Né possiamo dimenticare l’esplosione alla stazione di Viareggio, i tanti disastri idrogeologici verificatisi in Sicilia, in Calabria ed in tante altre parti d’Italia.
E come dimenticare le migliaia e migliaia di morti di Haiti e la sua distruzione?
E guerre, terrorismo, morte per fame e per sete, razzismo, disoccupazione, droga, malattie che spesso non lasciano scampo, inferni di ghiaccio di solitudine o di incomunicabilità tra le persone…
Di fronte a tutto questo e di fronte a molto altro ancora, augurare “buona Pasqua” può sembrare inutile o derisorio.
Eppure, senza negare assolutamente la drammatica realtà di questi fatti, penso che cedere alla disperazione possa aggiungere dramma al dramma; credo che equivalga a dire a chi sta già molto male: “Per te non c’è speranza; domani starai peggio!”
Perciò, auguri come quelli pasquali e/o natalizi non vanno certo intesi come un chiudere gli occhi di fronte ai vari problemi, ma come un volersi/ci far forza… perché ognuno di noi ne ha qualcuno.
Ed ognuno di noi cerca di fare il possibile, come un essere umano pieno di tutte le imperfezioni che sono appunto tipiche degli esseri umani.
Impostando poi la cosa non da un punto di vista religioso bensì generale e laico, potremmo forse vedere nel complesso delle vicende di Cristo il simbolo di quelle di tutti quelli che soffrono ingiustamente, ma che trovano/troveranno il loro riscatto.
E penso che si possa fare analogo discorso anche per la figura di Giobbe.
Mi associo a quanto hai già detto con semplicità e profondità d'animo. Un caro Augurio a tutti, in particolar modo a coloro che hanno perso tanto o tutto, affinchè possano ritrovare la forza per poter ricominciare.
RispondiEliminaA Te, Riccardo, i miei sinceri Auguri di Buona Pasqua insieme ai Tuoi cari.
Francesca
Un bell'augurio di speranza, ma di quella speranza di cui noi uomini dobbiamo esserne partecipi e meritevoli. Lo trovo giusto come augurio, ma sprattutto, onesto.
RispondiEliminaE allora ti rinnovo su qyesto bel post augurale i miei più sinceri auguri di buona pasqua.
PS:
Una curiosità, perdona la quasi frivolezza, quali dolci mangiate a Pasqua dalle tue parti? hehhehehehe
Con amicizia
Lorenzo
rif. Francy274
RispondiEliminaSperiamo veramente Francesca, come hai detto anche tu, che chi ha sofferto molto più di noi possa trovare un nuovo inizio.
Ricambio i tuoi auguri per una Pasqua serena coi tuoi cari.
Ciao!
Ciao Riccardo, auguri di una serena e felice Pasqua a te e alla tua famiglia...
RispondiEliminaSimonetta
rif. logos nella nebbia
RispondiEliminaRingrazio, Lorenzo, per la stima.
E di nuovo auguri!
Dolci... umh... da noi vanno forte, a Pasqua, is pardulas (sorta di formaggelle) che però, ormai si trovano anche in altri periodi dell'anno.
Comunque l'argomento dolci non è frivolo: si presta anche a discorsi di tipo simbolico molto interessanti...
A presto.
rif. Simonetta
RispondiEliminaCiao Simonetta, ricambio senz'altro gli auguri.
Buona Pasqua anche a te ed ai tuoi cari!
Quest'anno farai un salto "a dommu" per la Pasqua?
Ciao!
Tutto reale quello che hai scritto.
RispondiEliminaDobbiamo riflettere e cercare di andare avanti pensando anche agli altri.
Sei eccezionale!
Buona Pasqua!
Auguri laici da parte mia Ric, che quella gemma della splendida foto, sconfigga il gelo sullo sfondo.
RispondiEliminaCaro Riccardo,
RispondiEliminaGrazie. Tanti auguri anche a te!
Concordo in tutto è per tutto con te Riccardo! Quindi non servono più parole riguardo a l`Umanitá! qualunque religione essa abbia... di cielo ne abbiamo solo uno e, potrebbe schiacciarci tutti insieme senza fare distinzione, oppure abbracciarci tutti insieme, senza fare distinzione!
RispondiEliminaOra Però mi é venuta un pochino di fame, quindi mi vado a tagliare un pezzo di Casatiello Napoletano ( O Tortene )che ho fatto ieri, e me ne pappo un pò. Mi sà che il pranzo si terrà non prima delle due oggi uffi.
Quì queste giornate sembrano beate. Sembra sempre che a momenti piove ma poi ti spunta un sole molto piacevole. Comè li da voi?
Malgrado tutto Riccà, ti Auguro una piacevolissima Santa Pasqua, insieme ai tuoi cari.
Azz, non volevo sprecare parole in questo commento hahaha :))
rif. Miryam
RispondiEliminaGrazie Miryam per il complimento: quasi quasi arrossisco!
Pur tardivamente, auguro anche a te una buona Pasqua, che… sciolga tanta neve che ci circonda e che a volte, abbiamo anche dentro.
Ciao!
rif. Enrica
RispondiEliminaTanti auguri anche a te ed alle persone a cui vuoi bene, cara Enrica!
rif. Alligatore
RispondiEliminaGrazie, Alligatore, contraccambio con grande simpatia.
Molto bello e condivisibile, poi, il tuo augurio.
A presto!
rif. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaDici benissimo, Rosa, quando parli del cielo con le parole che hai “calibrato.”
Dipende da noi, infatti, la scelta su come rapportarci ad esso… comunque la pensiamo circa l’Umanità.
Il Casotiello è un dolce?
Qui è un po’ ventoso (windig) ma c’è il sole; speriamo che rimanga… in tanti sensi!
Piacevolissima Pasqua und Pasquetta a te ed ai tuoi, Rosa!
Più che un dolce, il Casatiello detto in napoletano "Tortn" é un rustico Pasquale, lavorato con impasto di pane, che dopo la crescita lo si lavora con la sugna, riempendolo poi con pezzettini di diversi salumi, parmigiano,uova sode e pepe. Messo in un tegame da forno rotondo, tipo ciambella con il buco al centro. sopra formare dei fori per metterci delle uova crude ed intere, con tutto il guscio.
RispondiEliminaLo si può gustare ogni qualvolta lo stomaco lo desideri, per pranzo, cena oppure trà. accompagniato a qualche sorso di birra o di vino ( meglio birra )e buon appetito.
Anche qui e nuvoloso e...(windig) malgrado tutto, piacevole, non piove. Si dice in giro che da domani splenda il sole, speriamo.
Buona pasquetta anche a voi tutti. Bis bald, Aufwiedersehen...
ciao Riccardo
RispondiEliminalibera dalle fatiche culinarie, alle quali inevitabilmente ci costringe la festività, lasciando poco spazio alla meditazione, mi rilasso nella lettura che la magia del web regala a tutti noi, immedesimandoci in essa e apprezzandone il valore morale. E le impressioni e i punti di vista che i lettori lasciano nei vari commenti rivelano una grande condivisione e solidarità.
Ho ricevuto gli auguri e ti ringrazio.
E ho dedicato il tempo, necessario per riflettere, alla lettura del tuo ultimo post. Gli auguri, e qui ne vedo espressi molti in modo carino, affettuoso confidenziale,è vero, non sono nella maggior parte dei casi parole convenzionali imposte dalle circostanze. Vedo nel messaggio di auguri un pensiero per l'altro, che vuole dire: tu esisti, sappi che ci sei nella mia mente e allora colgo l'occasione per ricordarmi di te senza dimenticare affatto che fuori e dentro di noi, in altre realtà esistono storie drammatiche, sofferenze personali, ingiustizie sociali. Ma su di me tu puoi contare, un piccolo passo per volta, tanto lo so che è un utopia cambiare il mondo e alleviarlo dalla malvagità, ipocrisia, indifferenza verso gli.... .ultimi,dall'avidità di potere.
Però nel nostro piccolo ci appartiene la forza della parola e della condivisione, il potere di tenere uniti i nostri cuori per dare spazio alla speranza e al coraggio di continuare il nostro percorso esistenziale....
Di nuovo auguri a tutti
Patrizia
La speranza è in noi, certo ci sono stati terremoti alluvioni ecc...ma sperare che ci sia un domani è la cosa che rende viva una persona...
RispondiEliminaè giusto non dimenticare quelle persone ma è pur giusto non dimenticare noi stessi !!!!
Accettati ugualmente i miei auguri di buona pasqua, anche se con un giorno di ritardo?
RispondiEliminaCiao carissimo Riccardo, grazie anche per ciò che scrivi.
Anche se con ritardo spero che accetterai i miei auguri... E' vero, le tragedie che si consumano nel mondo non devono abbatterci ma farci guardare avanti con tanta speranza e coraggio anche se in certe situazioni è molto difficile... dopotutto "domani è un altro giorno" e prima o poi un raggio di felicità arriverà nel cuore di tutti nel mondo...lo spero tanto! Ti lascio augurandoti tanta gioia, felicità e serenità nel tuo cuore e sulla tua strada in ogni momento della tua vita...A presto!
RispondiEliminarif. anonimo
RispondiEliminaSì, Patrizia, per me il nocciolo del discorso consiste esattamente in quella tua frase: "un pensiero per l'altro" (quando parli degli auguri).
Infatti, che cos'è la parola se non un ideale ponte che lanciamo verso gli altri?
Un ponte che lanciamo verso l'altro e che speriamo l'altro "raccolga", in modo da creare una comunicazione che continui nel tempo, benchè la distanza geografica di certo non aiuti.
Tra persone che dialoghino tra loro sinceramente ed in buona fede (nonostante posseggano/possediamo tanti piccoli o anche grandi difetti), la parola può sfuggire al pericolo dell'abuso o della retorica.
E' un tentativo di reagire al buio, al freddo, alla solitudine che molte volte proviamo anche in mezzo a tante persone che talvolta, più che parlare, fanno... rumore.
E magari, qualche volta anche io (ne sono consapevole) posso contribuire a quella Babele!
Un caro saluto a te!
rif. Marianna
RispondiEliminaSono d'accordo, Marianna.
Dobbiamo ricordarci del dolore degli altri, che spesso è molto più forte, serio e perfino devastante del nostro.
Nello stesso tempo, non dobbiamo dimenticarci di noi stessi: perchè anche noi siamo degli esseri umani... e magari possiamo sembrare più spensierati di quanto poi non siamo!
Ciao!
rif. Silvana
RispondiEliminaLi accetto tranquillamente, carissima Silvana!
Così come accetto (sia pure con imbarazzo) la tua stima per le cosette che scrivo.
A presto e salutoni anche ai tuoi!
rif. Antonella
RispondiEliminaCiao Antonella!
Certo che accetto i tuoi auguri, chiaro!
Dici bene: c'è bisogno di speranza. Tanto bisogno perchè quando manca quella, si rischia di cedere alla disperazione.
Naturalmente, tutti noi parliamo di una speranza consapevole di tanti mali che travagliano il mondo e noi stessi.
Perchè come dice Bruce in "The price you pay" c'è appunto un prezzo da pagare... e lo paghiamo ogni giorno.
Un caro saluto a te ed alle persone che ami!
P.s.: come si dice dalle tue parti: 'a da passà a nuttata...
Arrivo in ritardo a lasciare un mio commento perché ero altrove e perché gli auguri erano stati già scambiati in "altra sede".
RispondiEliminaHo passato giorni tranquilli, ma ho riposato poco.
Ho sentito molto questa Pasqua e non ero così da troppo tempo.
Anche questo è stato un dono dall'Alto.
Ciao Riccardo, a presto.
ti auguro una primavera ricca di quelle cose che hanno valore per l'anima
RispondiEliminann credo nella resurrezione divina, ma nella forza di rialzarsi che ha l'uomo davanti alle grandi tragedie
nn credo nei misteri della fede, ma nel miracolo del ritrovare se stessi quando ci si sentiva irrimediabilmente perduti
auguri per la vita riccardo
rif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaSperiamo davvero che questo possa essere un "nuovo inizio" in tanti campi: personale, lavorativo, sociale...
Spesso ci stanchiamo di aspettare e di sperare, ma ammaninare bandiera non è mai una soluzione.
Ma tu, questo lo sai anche meglio di me!
A presto e ben volentieri.
rif. pozzanghera
RispondiEliminaRingrazio per l'augurio, che gradisco molto.
In effetti, la forza di cui parli è quella che dà forza un po' a tutto.
Gli stessi valori spirituali e/o religiosi non potrebbero sussistere, se l'uomo non fosse consapevole di sè stesso e della necessità che trovi prima di tutto in sè stesso la forza per rialzarsi.
Aiutati che il ciel ti aiuta, come si suol dire.
Auguri per la vita anche a te!
Sono d'accordo ci son tante disgrazie, tanti problemi in questo mondo ma è giusto farci coraggio a vicenda, non arrendersi e non rinunciare mai alla speranza. Mentre intervengo la Pasqua è già passata ma le tue riflessioni son valide per ogni giorno della vita per cui dico "coraggio!" e auguro a tutti ogni bene. Un abbraccio, Fabio
RispondiEliminarif. Fabio
RispondiEliminaCiao Fabio.
Sono contento di constatare che trovi in queste mie riflessioni qualcosa che supera l'ambito puramente pasquale.
In effetti, come diceva un mio amico, dovrebbe essere Pasqua tutto l'anno.
Una abbraccio ed a presto!
Ciao Riccardo,arrivo in ritardo per gli auguri di Pasqua,sorry,ma commento comunque. Le feste sono una pena. Le salterei volentieri a piè pari. Tutti stringiamo i denti e cerchiamo di far finta di niente affinchè sembri una giornata come le altre,solo con cibi diversi. Penso a quanti stanno anche peggio,a chi non ha nessuno che gli faccia compagnia,a chi ha perduto le persone amate,la casa,il lavoro e un po la speranza. Che tristezza per tutti. A volte è meglio non pensarci troppo e concentrarsi sulla certezza che anche per il peggio c'è una fine. Oltre quello, ci si può solo risollevare. Ciao,spero di non essere stata troppo banale.
RispondiEliminari. L
RispondiEliminaLuisa, non sei stata per niente banale.
In effetti, il clima festaiolo contrasta parecchio con le sofferenze (economiche, affettive, lavorative, personali) di tanta, tanta gente.
Peraltro, penso anch'io che oltre il peggio, ci si possa risollevare.
A presto!
Riccardo arrivo in ritardo...ma mi trovi perfettamente daccordo con te. In questi giorni di festa, la gente ipocrita fa sfoggio di beneficienze, pensa al povero orfanello, o ai disatri del mondo in maniera effimera, come se fosse una moda, come se non possa fare altrimenti. Io non dimentico mai nessuno, in ogni giorno della mia vita. Ringrazio Dio per avermi dato una bella famiglia, figli generosi e marito fedele, che mi segue da ormai una vita. vivo bene, non mi manca nulla, se non la salute, ma vivo, é questa la cosa più bella. Vivere. Mentre c'é al mondo non troppo distante da noi, qualcuno che non ha lavoro, non ha casa, ha figli drogati, e non riescono a tirare a campare. Sono immersi nel dolore delle loro privazioni. Ci sono emigrati che sono arrivati da noi con tante belle speranze che vivono ammassati in case fatiscenti, che vengono derisi e umiliati perché extracomunitari. Ci sono famiglie che hanno figli nelle prigioni, che scontano colpe magari neanche compiute, ingiustizie e situazioni di ogni genere. Guerre che si continuano a combattere tutti i giorni per sopravvivere. e guerre che tutti i giorni si combattono in molti paesi del mondo di cui non conosciamo neppure il nome. E la Palestina? Quel popolo in eterna lotta per questioni di territorio, Afghanistan, Pakistan...Ma potrei restare tutta la sera a parlarti del mal di vivere.
RispondiEliminaNoi non dovremo mai dormire senza rivolgere una preghiera per tutto questo dolore. Io lo faccio, e lo faccio anche per tutte le morti che avvengono ogni giorno. Non costa nulla. Un Eterno riposo per ricordarli e accendere una lanterna alle loro anime.
Scusa la lungaggine
Un saluto caro
Lilly
Io ovviamente sono in ritardo ma ti leggo sempre volentieri e hai ragione. Non possiamo dimenticare.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Maga di Endor
RispondiEliminaDifficile aggiungere qualcosa a quanto hai già detto così bene tu, Lilly.
Mi limito a ricordare una cosa magari macabra(anzi, certamente macabra) che lessi in un romanzo tempo fa.
Si diceva insomma in questo romanzo che proprio nel periodo delle feste natalizie si verifica il maggior numero di suicidi.
Infatti, sembra che durante il periodo in cui tutti sono o cercano di sembrare felici, tutto ciò accentui il senso di solitudine e di angoscia di molte persone.
Per questo penso che anche nella festa si debba (per quanto possibile e senza reprimersi)gioire in modo sobrio, senza cioè darsi alla caciara.
Non scusarti per la lungaggine: quando si esprimono pensieri profondi, è necessario dilungarsi un po'.
Saluto caro anche a te e naturamente, ti auguro di riprendere tutta la salute che meriti!
Ciao.
rif. Simona
RispondiEliminaNessun problema per il ritardo, Simona: è la mia condizione naturale!
Passerò presto da te.
Abbraccione!
Grazie Riccardo per i tuoi auguri, graditissimi.
RispondiEliminaHo pensato molto anche io ai suicidi, alle volte che il desiderio é salito in me, ma non sono mai riuscita a farlo perché sono fortemente religiosa. Ma a volte, quando il mondo ti pare una farsa, e le persone intorno a te non ti vedono, ti ignorano, o riescono solo a ferire ti assale un dolore dalle viscere che accieca il senno. Arma la mano anche del più debole. Fa compiere gesti incolsulti. Ma la verità che intorno c'é molto menefreghismo. Infondo si vive da egoisti, chiusi nelle proprie preoccupazioni o nel proprio vivere ovattato. Non si ama avvicinarsi troppo alla sofferenza per paura di esserne contaggiati. con falsità si parla in generale di sofferenza, senza averne cognizione di causa. si dice di essere vicino al mondo che soffre...e intanto si va ai grandi magazzini per soddisfare i propri desideri, come se ci fosse l'erba voglio. Per sentirsi sempre più soddisfatti, fino a vomitare i propri desideri, affogarsi con le proprie brame e seti di voler tutto subito. Benessere, fama e gloria...
Credo che pochi al mondo siano per empatia spiritualmente e materialmente accanto ai disastri del Mondo.
Un caro saluto
Lilly
Scusa, mi scuso se dalla fretta ho compiuto errori di digitatura che ho intravisto mentre postavo il commento
RispondiEliminaCiao Lilly
rif. Maga di Endor
RispondiEliminaSicuramente grandi sofferenze possono portare alcune persone a prendere in considerazione (e talvolta ad attuare) l'ipotesi suicidio.
Naturalmente, sono felice che tu abbia resitito a questa idea!
Non voglio comunque giudicare nessuno (in effetti non lo fai neanche tu): capisco che di fronte a problemi gravissimi, resistere sia molto difficile.
A te ha aiutato la fede religiosa, ad altri quella nella concezione della vita se non come dono divino, come regalo della natura, della storia o perfino del caso...
C'è però chi non ce la fa e cede. Ovviamente, anche quelle persone meritano rispetto e comprensione.
Comunque, il tema del suicidio è pieno di contenuti ed interrogativi storici, morali e filosofici piuttosto stimolanti e certo, anche inquietanti.
Un caro saluto anche a te e non badare (così come non ci bado io) agli "errori di digitatura"!
Non si può dimenticare nulla di tutto ciò Riccardo.Si può solo continuare a camminare e vivere più dignitosamente posibile...
RispondiEliminaA presto!