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domenica 7 aprile 2013

Le gesta di Re Pipistrello


Re Pipistrello non era 1 pipistrello, era un re. Che è meglio. Regnava in nome della stupid-music, che su suo comando tutti erano liberi d'ascoltare.
Era un democratico: aveva sostituito la pena di morte coi lavori forzati, la lobotomia e le sedute olioricinanti. Il suo + stretto collaboratore era il maggiordomo Nando Fernando: da circa 20 anni il reame (che era la 4/a e ½ potenza industriale del mondo) lo mandava avanti lui.
Un giorno il re gli disse: “Nando, chiama quello scrittore che abbiamo messo dentro qualche anno fa. Magari è ancora vivo.”
Lo scrittore arrivò: aveva 49 anni ma sembrava una canna da pesca che si fosse scontrata con una petroliera. Non avrebbe mai dovuto scrivere il romanzo Mafia mon amour, ma come disse uno dei nostri poeti di corte, chi è causa della sua arte pianga sé stesso.
Senta, Piras”, disse il buon despota “lasciamo perdere il fatto che è...”
Sia...”, suggerì Nando.
Che lei sia”, riprese impaziente il re, “un sardo. In fondo, anche i sequestri di persona creano dei posti di lavoro. Lasciamo anche perdere il fatto che sii...”
Sia, maestà: si dice sia anche in questo caso.”
Nando, delinquente!”, ringhiò sorridendo il buon dittatore, “Un'altra interruzione e ti faccio fucilare! Insomma, Piras, lei può anche essere sardo e persino poeta: quella della poesia è una malattia da cui la quale di cui si guarisce. Guardi, da giovane la contrassi anch'io, ma poi sono guarito! Ora mi dica, ha letto i miei racconti?”
“Sì, ma vuole la verità o l'adulazione di prammatica?”
“Che c'entra la gramm... ah, sì, ho capito. Voglio la verità.”
“Sono pessimi.”
Al muro, al muro!”, tuonò il rex.
Ma grazie all'intercessione di Nando, re P. graziò il pericoloso sovversivo condonandogli la pena di morte nel taglio della mano destra (poiché era quella con cui il Piras scriveva) e della mano sinistra: perché lo scrittore era di sinistra.
Poi il clemente sovrano disse a Nando, commosso: “Oh, se penso a quanto son stato buono ad accogliere la tua domanda di grazia, oh, mi viene da piangere!”
Su, su, maestà”, disse Nando asciugandogli le lacrime, “adesso non faccia così che poi le viene la bua al cuore. Su, da bravo, si calmi. Lo faccia per il reame.”
Ogni tanto Nando pensava a quand'era giovane... era appena il 2040 e sembrava che tutto potesse e dovesse cambiare...
Violini per le strade e sì, qualcuno era troppo elettrico, ma per il resto si faceva l'amore nelle piazze, si registravano i gabbiani, scrivevamo sinfonie blues, per le strade ed i vicoli risuonavano chitarre ed armoniche, riscoprivamo tutti gli Inti Illimani.
La notte andavamo a dormire al Poetto, la spiaggia di Cagliari (questo prima che il litorale fosse militarizzato) e parlavamo di come avremmo cambiato il mondo.
Le sere ed i giorni e le albe erano fatti di domande e le risposte erano così noiose, mentre certa gente preparava le sue... che più che noiose, erano mortali; sapevano insomma di manganelli e di laser...
Come mai ho venduto l'anima, a chi e perché?! Che cosa ci ho guadagnato, si chiedeva sempre Nando, perché ho tradito perfino me stesso?
Ormai, nonostante i miliardi poteva tirare avanti solo con massicce dosi di Anti-co, le pillole che contrastavano il risorgere della coscienza... pillole così generosamente messe a disposizione delle aziende farmaceutiche di re Bat..
Poco prima che l'Anti-co facesse effetto, il maggiordomo era torturato dai tarli della coscienza e da quelli della memoria.
Ricordava come avesse sognato un mondo fondato sulla giustizia e sulla pace e dove il mercato fosse solo il luogo in cui andare a fare la spesa ed a scambiare 4 chiacchiere con gli amici.
Ricordava le sere passate a camminare ed a discutere con tanti (tutti immersi nella struggente malinconia del tramonto) dei versi, dei racconti e delle teorie di Dylan Thomas, Poe, Eloisa ed Abelardo, Catullo, Gramsci e Maxie Wander.
Ma aveva bisogno di una dose doppia per rimuovere il rimorso del giorno in cui denunciò la sua donna alla polizia segreta.
Vabbe', ogni mattina il re ed il suo fido consultavano l'indice Mibtel, leggevano le pagine finanziarie dei quotidiani e giocavano in borsa, ma la neolira andava sempre peggio. Ormai per un newyorkdollaro ci volevano 2999£, 1880 per un nazimarco. Intervenivano sulle banche centrali; niente, peggio che andar di notte; servivano carrettate di lire persino per la platondracma.
Cominciarono a girare strane voci, del tipo che re P. fosse in combutta con la mafia. Fu accusato di collusione, peculato e complicità in omicidio, ma dimostrò la sua totale estraneità ai fatti dichiarando di non conoscere il dialetto palermitano. Così, fu assolto con formula piena ed auto-impiccagione dei giudici.
Eppure, corruzione, scandali, inflazione, droga, teppismo, pedofilia, disoccupazione e stragi, che qualcuno osava definire “di Stato”, dilagavano.
Re Bat convocò un summit, dopo un briefing che seguì una convention preceduta da 'na bella ammucchiata e si decise che “quando era troppo era troppo.”
Un generale dei servizi segreti in pensione tuttora in attività propose una bella strage alla stazione di qualche città emiliana, ma re P. disse: “No, già fatto. E poi i doppioni mi annoiano.”
Un alto prelato propose l'istituzione di una nuova Inquisizione... le cui sentenze, proposte da Mike Catodico: “Potrebbero esser trasmesse tra un megaquiz e l'altro.”
Il nostro divino sovrano, sovranamente sbadigliò.
Fu allora che al nostro dux venne un'idea che in confronto Leon of Vinci e Papa Borgia sembrarono dei vecchi bacucchi... 
Nell'esporla, si sente venir meno perfino l'ormai smaliziato storico di corte: l'idea del Sommo Pipistrello fu di mettersi a capo d'una rivoluzione comunista!
 

10 commenti:

  1. Ma lo sai cosa mi hai fatto venire in mente?
    Il romanzo 1984, di Orwell. Insomma, poi in qualche modo è diventato realtà.
    Per che anno prevedi si tramuti in realtà il tuo racconto? :-)

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  2. Scommetto che gli verrà bene anche questa, è unto!
    Un caro saluto.
    Cristiana

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  3. rif. Paola1961
    Ah, si tratta di un bellissimo complimento... muchas gracias!
    E purtroppo, pare che molte delle previsioni di Orwell si siano realizzate; o potrebbero.
    Diciamo che il mio raccontino si svolge alcuni anni dopo il 2040: c'è ancora tempo, quindi, per fare in modo che non si realizzi!
    Ciao.

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  4. rif. Cristiana Moro
    Che dire?
    Speriamo... così bene al punto da rivelarsi un magnifico autogol.
    Un caro saluto anche a te!

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  5. Nell'autogol non confido, di più nella grande Signora che spero si dia una mossa...per lui intendo!
    Mi sono divertita con il tuo racconto-favola, e spaventata moltissimo...c'è ancora un po' di tempo per fortuna! Mi dispiace per Piras, gli voglio bene!

    Un abbraccio Nou

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  6. rif. Nou
    Sperando che nel frattempo, quel personaggio (o il suo equivalente nel futuro) non riesca a comprarsi anche la grande Signora!
    Voglio bene anch'io a Piras, speriamo che riesca a cavarsela.
    Speriamo di riuscire a cavarcela... tutti quanti.
    Abbraccione!

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  7. Che meraviglia seguire questi tuoi racconti che ci evidenzinao in maniera ironica, tragica e garbata ..la nostra attuale e passata storia....
    L'unico difetto è che ne scrivi troppo pochi...
    Andiamo avanti , adorabile amico mio!

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  8. rif. nella
    Carissima amica, grazie!
    Si spera, scherzando un po', di riuscire a "digerire" anche l'indigeribile...
    Ma ovviamente non è facile; anzi, direi che spesso è l'esatto contrario!
    Anche il tempo per scrivere non è moltissimo.
    O forse il problema è che scrivo, leggo e seguo troppe cose diverse...
    Come diceva Dylan? "Accetto il caos, non so se il caos accetti me."
    Abbraccione ed andiamo avanti... davvero BEN DETTO!

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  9. E adesso che si fa? Vabbè io domani vedrò di dare una mano ai miei bimbi ad orientarsi negli spazi, a costruire e leggere una piantina... può sempre servire a fuggire da un Re Pipistrello o a trovarlo, stanarlo e... eliminarlo!!!
    Queste torture Riccardo... mi, mi ... e il re Pipistrello perse le ali e divenne un topo di fogna senza fogna e senza denti!
    Ciaooooo

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  10. rif. alicemate
    Alla fin fine, forse può essere davvero quella la soluzione...
    Sperare che nelle loro piccole (e non ancora contaminate) menti si trovi il seme di un cambiamento giusto e possibile.
    Sono sicuro che tu stia "seminando" in loro nel migliore dei modi!
    Salutone one one!

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