Prediligo i blogs dal “marchio” femminile. Trovo il modo d’esprimersi delle donne più vario ed interessante di quello maschile, comunque non prevedibile.
Certo, anche tra noi esistono (per citare il Gassman di un vecchio spot) delle “lodevoli eccezioni.”
Ma una cosa sia chiara: io, quando c’è da curiosare, non guardo in faccia a nessuno. Leggo e commento i blogs di chiunque: uomini, donne, robots, animali, extraterrestri, piante, dighe, alberi di Natale e centrali idroelettriche.
Il punto è che le donne riescono, anche quando parlano del loro dolore ad essere autoironiche ed a non scadere (come invece capita a noi) nel lamento o nell’invettiva.
Se un uomo ha dei problemi con una donna, lei assurge al rango di strega o di sfolgorante poco di buono.
In rete esisteranno anche donne dalle vedute ristrette e dall’umorismo microscopico, ma finora l’esplorazione del blogmondo non me ne ha fatto ancora incontrare.
Prendi invece un uomo, magari dopo che la sua squadra ha perso qualcosa di “fondamentale” come una partita di campionato: state attenti a leggere un suo post: spruzzerà litri di veleno dappertutto e su chiunque!
Una donna, anche dopo esser stata piantata da qualche “gran filibustiere” (per usare una definizione di una mia zia) non solo non lo maledice in tutte le lingue ed i dialetti del mondo, ma cerca di “capire” in che cosa lei(!) abbia sbagliato.
Pazzesco.
Ma in effetti, anche molto istruttivo.
Ciao Riccardo, ho letto attentamente il tuo post e
RispondiEliminatrovo molto interessante constatare che sei di vedute ampie, percepisco attraverso quello che scrivi, la volontà di confrontarti, scopro attraverso le tue parole un'attenzione e una curiosità(nel senso più lodevole del termine) nei confronti del "mondo femminile" e del suo modo di esprimersi attraverso le parole.
Spesso noi donne diventiamo logorroiche e talvolta noiose, altre volte riusciamo a scrivere e raccontare le nostre emozioni in modo più semplice che non attraverso il linguaggio verbale, altre volte ci chiudiamo in noi stesse e creiamo un muro di protezione quando percepiamo intorno a noi un terreno non disponibile all'ascolto e al confronto. Questo succede molto spesso in ambito lavorativo, dove la donna non sempre viene "ascoltata" nella sua veste di professionista e peggio ancora non riscontra la solidarietà e la stessa attenzione da parte di colleghe, donne come lei.
Diventa allora più facile e talvolta liberatorio scrivere, anche per esorcizzare situazioni familiari difficili e dove non sempre si trova un ambiente di sereno scambio di opinioni e ascolto delle emozioni di oguno.
Affermi che noi donne riusciamo ad essere autioironiche anche in situazioni difficili come nell'esperienza del dolore, in questo potrei dirti essendo donna che hai totalmente ragione..."una donna sa sempre rialzarsi, rinascere", ma sento il dovere di fare anche una distinzione per fare un po' di chiarezza.
Non tutte le donne sanno trovare la forza e la saggezza per trasformare e vestire il proprio dolore con abiti di autoironia e non sempre quella che tu chiami autoironia è la condizione ideale per metabolizzare e risolvere una situazione di sofferenza, molto meglio decidere di "rompersi" anche se è la strada più dolorosa ma inevitabile per rinascere e riscoprirsi ancora vivi!
Purtroppo(ma questo vale anche per gli uomini) ognuno reagisce e si adatta ad una situazione in modo del tutto personale e soggettivo, ogni tappa della vita è differente da un'altra e la donna di ieri non potrà mai essere la donna di oggi, se non vuole correre il rischio di ritrovarsi come una mummia egizia!
Ci sono poi donne lagnosissime e terribilmente insopportabili, ma per fortuna ce ne sono tante altre che sono allegrissime e positive al massimo, affascinanti e travolgenti, così come ci sono uomini altrettanto noiosi e privi di fantasia e di iniziativa e tanti altri che è un sogno averli accanto!
Difficile generalizzare, è un rischio che purtroppo facciamo un po' tutti, in positivo o in negativo e prima o poi ci cadiamo anche noi, che mai avremo pensato di...
Ma giustamente questo post offre la possibilità di eprimersi e dire ognuno il suo punto di vista, grazie per questa umana opportunità, sono felice di aver colto questa opportunità!
Buona serata!
Brava Miriam: non si può generalizzare.
RispondiEliminaGrazie Riccardo per questa apertura alle donne.
rif. miriam
RispondiEliminaBeh, spero davvero d’essere di “vedute ampie.” Il che, francamente, non è facile!
Comunque, concordo con te: di solito la donna vive (sul lavoro ma non solo) delle condizioni e dei momenti di misconoscimento, spesso addirittura di grave discriminazione difficili da superare. E forse, anche solo da affrontare.
In questo non aiutano certi uomini, che non sanno vedervi altro che come “bambole” o come “martiri” pronte a sopportare ed a capire anche quando il tutto non sarebbe certo molto giusto.
Tuttavia il post, per uscire da varie generalizzazioni, si limitava perlopiù alla conoscenza che ho del mondo delle bloggers con cui mi trovo spesso in contatto; oltre che certo, anche con quello di altre.
L’autoironia è comunque una delle… strade.
Il “rompersi” è talvolta necessario, naturalmente. Forse sacrosanto. Lo capisco…
Buona domenica!
Beh tu senza dubbio sei di vedute molto ampie! Già l'apprezzare così apertamente il modo di vedere le cose delle donne, per molti uomini sarebbe stato un po' abbassare le difese... no!?
RispondiEliminaSul filibustiere... ehm ti posso garantire che nonostante ci si chieda quale sia stato il proprio errore... è solo un modo di noi donne di prendere tempo... per raggiungere lo scaffale più alto della libreria pescare il dizionario dei sinonimi e trovare la parola... ehm... com'era? Filibustiere?! :D
rif. dailygodot
RispondiEliminaAbbassare le difese è fondamentale, se si vuole capire l'universo femminile.
Per molti (e per qualche tempo temo di non aver fatto eccezione) innalzare le difese è un modo per stare al sicuro... in teoria. Una brutta teoria, purtroppo.
Sul "filibustiere": certo si potrebbero utilizzare termini molto più pittoreschi o senz'altro meno demodè...
Ciao!
P.s.: è tempo di scrutini?
Prescrutini... poi scrutini... e poi... tra un po' iniziano gli esami!!! :D
RispondiEliminaCaro Riccardo, passo di qui e non posso fare a meno di fermarmi su questo tuo post nel quale mi sento "coinvolta" da blogger femminile quale sono.
RispondiEliminaMa non solo...
C'è quella tua frase finale, in chiusura del post "una donna (...) cerca di capire in che cosa lei(!) abbia sbagliato".
Eh già, noi cerchiamo sempre di capire, capire gli altri, noi stesse attraverso gli altri e nel farlo ci confrontiamo con le parole, in questo caso, con la parola scritta.
Le parole sono uno strumento di unione ed è così che ti ritrovi a raccontarti nelle notti che non finiscono mai, confidenze o confessioni, a volte addirittura intimità che legano più di qualsiasi altro legame "reale" (tra virgolette perchè io non ho mai fatto molta distinzione tra reale e virtuale, visto che di sentimenti parliamo e quelli sono sempre reali, di virtuale semmai c'è solo il mezzo).
Le parole sono l'arma contro il silenzio, quello che probabilmente abbandona il cuore e lo spaventa, diventano un filo invisibile che lega anime simili, distanti, affini, è un ponte che avvicina chi scrive a chi legge e viceversa.
A volte qualcuno usa quelle parole come uno specchio, ci si riflette dentro, ci si guarda e ci si riconosce ed è così che poi si ritorna ad abbeverarsi alla fonte di quelle parole.
Non so se sia un merito tutto femminile quello di riuscire a rendere questa sorta di "legame" quasi tangibile, ci sono blog scritti al maschile in cui ritrovo le stesse qualità, ma in effetti, non sono la regola, rappresentano l'eccezione.
Certo è che quando capito in un blog con queste caratteristiche poi resto e lo seguo, nel tempo, che abbia voce maschile o femminile, non importa, è ciò che mi trasmette, sono le sensazioni e le emozioni che mi lascia dentro che poi mi fanno tornare.
Caro amico,
RispondiEliminarieccomi tra le tue belle ed accoglienti pagine.
Molti sono gli spunti di riflessione che ho trovato nelle tue parole, e anche in quelle di Miriam (Ciao Miriam, sono Stella: mi presento visto che ci siamo solo incrociate)e di Elle.
Quando ho letto che commenti post anche di extra terrestri ho sorriso e a volte io mi considero proprio un'extra terrestre, visto che spesso vivo in un mondo mio parallelo, sospesa tra realtà e fantasia, pur essendo anche molto reale e pratica. Extraterrestre mi sembra azzeccatissima.
Il termine filibustiere lo usa anche mio papà, e l'ho usato qualche volta anche nei mio post. E' un termine pittoresco che rende bene l'idea.
Come dico spesso I SILENZI DICONO PIU DI MILLE PAROLE... e spesso noi cerchiamo di rompere il silenzio, silenzio che avvertiamo come freddo, gelido, buoio...silenzio che ci fa paura...cerchiamo di guardarci dentro e capire dove abbiamo sbagliato...cerchiamo di capire loro, il passato in cui sono intrappolati, di trovare una giustificazione alle loro azioni.
Il blog, come dicevo stamattina a Fra Puccino, è un mondo parallelo, conosciuto e sconosciuto, amico e a volte nemico, reale e irreale. E' un mondo misterioso. Qui apriamo il nostro cuore, il nostro animo, con poesia, prosa o semplici frasi.
Ogni blg è un piccolo grande mondo e ho avuto la fortuna di scoprirne tanti legati a persone splendide, uomini e donne.
La cosa importante è cercare di capire chi è il padrone o la padrona di casa. A volte sono stata letta da persone che non hanno cercato di capire chi è Stella e quindi non è stato possibile creare una comunicazione. Tu Riccardo come tanti amici siete entrati nel mio mondo con delicatezza, cercando di capire le problematiche che mi rendevano triste e cercando di analizzare la situazione. A volte rileggo le tue parole, che sono state una grande mano in un momento complicato.
Di carattere io non sputo a zero su niente e su nessuno. Cerco di analizzare i fatti (forse gli studi economici in questo mi hanno condizionato), partendo dagli elementi a mia disposizione e cercando sempre di arrivare ad una conclusione. Mi rido molto addosso, pur pretendendo tantissimo da me (e pretendendo tanto da me sono portata a chiedere tanto anche a chi mi sta intorno e invece tutto quello che riceviamo dovrebbe essere visto come un grande dono.
Ci sono bellissimi blog intimistici anche maschili, dove la sensibilità è davvero notevole.
Il blog mi ha aiutato a lavorare su me stessa, ma il viaggio è ancora lungo. Grazie a persone splendide incontrare sul mio cammino spesso il sole splende anche in giornate di pioggia...
un abbraccio amico mio...
Ciao Riccardo!:)
RispondiEliminaLa tua analisi non è niente male...L'uomo è un po' lagnosetto eheheh
Probabilemnte la donna tende a prendere diù di petto tutto ed a sdrammatizzare.
Entrambi i sessi hanno pro e contro, com'è giusto e normale che sia!!
Davvero carino il post comunque.
Mi piace molto, cara Elle, che parli di “intimità” che si creano senza distinguere “tra reale virtuale, visto che di sentimenti parliamo e quelli sono sempre reali, di virtuale semmai c’è solo il mezzo.”
RispondiEliminaInfatti, se le persone hanno autentica, sincera voglia di comunicare, anche il virtuale può servire ad abbattere distanze e barriere.
Del resto, credo che chi voglia trattare temi non banali (o anche in apparenza tali ma in modo non banale) ebbene, credo che sappia rendersi conto dell’autenticità di chi scrive.
Non voglio generalizzare, ma penso che la donna abbia meno paranoie legate al potere… e che questo la renda molto meno ottusa di tanti uomini. Infatti, il potere inteso come fine a sé stesso, così come la vuota erudizione allontanano dal giusto e dalla conoscenza.
Certo esiste anche il potere di seduzione, che alcune donne usano come un’arma… ed esistono donne dure e fredde come killers!
Ma la parola vivificata da sincerità e simpatia, rende davvero il “legame”, come dici, “quasi tangibile.” Felice perciò di leggere che trovi tutto questo anche nel mio blog.
Di sicuro, cerco di non seguire l’intimazione rivolta alla moglie da un personaggio del “Giorno del giudizio”: “Stai zitta tu, che sei al mondo solo perché c’è posto!”
Ciao.
guarda che quando la juve perde sprizzo veleno da tutti i pori pure io eh :)
RispondiEliminarif. stellasolitaria
RispondiEliminaCara Stella, bentornata su queste ruote/pagine. Ho poi la piacevole sensazione che qualche colpo di laser (per scherzare sul tema "extraterrestre) faccia ora meno male. Spero di non sbagliare!
In questo penso che ti aiuti la capacità di "riderti addosso", come scrivi. Quante inutili discussioni, quante feroci polemiche si eviterebbero se sapessimo far ciò...
Certo non tutte: occorre anche il confronto franco, che talvolta può diventare scontro. Ma il tutto deve basarsi sempre sulla sincerità. Un mio amico aveva una sorta di motto: "Anche picchiarsi!"
Questo sarebbe davvero troppo, ma il senso è chiaro: dire anche le verità spiacevoli; ma per diradare le nebbie del sospetto ed i miasmi della cattiveria. E senza il discutibile, talvolta sadico gusto di mandare ko l'interlocutore/interlocutrice.
Invece quante volte umiliamo una persona per la "soddisfazione" di una battuta o per l'attribuire ad una sua frase un senso che non era quello che noi scorgevamo?
Comunque il "viaggio" è lungo per tutti! Un pensatore cinese di cui ora mi sfugge il nome diceva che anche un lungo viaggio comincia col primo passo.
Un abbraccio!
rif. guernica
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, Guernica.
Forse hai ragione: ultimamente, noi uomini tendiamo alla lagna.
Penso che questo dipenda dal fatto che ormai la donna combatte e lavora (benchè sul suo cammino trovi ancora parecchi ostacoli).
Così, l'uomo che è rimasto a Biancaneve non sa più che pesci pigliare, salvo pigliarli spesso (e malvolentieri) in faccia!
Ciao.
rif. artemisia65
RispondiEliminaOhi, Artemisia, allora stai prendendo una brutta strada...
Ravvediti, finchè sei in tempo!
Ciao.
mi son dimenticata di specificare: sputo veleno nei blog dei maschietti che parlano di calcio non sul mio
RispondiEliminaP.S.: dici che a 44 anni si può cambiar strada????????
hihihihihihi
rif.artemisia65
RispondiEliminaRassicurante "distinguo", direi.
No, temo proprio che a 44 anni non si possa cambiare strada.
Però tentar... eccetera, no?
Riccardo carissimo,
RispondiEliminaho attraversato un momento in cui come sai mi sono chiesta se aveva senso continuare a curare un blog che mi ha fatto perdere la stima di una delle persone a cui ero più legata. Poi ho riflettuto anche grazie alle parole di amici di blog, e alle tue in particolare e come mi hai ben fatto notare tu, non ho scritto niente di offensivo o cattivo, anzi l'ho spesso messo al centro dei miei discorsi. L'unica cosa su cui ho sbagliato è parlare di cose sue private e intime, questo si. Il mio blog mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha aiutato e aiuta tutt'ora a lavorare su me stesso.
Erano giorni che non scrivevo e ho appena letto un commento dell'amico fra Puccino che dice: evviva il tuo blog riprende...piccole grandi soddisfazioni...
I colpi di laser fanno male, perchè anche noi extra terrestri abbiamo cuore e anima, ma tanta forza per andare avanti...ha fatto male la storia del blog così come che un nuovo sole si sia rifugiato dietro le nuvole per paura di vivere emozioni troppo forti, trovando come scusa il non reggere 200 km di distanza...eh si, motivazione da oscar...
Ridermi addosso Riccardo è necessario per sdrammatizzare, se no come si fa ad andare avanti nei monenti di difficoltà???
Il mio blog è lo specchio della mia anima e continuerà ad esserlo...mi piace sempre moltissimo anche grazie alla presenza di persone meravigliose che lo rendono prezioso con i loro commenti...grazie per tutte le volte che lo hai arricchito con il tuo passaggio
Un abbraccio di sole, Stella
La battuta finale e davvero da Oscar mio caro Riccardo!
RispondiEliminaFantastica eheheh
:)
rif. stellasolitaria
RispondiEliminaSono felice di vedere che la mia impressione, intendo il fatto che non avresti chiuso il blog, era giusta.
Mi lusinga, poi, che le mie parole ti abbiano rassicurato (non è che la mia autostima tocchi vette altissime).
Ma quel che più conta, è questo: possiamo ritenerci colpevoli solo di ciò che commettiamo con intenzioni malvage. Insistere nel senso di colpa, soprattutto quando la colpa non c'è, significa solo farsi del male.
Ma vedo che hai "curato" questo lato perciò dico anch'io, come fra' puccino: evviva!
Quanto al "nuovo sole", forse era un solicello. Ma chi non sa scaldare gli altri, forse non sa scaldare neanche sè stesso. Perciò, diciamo la verità, a che serve?
Sono sicuro che il blog sarà non solo lo "specchio della tua anima", ma anche quello dei lineamenti (fisici e psicologici) di tanti amici, vecchi e nuovi.
E perchè no, il blog potrebbe essere anche lo specchio di un sole-sole...
Un abbraccio, carissima.
Spezzo una lancia in favore degli uomini (bloggers e no):
RispondiEliminaLe donne sono più introspettive, ma anche più macchinose: gli uomini sanno esaminare un problema senza farlo in mille pezzi e farsene una malattia;
La costante attribuizione di colpe per la fine di una relazione (ma anche per l'arrosto bruciato o per il brutto voto del figlio) è il retaggio dell'ancestrale senso di colpa che perseguita la donna da Eva in avanti: dovremmo smetterla e pensare che a volte le cose càpitano e basta!
E per ogni uomo lamentoso e pieno d'astio, c'è una donna che crede di vivere in una puntata di Uomini e Donne...
Grazie della visita, alla prossima
Macy
rif. macy
RispondiEliminaBenvenuta su queste ruote, Macy.
Probabilmente la tua opinione (di cui ti ringrazio come uomo) riequilibra un po' il discorso.
"L'ancestrale senso di colpa" è senz'altro la condanna (qui bisogna... frugare nella Storia) di tante sventure di cui la donna non è certo responsabile.
E credo che si possa dire altrettanto per entrambi i sessi, quando subentra l'idealizzazione. Biancaneve, il Principe Azzurro e così via favoleggiando.
A presto!
Buon pomeriggio Riccardo,
RispondiEliminaio concordo un pò con ciò che scrive Macy qui sopra.. probabilmente le donne, essendo decisamente più cervellotiche, percepiscono quasi il dolore come un senso di colpa (per dire, si torna al "cos'ho fatto/dov'ho sbagliato" del mio ultimo post) anche se è vero che gli uomini cercano ogni espendiente per scaricare questo senso di frustrazione -legato a un tradimento, una lite o che so io- senza essere così macchinosi.
n.b. Secondo me donne lagnose o che scadono nell'invettiva ci sono, solo che magari hanno il buonsenso di non "lagnare" nell' homepage del loro blog!! eheh ciao!
rif. elena
RispondiEliminaSono d'accordo, Elena.
Prendo però spunto da quanto dici nel n.b....
Quel buonsenso di cui tu (del resto a ragione) parli, temo che noialtri l'abbiamo leggermente smarrito, perduto o almeno, perso!
A presto e buona serata!
Che bello sentire che un uomo prediliga i blog al femminile, che apprezzi la leggerezza, la profondità e l'umorismo delle donne.
RispondiEliminaAnche noi adoriamo gli uomini che guardano... oltre.
Sonia
Riccardo,
RispondiEliminati ringrazio per le tue splendide parole, sia qui che da me.
Sono felice che voi, amici cari, abbiate apprezzato il mio voler proseguire in questa avventura. Ho riflettuto a lungo. Mi avvicinavo al blog e non riuscivo a scrivere. Mentre guidavo pensieri mi frullavano nella mente e nel cuore, ma una volta che mi avvicinavo al pc mi parallizzavo. Paura che le mie parole potessero ferire, fare del male. Poi granzie a te, a Fra Puccino, ad Arthur ho riletto quelli che ora sono pensieri nascosti al sole, e ho deciso di proseguire in questa mia avventura.
Come dicevo all'amico che sta ancora metabolizzando la fine del suo amore, un giorno il sole tornerà a splendere, ma deve essere un sole forte, un sole capace di scaldarsi e di scaldarci. Un sole forte e unico.
Il mio blog è una cosa mia, e quindi deve essere lo specchio della mia anima, se io sarò innamorata allora il mio animo parlerà anche del suo sole.
Ora mi sto godendo momenti magici, quale la mia casa arredata e curata tutta da me, la mia indipendenza, il mio volare da sola senza i miei genitori (mi hanno sfrattato), le mie passioni, i miei amici, i miei sport.
Che bello che ci siano persone che guardano oltre, che guardano dentro e leggono la nostra anima.
Un abbraccio Stella
rif. sonia ognibene
RispondiEliminaCiao e benvenuta su queste ruote, Sonia!
In effetti, penso che l'umanità (in particolare quella maschile) abbia perso parecchio, col trattamento che vi ha riservato.
Ben metà(!) del genere umano è stata spesso schiavizzata ed in tante parti del mondo le cose sono ancora come secoli fa.
A presto!
rif. stellasolitaria
RispondiEliminaPenso che il tuo discorso sia estremamente limpido.
Il dolore, purtroppo, ha questo che lo rende ancora più... doloroso: ci fa dubitare di noi stessi, estende il male che lo costituisce, fino alle zone più intime del nostro essere.
Ma la vicinanza degli amici può aiutare. Di fatto, da quello che leggo vedo che altri (ed anch'io) una mano te l'hanno data.
Del resto, pensavi forse di non meritarla? In "Badlands" Springsteen canta che "non è un peccato essere felici d'essere vivi."
Un abbraccio!
Ciao e grazie di essere passato da me, vorrei precisare una cosa riguardo a quello che dici:
RispondiElimina"Una donna, anche dopo esser stata piantata da qualche “gran filibustiere” ...., ma cerca di “capire” in che cosa lei(!) abbia sbagliato."
Non è sempre vero, ho conosciuto donne che storia dopo storia, non solo si impelagavano con lo stesso tipo di uomo, ma commettevano gli stessi sbagli, e ne ho conosciuto altre che si arroccavano nelle proprie posizioni, ma per quanto mi riguarda ogni storia avuta mi ha fatto crescere, e più che chiedermi cosa c'era di sbagliato in me, visto che sono quasi perfetta :-DD ;-) ,mi son chiesta quali fossero i motivi del "fallimento" facendo quasi una vivisezione della storia, e purtroppo certi maschietti non ne sono usciti bene.
A presto :)
rif. nadir
RispondiEliminaBenvenuta, Nadir!
Certo, come si torna, secondo un vecchio (e forse sbagliato) topos del giallo sul luogo del delitto, c'è anche la donna che si "impelaga" sempre con lo stesso tipo d'uomo.
Del resto, questo vale anche per gli uomini. Nell'"Angelo calciatore" di H.J. Nielsen, uno degli amici del protagonista confessa che cerca consapevolmente delle donne che lo facciano soffrire.
Ma la differenza (forse tu confermi la mia tesi, che però non è generale) è che tu, e non sei la sola hai "cercato di capire."
Ma naturalmente, il cuore maschile e quello femminile sono ancora più complicati. L'amore, poi, non ne parliamo...
Ciao!
Buonasera Riccardo. Passavo per caso e mi ha incuriosito il tuo post sui blog femminili. Condivido in pieno, anche se devo contraddirti su un punto: gli non lasciano mai: si fanno lasciare.
RispondiEliminaVerissima poi l'affermazione che la donna sta a tormentarsi, interrogarsi su cosa ha sbagliato.
Conosci bene l'animo femminile.
Il mio sincero grazie a Kinnie51(conosco il suo simpatico blog) per il suo "Brava Miriam", fa sempre un gran bene sentire la solidarietà di un'altra donna!
RispondiEliminaMai generalizzare!!!
Un caro abbraccio e un invito a conoscerci meglio!
Miriam
rif. serenella
RispondiEliminaBenvenuta, Serenella.
Mi trovo in effetti d'accordo col tuo "distinguo", che purtroppo conferma l'insicurezza di tanti homines.
Ti ringrazio per la conoscenza dell'"animo femmnile" che mi attribuisci, anche se francamente, avrei qualche dubbio...
Certo, quella conoscenza mi avrebbe fatto comodo con qualche assistente universitaria!
Ciao.
Dici bene Riccardo, le differenze ci sono, eccome! Ma io le ritengo una ricchezza, il sale con cui ci si si compensa, ci si completa, riuscendo a creare un connubio vincente.
RispondiEliminaNel mio vagabondare per la blogosfera, mi sono imbattuta in blog personali e intimistici di uomini che mi hanno sorpreso per la loro poesia, per il loro romanticismo; andando un po' più a fondo, però, ho scoperto che tendono a mantenere un senso concreto delle cose, un sottile utilitarismo, una diplomazia che difficilmente li porta a prendere una posizione netta, sopratutto laddove temano che possa essere di contrasto con l'opinione generale.
Ho avuto l'impressione che il sesso forte tenda ad accantonare ciò che richiede tempo, attenzione, energie, a rigettare ciò che a primo acchito sembrerebbe ostico, a ritenere superfluo ogni obiettivo che non presenti immediate garanzie di successo, a non analizzare, come dicevi tu,le esperienze passate, perchè quello che conta per loro è essenzialmente la realtà, il risultato, il presente o il futuro più immediato.
Tutto ciò, a mio avviso, li porta a perdere pezzi di vita, emozioni, sensazioni, considerazioni che potrebbero essere utili per la loro vita futura.
Ma in fondo non è mai tutto così drastico, così delineato, così bianco o così nero...
Ciao! Complimenti per i temi interessanti che ci proponi e che approfondisci sempre in maniera squisita. E' un piacere leggerti!
Rif. romaguido
RispondiEliminaCondivido, Rm, la tua esaltazione delle differenze. Intendevo, del resto, evidenziare quanto (secondo me) le donne tendano a maggiore originalità.
E penso che sottolineare quel lato sia un bene, nel momento in cui tanti di noi vedono in voi solo delle “bambole.”
Condivido anche la tua analisi dell’uomo come essere essenzialmente pragmatico. Penso che questo pragmatismo dipenda anche da un’educazione e/o da una mentalità che vede nell’uomo un duro (peraltro da telefilm) che deve prendere decisioni “in bianco e nero” e che pertanto considera dubbi e sentimenti cose da rammolliti!
Io non l’ho mai pensata così; forse anche perché dalle mie parti ho sempre respirato un certo machismo e ho visto quante sofferenze abbia causato. A volte, agli stessi uomini.
Ti ringrazio, di cuore, per i complimenti.
A presto!
P.s.: devo chiederti/suggerirti delle cose, magari anche in fb. Ok?
Ok, Riccardo, ti aspetto: muoio dalla curiosità, che (quella si, davvero!) è femmina.
RispondiElimina