La musica mi fa pensare allo scorrere del tempo, alle sue stagioni. Alcuni stili musicali ed alcune canzoni mi evocano certi elementi… con un’intensità tale quasi da trasportarmici.
Quando ascolto I’m a child, Sugar mountain e Comes a time di Neil Young (grandi soprattutto nel live Rust never sleeps) mi trovo sotto la neve, nel vento ed in mezzo alla nebbia dell’inverno o dell’autunno.
La chitarra acustica e l’armonica di Young mi portano al centro di foreste mai battute da essere umano; scende la notte e devo trovare del fuoco e riparo per la notte, prima che arrivino i lupi…
I violini di Vivaldi, nobili antenati della chitarra e dell’armonica di Young…soprattutto in quel movimento (se non erro) dell’Inverno in cui i violini si imbizzarriscono come cavalli. Cavalli di pioggia e vento che galoppano su per le scale di qualche antico palazzo veneziano.
Per me, in quel momento è come se la musica avesse accumulato una tensione emotiva, quasi elettrica… come quella di un temporale che deve scatenarsi. Ecco che allora, finalmente!, i violini accelerano (benché il ritmo si mantenga serrato).
Tutto ciò è molto simile a quello che provo quando ascolto Mannish boy di Muddy Waters: un rock-blues che mi fa sperare nell'esplosione di un bell’assolo di chitarra elettrica!
La chitarra c’è, insieme ad una batteria rocciosa, ad un’armonica che fa ritmo e ad una voce potente; ma la chitarra non scatta.
Quando invece, in certi rock, la chitarra esplode, libera così tutta l’elettricità e la tensione che si erano accumulate… la pioggia picchia alla grande, il vento strappa le porte dai cardini. Conduce l’inverno alle estreme conseguenze ma lo fa finire.
La primavera arriva con Vivaldi, con dei violini non pigri ma rilassati e gioiosi: in effetti, nella Primavera del Veneziano la melodia è anche incalzante, il tono di fondo è… un trillo. Con la sua Primavera è maggio o giugno. Si intuiscono l’estate, le cicale e l’aria tende all’afa.
La Messa da requiem di Mozart è un inverno pieno di gelo, di dolore e rimorsi; Wolfi, il piccolo, geniale lupo di Salisburgo ha offeso questo padre e l’Altro. Le voci che cantano requiem aeternam arrivano ad ondate, alternandosi alla musica; sono sommesse ed insieme minacciose.
3 secoli prima Villon era stata tormentato dal suono delle campane di Notre-Dame…
Ma l’autunno finisce con tutte le sue foglie svolazzanti, le nebbie e le piogge quando Max Weinberg guida con una rilassante batteria Secret garden di Bruce e della “E” Street.
Perché lei ha un giardino segreto, pieno forse di promesse. Vedo le foglie turbinare ancora ma ormai in lontananza, oltre il sentiero. Il tempo di Secret è rilassato ma attento, il sax di Clemons rimane sullo sfondo, si intuisce un violino… o è un synth?
Con Without you (anche questa, come Secret in Blood brothers) ci troviamo in piena estate. Senze di lei il protagonista si sente “triste”e “indifeso”ma il sax invita alla danza, la batteria gioca, gli altri musicisti si uniscono al coro, il piano tintinna; si spera che il tutto porti via le ombre della malinconia.
La musica di Without ricorda un po’ quella di Sherry darling (in The river) con un trascinante Clemons al sax, le chitarre più discrete e la band che trascina fuori il protagonista da una situazione in cui fanno capolino la disoccupazione, degli inquietanti “agenti in fondo al parco”e delle ragazze carine sulla spiaggia ma “così fuori portata.”
La musica è molto allegra benché leggendo tra le righe la storia raccontata non lo sembri tanto… comunque, forse anche qui si afferma, come in Badlands che “non è un peccato essere felici d’essere vivi.”
Ancora un viaggio "al centro della musica" e io mi perdo trovando ristoro.
RispondiEliminaGrazie.
Un'ottima descrizione, Riccardo.
RispondiEliminaBuon inizio di settimana.
Valentina
Ah Riccardo, leggendo questo tuo post e guardando la tua foto mi sembra come se tu ( simpaticamente detto) ti prendessi gioco di me, come se tu giocassi ad irritarmi come fa un fratello più grande con quello piccolo hahaha :) come faccio a commentare se mi nomini di nuovo tutti cantanti e artisti in inglese? Come posso approvare quello che dici se non so di chi parli. :) caspitarella, eppure a me piace la musica, io con la musica mi lascio trasportare esattamente in ogni piccolo angolo della mia fantasia, sia su una spiaggia o sulla vetta di una montagna vincendo il vento che soffia spingendomi verso il vuoto. Mi lascio trasportare dove mi dice il cuore! Mi viene moltissime volte la pelle d`oca, un alito di vento mi sfiora la pelle che per poco mi sembra di essere leggera come un petalo e volare al solo soffio di quel venticello, per poi posarmi pian piano su un tappeto rosso, lì una mano mi raccoglie portandomi di nuovo sul mio divano, mentre quella mano accarezza la mia mano lasciandomi ritornare di nuovo nella realtà, ma solo perché, quella splendida musica che stavo ascoltando purtroppo è finita... Che sia musica di Verdi di Mozart, Mariah Carey o di Andrea Bocelli! (La chitarra mi fa impazzire!) Hai mai ascoltato Rossana Casale, in "Brividi oppure in Gli amori diversi? D`avvero brava... Va bene Riccardo, anche stavolta c`e l`hai fatta a mettermi in difficoltà con i nomi in inglese, che come tu già sai io non ricordo mai i nomi stranieri, ma la musica si :) E come hai detto bene tu... dipende anche dal mio stato d`animo se continuare ad ascoltare un pezzo o invece un altro, o dalla stagione in cui mi trovo? A questo non ho mai fatto caso.
RispondiEliminaMeno male che hai nominato anche i meravigliosi artisti come Vivaldi ed i suoi violini in primavera, o Mozart con la sua messa… Non potevi scegliere di meglio per dare il benvenuto alla nostra (speriamo sia) meravigliosa Primavera, si perché io oggi, l´entrata della primavera l`ho vissuta davvero molto solare e sorridente, spero anche tu. Ich umarme dich. Bis bald. Ciao
rif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaSono felice, Sonia, che abbia potuto trovare ristoro tra queste righe (magari pazzarielle).
In ogni caso, la scrittura e la musica si propongono proprio di farci ritrovare almeno UN PO’ di serenità, anche se tante volte è tanto, tanto difficile…
Un abbraccio.
rif. anonimo
RispondiEliminaCiao Valentina e grazie!
Buon inizio di settimana anche a te.
P.s.: come stanno i draghi “bulgari”?
rif. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaOhi, Rosa, mi dispiace che ti sia trovata in difficoltà!
Ma perché, poi?
Se ci pensi, la musica è in gran parte questione più che di nazionalità, di stati d’animo e prescinde dallo stesso tempo: in primavera possiamo anche sentirci cupi ed ascoltare l’”Inverno” di Vivaldi o del misterioso blues.
In inverno possiamo sentirci solari ma magari vogliamo ascoltare del trascinante rythm ‘n blues, o anche l’”Estate” di Vivaldi, oppure Mozart, Elvis Presley… quello che vogliamo!
Però è vero: forse dovrei parlare un po’ anche di musica italiana; per es. dei nostri cantautori “classici” (Bennato, Guccini, De Andrè, Vecchioni ecc.).
Ci farò un pensierino…
Ich umarme dich auch.
Bis bald.
Ciao.
E' interessante come tu accosti la musica alle stagioni. Gli artisti, in qualsiasi forma essi si esprimano, creano illusioni e ci fanno sognare mondi nuovi, nuovi tempi, nuovi noi stessi. Sono i sogni degli artisti che spesso aprono la strada ai cambiamenti. Anche per questo dovremmo dar loro molto più spazio. Non trovi?
RispondiEliminarif. enrica
RispondiEliminaSono totalmente d'accordo, Enrica!
L'artista che da molti vien considerato pazzo, "sognatore e "gonzo" (vedi il graffiante "Dizionario dei luoghi comuni" di Flaubert) a volte pericoloso o nella migliore delle ipotesi inutile, in realtà aggiunge al mondo Bellezza.
Il suo è un modo nuovo di vedere le cose, un modo differente di usare il linguaggio, i colori, le immagini, la materia, le note ecc.
L'artista (quello che naturalmente prende sul serio la propria arte) pensa che dovrebbe esistere un mondo in cui il danaro ed il potere non dovrebbero essere le cose principali, o almeno che dovrebbero servire per rendere migliore la vita della persone.
Un artista pensa che i moti dell'anima, del dubbio e della fantasia meritino una certa, anzi una forte centralità.
Ciao!
Grazie per le parole lasciate nel mio blog dove ti ho risposto! Ah la musica.... è stata la mia prima amica e compagna fedele da sempre... La chitarra elettrica che affidava alla luna i suoi assoli nella notte, mi conduceva verso monti imbiancati o spiagge assolate e non avevo bisogno di niente altro! Direi che Neil Young, Bruce Spingsteen insieme ai Genesisi e ai Pink Floyd hanno affiancato ed affiancano tutti i giorni della mia vita. A questi artisi del cuore se ne sono aggiunti altri nel tempo anche se sono rimasta un pò distante dalla musica classica... ma la musica è parte integrante della mia vita, grande ispiratrice, grande amica di sempre... non potrei mai farne a meno! Bellissimo questo tuo post che affianca i ritmi delle stagioni alla musica e alle infinite emozioni che suscita nel nostro cuore....Sei straordinario! Buon inizio settimana!
RispondiEliminarif. Antonella
RispondiEliminaSì, ho visto la risposta, grazie!
Quanto alla nostra cara amica (intendo la musica) ha quella particolare, incredibile capacità di trasportarci ben oltre questo spazio e questo tempo.
Si tratta davvero di in miracolo!
In realtà non è che neanch'io sia un grande esperto di musica classica (tutt'altro!) ma ogni tanto la ascolto; molto da profano...
Ti ringrazio per le belle parole; da una poetessa come te, poi, fanno ancora più piacere!
P.s.: ho visto che hai scritto anche su "Born in the U.S.A." di Bruce e della "E" Street. Passerò presto da te. A commentare. A tutto spiano.
Buon inizio settimana anche a te.
Ciao Riccardo,anch'io non conosco la musica della quali parli,a parte Vivaldi. Coglierò l'occasione per cercare un po in internet e rimediare all'ignoranza. Ho una cultura musicale scarsa,ma sono istintiva e so cosa cercare. Amo il fado,il pizzicare della chitarra portoghese,Le voci potenti delle fadiste che arrivano diritte al cuore. Meravigliosa la parte finale di Barco negro,con solo voce e percussioni. Viene voglia di piangere anche per il testo,ma se non si conosce il portoghese,basta quel pezzo per emozionare. Che dire del mitico Guccini e il sottofondo di tango che ama mettere in certe canzoni tipo Scirocco oppure il suono ritmico del treno sulle rotaie(magari lo sento solo io,ma c'è) E i virtuosismi con la chitarra acustica? anche quelli arrivano all'anima senza passare per il cervello. Proprio per le emozioni che trasmette la musica,per come ci accompagna nel corso della vita,vi è un momento per tutto. Ora sono disposta a sperimentare e cercare altri suoni,altri ritmi che meglio si confanno al mio attuale stato d'animo. Ma il fado è il fado e non c'è niente da fare:) ciao,scusa la lungaggine. Luisa
RispondiEliminaInteressantissimo questo parallelismo fra musica e stagioni partendo poi dal musicista che fece delle 4 stagioni una delle sue opere più note.
RispondiEliminaLe stagioni sono luci, ombre e colori proprio come la musica e altre forme d'arte.
Pe mie sensazioni mentali partono ad esempio dai Pink Floyd passando per la musica elettronica dei Tangerine e arrivare a un Riuychi Sakamoto o David Sylvian nei loro album più belli.
Un Atom heart Mother mi ricorda la nascita, trionfale come il nascituro appena preso in braccio dall'ostetrica; Rubycon dei Tangerine Dream l'inverno germanico, freddo e nevoso molto somigliante a quello delle mie parti; Damage di david Sylvian l'autunno, dove la natura inizia a rallentare il suo ritmo e spegnersi piano piano per il lungo riposo invernale ma dove ancora è possibile raccogliere dei frutti come l'uva.
Ascoltare musica pensando e facendo accostamenti come hai fatto tu in questo bel post mi sembra di mantenere quel sano contatto con la natura..........elemento essenziale per non perdersi nell'oblio della tecnologia.
Lorenzo
rif. L
RispondiEliminaLuisa, non scusarti per la "lungaggine": quando si è chiari ed interessanti come lo sei tu, non si è mai lunghi.
Quel po' di fado che conosco mi piace... è una musica che emozionalmente, penso che ricordi molto il blues.
Amalia Rodriguez (scusa l'ignoranza) era una grande interprete di fado, giusto?
Notevole anche "Scirocco" di Guccini, sono d'accordo... e non male neanche "Antenor", che cosa ne pensi?
A presto!
Non so suonare e...neanche cantare. Però di musica ne ascolto veramente tanta, dai cantautori italiani ai Beatles, dai Queen ai Dire Straits. Se devo pensare ad una musica che mi porta lontano e mi fa sognare ecco...le melodie e le canzoni di Enja: chiudo gli occhi e penso all'Irlanda, ai pascoli, alle torbiere, alle sbalorditive Cliffs of Moher...un caro saluto, Fabio
RispondiEliminaPenso che non esisti persona che non ascolti volentieri musica, dipende solo dalla strada lasciata alle spalle, dalle esperienze passate é quelle presenti. Ogni uno di noi ascolta la musica in modo personale, dagli amori avuti, o presenti, dalle ferite che portano dentro o dalle gioie avute che anno. L `ascoltare la musica é individuale,quello che si prova dipende tutto ( come dici tu Riccardo) dall`umore in cui ci si trova o dai ricordi che emana la musica che si ascolta. Se prendiamo tre persone e gli facciamo ascoltare la stessa musica nello stesso momento, è probabile che solo uno resti ad ascoltarla fino in fondo, mentre gli altri... chi sbadiglia e chi ha altro da fare, il chè non significa che a quelli non piaccia quella stessa musica, è solo per loro il momento sbagliato per ascoltarla... ma che ho detto? mi si è capita? :)
RispondiEliminaRiccardo, nel mio primo commento lho presa un po scherzosamente, per il semplice motivo che nn volevo ripetermi. Avevo gia commentato una volta sui nomi in inglese,e quindi mi veniva da sorridere da sola mentre ti scrivevo. Non ho avuto nessuna difficolta, anzi mi dispiacerebbe se tu non avessi percepito il mio spirito scherzono. :) Viva la musica...qualunque stimolo essa ci porti...
Si,Amalia Rodriguez è forse la più grande,un mito inarrivabile(?),ma io preferisco la voce potente e limpida di Mariza. Ha acuti e bassi da far venire i brividi,moderna pur cantando la trazione. Qualche brivido mi viene pure con "Su prantu de una mamma" di Franco Madau,ma lì è la forza del testo. Il dolore fatto parole. Da piccola la ascoltavo spesso alla radio,mi piaceva,ma non la comprendevo veramente. E' la gioventù che passa leggera su tante,troppe cose. Ho scaricato Antenor,non la conoscevo,vabbè conosco i classici e qualcuna delle più o meno nuove. E' vero a volte ci si gioca il futuro in un attimo,senza saperlo. Qualcosa che per noi è un istante di poca importanza,per gli altri è una vita,così pure per la musica. A volte, note che per noi sono un caldo abbraccio,per altri sono una morsa opprimente dalla quale fuggire. ciao,buonanotte:)
RispondiEliminarif. logos nella nebbia
RispondiEliminaGrazie, Lorenzo!
Effettivamente, ho cercato d'allargare il discorso collegando la musica anche a varie altre realtà interiori.
Non conosco benissimo i musicisti che citi, anche se mi pare che i Tangerine Dream avessero delle affinità coi Kraftwerk, coi Van Der Graaf Generator e con consimili gruppi di rock elettronico.
In ogni caso (quindi anche tralasciando i discorsi da me fatti nel post) concordo: il contatto con la natura è essenziale.
Anche in campo musicale la tecnologia, da sola, rischia di... prendere il comando e di mettere NOI al suo servizio.
Ciao.
rif. Fabio
RispondiEliminaConosco un po' Enja e devo dire che piace anche a me.
Penso che la sua musica possegga un mixtum di antico e di nuovo che riesce davvero a far sognare l'ascoltatore.
Questa è, secondo me, tipico di molta della musica che in un modo o nell'altro ha a che fare con l'Irlanda e con la Scozia.
Quel non so che di nebbioso, di sospeso tra tempi non ben definiti...
Un caro saluto anche a te.
ri. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaSono d'accordo con le tue considerazioni relative alla soggettività della musica.
Pensa che un mio amico, peraltro molto calmo, addirittura flemmatico arrivava quasi a spazientirsi quando si facevano discorsi del tipo: a me piace la musica del tale, a me la musica della tale...
Per lui, la musica era ed è un fatto talmente personale, che anche i discorsi sulla musica erano più o meno inutili.
Su questo punto, magari esagerava un po'.
Rosa: avevo percepito lo spirito scherzoso del post, tranquilla. E' solo che ho risposto in modo forse troppo schematico, ma avevo capito. Keine probleme! Alles klar?
Kusses.
rif. L
RispondiEliminaLuisa, purtroppo non conosco Mariza; devi scusare la mia ignoranza.
Comunque, se come intuisco dal tuo commento non teme confronti con Amalia Rodriguez, cercherò di conoscerla come merita.
A volte ci sono personalità che rimangono in ombra rispetto ad altre... e questo (come nel caso di Mariza) è ingiusto. Forse è anche una questione di fortuna, oltre che di talento.
Fortuna, caso... chissà.
Del resto, qui torniamo al discorso di "Antenor" di Guccini. Tante volte è difficile capire se le scelte che abbiamo fatto siano state giuste; forse non lo sono state.
Ma come cantano i Rolling Stones in "Sittin' on a fence": "Forse la scelta che hai fatto non era quella giusta/ ma tu l'hai fatta e non puoi tornare indietro di notte."
O come dice Guccini (in "100, Pennsylvania Ave.", contenuta nel lp "Amerigo"): "Io credo che sappiamo che è diverso se le cose son state poi più avare/ le accetti, tiri avanti e non hai perso se sono differenti dal sognare/ perchè non è uno scherzo sapere continuare."
La consapevolezza insomma della durezza della vita e di quel che si è fatto nonostante essa, può compensare tante cose che non si sono realizzate, o che si sono realizzate in modo diverso da come, magari, ce le aspettavamo.
Ciao!
Ciao Riccà. Magari il tuo amico ne faceva un fatto molto personale. Per lui sarà come credere in una religione, esserne convinti e tenersela in se stesso. Non gli va di scambiare pareri su altre religioni o altri modi di credere, lui ha la sua e non accetta di discuterne su altre. :) Posso capiro, anche io ho i miei punti di vista molto esagerati :)
RispondiEliminaOK Riccardo no problem, sono contgenta che hai capito il mio tono burlone. Bis bald, Schick dir einen Kuß Ciao
Mi piacerebbe soffermarmi su Mozart che hai citato (che assieme a Beethoven e alle magie raffinate di Chopin ho sempre amato ascoltare) perché in genere non ho modo di parlarne.
RispondiEliminaSi fa veramente fatica a trovare qualcuno che ami la musica classica, se lo dici ti prendono quasi per matto. Come dedicarsi a qualsiasi attività che richieda uno sforzo di concentrazione prolungato, un conto è ascoltare una canzonetta orecchiabile a "x factor" un'altro è ascoltare la nona di Beethoven!
Le Quattro Stagioni di Vivaldi le amo da sempre, sarà perché mi ricordano la mia infanzia (i miei genitori me la facevano ascoltare fin dai primi anni di vita).
Il Requiem di Mozart è un capolavoro assoluto, di una potenza e di una profondità inarrivabili e non posso fare a meno di emozionarmi tutte le volte che la sento.
Condivido in pieno il contenuto del tuo post: la musica (ma anche i libri...e gli odori!!!)riesce a portarci al di là dello spazio e del tempo e farci vivere emozionalmente cose che mai potremmo, o restituirci ricordi e particolari dimenticati. Si, è pura magia.
RispondiEliminaRecentemente, poi, ho scoperto un autore francese (Saint Preux) che mi fa letteralmente "decollare". Che luoghi meravigliosi ho recentemente "visitato" (ma chissà da dove vengono poi le immagini che la nostra mente partorisce...) grazie a lui!
rif. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaHallo Rose.
Sì, in effetti il punto di vista dell'amico era piuttosto estremo.
Posso giustificarlo solo osservando che spesso la musica è vissuta da ognuno di noi con una tale partecipazione, con tanta di quella passione che magari non ammette repliche.
Del resto, forse anch'io un po' come te: ho dei punti di vista esagerati!
Anche il mio accostare stili musicali così diversi, come ho fatto nel post, certo non è molto ortodosso.
Ma si tratta (come tu e gli altri commentatori avete capito benissimo) di un accostamento sul piano delle emozioni e della fantasia, non di un rigoroso discorso tecnico-musicale che del resto, non saprei neanche fare.
Così come non so fare neanche tante altre cose!
Kusses und 'wiedersehn.
Bis Bald.
Ciao.
E' tutto vero quello che dici. Accostiamo non solo le stagioni ma pure ricordi e emozioni. Infatti mica abbiamo sempre voglia di sentire la solita musica. Io dipende da come mi sento!
RispondiEliminaUn ciao caloroso!
rif. Matteo
RispondiEliminaVero, Matteo: la musica classica richiede notevole impegno e sforzo di concentrazione...
Eppure, ti dirò che io riesco a seguirla ben più, per es. del jazz; beninteso, non parlo di quello di Louis Armstrong o di Ella Fitzgerald (non sono sicuro però se sia stata una cantante jazz, chiedo scusa in anticipo ai jazzisti)ma... più o meno di tutto quello che è venuto dopo!
La musica classica, benchè io la trovi più complessa del jazz, è però più in sintonia col mio modo di essere.
A me, rockettaro ormai (quasi) attempato, piace anche il canto gregoriano...
Ciao.
rif. Lù
RispondiEliminaBenvenuta, Lù!
Sì, è proprio quello che intendevo dire nel post: è come se la musica possedesse un potere soprannaturale.
Naturalmente sottolineo il "come se" perchè non vorrei passare per uno spiritista!
Scherzi a parte e... sottolineatura effettuata, concordo con te anche sul potere degli odori ed in particolare su quello dei libri.
Per esempio, quando rileggo per l'ennesima volta le "Lettere d'amore" di Abelardo ed Eloisa, io MI TROVO nella Parigi del XII secolo. Non c'è dubbio!
Non conosco Sain Preux ma per come lo descrivi, devo proprio leggere qualcosa di suo.
A presto!
rif. Lù
RispondiEliminaErrata corrige: Saint Preux
rif. Simona
RispondiEliminaGià, Simona.
In effetti, la musica è un mixtum di cose indefinito, spesso indefinibile.
E poi, lo stato d'animo gioca un ruolo determinante, a volte anche molto contraddittorio.
Io, per es., magari sto scrivendo una storia di killer ma ho bisogno d'ascoltare della musica klezmer (quella, se non sbaglio degli ebrei dell'Europa orientale) che col mondo dei killers non c'entra proprio niente!
O sto leggendo un libro che parla delle crociate o comunque ambientato nel Medioevo... ed intanto mi ascolto i Rolling Stones o Neil Young (l'ambulanza per la neuro me la chiami tu?).
Un ciao caloroso anche a te!
La musica è qualcosa di magico Riccardo, stimola sensazioni e immagini che, a volte, neanche le parole riescono. Poi a leggerti imparo sempre qualcosa di nuovo :-)
RispondiEliminaCiaooo
ps: ti ho pensato in questi giorni perchè sto preparando un piccolo concerto di musiche tipiche sarde per venerdì.
rif. Ormoled
RispondiEliminaTroppo buono, Ormo!
Musiche sarde... davvero? Ti ringrazio, idealmente anche a nome della mia Sardynialand...
Fammi sapere di che si tratta e auguroni!
Capacità invidiabile la Tua, hai saputo comporre
RispondiEliminain un tutt'uno i Tuoi pensieri, emozioni e le stagioni con la musica e gli strumenti.
Magia di internet che spesso mi regala il non sentirmi folle nel mondo reale dei matti.
Noto che anche a Te piacciono più generi musicali. La musica capace di suscitarTi
pensieri ed emozioni.
Noto, inoltre, che i cavalli che galoppano nei palazzi, in entrata o in uscita,ricorrono volentieri nelle Tue fantasie.
Nelle mie gironzola ogni tanto una pantera, specialmente nelle immagini d'inverno, forse perchè amante del caldo cerco solidarietà in chi potrebbe capire la mia sofferenza all'inverno..
Non farci caso, sono pensieri da folle :)
Buon pomeriggio
Ciao cantastorie come stai?
RispondiEliminaNormalmente associo la "mia" musica alle stagioni della mia vita: "Lo zecchino d'oro" fino ai dodici anni, "Il tempo delle mele" fino ai sedici etc... Qualche canzone da più grande la ritengo più estiva e qualcuna più invernale.
Tanto di cappello (chapeau per gli stranieri) per come invece tu riesci a farci trasportare nei mesi dell'anno dai sentimenti dele tue sette note.
Hai una tale passione ... ma suoni qualche strumento? Mi butto: Chitarra elettrica?
rif. Francy 274
RispondiEliminaGrazie di cuore, Francy!
Sì, i cavalli sono degli animali che per me rivestono un particolare significato simbolico.
Forse anche perchè ho sempre trovato stimolante il West ed i film western... un mondo storico e cinematografico che secondo me, dovrebbe essere analizzato più a fondo.
Molto interessante la tua idea ed immagine della pantera.
Del resto anch'io, come te, non sopporto il freddo: penso che anche sotto questo punto di vista, sardi e calabresi si trovino d'accordo!
Fosse per me, inventerei un anno di soli mesi estivi... perciò non preoccuparti: nessuna follia, in te!
Ciao.
rif. solindue
RispondiEliminaEhilà, she-boss!
No, niente chitarra per me: avevo provato (da ragazzino) ma occorrevano troppo tempo, pazienza e talento. Io avevo solo tempo!
Suono l'armonica e ho suonato quella e cantavo in "quasi" 2 gruppetti di rock-blues. Gli esiti non furono ... emh, degni di nota, tanto per rimanere in ambito musicale.
Ogni tanto con vecchi amici o conoscenti coltiviamo propositi di "reunion" ma non succede mai niente.
Ormai canticchio solo a casa o con qualche parente, senza però perdere il viziaccio dell'armonica (che qualcuno ha genialmente definito "il sax dei poveri").
Però mi piacerebbe riprendere!
Passo presto da te per la questione dei ";;"
A presto!
Caro Riccardo
RispondiEliminaio avrei tanto voluto imparare a suonare uno strumento musicale. Ci ho provato da piccola con la chitarra (c'era un corso della scuola poco costoso) il maestro diceva che ero molto promettente e DOVEVO ASSOLUTAMENTE continuare ma a casa non c'erano i soldi per farlo, poi quando alle superiori ci hanno proposto un corso gratuito per pianoforte l'ho fatto senza pensarci su un attimo (ma è finito anche quello).
Allora all'università ho ripreso la chitarra studiando da autodidatta e per qualche anno è stata davvero una benedizione. Ho anche scritto 5 canzoni (pensa un po').
Poi la vita mi ha allontanata dalla musica, ma adesso è ritornata prepotentemente e vorrei riprendere le lezioni di pianoforte... ma costano un botto.
Vedremo alla fine chi vincerà...
rif. Erica Lee
RispondiEliminaMa cara Erica, davvero hai scritto cinque canzoni?
Ma lo sai che potresti anche fare un disco (magari ne aggiungi altre 2, dilati un po' le musiche ecc.)...
Le lezioni di pianoforte o anche di altri strumenti musicali, è vero, costano tanto...
Però ci sono periodi in cui le circoscrizioni, i comuni, alcuni enti culturali ecc. tengono dei corsi... talvolta perfino gratuiti.
Perchè non ci fai un pensierino?
A presto e... picchia su quei tasti!
ora metto a scaricare qualcuno dei pezzi che hai nominato, mi hai messo la curiosità :D
RispondiEliminapoi, per quanto mi riguarda, continua pure a recensire musica straniera, perchè seppure l'inglese non mi risulti facilmente comprensibile, c'è da dire che la qualità dei brani, la novità, l'originalità e potrei dire l'unicità, non fanno certo parte del nostro attuale panorama musicale.. così come nel cinema, negli ultimi anni son scomparsi gli ultimi artisti degni di esser chiamati tali, e quelli che son rimasti, sono inevitabilmente scaduti, e il declino è evidente. ciau!
rif. Malumore
RispondiEliminaPurtroppo è molto difficile non condividere il parere che formuli sull'attuale scena musicale del nostro Paese.
Musicale ed anche cinematografica ed artistica in generale...
Sembra (per ricorrere ad una metafora gastronomica) che il fast-food prevalga sulla buona cucina.
Ogni tanto va bene anche il fast-food, se vogliamo, però è chiaro che quel che "nutre" davvero richiede una cura ed una creatività particolari.
In ogni caso, a proposito dell'inglese devo riconoscere che non lo "mastico" benissimo neanch'io, per questo cerco (in musica) di fare un discorso che si basi più sulla musica come sentimento che sul testo come elemento principale.
Anche se poi, pian piano anche i testi prendono il loro spazio, come quando Springsteen canta per es. in "Streets of fire": "And the weak lies and the cold walls you embrace/ eat at your insides and leave you face to face with/ streets of fire", e le deboli bugie ed i freddi muri che abbracci/ ti mangiano dentro e ti lasciano faccia faccia con/ le strade di fuoco.
Ciao.
Ogni tanto va bene anche il fast-food, se vogliamo, però è chiaro che quel che "nutre" davvero richiede una cura ed una creatività particolari.
rif. Malumore
RispondiEliminaAggiungo che qualcosa di buono c'è ancora, sulla scena artistica italiana, ma non mi entusiasma tantissimo.
Inoltre, le ultime 3 righe della mia risposta ("Ogni tanto va bene anche il fast food" ecc.)sono un'evidente e maldestra ripetizione di una cosa che avevo già scritto più su; di ciò mi scuso, ho pasticciato un po'!
Convinta di aver commentato qui!...
RispondiEliminaTornerò con più calma, intanto ti ho chiesto amicizia su FB.
rif. Guernica
RispondiEliminaCiao Guern'.
Che cos'è successo, non è arrivato il commento?
Riprova quando ti vien meglio, no problem.
Accendo ora il pc, tutto ok per fb, ora ci vado.
A presto!
P.s.: entrare nel tuo blog diventa arduo; come mai?
Ciao Gio.
RispondiEliminaConfermo: magnifica, imponente, potente ed aggiungo, anche parecchio inquietante.
Infatti, quando non mi sento tranquillo, non riesco ad ascoltarla.
A presto (da te) e grazie!
Mi innamorai di una musica, poi conobbi lui e mi innamorai di nuovo..."Neve e mare" dell'omonimo album continua a emozionarmi.
RispondiEliminahttp://www.corradocordova.it/multimedia%20audio.htm
A proposito di Vivaldi, l'estate è quella che preferisco. Ma ciò che letteralmente mi butta fuori è il Concierto de Aranjuez (postato sul mio blog): http://simonacuneo.blogspot.com/2010/03/concierto-de-aranjuez-paco-de-lucia.html
...Ma tu, la musica, la componi con le parole!!
Tanti auguroni di Buona Pasqua, Fabio
RispondiEliminarif. Simo
RispondiEliminaPaco de Lucia è un grande, un virtuoso della chitarra che trasmette sempre nuove emozioni.
Ed anche l'Estate di Tony Vivaldi non scherza!
Appena possibile vado da te ad ascoltarmi Paquito..
Quanto alla stima che dimostri per le mie parole, che dire?, troppo buona!
rif. Fabio
RispondiEliminaAuguroni anche a te ed ai tuoi, Fabio.
Comunque dobbiamo trovarlo, il tempo per un caffè... va bene?
la pensiamo sicuramente alla stessa maniera :)
RispondiEliminaTanti cari auguri di Buona Pasqua...a presto!
RispondiEliminarif. Antonella
RispondiEliminaTanti cari auguri anche a te, Antonella.
A presto e... keep on rockin'!
Auguri di Buona Pasqua, Riccardo!
RispondiEliminaSperiamo di rinnovarci davvero nello spirito!
Un abbraccio... melodioso.
Erica
rif. Erica Lee
RispondiEliminaTi ringrazio, Erica... lo spero di vero cuore!
Speriamo che insieme alla musica, entri anche un po' di luce.
Ce ne sarebbe tanto di quel bisogno...
Buona Pasqua!!!
Anche io come te non posso fare a meno di associare la musica a stagioni, situazioni, stati d'animo...questa credo sia una peculiarità di chi ama profondamente la musica, di chi la sente non solo con l'udito o come semplice riempitivo ma la assorbe intensamente e ne rimane rapito, coinvolto in pieno, associando quindi ogni nota, ogni fraseggio, ogni sfumatura alla situazione, fisica o mentale, in cui ci troviamo o in quella in cui vorremmo essere.
RispondiEliminaC'è una bellissima frase che ho subito fatto mia: " chi non ama il blues, ha un buco nell'anima " e penso che riferita a qualsiasi genere musicale ( possibilmente buona musica ) renda l'idea di cosa è la musica e di quali incredibili sensazioni ed emozioni è capace.
Bellissimo post...
Ciao , Buona Pasqua a te e alle persone a te care ^_^
Max.
rif. Max
RispondiEliminaSì, sono totalmente d'accordo, Max...
La musica riesce ad assorbirci in un modo che sembra magico, quasi mistico.
Puoi leggere la poesia più bella anche cento volte, ma è come se una bella canzone possedesse qualcosa di più.
Sul blues, poi, con me sfondi una porta aperta... è Bellezza e Tormento (per una volta mi concedo delle maiuscole, ma le merita tutte).
Buona Pasqua anche a te ed ai tuoi cari!
P.s.: "Un giorno troveremo dove portare questi tamburi e queste chitarre" (B. Springsteen, "No surrender").
Ciao Riccardo.
RispondiEliminaAuguri di buona Pasqua a te e famiglia
Lilly
La musica ha poteri inimmaginabili...
RispondiEliminaGrazie del tuo passaggio nel mio blog
al volo passo per augurarti una serena Pasqua
a presto
Anna
Tanti auguri di una buona e serena Pasqua Riccardo.
RispondiEliminaLorenzo
rif. Maga di Endor
RispondiEliminaCiao Lilly.
Tanti auguri anche a te ed ai tuoi.
A presto!
rif. AnnaGi
RispondiEliminaBenvenuta da me, Anna!
Proprio vero, quanto scrivi circa la musica. E' pura magia, la "signora."
Serena Pasqua anche a te.
rif. logos nella nebbia
RispondiEliminaContraccambio alla grande, Lorenzo!
Che belle note di armonia e gentilezza vedo trasparire tra le righe di questo bel post, vibrano nell'anima. La musica ingentilisce l'anima, avvolgendola con un velo impalpabile di raffinata intensità, è capace di rendere memorabili gli eventi e gli attimi della nostra vita.
RispondiEliminaOgni genere musicale secondo me è apprezzabile e mi piace la musica che si adatta alle situazioni... un Notturno di Chopin fa sempre sognare ...e un corcerto per violino di Mozart.....una sinfonia di Brahms....rende gli uomini immortali.....
Patrizia
rif. anonimo
RispondiEliminaTi ringrazio, Patrizia.
Condivido totalmente quanto scrivi sulla musica e sul suo potere... per così dire, quasi magico, dotato di incanto.
E' come se esistessero anime capaci di trovare le note giuste per raggingere ognuno di noi, spesso in momenti differenti della nostra vita.
Una capacità dei geni: Mozart e Chopin, infatti...
A proposito di Mozart: hai visto "Amadeus" di Forman, appunto sulla vita di Mozart? Forman lo dipinse come un genio romantico e travagliato, oltre che un po' folle.
Qualcuno (lo scrittore americano Saul Bellow) si scandalizzò, eppure il genio è spesso un tantino folle.
Ciao!
Sì, vidi "Amadeus" al cinema e la grandiosità di questa produzione fu premiata con diversi premi Oscar. Posseggo tutte le composizioni di Mozart, suonò da giovane per la futura regina di Francia, quando lei era ancora adolescente. Due personaggi sfortunati, la cui vita mi appassiona un pò.
RispondiEliminaCondivido pienamente il tuo pensiero, non ho mai sottovalutato la "follia" di una personalità, in essa c'è sempre una componente di genialità e molti casi della storia ce lo dimostrano.
A presto Patrizia