Mi compiacqui di questo pensiero: benché non me lo dicesse nessuno, ero una persona molto intelligente, con frequenti punte di genialità.
Ma forse non me lo diceva nessuno perché non lo ero.
Comunque, se capivo almeno questo, la cosa doveva significare che non ero esattamente un mentecatto (ma forse questa è un'affermazione azzardata).
Insomma, nella vita uno deve sapersi accontentare: anche del proprio, insignificante valore; magari, un giorno o l’altro riesce a valere qualcosa.
Per esempio, mica Beethoven immaginava che sarebbe diventato un grande; quando l’ho conosciuto io, era un ragazzetto insignificante. Non sapeva neanche fischiettare un salmo in maniera decente!
E Kant? Ricordo che una volta Woland, il simpatico Diavolo di Bulgakov gli disse: “Professore, lei si farà ridere dietro!”
Ma poi, il ragazzo ha scribacchiato qualcosa di sopportabile.
Lui e Ludovico Van Bee insistevano con me perché scrivessi o componessi. Ma non ho mai avuto fiducia in me stesso; alla fine, lascio sempre perdere.
Cercai una panchina e stranamente, la trovai. Sedetti. Arrivò il mio Interlocutore Immaginario; la sua aria di sicurezza mi diede (come sempre) sui nervi.
“Ciao Riccardo, come va?”
“Mah… così così. Senti, andiamo a fare un giro? Ho la macchina qua vicino.”
“Ma tu”, osservò, “non guidi.”
“E’ vero, ma se è per questo tu non esisti: eppure parlo con te. Quindi…”
“Va bene, Ric, dammi solo il tempo di chiamare Pamela Anderson oppure zia Gesualda.”
“A quest’ora non le trovi, sono andate a fare la spesa. Su, non farmi perdere tempo… in macchina ho 3 cd dei Rolling Stones.”
I.I. mollò sia Pamela che Gesualda. Bravo tipo, quell’I.I.: forse perché non mi somiglia molto.
Io sembro un bravo ragazzo ma in realtà sono un tipaccio: l’anno scorso ho ucciso 2 scarabei senza versare una lacrima.
Certo, ho anche sterminato a colpi di pancia una gang di narcotrafficanti colombiani; ma quella è stata ordinaria amministrazione.
Partii sgommando… per essere uno che non aveva mai guidato, guidavo con la sicurezza criminale di un tamarro cresciuto nei bassifondi di Los Angeles, California.
I.I. estrasse il suo dispositivo per la preparazione della camomilla al cactus, ma gridai: “Metti via quella roba! Odio la droga!”
“Obbedì balbettando: “Non… non ti conoscevo così selvaggio.”
“Ho passato molti momenti difficili sia come aiuto-lavapiatti che come ricettatore di scaldabagni arrugginiti. E la cosa mi ha indurito. Adesso chiama la fidanzata di Kafka. Subito!”
“Ma è morta da decenni.”
“Questo non è un problema mio…”, sogghignai minaccioso.
Non sarò mai stato un tipo molto intelligente, ma di sicuro sono uno che sa farsi rispettare. L’unica seccatura è quella maledetta mancanza di fiducia in me stesso.
Comunque, quel dannato I.I. avrebbe dovuto abbassare la cresta, accidenti! L’avevo tagliata a galli molto più duri di lui.
ti sarebbe piaciuta PAMELA ANDERS è!
RispondiEliminaMagnifico come sempre, Riccardo, magnifico come sempre...
RispondiEliminaConversazione spettacolare.
RispondiEliminaMa...sei sicuro che stavi parlando con il tuo d'interlocutore immaginario e ke, invece, per caso, non era il mio? Sai, quasi sempre lo tengo a bada, ma alcune volte proprio......Lui ama la Sardegna, potrebbe essere venuto a mia insaputa a trovarti? Pensa ke è venuto anke al funerale di quei poveretti...ma sì, gli scarabei. No, aspetta un attimo, non può essere. Ho dato fuori io di testa. Il mio, anzi la mia interlocutrice è femmina e, guarda caso, spunta sempre fuori ogni volta che "perdo" la fiducia!
E' veramente simpaticissimo sto post e non affatto "leggero". Sei bravo Riccardo!
Un abbraccio da me e dalla mia interlocutrice immaginaria!
Mi hai regalato un sorriso. Torno fra le tue pagine sempre con molto piacere.
RispondiEliminabene bene! ricettatore di scaldabagni arrugginiti ...siamo in ottima compagnia oserei dire. Tu credici Riccardo! chè leggendoti mi hai strappato un sorriso, anche se l'argomento è alquanto serio.
RispondiEliminaun abbraccio
Ale
rif. Marianna
RispondiEliminaNon è brutta, dico la verità. Magari, un po’ scontata.
Però sai che le preferisco Sophie Marceau?
rif. Sonia Ognibene
RispondiElimina“Magnifico” è un po’ troppo ma so che lo pensi, Sonia. Perciò, grazie!
Ci “vediamo” (scriviamo) presto da te.
Salutone!
rif. Joe Black
RispondiEliminaMi fa molto piacere che tu abbia apprezzato questo post, Eli.
‘Sti benedettti interlocutori immaginari (che come hai capito benissimo sono/siamo noi stessi) cercano sempre di aiutarci.
Non ci riescono sempre, ma ci provano.
Il punto è che siamo sempre in conflitto con noi stessi e forse dovremmo volerci un po’ di bene. Vabbe’, non esageriamo: diciamo che dovremmo almeno accettarci…
Comunque eri tu quella che aveva regalato quella corona di fiori? Grazie, Eli!
Abbraccio anche da me.
rif. Deasense
RispondiEliminaLa finalità del post era appunto umoristica, sebbene “tagliata” con un po’ di malinconia.
Se la scrittura può alleviare un tantino la tensione della vita, allora ha raggiunto il suo scopo.
Ci vediamo anche da te e torna quando vuoi…
Ciao.
rif. Alessandra
RispondiEliminaSì, Ale, l’argomento è davvero serio.
Ci sono anche “problemini” di lavoro e d’altra natura, che spuntano.
E che talvolta pesano più di quegli scaldabagni!
Besos!
Buongiorno Sig. Riccardo,
RispondiEliminami scusi se ho tardato a pubblicare il suo commento nel mio blog,sono stata qualche giorni fuori città e solo adesso ho messo mano al blog. Spero di farmi perdonare dicendole che il suo blog mi piace moltissimo tanto che ieri sono stata alla ricerca di un suo libro. Ho dovuto girare ben tre librerie ma alla fine ne ho trovata una (quella più fornita!), che non ha battuto ciglio e ha ordinato: "Dante avrebbe lasciato perdere". Il libro arriverà tra circa venti giorni.
A presto,
Simona
rif. Simona
RispondiEliminaNon c'è bisogno di nessuna scusa, figuriamoci!
E per me, possiamo anche lasciar stare il "lei."
Il "perdono", di cui non avevi (se il "tu" non ti va, dimmelo pure liberamente) alcun bisogno, l'hai meritato abbondantemente.
Quando avrai il libro, fammi sapere che cosa ne pensi; mi interessa molto il parere dei miei lettori.
A proposito, potresti farmi sapere in quale città l'hai trovato?
"Dante avrebbe lasciato perdere" è il mio 1° libro ed è un po' "selvaggio", se mi passi il termine ma penso piuttosto fantasioso.
Naturalmente, torna anche sul blog quando vuoi.
Ciao!
Ti ho appena mandato una mail.
RispondiEliminaCiao
rif. Simona
RispondiEliminaSì, l'ho letta 2 minuti fa.
Ti ringrazio per l'informazione, anche perchè volevo capire la questione della distribuzione dei miei libri (pardon, sproloqui) out Sardinya.
Grazie Trento e grazie Simona!
Ciao!
Questo dialogo con I.I è straordinario, non riesco a riportare la piega della bocca alla normalità e mi si è stampata la curva persistente di un sorriso che si riflette anche sul mio interlocutore immaginario. Accettarci un'po' di più? non so, magari ci vuole davvero la camomilla al cactus! Devo leggerti di più Riccardo! A prestissimo e buona giornata!
RispondiEliminalabbra aperte in un sorriso...
RispondiEliminaCarissimo Riccardo, questa tua lucida follia scribacchina ( nel senso più prestigioso e nobile del termine ovviamente ) mi ha riportato alla mente quando io da ragazzino( ora non più...sarei da ricoverare ^_^ ) pensavo di non essere nemmeno un terrestre, in sostanza mi sentivo un alieno nel posto sbagliato senza saperne il perchè.
RispondiEliminaDifficile spiegare quelle sensazioni e certi pensieri, ma complice un complicato rapporto con i genitori e con alcune situazioni che mi circondavano spesso arrivavo a pensare che " tanto io non sono di questo posto, sicuramente io vengo da un pianeta lontano e prima o poi si verrà a sapere , tutto verrà chiarito e tornerò a casa ".
So benissimo che è una follia decisamente poco "lucida", ma credimi, per tanti anni della mia adolescenza non sempre facilissima mi sono ritrovato centinaia di volte a parlare e pensare virtualmente con compagni immaginari di altri mondi lamentandomi dei vari problemi che vivevo, e che ora ovviamente mi sembrano clamorose baggianate da adolescente timido e incompreso.
Confesso che tutt'ora immagino dialoghi con personaggi che vorrei realmente incontrare, specialmente in campo musicale, il che mi aiuta anche per scrivere i post musicali che conosci, e credo che in ogni caso questo tipo di immaginazione sia comunque un allenamento per la mente, cercando ovviamente di rimanere lucidamente presenti.
Grazie per questo post " immaginario " ( o immaginifico ? ), mi hai riportato alla mente situazioni ed emozioni quasi dimenticate.
Un abbraccio...Max ^_^
rif. Farfly
RispondiEliminaAh, questa che hai scritto è una cosa che ha fatto ridere anche me, sai?
E che mi inorgoglisce, se è vero che far ridere o sorridere è una delle cose più difficili...
Quello dell'accettarsi, è in effetti una cosa ardua, tante volte.
Leggimi tutte le volte che vuoi, mi fa piacere.
A prestissimo e buona giornata anche a te!
rif. Calzino
RispondiEliminaUn discreto effetto, quindi!
Ciao.
rif. Max
RispondiEliminaCarissimo Max, ti ringrazio non solo per aver apprezzato il post, ma anche per aver colto delle analogie con la tua passata adolescenza.
Un'età, quella, in cui molti di noi si sentivano così come hai scritto.
In un certo senso, quello è un "passato" che non passa, un insieme di stati d'animo che continuiamo a provare...
Soprattutto di fronte all'aridità di tante persone, alla freddezza nei rapporti umani, all'accusa di donchisciottismo che ci viene rivolta ecc.
Comunque, la tua immaginazione, che ti aiuta nei tuoi post musicali potresti anche indirizzarla verso dei racconti...
Non ci hai mai pensato?
Non sarebbe male una serie di "bozzetti" in cui un Max "romanzato" incontra i fratelli Allman, o Hank Williams, Muddy Waters...
Abbraccione!
Riccardo, sei davvero..sagace(passami il termine, ma penso sia azzeccato)
RispondiEliminaValentina
Ma è carinissimo 'sto post!!! Bello, intelligente e molto ironico. Sicuro che il prof. Kant non abbia preso spunto da te per per quei " libercoli" che ha scritto?:DDDDDDDDDD
RispondiEliminaChe dirti? L'interlocutore immaginario effettivamente è quella parte di noi stessi che possiamo chiamare a volte coscienza critica e ne escono dialoghi interessantissimi come questo.
Io nelle fasi della mia vita ho parlato con "un me stesso" a volte critico a volte spronatore. Penso non ci abbia mai azzeccato, o perlomeno, ha sbagliato spessi i tempi.:))
Forse dovrei fargli leggere La Dialettica Eristica di Schopenhauer:)))
Ciao e complimenti
Lorenzo
Hai detto niente...considero già un successo riuscire a tener in piedi un blog dedicato alla mia passione musicale, pensare di scrivere dei raccontini è un idea fantastica che a volte, confesso, mi ha pure sfiorato, ma temo di non esserne all'altezza.
RispondiEliminaComunque mai dire mai...
Grazie per il suggerimento ^_^
rif. Anonimo
RispondiEliminaGrazie grazie grazie, Valentina; ma non so se mi merito questo bel giudizio...
Comunque, avrai notato che ho fornito uno "stuzzichino" da "Il maestro e Margherita."
Il post al riguardo, non tarderà.
Ciao!
..grazie del commento che mi hai lasciato sul mio blog emi farebbe piacere che ti iscrivessi.
RispondiEliminaBuona giornata
quello che tu dici è molto giusto ma l'anoressia è molto di più è una madre che è invisibile ad un figlio ad una figlia , è la solitudine , l'anoressia si intravede piano piano e poi il resto lo sappiamo ....!!!!
RispondiEliminaciao riccardo...come ci somigliamo, io ho la mia inerlocutrice...me stessa, o le altre me, che mi stanno ad ascoltare tuti i giorni, quando sono sola...
RispondiEliminaBè il tuo post é bellissimo, scrivi divinamente, e apprezzo da quando ti ho conosciuto il tuo humor, decisamente ilare e semplice...come nel tuo libro Il gioioso tormento... Sai essere originale, ed unico nel tuo genere... ti ammiro
Un caro saluto
Lilly
Il solo fatto che tu dai risposte ai commenti usando il termine "rif." invece della solita chiocciolina ti rende bizzarro, se poi ci mettiamo questo dialogo davvero bello con il tuo interlocutore immaginario, molto più esilarante del Teeteto sia ben chiaro, ma altrettanto istruttivo direi... Beh questo mi rende onorato nonchè felice di aver ricevuto un tuo commento sul mio umile stagno. Ti seguirò con piacere.
RispondiEliminarif. logos nella nebbia
RispondiEliminaAh, questa è buona, Lorenzo!
Ma in effetti penso che sarebbe stata una bella esperienza (250 anni fa o giù di lì) discutere di filosofia col konisbergese… magari vuotando insieme un paio di boccali di birra…
Non ho ancora letto l’opera di Schopenhauer che citi, ma doveva essere un bel tipo non solo “in philosophicis” uno per il quale il pensiero di Hegel era espresso “nel gergo insensato dei pazzi”!
Mi fa piacere dissacrare un po’ con te ‘sta benedetta filosofia.
A presto!
rif. Max
RispondiEliminaBeh, secondo me avresti tutte le carte in regola.
Se poi dovessi venire a presentare il libro anche in Sardegna, io e la mia armonica potremmo farti una bella presentazione.
In rigoroso stile country-blues.
Salutone
rif. Massimo
RispondiEliminaL’ho fatto volentieri, Massimo.
Sia il lasciarti il commento che l’iscrizione.
A presto.
rif. Marianna
RispondiEliminaE’ vero, Marianna.
In effetti, da alcune letture mi pare di ricordare che spesso è proprio l’ambiente familiare, quello che pesa di più.
E con conseguenze… devastanti.
Buona giornata!
rif. Maga di Endor
RispondiEliminaLilly, mi metti in grande (ma piacevole) imbarazzo!
Comunque, penso che sia importante, a volte una vera e propria ancora di salvezza sapersi “scindere” in tanti altri noi stessi…
In modo che poi permetta, beninteso, una “ricostruzione” o un ritorno alla nostra, talvolta dolorosa, identità. Magari resa più ricca da nuovi sogni
Caro saluto anche da me.
rif. Il rospo dalla bocca larga
RispondiEliminaIl paragone col “Teeteto” di Platone mi sembra troppo, dài!
Ma data la vanità umana, a cui certo non sfuggo neanch’io, lo accetto volentieri; magari, arrossendo a più non posso!
Ti seguirò anch’io con piacere perché se il tuo è uno stagno, le sue acque sono molto più limpide di tante altre…
Ciao.
Geniale conversazione.
RispondiEliminaFantasia e simpatia da vendere.
Ciao
rif. sonoqui
RispondiEliminaWelcome, Sonoqui!
E grazie per la stima che dimostri.
A presto!
Ciao Riccardo,ho fatto un giro per i tuoi post e trovo interessantissimi argomenti,seri e semiseri come il post ultimo.Tutti presentati magnificamente,con stile,serietà preparazione.Quanto mi manca la filosofia!.....
RispondiEliminaTornerò a leggere ,anche le presentazioni dei tuoi libri,non so resistere al richiamo di un buon libro,magari sarà il prossimo.
Un cordiale saluto-
rif. chiccina
RispondiEliminaBenvenuta, Chicchina!
Mi fa piacere leggere che apprezzi il mio cocktail di serio e semiserio, come ben lo definisci.
I complimenti mi imbarazzano sempre un po', però non mancano di farmi piacere...
La filosofia: una compagna a volte "difficile" ma comunque, irrinunciabile.
Spero che tu possa trovare interessanti anche le presentazioni o ... assaggi dei miei libri.
Cordiale saluto anche a te.
Bellissimo! anzi esilarante...peccato per la morte di quei due scarabei...immagino che la prossima volta toccherà a Paul o a Ringo...
RispondiEliminarif. solindue
RispondiEliminaAh, Sol'... non avevo pensato ai Beatles!
No, speriamo che i 2 superstiti vivano ancora a lungo!
Besos!
E SI 4O anni sono tanti , amore determinazione , sofferenza 40 di tutto ...grazie per gli auguri .
RispondiEliminamarianna
Noto con divertita sorpresa che abbiamo in comune amici celebri...
RispondiEliminaVedo che anche tu ci discuti amabilmente e che non hai peli sulla lingua né con Kant né con Van Bee...
Eh... si, io con Kant una volta ci ho proprio litigato!
Ma poi, abbiamo trovato un compromesso!
Saluti, folle Riccardo :)
Buon Giorno Riccardo,
RispondiEliminabello il pensiero sui gabbiani.
Questo ironico e intelligente modo di interloquire con Te stesso ha un pò smussato la severità che a volte ho verso me stessa.
Iniziare la mia giornata leggendo un così bel racconto, divertente e profondo insieme, segnerà senz'altro l'intera giornata con un sorriso e maggiore clemenza.
Un caro saluto
Francesca
rif. Francy274
RispondiEliminaBuon giorno a te, Francy.
Sai, sei molto gentile a dire le cose che dici...
Molte, moltissime volte ho bisogno non solo di buttar giù quel che sento, ma anche di vedere che non sono "follie" che ho in testa soltanto io.
In ogni caso, penso che un po' tutti noi dovremmo essere meno severi con noi stessi; lo è già abbastanza la vita!
Un caro saluto anche a te.
rif. dautretemp
RispondiEliminaEh, sì, Dautretemp, io a certi personaggi le cose non le mando certo a dire!
Kant, poi, l'ho rivalutato dopo parecchio tempo...
Purtroppo, sia al liceo che all'università ce lo presentano mummificato... e così perde qualsiasi interesse!
Saluti a te, compagnia di follie filosofico-letterarie!
P.s.: come sta Goethe? Non trattarmelo troppo male...
Beh, c'è quel famoso detto "Kant che ti passa".....
RispondiEliminaeh, si, mi ci ritrovo molto in questo scritto: anche io non guido, e anche io l'anno scorso ho ucciso uno scarabeo (uno solo però), ma per sbaglio (davvero non l'ho fatto di proposito).
Bene bene bene, ho cose interessanti da leggere nel tuo blog! Ho già dato un'occhiatina.
Un saluto e piacere di conoscerti,
Janas
rif. Janas
RispondiEliminaSiamo quindi degli scarabecidi fondamentalmente innocenti, giusto?
Ho dato un'occhiata al tuo blog e devo dire che mi piace, è profondo ma senza pesantezze.
Mi leggerò molto presto il post sulle malattie. Si presenta bene...
Piacere mio e naturalmente, a presto!
Ciao Riccardo, la tua conversazione con l'interlocutore immaginario mi è molto piaciuta. Mi è piaciuto anche sapere che molti interloquiscono con l'altro se stesso, e...mi accodo alla fila.
RispondiEliminaHo appena richiesto, on-line, il tuo "Dante avrebbe lasciato perdere" che arriverà fra due settimane.
Ciao a presto, Nou.
rif. Nonours
RispondiEliminaGrazie, Nou!
Devo dire che la conversazione con sè stessi non è male...
Soprattutto perchè, secondo me, se si è onesti e non ci si mente, consente di individuare parecchie magagne.
Questo, anche nonostante l'"habitus" autoironico che si sceglie.
O forse, proprio grazie a quello!
Mi fa molto piacere leggere che hai ordinato "Dante avrebbe lasciato perdere"...
Quando l'avrai letto (tutto o in parte) fammi sapere che cosa ne pensi, ok?
A presto!
Ciao Riccardo,
RispondiEliminanoto che nei Tuoi scritti hai la grande capacità di spronare chi Ti legge a dire la propria, da bravo interlocutore sai avviare un confronto senza forzature.
Mi piacerebbe porre fra le mie "perle rubate" questo Tuo post, naturalmente dietro Tuo consenso.
Fammi sapere se sei d'accordo, altrimenti.. come non detto :))
Un caro saluto
rif. Francy274
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo, Francy!
Naturalmente puoi porre il tuo post tra le tue "perle rubate." Segnala la fonte (me) e basta, non devi far altro.
E grazie ancora!
Buon Giorno Riccardo,
RispondiEliminagrazie, l'ho prelevato.
Tranquillo sono una "ladra" gentildonna.. le "perle" che rubo portano sempre la firma dell'autore, l'unico mio tocco personale è nel primo titolo e nell'immagine.. come "commento" personale per spiegare ciò che mi suscita lo scritto.
Dagli pure un'occhiata se Ti va.
rif. Francy274
RispondiEliminaBuon giorno a te, Francy.
Sulla tua correttezza da... Lupin in gonnella non avevo dubbi; devi scusarmi, ogni tanto mi scappa, malgrè moi, qualche tono burocratico!
Piuttosto, dove devo andare per vederlo?
Ora ci riprovo prima d'andare al mare.
Se non lo trovo, ti richiedo lumi. A proposito della rivoluzione francese...
Ciao.
Allora, se ho ben capito Kant scribacchiava, Pamela Anderson e zia Gesualda sono intercambiabili, ci si droga con la camomilla al cactus. Me lo puoi imprestare per un po' il tuo I.I., è un tipo con cui mi piacerebbe fare due chiacchiere!
RispondiEliminarif. Mariacristina
RispondiEliminaGuarda, Mariacristina, posso metterci una buona parola.
E' un tipo apparentemente scontroso, ma in realtà molto disponibile.
Appena posso, lo metto su un aereo per Milano!
Ciao.
P.s.: andate bene, le vacanze?
Pas de problèmes, Riccardo, il se passe aux meilleurs :D
RispondiEliminaeccoTi il link : http://perlerubate.blogspot.com/
Buona Serata ;)
rif. Francy274
RispondiEliminaTrès bien, chère amie!
Ora volo a vederlo....
Bonne nuit
Ti dirò, il 6 luglio ho solo pensato a godermi una giornata con mio marito, visto che era il nostro ventiquattresimo anniversario...Kant non l'ho pensato proprio
RispondiEliminadici che ho fatto male? :)
rif. Artemisia65
RispondiEliminaAuguri, sia pure in ritardo!
Ed anniversario o non anniversario, a Kant si può... evitare di pensare anche nel resto dell'anno.
Veramente!
Non tira molto su, come filosofo (anche se è grande, certo).
Ciao.
Vacanze magnifiche ma ovviamente troppo corte, almeno è stata un'occasione per starmene un po' in santa pace col marito. Qui fa un caldo che non si riesce ad uscire da casa!
RispondiEliminaÈ sempre un gran piacere passare di qua e trovare cose belle da leggere...
RispondiElimina^__^
rif. Mariacristina
RispondiEliminaL'importante è appunto poter "staccare" da una vita troppo frenetica.
Sento dire che fa caldo anche qua; dico che lo sento dire perchè fortunatamente, io non soffro appunto il caldo.
Per me, il dramma è il freddo!
A te Stefano Benni fa il solletico! Per me, dovresti essere un autore di best-sellers. Invece, siccome sei troppo pigro - oh, come ti capisco, oh, come ti capisco - resti qua tra noi, grazie a Dio :)
RispondiEliminarif. Fidela
RispondiEliminaBenvenuta, Fidela!
Troppo troppo troppo buona, davvero...
A parte questo, 3 libri li ho pubblicati, quindi alla pigrizia ho dato un po' di... caffè!
Magari, non è facile esser notati sul mercato editoriale. Anzi, senza magari.
Abbraccione!
.
Ma questa conversazione ancora dura???
RispondiEliminaSe la Anderson ti ha dato due di picche basta capisci a me ò !
P.S sto leggendo il libro del tuo amico ....
Un salutone e...buona estate, Fabio
RispondiEliminarif. Marianna
RispondiEliminaForse hai ragione, Marià.
Il fatto è che non è disponibile neanche la zia di I.I., la mitica zia Gesualda!
Fammi sapere che cosa pensi di quel libro, ok?
Buona domenica.
rif. Fabio
RispondiEliminaSalutone e buona estate anche a te ed ai tuoi.
Hai letto il mio commento al tuo articolo su "The best"?
Dato che c' eri avresti potuto fare un giretto in macchina nel parco ristrutturato di Edoardo e Carlotta. Goethe ne sarebbe rimasto più che impressionato..
RispondiEliminarif. Laura
RispondiEliminaBenvenuta, Laura!
Sai, penso che prima o poi dovrò farci una capatina...
Di Goethe devo iniziare a leggere gli "Annali"; chissà che non possa trovare qualche indicazione, magari una scorciatoia, per quel parco!
Presto da te, ciao.
Domani vado a ritirare il libro!
RispondiEliminarif. Simona
RispondiEliminaSono MOLTO contento, Simona!
Appena ti va, fammi sapere che cosa ne pensi...
Anche se come libro, è "fortino"...
A presto.
Grazie.. Il parco lo trovi ne "Le affinità elettive". Io a breve leggerò "La teoria dei colori" e "L' uomo di cinquant' anni". Prossimamente ciò che stai leggendo tu. Ciao!
RispondiEliminarif. Laura
RispondiEliminaSì, so che "l'indirizzo" si trova nelle "Affinità", che però non ho ancora letto.
Però, sul romanzo di Goethe ho letto un saggio (intitolato appunto "Le affinità elettive") di Walter Benjamin.
Molto bello, sempre di Goethe anche il "Faust" anche se non è male neanche quello di Christopher Marlowe.
Ciao.
Libro ritirato! Strada facendo, pur correndo il rischio di cadere, non ho potuto fare a meno di iniziare a leggerlo......MI E' PIACIUTO DALLE PRIME RIGHE!
RispondiEliminaLe parole estrapolate dalla canzone di Robert Johnson, mi hanno subito fatto venire in mente un proverbio africano che un caro amico del Camerun ripete alle persone a lui care, per incoraggiarle, quando vivono un momento di tristezza o depressione:
" Se scrivi diavolo sulla porta, ti è già entrato in casa."
Poi leggo " un tipo bizzarro".....e capisco che il tuo libro mi piacerà moltissimo! Mi ha fatto ridere e riflettere allo stesso tempo.... ed ho sentito mia nonna vicina.
Mia nonna, dopo la menopausa, ha iniziato ad avere problemi di ... diciamo che soffre di una forma grave di fantasia...ormai da 40 anni. Questo fatto la porta a viaggiare moltissimo e ad incontrare persone famose anche morte, che le confidano i segreti più inconfessabili e le spifferano pettegolezzi di palazzo...palazzi di tutto il mondo. Grazie a questo girovagare e alle sue influenti conoscenze, possiamo vantare: la stretta parentela con Onassis nonostante qualche "agente..." ci abbia scippato l'eredità,poi,la prima orma sulla Luna che è ovviamente di nonna..., la conferma che il suolo di Marte è rosso e che "innia" non c'è nessuno, che è molto faticoso percorrere la Muraglia Cinese con "sa fardetta" e che nessuno è capace di dirti quanti km rimangono da percorre fin quando non incontri un cinese che per fortuna...parla sardo,... e che Mariolin Morò...(oh yes!)è stata affogata dal Presidente Kennedy!
Potrei continuare all'infinito.
Detto questo, caro Riccardo, io adoro mia nonna, sono cresciuta ascoltando le sue meravigliose e fantasiose storie che non cambierei neanche con il più bel libro di favole per bambini,al mondo. Devo a lei la capacità di volare e sognare...anche se per il momento..distinguo bene la realtà dalla fantasia.
Entro oggi spero di terminare "Io, venditore di elefanti" in modo da potermi dedicare completamente alla lettura di "Dante avrebbe lasciato perdere".
Con stima,
Indira Gandhi...
rif. Simona
RispondiEliminaCara Indira, pardon, Simona, sono contentissimo di leggere che hai ritirato il libro e che lo stai apprezzando!
Spero che continui a piacerti…
Molto bello il ricordo di tua nonna, penso inoltre che nonostante il problema che hai descritto, il tuo affetto la aiuti a stare meglio.
E’ probabile che (non ho certo una formazione medica o scientifica, perciò qui parlo più che altro da scrittore) esistano vari livelli di coscienza.
Perciò, penso che anche il confondere realtà e fantasia possa creare consapevolezza e benessere in una persona e che comunque (repetita iuvant) l’affetto possa fare molto.
Con stima,
Abelardo…no, Jimi Hendrix, no, excuse me, Riccardo.
P.s.: "sa fardetta" è qualcosa come "sa littorina"?
rif. Simona
RispondiEliminaMolto bello il detto del tuo amico camerunense.
In effetti, spesso coltiviamo un po' troppo pensieri cupi, di sfiducia in noi stessi e verso il mondo.
Grazie quindi per avermelo fatto conoscere! E' molto vero...
Ciao Riccardo, ho letto con interesse il tuo dialogo con quel signore che ha tanto di tuo....è davvero una persona divertente il tuo interlocutore immaginario, diciamo che ti somiglia abbastanza, peccato che non sempre nella realtà si riesca a far emergere quella parte di noi che rimane nascosta a molti, è come se decidessimo di difendere da occhi indiscreti la nostra parte "migliore", non so, magari mi sono specchiata un po' nel tuo racconto....
RispondiEliminaMa bando alle ciance.....il tuo interlocutore si è ricordato che il 22 Luglio è il tuo compleanno? Bè sai com'è....io mi sono ricordata e ne approffitto per mandarti una valanga di AUGURI DI BUON COMPLEANNO!!!!!Spero tanto che i tuoi progetti, che nel mio linguaggio chiamo sogni, si realizzino, a volte basta crederci fortemente per far si di vederli fiorire davanti ai propri occhi, mai arrendersi, mai, credimi!!!
Un grande abbraccio, a prestissimo!
rif. Miriam
RispondiEliminaCiao Miriam, effettivamente l'interlocutore immaginario ha parecchio di noi.
In questo caso, ovviamente, di me.
Forse, il mio I.I. è un po' troppo (talvolta) sanguigno.
O sarò io che lo sono poco, almeno non abbastanza? Mah.
In ogni caso, ringrazio DAVVERO di cuore per gli auguri e spero proprio che i sogni o progetti possano realizzarsi.
Magari, sbrigandosi.
Grande abbraccio anche da parte mia!
Ma allora....AUGURISSIMI Riccardo !!!! ^_^
RispondiEliminarif. Max
RispondiEliminaGrazie, caro Max!
Senti, devo consultarmi con te su una cosa che riguarda la cultura tex-mex, musicale e non solo.
Parole d'ordine: 1)Ritchie Valens, sì, proprio quello de "La bamba";
2) il "huapango."
A presto!
Oopsss...temo che tu mi stia decisamente sopravvalutando, hai citato due argomenti di cui in pratica so poco o nulla...
RispondiEliminaDesolato... ^_^
rif. Max
RispondiEliminaMa no, Max!
Guarda, ho letto in rete che R. Valens si collegava in qualche modo al "huapango", uno stile espressivo messicano che prevedeva che il cantante lanciasse allusioni o inventasse delle parole ( per il rock n' roll possiamo fare l'esempio di "Be bop a lula") che però a lui erano perfettamente chiare.
Poi ho perso il link o la scheda che avevo, ma mi chiedevo se tu ne sapessi qualcosa.
Pare che "La bamba" si rifaccia a questo "huapango."
Francamente, io ne so quanto te!
Non so se si rifacciano a quel "mondo" anche i Los Lobos. Boh. Tu che ne pensi?
Bè , i Los Lobos pur appartenendo al mondo musicale latino hanno uno stile decisamente più rockeggiante rispetto a Valens ( autore proprio di La Bamba ).
RispondiEliminaHanno saputo coniugare e miscelare perfettamente le sensuali tonalità della musica latina al rock and roll, al R&B, al Blues...in sostanza il cosiddetto Tex-Mex.
Sono stati anche di recente in Italia e dal vivo sono davvero uno spettacolo.
Non conosco la storia del " huapango" ma sicuramente è come dici tu.
Ciao Riccardo!!
RispondiEliminaPasso per dirti che curiosità dal mondo non esiste più, se vuoi, mi trovi qui:
http://pasticcio81.blogspot.com/
Ti aspetto!!
rif. Debora
RispondiEliminaCiao Debora!!
Va bene, appena avrò un momento passerò volentieri sul tuo nuovo spazio.
A presto!
rif. Max
RispondiEliminaConcordo, Max.
Valens è stato per così dire un apripista, poi sono arrivati altri che hanno dato alla musica elettrica latina un'impronta più marcatamente rock.
I Los Lobos hanno del resto reso omaggio a Valens eseguendo molte sue canzoni per la colonna sonora del film "La bamba".
Tra queste,, anche "Come on, let's go."
Un mio amico li ha visto in concerto a Dublino e li ha trovati, anche lui, trascinanti.
Ciao!
rif. La Mente Persa
RispondiEliminaOhi, me lo immagino...
Ma se vivessi in Sardegna (alias Isola dei cassintegrati) sarebbe anche peggio!
Besos!
Ciao Riccardo, in attesa di un tuo nuovo post oggi ti ho pensato... La piccola di casa Berlusconi, 110 e lode in filosofia e presto una cattedra offerta da Don Verzè a Milano... Da "uomo del campo" come ti senti alla lettura di una notizia del genere?
RispondiEliminarif. Il rospo dalla bocca larga
RispondiEliminaSe ce la faccio, oggi pubblico un nuovo post.
La notizia che riporti non mi è chiara (a parte la "piccola casa" del premier che ovviamente, è tutt'altro che piccola).
Ma chi è, 'sto Don Verzè?
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2010/07/20/visualizza_new.html_1874169383.html
RispondiEliminati posto la notizia... Da brividi! Visto che poco dopo un'altra ANSA annunciava che la Barbara forse riceverà una cattedra proprio alla San Raffaele.
P.S.
Don Verzè è don Luigi Verzè, rettore dell'Università San Raffaele di Milano.
rif. Il rospo dalla bocca larga
RispondiEliminaImmanuel Kant, uno dei più grandi filosofi dell'epoca moderna, ebbe la cattedra alla non verdissima età di 46 anni(!).
Ma forse non era abbastanza intelligente...
E con questa risposta hai detto tutto. :)
RispondiEliminaCiao Riccardo,
RispondiEliminasi può passare l'intera serata a leggere i tuoi scritti e tutti i commenti dei post.
Il tuo umorismo è avvincente, semplicemente ti dico che è piacevole leggerti.
Grazie per essere passato sul mio blog.
Buonaserata Gabriella
rif. Gabriella
RispondiEliminaCiao Gabriella e benvenuta!
Ringrazio di cuore per il lusinghiero parere...
Penso che anche nei momenti critici si debba cercare di sdrammatizzare un po', sia pure senza dimostrarsi eccessivi.
Ripasserò volentieri da te anche perchè come ti ho già scritto, mi piace molto il lavoro che tu fai sulla pietra.
Io ci provo con le parole... che sono un po', come diceva Gramsci a proposito del linguaggio, "insieme una cosa vivente ed un museo di fossili della vita e della civiltà."
Buona giornata!