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mercoledì 10 febbraio 2010

Viva i draghi!


So che cosa vi direte: vuoi vedere che questo qui è impazzito?!
No, non lo sono; o almeno, non ancora. Diciamo che c’è tempo…
Ma mi piacerebbe avere a disposizione un drago per tre o quattro giorni a settimana.
Mi sarebbe utilissimo per evitare il traffico del centro, anche se io & lui potremmo forse creare qualche problema al traffico… aereo.
Per il resto penso che un drago sia autonomo nella ricerca del cibo e che quanto all’alloggio, potrebbe adattarsi tranquillamente: una bella montagna e via!
Certo, purtroppo io soffro un po’ di vertigini e temo che i draghi volino altino..
A parte questo, oggi vorrei parlarvi dei draghi… al cinema.
Avete notato che oltre ai draghi sputafuoco e sbranagente, ormai in molti films troviamo draghi buoni, civili, gentili e che insomma non farebbero male ad un moscerino rinsecchito?
Sì, è così. E’ vero!
Per es., a me è piaciuto molto “Dragonheart” di Rob Cohen, un film in cui il protagonista draghesco aveva prima come cacciatore, poi come amico un umano… interpretato dal bravissimo Dennis Quaid (quello di “Salto nel buio”, “Frequency” ecc.).
Si trattava dell’ultimo drago vivente, aveva una sorta di codice d’onore e faceva molta simpatia.
Mi è piaciuto anche “Eragon” di Stefen Fangmeier, che sviluppava il concetto di un drago che sceglie un umano (il “cavaliere”) che diventa il suo capo ma alla fine, un vero e proprio amico.
Il drago di “Eragon” è un drago-femmina, possiede doti telepatiche e decide di nascere nel momento in cui sceglie l’uomo di cui condividerà la sorte.
Benché sia molto meno potente del drago, se non erro il cavaliere può sopravvivere alla morte della leggendaria creatura; il drago, no.
E’ come se il drago fosse più sensibile dell’uomo e per lui il dolore (non fisico ma spirituale) possa rivelarsi insopportabile.
Penso ad un drago che vola libero.
Immagino il suo volo potente e maestoso oltre gli alberi, i vulcani e le montagne più alte, vedo il suo profilo nobile e maestoso stagliarsi contro la luna e le stelle…
E sto bene.
In fondo, io ed i draghi siamo sempre stati grandi amici.

68 commenti:

  1. Nella cultura orientale il drago è una simbolo estremamente positivo.
    Creatura ibrida, composota e soprannaturale che annuncia la pioggia e la fertilità, ha la propietà della metamorfosi e le sue apparizioni in cielo preannunciavano future ricchezze.
    Cosa puoi volere ancora da un simbolo?
    Ciao
    Silvana

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  2. Il drago era gigantesco e mostruoso, con occhi ambrati ed espressione odiosa, al contempo arguta.
    Interamente ricoperto di squame spesse di colore oro che culminavano nella sua lunga coda a punta.
    Bloccò il passo di Cornelius fissandolo dritto negli occhi.
    Le sue fauci fumavano appena, ma Cornelius riuscì a leggere nei suoi pensieri.
    Ritto sulle sue enormi zampe il gigantesco bestione aveva un unico desiderio, quello di aggredirlo e ferirlo fino alla morte.
    Da principio per intimorirlo, lanciò una fiammata, allungando il suo enorme collo aprì la bocca i cui denti taglienti sembravano fuoriuscire. Con una rapida mossa lo acchiappò addentandolo saldamente con i suoi denti; cercò di serrarlo e immobilizzarlo in bocca fintanto che non avesse udito il comando della sua padrona...
    Questo é un piccolo assaggio del mio racconto fantasy 'Fuori dal Tempo', dove la mia creatura alata Dracko, era l’altissima creatura sputa fuoco addomesticata da una strega potente...Puoi dunque capire che anche io sono affascinata dai draghi e dal loro mito; che anche io ho visto tutti i films che hai citato. Mio figlio é nato sotto il segno del drago (segno astrologico cinese) ed é a lui che devo la passione per questa straordinaria creatura.
    Ti auguro una notte serena
    Lilly

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  3. Il mio terzo figlio è un accanito lettore (anche se non dei libri di scuola!)e ha letto sie Le cronache del mondo emerso e Le guerre del mondo merso della Troisi che Eragon, Eldest e Brisingr di Paolini. Ho sempre pensato che fossero libri per ragazzi, letti anche per moda. Poi sono stata "obbligata" ad accompagnarlo al cinema a vedere Eragon e mi sono ricreduta, anche se il figlio è rimasto un po' deluso dal film, perchè una volta che hai letto un libro e poi vedi il film non è mai uguale a come te lo eri immaginato. In tutti i libri che ti ho citato si narra di mondi famtastici, con tanto di draghi amici, elfi, di buoni che alla fine hanno alla meglio sui cattivi, e al drago va gran merito della vittoria. W i draghi !!!

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  4. rif. silvana
    Sì, da quello che so anch’io, è proprio come dici tu.
    Il drago sembra infatti riassumere in sé stesso tante componenti, sia positive sia negative: l’aspetto positivo e quello spaventoso, per esempio.
    A pensarci bene, il drago sembra una metafora dell’essere umano, potenzialmente capace di bene come di male.
    “Solo”, nel drago queste potenzialità sono… enormi.
    Ciao.

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  5. Buon giorno Riccardo, dunque, vediamo un poco come meglio esprimere i miei pensieri riguardo al tuo posto, e scusami se quando scrivo esco sempre un poco fuori dal tuo tema ma, io quando scrivo,mi lascio andare senza pensare troppo, sorry.

    Mentre leggevo mi veniva alla mente “ La bella e la Bestia” ricordo la favola della bella e la bestia che leggevo da un Libro enorme di favole quando ero ragazzina. Ricordo una bestia addolorata da un dolore affettivo, solo il pensiero che la sua bella non sarebbe tornata da lui lo faceva morire dal dolore. Infatti, lui si lasciò andare a tal punto che davvero stava per morire se no fosse stato che, la bella tornando poi in tempo lo trovasse disteso quasi in fin di vita nel giardino di rose, e mentre la bella piangeva dal dolore di perdere lui, una lacrima dal volto di lei cadde sul volto della bestia che poco dopo si ritrovò trasformato da bel principe nelle braccia dall`innamorata Bella. O ” il mostro di Frankenstein” Lui, tanto consapevole di essere brutto e di fare tanta paura agli altri quindi costretto a restare solo e nascosto che la sua anima tanto bisognosa di affetto e di amicizia si tramuta in un essere mostruosamente tenero e buono, ma non agli occhi degli altri che spaventati dalla sua potenza fisica e la sua mostruosità gli sfuggivano spaventati oppure gli davano la caccia per ammazzarlo. E che dire del mostro di “Notre-Dame”? Anche lui agli occhi degli altri “ normali” un mostro innamorato di una bella fanciulla che anche essa da prima spaventata, poi man mano che scopriva la bontà del (cosi detto) Mostro, si innamorò di lui.
    Ogni uno di questi personaggi come i Draghi da te citati, sono tutti esseri soli, tutti bisognosi di Amore, amicizia e di affetto. Il confronto tra esseri così potenti e mostruosi con l´uomo, un essere a confronto, molto meno potente, molto meno forte, molto meno debole in ogni senso, faccia sì che, quest`amore che si crea tra di loro sia un messaggio D´amore mondiale, un messaggio che dovrebbe portare tutti gli esseri umani a comprendere che, si può vivere uniti, senza dover scappare ad ogni diversità, perché solo affrontandola la diversità si può arrivare ad uno scopo positivo, ad una comprensione, ad una grande e vera amicizia e ad un Amore grande!

    Riccardo, se per caso passi sopra Stoccarda al tuo Drago digli se potrebbe, con la sua fiamma, scioglierci un poco di neve, gli e ne sarei molto grata, grazie. :)) Un cordiale abbraccio. Ciao

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  6. rif. maga di endor
    Lo stralcio dal tuo racconto presenta un lato del drago piuttosto inquietante, anzi senz’altro spaventoso.
    Comunque hai presentato l’aggressione appunto del drago in modo molto cinematografico e suggestivo.
    Certo il mondo simbolico che riguarda i draghi è vario e notevole, se affascina anche i più giovani (come nel caso di tuo figlio).
    Serena giornata a te.

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  7. rif. mariacristina
    In effetti la differenza tra libri e films è considerevole. Sempre o quasi sempre.
    Quando poi si tratta di trame ed oggetti così particolari, appartenenti al fantastico, al leggendario ecc., allora lo “scarto” è grandissimo.
    L’unica volta che ho riscontrato (almeno, di recente) una parità, anzi addirittura una superiorità di un film rispetto ad un libro, è stato quando ho visto il “Dracula” di Coppola.
    In confronto, ho trovato il romanzo di Bram Stoker, noioso.
    Comunque, ri-w i draghi!

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  8. Ah, Riccardo..i draghi.
    Per la mia tesi di laurea, incentrata sulla fiaba popolare bulgara, sto traducendo un racconto nel quale un drago si innamora della figlia di un re.
    Strano, se si considera che la creatura, nel folklore bulgaro, ha una valenza piuttosto negativa.
    Buona giornata.
    Valentina

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  9. rif. ross
    Benvenuta, Ross!
    Condivido la tua analisi al cento per cento.
    I personaggi, le opere e le situazioni che hai citato (“La Bella e la Bestia”, il Quasimodo di “Notre-Dame” ecc.) esprimono nel loro complesso un fortissimo bisogno d’amore e di amicizia.
    Un bisogno che spesso finisce per essere fustrato, peraltro senza alcun valido motivo.
    Infatti, troppe volte è più facile giudicare chi è più debole ed indifeso che accoglierlo o stare almeno ad ascoltarlo.
    Ma non è quello che succede nei confronti dei potenti: infatti, se noti, quasi sempre questa durezza e questa sicurezza nel condannare chi non rientra in canoni standard di bellezza, forza, intelligenza ecc. non riguarda i re, i grandi guerrieri, le dolci principesse, gli acutissimi dotti, i potenti maghi…
    Quest’ultima gente è quella che giudica e condanna sempre.
    Ed almeno in questo, sembra che tra il mondo del fantastico e quello della vita reale le differenze non siano poi grandissime.
    Comunque tranquilla: dirò a qualche drago di mia conoscenza di fare un voletto a Stuttgart e di scioglierla, la neve!
    Cordiale abbraccio anche a te.

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  10. rif. anonimo
    Trama interessante, Valentina.
    Effettivamente, il drago racchiude una certa duplicità o ambivalenza.
    Se ci pensi, molte di queste figure leggendarie, mitologiche sentono una certa attrazione verso il bene e verso l'amore.
    Chissà se per es. in ambito greco, originariamente il mito del minotauro non esprimesse qualcosa del genere.
    Poi, del minotauro si è fatto un essere mostruso e crudele a cui si dovevano sacrificare delle giovani, ma forse il mito voleva esprimere di meglio.
    Emh... devo ancora pubblicare sul Woland di Bulgakov... ma lo farò.
    Intanto, anche per riallacciarmi al mio post ed al tuo commento, concludo ricordando che il Satana di Andreev arriva quasi ad innamorarsi di una ragazza ed a desiderare d'abbandonare la sua condizione d'essere eterno e dannato.
    Buona giornata a te.
    P.s.: auguri per la tesi e tienimi informato sulla traduzione, va bene?

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  11. Ho sempre provato grande simpatia per i draghi, forse perchè ero innamorata di Grisu', il draghetto che voleva fare il pompiere, anche suo padre mi piaceva un mondo nella sua disperazione d'insegnare al figlio ad essere un drago di alta professione. Le figure dei draghi buoni sono senz'altro nate dalla penna di persone intelligenti, magari stanche delle solite favole dove i belli erano principi e principesse mentre tutti gli altri erano mostri paursosi. Cattivi insegnamenti, figure impostate, esempi obbligati da seguire.
    Non ho mai provato simpatia per quel principe che in ogni favola cavalca per andare dalla principessa di turno, noioso e troppo dongiovanni, pure vagabondo, arriva sempre dopo che la poverella ne ha passate di tutti i colori :).
    Interessante ciò che dici sul possedere un drago, in effetti non necessitano di cure particolari, sono autonomi e disponibili, mi affascina l'idea d'averne uno anch'io.
    Ciao

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  12. Oh Cielo! Ma quale onore! Un articolo intero dedicato a me che sono nata nell'anno del Dragone! Come vedi non è colpa mia se appaio egoisticamente egocentrica, ambiziosa e al limite della megalomania. E' un problema di anno di nascita.
    Ciò detto è singolare come il simbolo del Drago sia diversamente apprezzato dalle varie culture.
    Per i cinesi il Drago è simbolo della famiglia reale; l'elemento maschile, lo yang; certamente simbolo di potere e ricchezza. Nella Bibbia invece simboleggia il male supremo, il diavolo. Sovente, specialmente nelle favole i draghi sono guardiani di tesori nascosti.
    Senza dubbio affermerei che sono "personaggi" di grande fascino ... non so se mi spiego...

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  13. Ciao, Non dimenticate il simpatico Grisù che lottava contro la sua natura di drago per diventare pompiere. Lodevole perchè almeno tentava di superare se stesso...ciao,a presto

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  14. Ciao... è permesso?
    I blog sono un po' le casette della nostra anima, è bene entrare in punta di piedi, non trovi? A volte mi piacerebbe iniziare il commento con un buffo "Toc, Toc.."
    Ho notato che qui a "casa" tua i commentatori si sentono liberi di lasciare lunghi commenti... La cosa mi piace, per questo ho divagato un po'. Riguardo ai draghi.. Bè, io nella storia prefersco sempre le figure anticonvenzionali, mai l'eroe... adoro le sfumature e il caro dragotto è sempre piuttosto controverso, a limite tra bene e male, tra natura e mano dell'uomo. Rappresenta proprio tale ancestrale antagonismo ed o di roussoniana memoria mi schiero dalla parte del drago! Ciao!

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  15. Anche io e i draghi siamo sempre stati molto amici!Abbiamo sempre subito fraternizzato :)
    Solo che ultimamente ne sto trovando pochi in giro, sai?
    Eppure ne vorrei tanto uno per poter dar fuoco ad un po' di gentaglia (sai quale) ahahahah :P

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  16. Sai gli sciamani, per quel poco che so io, hanno uno o più animali guida, magari per le loro caratteristiche fisiche e morali molto riconducibili alle caratteristiche dell'animale.
    Ti ci vedo propio nella veste di un saggio sciamano con le doti di un drago buono :)
    Ciao Riccardo ;)

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  17. Se è vero che i draghi sputano fuoco a me piacerebbe averne uno per incenerire chi so io. Ciao.

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  18. rif. francy274
    Il drago buono è indubbiamente una figura originale e comunque, stimolante.
    Un po’ come il vampiro romantico, benché pare che da qualche tempo sia di moda il vampiro dolce(!); so che sono usciti alcuni films impostati in quel modo.
    Mentre il “non-morto” in stile film di Coppola mantiene delle caratteristiche romantiche, ma nello stesso tempo “maledette.”
    Il principe delle favole… come non essere d’accordo con te?
    Quanto al drago, chissà, forse è possibile adottarne uno. Temo solo gli intoppi burocratici.
    Ciao.

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  19. rif. solindue
    Onore “dovuto”, direi!
    Certo, l’interpretazione relativa alla figura del drago sono varie, talvolta (forse) anche contraddittorie.
    In effetti, pare anche a me che in certi libri della Bibbia esso sia presentato negativamente (il dragone dell’”Apocalisse”?).
    Nel romanzo dello scrittore tedesco Chistoph Hein “L’amico estraneo”, c’è un riferimento molto interessante alla saga dei Nibelunghi.
    Il bagno nel sangue del drago conferirebbe una sorta di invulnerabilità fisica ed alla protagonista conferisce un’invulnerabilità anche morale e psicologica, un autocontrollo quasi gelido.
    Ma per fortuna, non è questo il tuo caso!

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  20. Bellisima idea!Come mai non l'ho pensata prima io?Sei veramente simpatico,se penso che il post precedente parlava di romantiche(nel senso nostalgico del termine)passeggiate Cagliaritane...adesso si vola sulle ali di "Dragon Taxi"!Chi non lo vorrebbe?Mi è piaciuto assai assai

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  21. Oh Cielo! Un autocontrollo quasi gelido ... per carità, non sia mai!
    Al contrario: temo di essere l'unico "drago" esistente a sangue caldo ... molto caldo!

    (p.s. ti ho scitto per The Best su la tua mail di Tiscali ... fammi sapere. Buona giornata.)

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  22. rif. L
    Benvenuta, L!
    Sì, benchè Grisù fosse solo il protagonista di un cartone, comunicava comunque ai bambini un messaggio positivo e costruttivo.
    Il messaggio era: puoi sempre migliorare, non sei "condannato" ad essere cattivo perchè "tanto sono fatto così."
    Ciao!

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  23. rif. dautretemp
    Sì, apprezzo la discrezione.
    Nello stesso tempo, una volta che tra me ed i “visitatori” sia nato un bel feeling, mi piace che (se va anche a loro) non economizzino sulle parole.
    Le sfumature sono poi sempre interessanti, hai ragione… e stimolanti.
    Esse conducono per così dire a vedere la realtà più “larga”, piena, elastica e suscettibile di miglioramento.
    Ciao!

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  24. rif. guernica
    Verissimo, i draghi rimasti sono pochini…
    A parte me, Keith Richards, tu, gli altri commentatori di questo blog, Springsteen e la “E” Street Band, Stefano Benni, (forse) Elisa, probabilmente la romanziera in incognito Fred Vargas, i Green Day e certamente la mia famiglia (nelle sue varie diramazioni).
    Ma anche così, penso che siamo una bella ciurmetta… che può crescere!

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  25. rif. Ormoled
    Ti ringrazio, Ormo!
    Magari dello sciamano mi mancano un tantino le “doti morali”… in quel campo sono sempre stato scarsino.
    Ma cerco almeno di comportarmi con dignità… una dignità che perdo un po’ quando mi autostrozzo con la sciarpa. Che non riesco mai ad annodare bene.
    A presto!

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  26. rif. Matteo
    Un bel drago potrebbe davvero togliere di mezzo tanto male, molti delinquenti e parecchia ingiustizia.
    Ad un livello più generale, non dimentichiamo la funzione purificatrice ed anche rigeneratrice, comunque dialettica che il fuoco riveste in Eraclito.
    Ovviamente, semplifico.

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  27. rif. Yari Matta
    Mi fa piacere vedere che hai apprezzato!
    Inoltre, anche al di là di tanti riferimenti simbolici, filosofici, letterari ecc. collegati alla figura del drago, a me lui piace anche come “personaggio” cinematografico.
    Lo trovo molto spettacolare.
    Benché mi piaccia molto anche il cinema d’Autore, non disdegno quello d’avventura.
    Per es. mi sono entusiasmato con la serie dei “Pirati dei Carabi”!
    Ciao.

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  28. rif. Solindue
    Infatti, non è davvero il tuo caso!
    La caratteristica del tuo sangue era probabilmente comune a quella di tanti draghi (o almeno di alcuni).
    Probabilmente, i draghi non godevano di buona stampa! Era quello, il problema…
    (Mail vista, rispondo prima possibile. Merci bien.)
    Buona giornata a te.

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  29. Per crescere e non rischiare l'estinzione dobbiamo studiare un piano per proteggere il nostro Habitat!Non solo quelo terrestre, ma soprattutto quello intellettivo :)

    Mah...sei proprio sicuro che ti piacciano le persone inquiete?!?

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  30. rif. guernica
    Allora studiamolo, no?
    E che cosa aspettiamo?!
    Scusa il tono APPARENTEMENTE aggressivo, ma se non lo studiamo noi, l'habitat, poi va a finire che arrivano i pterodattili... e ce lo invadono alla grande.
    Le persone inquiete... certo che mi piacciono. Perchè non si accontentano mai ma conducono la loro ricerca (e vivono la loro inquietudine) guidati solo dalla loro sincerità e volontà di capire, non da altro.

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  31. A proposito di draghi
    ...il suo nome era
    Cerutti Gino
    ma lo chiamavan drago
    gli amici al bar del Giambellino
    dicevan che era un mago ...

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  32. Ti do ragione!Pirati dei Caraibi mi ha entusiasmato,condivido anche la tua opinione sui film sui Draghi,mansueti e buoni...diversi da come solitamente vengono dipinti.Se dovessimo analizzare il valore puramente "metaforico" ,non ti viene in mente che qualche regista forse vuole farci notare che il "diverso"non è necessariamente cattivo?E se è cattivo,può sfiorarci l'idea che ha solo molta paura?...Troppo "cervellotico" ? Saluti e baci

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  33. Grazie della tua visita dalla mia "Venere" davvero una bella sorpresa :)
    solo ieri mi sono accorta che i miei commenti non risultavano più con il mio nome di blog "un tocco di rosa" bansì con il mio vero nome accorciato " Ross " chissá quanti non mi hanno riconosciuta :(
    Buon fine settimana. Ciao

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  34. rif. Alligatore
    Ricordo la canzone di Gaber!
    E’ simpatico questo tuo riferimento, che riporta i draghi in una dimensione in un certo senso più umana, tra gli amici del bar e del quartiere.
    Domanda: al nord e nord-est, di solito usate “drago” come sinonimo di persona estremamente in gamba, “dritta” ecc.?
    Puoi farmelo sapere… perché mi interessa.
    Mi pare che tempo fa, a Milano, in quel senso si usasse anche “gallo.”
    Buon week-end.

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  35. rif. Yari Matta
    Niente di “cervellotico”, Yari.
    Inoltre, l’hanno vista come te anche vari commentatori ed in effetti, la penso così anch’io.
    Il drago è passato nel tempo da mostro terrificante, essere spietato ecc. a figura orgogliosa e positiva.
    Un po’, se ci pensi, come è accaduto al pellerossa o all’extraterrestre.
    In questo, il cinema ha rivestito un ruolo importante: anche perché raggiunge (a torto o a ragione) un pubblico più vasto di quello che solitamente si dedica più alla letteratura o alla saggistica.
    Io, poi, certi “steccati” non li capisco.
    Salludus!

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  36. rif. Un tocco di Rosa
    Beh, Rosa, per me è stato grande piacere!
    Anche perché non è che si trovi tutti i giorni, un blog in cui si parli di mitologia greca!
    E quella mitologia è stata uno dei miei primi “amori” letterari.
    Inoltre, quel che più conta, da ragazzino i miti greci sono stati la mia prima lettura di un certo impegno.
    Ed a quei miti torno spesso, a dire il vero.
    Un caro saluto!

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  37. Rispondo alla tua domanda: dalle mie parti, a nord-est, "drago" è usato in modo ironico, per dire di una persona non proprio furbissima, quindi non direi un "dritto". Forse a Milano sì.

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  38. Scorrendo velocemente i commenti mi sembra non sia stata ancora menzionata la draghessa di Shrek, adorabile!
    Che poi si innamora di Ciuchino (l'impavido asinello compagno di Shrek) mettendo al mondo dei cuccioli di drago-asino che sono una meraviglia.
    Sono preparatissima in cartoni Disney grazie a Petite che mi fa fare gli straordinari!
    Ciao e buon fine settimana.

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  39. Devo dire che i draghi di una volta erano meno pericolosi di quelli moderni!
    Bel post...
    Ciao carissimo!

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  40. rif. Alligatore
    Informazione ricevuta, Ally.
    Mi interessa questo accostamento tra certi animali e certi difetti o pregi delle persone, a seconda delle zone geografiche.
    A presto!

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  41. rif. 2elle
    Niente male davvero, Elle, la draghessa che citi!
    Divertente poi la doppia natura dei cuccioli che nascono dall’unione tra lei e Ciuchino…
    Su Disney et similia sono piuttosto preparato anch’io: per motivi identici ai tuoi.
    Un film “normale”, purtroppo, non so più che cosa sia!
    Ciao e buon fine settimana anche a te.

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  42. rif. Miriam
    Condivido senz’altro il tuo parere.
    La nobiltà d’animo dei draghi sembra proprio che si sia persa... forse per sempre.
    Si spera in un loro ritorno.
    Ciao carissima!

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  43. Ho sentito parlare di persone inquiete...e qui la festa?
    Mi aggiungo alla cricca!!!
    Come sciamana, forse cambierei volentieri totem, in questi giorni, mi sento un drago sputta fuoco...in continua mutazione
    by Lilly

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  44. rif. maga di endor
    Indubbiamente, il cambiamento è una fase della vita per la quale si deve passare sempre.
    Molte volte, però, si preferirebbe stare in uno stato di quiete.
    Non di passività o di inerzia, certo, ma almeno di tranquillità. In modo da avere il tempo e la possibilità di riflettere.
    Ma non è che capiti tanto spesso, purtroppo.
    Ciao.

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  45. Riccardo quando ti iniettano nel sangue VELENO, diventi come una sorta di dottor jackil e Mr Hide. Guai a chi mi sta vicino, a meno che non sia stesa a letto immobile.
    E già...sto faccendo terapia. E visto che siamo su tema fantasy:I vampiretti hanno deciso di aggredirmi con più forza. Ma io divento una iena se é neccessario.
    Ancora 11 flebo e ho finito.(poi c'é la radio...)
    Oioioi.
    Poveri i miei familiari che devono sopportarmi come una mandria di Buffali inferocita!!!!
    Ciao
    Lilly

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  46. rif. maga di Endor
    Naturalmente ti auguro di riprenderti quanto prima, ed al meglio.
    Non aggiungo altro perchè non vorrei davvero correre il rischio di sembrare banale o retorico, ma spero proprio che tutto vada a posto.
    Del resto, mi sembri piuttosto... motivata, no?
    Buon inizio settimana.

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  47. Di primo acchito pensavo che il post avesse qualche riferimento al governatore della Banca d'Italia... pensa te.
    E invece... draghi veri :)
    Bello!

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  48. rif. Calzino Genuino
    Benvenuta, Calzino!
    No, il dott. Draghi non è stato invitato.
    Qui ho volato molto più basso... andavo a caccia di draghi, ma solo per svolazzare con loro in cerca di nuove terre e nuovi cieli.
    A presto!

    RispondiElimina
  49. Bellissima figura quella dei draghi. A me viene in mente quello di Shreck (era un drago se non erro) che si innamora di ciuchino. Esempio meno aulico ma altrettanto dolce a mio avviso.

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  50. Ti ringrazio per le parole lasciate sul mio blog.. ho avuto modo di leggere i tuoi ultimi post e conto di potermi fermare fra queste pagine più approfonditamente in questi giorni.
    Avrei piacere di parlare con te per consigli o critiche, qualora ce ne fossero...
    Credo si abbia sempre bisogno di imparare.
    Nel mio blog trovi tutti i recapiti.
    A presto.
    Ilaria

    RispondiElimina
  51. rif. Daniele Verzetti il Rockpoeta
    Bella davvero, piena poi di vari simboli e comunque, molto spettacolare anche dal punto di vista cinematografico.
    Shreck era però un orco... altra figura in ogni caso interessante.
    A presto!

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  52. Grazie riccardo...Dopo $ giorni a KO, ora sono risorta dalle mie ceneri.
    Te l'ho detto che ero in continua mutazione! sono in verità un'Araba Fenice
    Ciao Lilly
    al prossimo post

    RispondiElimina
  53. rif. deasense
    Benvenuta, Ilaria!
    Naturalmente, torna pure quando vuoi; mi farà senz'altro piacere.
    Il dialogo è una cosa che mi piace molto (questo benchè non mi senta molto in grado di formulare critiche o di fornire consigli).
    In ogni caso hai ragione, abbiamo sempre tutti bisogno di imparare.
    A presto, quindi.

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  54. rif. maga di Endor
    E questo è quello che conta, animali mitologici a parte!
    Alla prossima, dunque.

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  55. Non mi sono mai sentita un drago, e neppure un cavaliere.
    Troppe volte mi sono sentita farfalla, troppo effimera e fragile, altre volte un mastino riottoso, in altre ancora un cavallo da tiro, ma mai, dico mai, un drago.
    In ogni caso un amico drago, con fiamme e fumo dalla bocca, è molto meglio di tanti umani che con la bocca bruciano la speranza con imposture e inganni senza vergogna alcuna.
    Ciao Riccardo.

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  56. rif. sonia ognibene
    La penso esattamente come te, Sonia.
    In realtà, io mi riferisco al drago per quella che si presenta come sostanziale onestà ed inoltre, per il suo essere e/o sentirsi solo in un mondo in cui, spesso, la caccia contro di lui non chiude mai.
    Drago quindi non come sinomimo di superiorità.
    Ciao!

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  57. Non avrei mai pensato che ti identificassi in un drago per superiorità: ti conosco poco, ma abbastanza per capire che mi trovo davanti ad UOMO, degno ancora d'essere definito tale.
    Ciao.

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  58. rif. SOnia Ognibene
    Ti ringrazio di VERO cuore per quanto mi hai scritto, Sonia.
    CERCO di essere come dici, anche se spesso è difficile. Tremendamente.
    La stima, comunque, è senz'altro reciproca.
    Ciao e grazie ancora!

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  59. Interessantissimo post Riccardo, tocchi il nostro immaginario da bambini e quello da aduti.
    Il drago, nelle opere favolistiche è sempre stato l'oggetto da conquistare e uccidere dei cavalieri medievali, tutto onore e obbedienza, il bene impersonificato, uccidendo un drago, come S.Giorgio, ottengono gloria ed onore. la sconfitta del male insomma.
    Ma in effetti è una posizione manichea: Ci abbiamo mai parlato ai draghi? Abbiamo chiesto loro che idee hanno? Mai.
    Ora scopriamo che non sono così male, che hanno un cuore e lo donano anche in prestito per salvare la vita di un uomo, come nel film che hai citato, che anche a me è piaciuto moltissimo.
    Non vorrei però che anche qui ci fosse lo zampino della politica. Nel senso che diventando i draghi buoni anche i politici corrotti non sono poi da buttare. Il famoso mondo alla rovescia. Ma non voglio essere maligno, anche perchè il film non è italiano:)))
    Infatti preferisco pensare come Umberto Eco nel Nome della Rosa:
    ".... tu hai vissuto, mio caro ragazzo,una serie di avvenimenti in cui ogni retta regola sembrava essersi sciolta. Ma l'anticristo può nascere dalla stessa pietà, dall'eccessivo amor di Dio o della verità, come l'eretico nasce dal santo e l'indemoniato dal veggente e la verità si manifesta a tratti anche negli orrori del mondo, così che dobbiamo decifrarne i segni, anche là dove ci appaiono oscuri e intessuti di una volontà del tutto intesa al male...."
    Quindi viva i draghi se questi hanno un cuore.

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  60. rif. logos nella nebbia
    Considerazioni molto interessanti, Lorenzo.
    Soprattutto (avrai intuito che io ho un cuore diciamo “medievaleggiante”) quelle che si collegano al “Nome della rosa”.
    Considerazioni e citazione che a loro volta si collegano alla natura contraddittoria della realtà e talvolta della stessa dimensione etica.
    Certo, bisogna stare attenti affinché il bene sia vissuto in modo sano, voglio dire a favore dell’uomo e non staccato dal suo essere, dai suoi bisogni, progetti, interessi, dalle sue aspirazioni ecc.
    Quel che, per es. potrebbe trovarsi nel concetto kantiano di assoluta universalità della legge per non violare la quale, una persona era obbligata anche ad informare chi inseguiva un amico per… ucciderlo.
    Ciao!

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  61. Le leggende di draghi, unicorni, elfi e altri esseri mitologici mi hanno sempre affascinata. Penso che gli esseri più spaventosi siano gli esseri umani comunque. Ciao. Anna Maria Cuccu

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  62. rif. Anima triste
    Benvenuta da queste parti!
    In effetti, spesso gli esseri umani ne combinano di tutti i colori.
    Soprattutto certi di loro!
    E mica vogliono saperne, di smetterla...
    A presto, AnnaMaria.

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  63. Bella descrizione, Riccardo! Sai che mi reso simpatiche queste "creaturine" per le quali non mai nutrito una particolare propensione?
    A presto.
    Rosamaria

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  64. rif. anonimo
    Vedi, Rosamaria?
    In fondo, anche i draghi hanno i loro pregi, dopotutto.
    Io penso che si debba cercare di capire anche il loro punto di vista e mettersi nei loro panni... pardon, scaglie!
    A presto.

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  65. Sin da bambina ho amato i draghi e ricordo che quando venivano uccisi dal principe eroe mi rattristavo... Le figure mitologiche mi affascinavano ... ma fanno davvero paura? Oggi fanno paura gli esseri "disumani" e ce ne sono davvero tanti!

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  66. rif. Antonella
    Benvenuta sul mio blog, Antonella!
    Di quegli esseri che giustamente chiami "disumani", ce ne sono tanti ma tanti... Forse neanche noi immaginiamo quanti!
    Per questo bisogna stare dannatamente in guardia, ogni giorno...
    Ciao.

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  67. Draghi, draghetti , dragoni, mi hanno sempre intrigato un sacco....Li trovo teneri e protettivi, si un drago in giardino ci potrebbe proprio stare! Ciao caro Ricky!

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  68. rif. nella
    Effettivamente, Nella, penso che dovremmo rivedere l'immagine che abbiamo dei cari "animaletti"....
    Inoltre, un drago in giardino potrebbe tenere a bada certi fastidiosi venditori porta a porta!
    Ciao rock sister!

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