A dire il vero, Woland non fa niente per risultare simpatico e se vogliamo, non lo è davvero. Ma riesce a sembrarlo, anche perché si presenta e si comporta con apparente naturalezza, non forzando (o almeno non in modo pesante) gli altri personaggi ed i lettori a pensarla come lui.
Farebbe piacere incontrare, magari su una panchina di un parco o al bancone di un bar il Woland/Satana: discuterebbe con noi di filosofia in modo amabile e con linguaggio chiaro, lontanissimo quindi dal gergo degli specialisti.
Berrebbe qualcosa senza farsi pregare e ci informerebbe, premuroso, della nostra futura e tragica fine… Così come fa nel romanzo con Berljoz, annunciandogli “forte e contento”: “Lei sarà decapitato!”1
Comunque a questo mondo e forse anche nell’altro ci sono tante persone originali, no?
Certo, uno deve stare attento a parlare del Diavolo: soprattutto se (come Bezdomnyi) chiama la polizia e dice: “Qui parla il poeta Bezdomnyi, dal manicomio.”2 Del resto, è arduo non finire in manicomio quando si parla di qualcuno che ha conosciuto Ponzio Pilato o che si sa che faceva colazione con Kant.3
Ora, la naturalezza ed apparente semplicità del Diavolo bulgakoviano si trova ancor più nel romanzo. Ricordo che a 12-13 anni trovai in un’antologia di letteratura alcune pagine del 2° cap. de Il maestro e Margherita, quello in cui Pilato interroga Gesù per la prima volta.
Ricordo la sensazione di pace e l’interesse che provai nel leggere quelle pagine così profonde, confortanti e chiare, quindi tanto lontane dalle spiegazioni aride e cupe di insegnanti, catechisti ed adulti in genere.
Merito di Bulgakov, naturalmente, che con uno stile letterario classico ma non retorico né astruso seppe conquistare un ragazzino.
Poi certo vendetti (come Pinocchio!) quell’antologia e dimenticai il nome dell’A. ed il titolo del romanzo. Ma il ricordo di quelle pagine lette dal 12 o 13enne che fui non mi lasciò più.
Un romanzo, Il maestro e Margherita che mescola tra loro con diabolica bravura piani spazio- temporali molto differenti.
Infatti, Bulgakov alterna la Gerusalemme dell’epoca di Gesù alla Mosca degli anni ’30 del XX secolo e ci porta in luoghi fuori dallo spazio e dal tempo.
Ma egli affronta anche temi e situazioni molto terrestri (adulteri, furti, omicidi) tratta questioni filosofiche, teologiche, descrive atti e rituali di magia nera, si lancia nella satira contro il potere ecc.
Note
1) Michail Afanasevic Bulgakov, Il maestro e Margherita, Bur, Milano, 2006, p.39; per l’effettiva fine di Berljoz cfr. M.A. Bulgakov, Il maestro e Margherita, op. cit., pp.74-75.
2) M.A. Bulgakov, op. cit., p.103.
3) Ibid., p.36.
Un classicissimo che però mi manca... Dalle tue parole tra l'altro la mia lacuna appare molto più grave. Devo vedere di colmarla a questo punto...
RispondiEliminaIn effetti proprio Woland era il protagonista della prima e della seconda scrittura del romanzo, ed era suo il titolo di "Maestro". Questo diavolo così satirico, comico e grottesco anche, è un personaggio così brillante che davvero verrebbe voglia di incontrarlo su una panchina. Poichè il compito di Woland, inoltre, è quello di "svegliare", "solleticare" coloro che non vedono o fanno finta di non vedere, cioè i politici corrotti e i funzionari pigri della Mosca degli anni 20, io lo inviterei qui da noi, in una seduta del nostro paarlamento e...che spettacolo!
RispondiElimina"Ecco, questo è uno di cui mi libero con particolare piacere, - disse Woland, fissando con ribrezzo Nikolaj Jvanovic - con enorme piacere, perchè qui è assolutamente di troppo." (Cap. XXIV - La comparsa del Maestro)
PS.:attendo con molta curiosità di leggere la seconda parte. Ciao Miryam
rif. Il rospo dalla bocca larga
RispondiEliminaNon preoccuparti proprio.
Guarda, io ho letto "Il maestro e Margherita" molto tardi.
E... tarduccio anche "Il processo" di Kafka"...
rif. idea
RispondiEliminaCiao Miryam.
Concordo pienamente: di un Woland ci sarebbe bisogno anche da noi.
Il modo poi in cui ce lo presenta Bulgagokov è davvero unico; anche con una certa misura, direi.
Voglio dire, senza noiosi e scontati "effettismi"...
Straordinario, poi, anche come L'A. riesca a padroneggiare i vari e complessi materiali del romanzo!
A presto per la 2/a "puntata".
Magari, nel frattempo passo io da te.
Ciao a te e... al fantasma della domenica!
romanzo molto bello, l'ho letto a maggio di quest'anno, praticamente divorato :)
RispondiEliminaAzazello comunque era il mio preferito ;)
rif. Malumore
RispondiEliminaGià, è davvero un romanzo da divorare.
Tra non molto penso infatti di rileggermelo...
Grandi e spassosi anche i personaggi che costituivano la "corte" di Woland/Satana, come appunto Azazello.
Ciao.
Stavo aspettando questo post che presenta così bene un libro che mi ha affascinata molto e che sto rivisitanto proprio in questi giorni, dopo aver letto qui nel tuo blog che ne avresti parlato. Lo lessi molti, molti anni fa e non ero in grado di capirlo per bene ( eh magari essere stata una tredicenne col tuo acume!! ) Lo sto riprendendo nella versione audioletta dal programma radiofonico Ad alta voce e devo dire che hanno fatto un bel lavoro ma adesso aspetto la seconda parte ddi questo post, molto più illuminante di tante prolisse presentazioni lette sulle varie edizioni di questo romanzo.
RispondiEliminarif. Farfly
RispondiEliminaEh, acume... avrò capito sì e no quelle 2-3 pagine dell'antologia!
Poi, quando ho letto il libro (in età ben più matura) ho colto senz'altro qualcosa di più. Almeno, spero...
Buona l'idea della versione audioletta; certo, dipende anche dai lettori-attori.
La 2/a parte del post sarà forse un po' più tecnica ma cercherò comunque di renderla abbastanza leggibile.
Grazie per la stima ed a presto!
io non ho letto questo libro però io una chiacchieratina col diavolo la farei molto volentieri ....poi visto che hai citato anche Gesù li metterei a confronto SAI CHE BELLO VEDERLI PARLARE ASSIEME !!!
RispondiElimina:-)
RispondiEliminaOT. perdona la mia assenza, è già dura scrivere. Un abbraccio Alessandra
rif. Marianna
RispondiEliminaPenso che Satanasso potrebbe rivelare tanti bei o meglio, brutti segreti...
Un dialogo poi tra lui e Gesù sarebbe veramente il massimo... per es. sui motivi dell'esistenza dell'ingiustizia, della guerra e del fanatismo.
rif. Alessandra
RispondiEliminaPerdonata. Tranquillamente!
Scrivi quando ti va, ok?
A presto!
Riccardo...e ki ti dice ke quel diavoletto non l'abbiamo già incontrato sotto altre spoglie?
RispondiElimina"Berrebbe qualcosa senza farsi pregare" sta frase ke hai scritto è eccezionale. E cmq, se Bezdomnyi continuerà a kiamare la Polizia, prima o poi gli risponderà Il Comm. Montalbano!
Mi piacciono i tipi strambi come questo Diabolico personaggio creato dalla fantasia di Bulgakov.
Un bacio, Riccardo.
P.S.: Quando entrerai in un locale qualsiasi e incontrerai la persona più comune del mondo, beh, riflettici un pò prima di kiedergli alcune cose....
Un vuoto da colmare. Mai letto. Rimedierò. Grazie al tuo prospetto particolareggiato delle evidenze dell' opera. Ciao*
RispondiEliminarif.al mio post
RispondiEliminaQuanto hai scritto è tutto vero,aggiungi anche una informazione di parte si chiude il cerchio...grazie della visita
mi piacerebbe fare da arbitro fra i due, e se questi non dicono le cose come stanno li punirei io cavolo ...c'è troppo male su questa terra , libero arbitrio un corno ci volevano un pò di regole magari il mondo girava nel senso giusto ....ps oggi sono di cattivo umore ò ciao !!!!!
RispondiEliminaLeggere questo libro fu per me una vera avventura, in un primo tempo mi sentì frastornata dalla miriade di personaggi, ma poi la stupefacente bravura di Bulgakov nelle descrizioni mi rapiva ad ogni pagina, credo di non avere mai letto frasi più belle. Lo si può leggere più di una volta ed ogni volta se ne coglie un aspetto diverso. E'un raro esempio dove si mischiano sullo stesso piano sacro e profano, la solennità della passione di Cristo e il divertimento diabolico, dove alla fine si capisce che il male viene dagli stessi uomini e non dal diavolo. Amaro, triste, ironico e romantico.. Stupefacente la descrizione dell'incontro fra il Maestro e Margherita, e l'interrogatorio di Pilato a Gesù..
RispondiEliminaMi fermo qua, altrimenti mi viene voglia di raccontarlo tutto.. Eh si, io una chiacchierata con Woland la farei volentieri...lo pregherei di fare oggi in Italia ciò che fece nella Mosca d'allora.
Aspetto la seconda parte del Tuo bellissimo post.
Buona Notte Riccardo :)
rif. Joe Black
RispondiEliminaEh, l’atmosfera o situazione del Diavolo al bancone fa molto blues… una musica che io, adoro!
Molto New Orleans, Rolling Stones ed anche parecchio “poeti maledetti” francesi.
Magari, al tutto potremmo aggiungere delle pietanze e del vino di Cagliari, da gustare (perché no?) in qualche antica trattoria.
Besos!
rif. Laura
RispondiEliminaUn romanzo, quello di Bulgakov, che si presta a varie letture: sociali, filosofiche, romantiche, umoristiche…
Il tutto sorretto da uno stile molto scorrevole, anzi: magistrale!
Te lo consiglio caldamente (questa non è una metafora dell’Inferno!).
Ciao.
rif. Marianna
RispondiEliminaSempre combattiva, la nostra poetessa!
Ma è giusto esserlo, soprattutto di questi tempi.
Solo, osservo che il problema è il CATTIVO uso del libero arbitrio; se lo utilizzassimo bene, le cose andrebbero molto meglio.
Purtroppo c’è (e qui sono d’accordo con te) chi lo confonde col farsi i propri comodi… ma quelle sono prepotenza ed egoismo.
rif. Francy274
RispondiEliminaE’ esattamente come hai detto, Francy.
In particolare mi colpisce il fatto che tu segnali come un romanzo come “Il maestro e Margherita” si possa leggere più volte, rivelando ogni volta “un aspetto diverso.”
Mi colpisce perché la penso così anch’io!
Sono quelli che (scusami la misera auto-citazione, di fronte ad un grande come Bulgakov) nel mio romanzo “Lune a scoppio” ho definito “libri che rimangono aperti.”
E’ come, pur dopo averli letti già alcune volte, certi libri continuassero a parlarci: come una bella canzone, che pur ascoltata decine di volte, continua ad emozionarci.
Chissà che Woland non sappia rivelarci il segreto…
Grazie per la stima!
Buona giornata.
Ma il diavolo non è antipatico! Se vogliamo metter da parte gli indottrinamenti cattolici e vediamo le cose per ciò che sono il diavolo chi è?
RispondiEliminaUno che ha saputo dire no, che non ha piegato la testa, che si è opposto al potere, che ha avuto il coraggio del dissenso, che ha DISOBBEDITO. A torto o a ragione....fate vobis
@Marianna: han parlato assieme, e pure parecchio. Ed il contraddittorio è stato interessante. da leggere
RispondiEliminarif. Artemisia65
RispondiEliminaTutto vero, verissimo.
Se poi ci basiamo su quel che scrive il romanziere francese Jean d'Ormesson in "Dio: vita e opere", allora risulta che Dio "ama i Ribelli."
Ma anche lasciando da parte i testi canonico-cattolici, non rimane il fatto che Satana compie il male?
Confesso,non l'ho ancora letto! Mi è stato regalato e..raccomandato da mio figlio,mi fa l'occhiolino ogni volta che ci passo vicino,praticamente sempre.Ora però mi avete proprio convinta a farlo.
RispondiEliminaFarò sapere.Ciao Riccardo
rif. chicchina
RispondiEliminaFelice d'aver in qualche modo contribuito a sbloccare la situazione!
Vedrai, non te ne pentirai.
Io, tra qualche mese penso addirittura di rileggerlo, un romanzo così bello.
Ciao.
Mi avete convinta BASTAAAAAAAAAAAAA e compro pure questo libro .baci.
RispondiEliminarif. Marianna
RispondiEliminaMarianna: i libri si possono anche prendere in prestito in biblioteca... si leggono lo stesso e non si spende!
Intendo quelli dei classici e degli scrittori famosi.
Invece, emh... quelli degli scrittori sconosciuti come me, si dovrebbero acquistare... chi vuole, naturalmente!
Kisses.
Sai io sono una maniaca dei libri odio andare ad intanarmi in una bib. io lo devo leggere come e dove dico io un libro , stranamente dopo divieni parte di me ...PS Ho terminato il libro del tuo amico ...aricià!
RispondiEliminarif. Marianna
RispondiEliminaSì, Marianna, ma una biblioteca (soprattutto una pubblica) ti presta un libro per un mese.
Prestito che alla scadenza, si può rinnovare per altri 15 giorni.
Così, puoi leggere il libro dove vuoi, liberamente: a casa, in spiaggia, su una panchina ecc.
Non sei quindi obbligata a leggerlo in biblioteca; a meno che non si tratti di un libro antico (che abbia quindi almeno 100 anni).
Ciao!
grazie Riccardo.
RispondiEliminagrazie per l'affetto.
ale
rif. Alessandra
RispondiEliminaUn caro saluto, Ale.
E... a presto, più forte e determinata di prima!
Mi spiace dirtelo, ma incontrare al parco su una panchina un diavoletto che mi dice premuroso di una futura e tragica fine non ci tengo! A parte gli scherzi non ho mai letto nulla di Bulgakov. Ciao e buone vacanze!
RispondiEliminarif. Mariacristina
RispondiEliminaSì, diciamo che la notizia può risultare un tantino inquietante.
Anzi, parecchio inquietante!
Però consiglio la lettura del romanzo, che a suo modo è anche spassoso.
Ciao e buone vacanze anche a te!
Ciao Riccardo, ho quasi finito di leggere "Dante avrebbe lasciato perdere" e devo dirti che è stata una lettura decisamente stimolante tanto che ho dovuto togliermi subito dalla mente l'idea di leggerlo a letto per evitare di trascorrere innumerevoli notti sveglia a cercare di capire tutto o quasi. Così dal comodino siamo passati al divano e devo dire che con questa nuova soluzione e l'orario diurno, abbiamo trovato pace sia io che il libro.
RispondiEliminaNel complesso mi ha fatto riflettere e ridere, ma questo dipende dal tuo essere ironico che inevitabilmente traspare da ciò che scrivi. I piccoli frammenti di Sardegna, tra personaggi e luoghi, hanno reso i racconti sempre molto avvincenti ma mai credibili ed è proprio questa la forza del libro. Mi sono immersa nei racconti e me ne sono innamorata nel momento in cui ho deciso di non cercare una logica. E' un libro che consiglierò sicuramente.
Con stima,
Simona
rif. Simona
RispondiEliminaCiao Simona, leggo con piacere, con GRANDE piacere le tue impressioni su "Dante avrebbe lasciato perdere."
Con grande piacere sia perchè 1) i complimenti piacciono sempre (chi di noi non è vanitoso o almeno, non vuole essere apprezzato?).
Sia perchè 2) anche se la nostra conoscenza (sebbene virtuale) è piuttosto recente, non mi sembri proprio la persona che dice cose di cui non sia davvero convinta.
Perciò, GRAZIE!
Inoltre, ho cercato di dare ad alcuni "frammenti di Sardegna", come scrivi, un respiro più vasto, meno regionalistico di quel che potevo rischiare di fare.
I killers, gli alcolizzati, i sognatori, i disoccupati, i cacciatori d'amore ecc., uomini o donne che siano che popolano il libro... beh, spero che vadano oltre certa Sardegna bella ma un po' standard (su questo sono d'accordo con Michela Murgia, l'Autrice di "Accabbadora").
Quei personaggi, comunque, penso che si trovino bene anche in compagnia di fantasmi, alieni ed altri, particolarissimi, personaggi.
Di nuovo grazie per la stima... davvero...
Un caro saluto!
Ciao Riccardo...arieccomi!
RispondiEliminaQuesta volta per un altro motivo, infatti, ti rompo un po'le scatole per avere un tuo commento, breve definizione, quattro parole messe in croce...insomma fai tu...sul "Riciclo Creativo inteso come filosofia di vita".
Preparo questo progetto per il comune di Trento e mi ci dovrò dedicare per tutto agosto. Mi piacerebbe tantissimo includere due parole scritte da un filosofo (ovviamente con tanto di firma), per dare un tocco di eleganza alla presentazione. Mi basterebbe un breve pensiero, un aforisma, una chicca...insomma sapere cosa rappresenti per te, a livello filosofico, il concetto di Riciclo Creativo. Ovviamente se ti fa piacere.
Grazie,
Simona
Eccomi qua! (grazie di essere passato dal mio blog, molto povero in confronto a questo =P)
RispondiEliminaUna chiacchierata col diavolo non la disdegnerei, se però poi potessi parlare anche con un angelo (bisogna vedere le cose da più punti di vista). Insomma, mi piacerebbe (però non dovrebbe insistere col volermi spiattellare la mia data di morte, questo non mi farebbe piacere).
rif. Simona
RispondiEliminaNessuna rottura, Simona, ci mancherebbe altro!
Anzi, ti ringrazio per la stima che mi manifesti anche in questo caso...
Magari, sul tema cui accenni dovrei documentarmi un po', perchè non lo conosco molto.
Ma se riesco a tirar fuori qualcosa, ti faccio sapere senz'altro.
Un saluto a te ed a Trento!
'Grazie per la stima anche in questo caso,
rif. The Reader Duck
RispondiEliminaBenvenuta su questi lidi bloggistici, Duck!
Comunque, tranquilla: a me il tuo blog non sembra "povero"; perlomeno, è più equilibrato del mio... e di me...
Non sarebbe male neanche incontrare un angelo, su questo sono d'accordo con te.
Il Diavolo è un tipetto interessante ma anche quando gioca con eleganza, gioca comunque sporco!
A presto, ok?
Che bello Riccardo!
RispondiEliminaFinalmente ;-)
Aspetto la seconda parte per dire la mia ;-)
Intanto..grazie
Vale ;-)
rif. Anonimo
RispondiEliminaSì, tra non molto "andrà in onda" anche la 2/a parte.
Aspetto con curiosità e simpatia il tuo parere su questo capolavoro.
Perciò... a presto!
Bellissimo post, mi era sfuggito. Dopo averlo letto, mi fai venir voglia di rileggere il libro.
RispondiEliminaCiao e buone vacanze!
rif. Licia titania
RispondiEliminaTi ringrazio, Licia.
In effetti, è l'effetto che di solito fanno i classici, quei capolavori senza tempo.
Se poi uno può favorire certe "riletture", beh, allora questo può fare solo piacere...
Ciao e buone vacanza anche a te!