirata.
rif. daniele verzetti, il rockpoeta
RispondiEliminaTi ringrazio per la fiducia, Daniele.
Il libro di D. Thomas è davvero spassoso ma non per questo privo di spunti di riflessione.
Inoltre, secondo me lui riusciva, anche quando scriveva in prosa, a mantenere il ritmo e la liricità delle sue poesie.
rif. di-sperso
RispondiEliminaBenvenuto, di-sperso.
Ti ringrazio per il complimento soprattutto perchè ho capito che non sei uno che ne fa tanti, nè troppi...
Non ho mai letto Thomas, ma mi stuzzica. Grandi bevitori tra i grandi scrittori, Hem in testa.
RispondiEliminarif. alligatore
RispondiEliminaIn effetti, si tratta di uno scrittore anche molto raffinato, ma a cui non importa farlo capire.
E' viscerale, istintivo ma capace di grandi visioni.
E l'alcol, come osservi giustamente, è un elemento abbastanza costante tra molti dei grandi scrittori.
Un po' amico e un po' nemico, ma questo è un discorso piuttosto complesso...
Molto belle le tue citazioni. Fai capire che è un libro imperdibile, almeno per me -che tra l'altro ho a che fare con l'accento gallese, mai soffocato però :-)).
RispondiEliminarif. licia titania
RispondiEliminaS', Licia, è davvero imperdibile.
Lo consiglio a te ed a chiunque abbia voglia di ridere ed insieme, di riflettere.
Ma... l'accento gallese... significa che sei d'origini gallesi o che condividi anche tu (come lui e come me) le idee di Thomas su una certa dirittura morale?
Fammi sapere, la cosa mi incuriosisce.
Buona domenica!
Sono di origini inglesi, ma la famiglia è cresciuta in Galles, marcando in modo indelebile l'accento :-)).
RispondiEliminarif. licia titania
RispondiEliminaAh, allora si spiega tutto.
Ma a questo punto, o qui o sul tuo blog dovrai parlarci (se non l'hai già fatto) del Galles e dello stile gallese.
Mi sembra una cultura insieme poetica ed istintiva, un po' come immagino siano l'Irlanda e gli irlandesi... O no?
Ciao.
a me piacciono i gallesi
RispondiEliminaAnthony Hopkins è gallese e stravedo per lui
Tom Jones pure e ogni volta che l'ascolto vado in brodo di giuggiole...
chettedevodì toccano corde mooolto sensibili :)
rif. artemisia65
RispondiEliminaDavvero il grande Hopkins è gallese? Grande!
Non lo sapevo, ma ora che lo so.. motivo di più per apprezzarlo e per capire la sua arte.
In effetti, era gallese anche Richard Burton... un altro artista immenso.
Tom Jones... emh... diciamo che preferisco gli Alarm; anche se capisco che ti riferisci a corde non solo musicali!
Ciao, passerò presto da te.
Mi piace molto Thomas che non riprendo da anni,lo ammetto.
RispondiEliminaSai,con alcune amiche universitarie certe sere leggevamo dei libri o delle poesie insieme...cioè io ero la lettrice del gruppo.(ma non perchè sia particolarmente brava,ma perchè a me piaceva leggere a voce alta e a loro ascoltarmi).
Pomeriggi e sere fra te e autori,tra cui thomas.
Se non è emotività questa! ;)
Buon giorno Riccardo, piace anche a me Dylan Marlais Thomas (1914 – 1953), poeta gallese.
RispondiEliminaTempo fa scrissi un pò di Biografia...
ma in italia non e poi cosi conosciuto purtroppo.
Ti lascio qua un pezzetto di poesia, forse quello che amo di piu...
-I ritmi del cuore in estasi
ondeggiavano al suo dolce controllo;
sotto la sua custodia la vita era tutta arte,
e il corpo tutto anima -
-La Ballerina-Dylan Thomas
"The rhythms of the swooning heart
Swayed to her sweet control;
Life in her keeping all was art,
And all of body soul.
-La danseuse- Dylan Thomas"
Ti auguro una felice inizio dicembre, e grazie della visita nel mio blog.
Sto cercando di trovarti la poesia di Petofy :-)
con sorriso, Lisa
rif. desaparecida
RispondiEliminaCiao, Desa!
Eh, anch'io facevo cose simili coi miei amici...
Devo però riconoscere/ammettere/confessare che spesso iniziavamo a stappare bottilgie & lattine... e non d'aranciata.
Perciò, penso che la qualità delle letture lasciasse presto (e piuttosto) a desiderare!
A presto!
rif. poeslandia
RispondiEliminaBenvenuta su questo blog e grazie anche per la visita sul guest book, Lisa!
Hai ragione, D. Thomas è davvero poco conosciuto, in Italia; o almeno, non è conosciuto come meriterebbe.
Ed è un peccato, perchè come poeta è capace di grandi slanci di sentimento (molto belli i versi che citi) e come scrittore di prose e racconti, sa essere estremamente divertente ed anche tanto profondo.
Ti auguro anch'io un felice dicembre.
Purtroppo, della poesia di Petofi non ricordo il titolo; ma sei molto gentile a cercarla. La rileggerò con piacere!
Un sorriso anche da me e... a presto!
ps. ... regalo che andrà al Riccardo di casa!!! :-))))
RispondiEliminaciao Riccardo,
RispondiEliminami hai dato una buona idea per un regalo di Natale. :-)
sull'emotività sono proprio la persona meno indicata per discuterne. Credo di esserlo proprio tanto.
Grazie per il consiglio e per il tuo commento da me. Grazie di cuore!
Alessandra
di Dylan Thomas ho letto solo le poesie, ma il grande Boll (soprattutto le Opinioni di un clown) è un autore che ho molto amato sul quale però, devo ammettere, non sono mai tornata. saluti Riccardo
RispondiEliminaIo anche sono anni che cerco di capire...Per ora so che l'emotività non mi piace per niente se comporta incostanza nei rapporti con le persone! Se poi è strettamente personale...non so ancora. . .
RispondiEliminaLeggerò questo autore!:)
rif. alessandra
RispondiEliminaCiao, Alessandra.
Mi fa piacere leggere che prendi spunto da qualcosa che ho scritto, per un regalo.
Io, poi, penso che ricevere dei libri per le feste sia molto bello; io non chiedo quasi mai altro (a parte cd)!
Emotività... se si tratta di vivere secondo i sentimenti, non c'è niente di male.
Il problema (ma solo secondo me, sia chiaro) nasce quando non riusciamo più a governarli.
Grazissime a TE!, per tutti commenti che hai lasciato da me...
A presto!
rif. arnicamontana
RispondiEliminaIo conosco Thomas più per le prose ed i racconti.
Ho conosciuto le poesie grazie ad un amico fraterno (che secondo me lo ricordava sia nel fisico che nel carattere).
Sono grandi anche le poesie, benchè come dire?, dolorose.
"Opinioni di un clown", lo dico e lo ripeto, devo averlo letto una ventina di volte!
Boll è notevole anche per dei suoi scritti a carattere saggistico (forse poco noti).
Comunque, secondo me meritano molte ri-letture anche altre sue opere... "E non disse nemmeno una parola", per es.
Ciao!
rif. guernica
RispondiEliminaEh, carissima, come ho già detto... io sono 47 anni che cerco di capirci qualcosa!
Diciamo quindi che hai a disposizione almeno altri due decenni.
Mai perdere la speranza!
Per quanto riguarda l'emotività ed i MIEI rapporti con le persone, dopotutto sono riuscito ad inventarmi un "codice." Un codice che in fondo, funziona.
E' con me stesso che non funziona, quel dannatissimo codice...
Ma appunto, mai perdere la disperazione; pardon, la speranza!
Besos!
questo non l'ho mai letto
RispondiEliminarif. tania 01
RispondiEliminaBentornata, Tania!
E' un libro che ti consiglio.
Col tempo, non ha ancora perso niente della sua freschezza.
A presto.
non conosco questo scrittore, le tue riflessioni stuzzicano la mia curiosità.
RispondiEliminaciao riccardo.
rif. gturs
RispondiEliminaCiao, Roberta.
E' davvero grande.
Mi capita spesso di RI-leggere i suoi libri.
E questo, secondo me, è il miglior omaggio che si possa rendere ad uno scrittore.
Buon week-end!
-COMMENTO/AVVISO A TUTTI I MIEI LETTORI-
RispondiEliminaSto per piangere!
Ho modificato link e nome del Blog, ma ignoravo che facendo questo avrei cancellato per sempre tutti i commenti.E dico tutti!...I vostri commenti da due anni a questa parte...Che tristezza...
Se penso che ieri stavo per chiudere il Blog...beh...Mi dico...Forse era destino.Ricominciare tutto da capo.
Meglio sorridere della mia incompetenza vah...eheheh :/
Per chi vuole ancora seguirmi, il mio link nuovo è www.l-ultimadea.blogspot.com
Al mio vecchio indirizzo spiego brevemente il perchè del cambio.
Un bacione e un abbraccio!
rif. guernica
RispondiEliminaMa sei sicura d'averli cancellati davvero?
Io non sono in grado d'aiutarti (saprei a malapena riparare un pallottoliere) ma qualcuno che lo sia, lo trovi... Penso.
Comunque, quel che conta è che non abbandoni il web.
Come faremmo, senza di TEB?!
Bacione ed abbraccio ricambiato e... mo' passo sul nuovo blog!