I fatti. Nel novembre 2008 i dipendenti della Geas, “ditta consortile di Piacenza che si occupa della pulizia dei treni in Sardegna, aveva “punito” i suoi dipendenti “con nove giorni di sospensione non retribuiti per assenza ingiustificata dal lavoro” (L’Unione sarda, n° cit.).
Tale misura era gravemente lesiva dei diritti dei lavoratori, poiché gli uomini della Geas non si erano, come sostiene la ditta, assentati dal lavoro senza giustificazione.
L’assenza dal lavoro era infatti motivata dal fatto che i lavoratori avevano scioperato “per protestare contro 39 licenziamenti” (L’Unione, n° cit.).
Il motivo era quindi validissimo: nel momento in cui dei lavoratori vedono minacciato il posto di lavoro, che è la loro unica fonte di sussistenza, per esser più chiari di pane, hanno diritto di protestare e di scioperare.
Del resto, il diritto di sciopero è sancito dalla Costituzione (Costituzione della Repubblica italiana, parte1/a, tit. III, rapporti economici, art.40).
Di fronte alla punizione decisa dalla Geas, i sindacati “(Salpas Orsa in testa)”, avevano presentato “un ricorso all’Ispettorato del lavoro”. Ed il già citato Collegio “ha respinto inoltre qualsiasi sanzione disciplinare da parte della Geas nei confronti dei suoi lavoratori” (L’Unione, n° cit.).
Peraltro, come sostiene Davide Fenu del Salpas Orsa: “L’iniziativa di protesta non ha violato in alcun modo le disposizioni contrattuali né gli ordini di servizio e tra l’altro era stata preventivamente segnalata dalle segreterie regionali sindacali” (L’Unione, n° cit.).
Del resto, c’è un diritto garantito ai lavoratori dal Testo che tutti sono tenuti a rispettare: la Costituzione.
Quel Testo, infatti, assicura che “l’iniziativa economica privata è libera” ma che: “Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana” (Costituzione, parte 1/a, tit. III, art. 41).
Fenu aggiunge: “Eravamo certi dell’esito positivo del ricorso. Per noi si tratta comunque di un’importante vittoria e non possiamo che essere soddisfatti” (L’Unione, n° cit.).
Ma per me, si può anche essere sicuri degli esiti positivi di un ricorso, di una protesta, d’aver ragione ecc.
Il Collegio ha dato ragione ai lavoratori della Geas, il che è molto importante sui piani giuridico, morale e sociale.
Complimenti perciò ai sindacati, che hanno presentato ricorso ed al Collegio che l’ha accolto. E complimenti soprattutto a loro: ai lavoratori.
Forse che... l'Italia si stia scrollando di dosso un po' di immoralità e si stia rivestendo di buon senso e giustizia?
RispondiEliminaSonia
rif. sonia ognibene
RispondiEliminaIo lo spero tanto, Sonia.
Del resto, se non erro nella "Repubblica" di Platone leggiamo che perfino i ladri posseggono delle leggi.
L'impulso quindi alla giustizia è parte integrante della nostra umanità.
Ciao!
e speriamo lo facciano anche alla Thyssenkrupp, a Crotone ecc ecc ecc ...
RispondiEliminaUn altro spiraglio di luce davvero importante; un'altra boccata d'ossigeno essenziale. Forse davvero si può iniziare a sperare....
RispondiEliminaCi sono notizie, come questa, che aprono spiragli e rimandano un'immagine del paese migliore di quella a cui siamo abituati.
RispondiEliminarif. artemisia65
RispondiEliminaEd a Sarroch, a Mineo...
Sono tante e vergognose, le violazioni dei diritti dei lavoratori.
Per loro, il binomio giustizia-sicurezza rimane spesso un flatus vocis, un fiato di voce.
rif. daniele verzetti, il rockpoeta
RispondiEliminaSono d'accordo, Daniele.
Infatti, quel che tante volte crea sfiducia(quando non porta ad una vera e propria resa) è la mancanza di speranza.
L'idea, insomma, che i giochi siano fatti e che non ci sia ormai più niente da fare...
Rien ne va plus, come in una tragica roulette.
rif. silvana
RispondiEliminaCondivido, Silvana.
Io sono davvero convinto del fatto che il "Paese reale" sia migliore di quello (spesso virtuale) che troviamo su tanti media.
Il problema è che spesso quel Paese non ha voce...
Ma si cominciano ad intravedere dei segni di miglioramento: oltre che dal punto di vista giuridico-legale, anche da quello del mondo del lavoro.
Basti pensare alla grande vittoria degli operai della Innse, a cui idealmente e praticamente si stanno richiamando in tanti.
m'ero persa il post, e grazie per la citazione che mi porta indietro di tanti anni...
RispondiEliminail paese e` muto, caro prof., parlano solo quelli che alzano la voce.
si urla ormai.. e gli operai non esistono piu` quasi, nel senso di quelli a cui siamo abituati, e molti di loro votano lega.
ti abbraccio.
rif. emma
RispondiEliminaPenso che quegli anni siano stati per te molto belli o almeno, interessanti...
Comunque, il detto citato racchiude parecchia verità: significa che appunto la verità e la giustizia non devono rimanere astratte questioni teoriche, ma parecchio pratiche.
Si urla, perchè altrimenti non ti ascoltano.
Quanto agli operai, forse il vento sta cambiando e come ho detto, abbiamo l'esempio fornito da quelli della Innse.
Ma bisogna farlo sapere perchè appunto, non basta aver ragione...
Ciao!
Bisogna sempre lottare, altrimenti se passa il concetto che un'azienda può punire i lavoratori che scioperano ritorniamo all'ottocento quando non esisteva neanche il diritto di sciopero.
RispondiEliminaUna notizia così veramente ti rincuora e voglio dire grazie a te che l'hai fatta conosere.
RispondiEliminaM'immagino la soddisfazione di quei lavoratori che avevano ragione e gliel'hanno data.
Molto simpatica la frase in reggiano detta da Emma.
Ad essere sinceri, la cosa che più mi ha colpito della vicenda che hai qui esposto, è la 'punizione' che era stata inferta a seguito di una rivendicazione sindacale legittima nella sostanza e corretta nella forma.
RispondiEliminaVedere che alla fine il diritto non viene calpestato (in questo caso così come è stato nel guidizio costituzionale sul cosiddetto 'Lodo Alfano'), serve a ravvivare quel prezioso bene che, come ci ricordi, si chiama speranza.
Un saluto.
rif. matteo
RispondiEliminaMolto ben detto, Matteo.
Ed il pericolo di una regressione di tipo storico è purtroppo sempre possibile, dato che nella vita degli esseri umani (ed in particolare in quella dei lavoratori) non esiste una linearità.
I diritti acquisiti non sono insomma acquisiti una volta per tutte; per essi bisogna quindi continuare a battersi. Sempre.
rif. il monticiano
RispondiEliminaSì, Aldo, si tratta di una notizia che rincuora davvero!
Inoltre, l'ho "scoperta" quasi per caso una sera che stavo riordinando dei vecchi giornali.
Quel numero dell'Unione Sarda, tra l'altro, non so neanche come mi sia capitato in casa (è un giornale che leggo poco).
Comunque, è una gioia quando chi lavora vede che è trattato da essere umano. Il che, non capita spesso...
rif. franz
RispondiEliminaInnanzitutto benvenuto, Franz!
Purtroppo, dobbiamo registrare (e da tempo) vari attacchi ai diritti dei lavoratori.
Sembra quasi che quella sia una prassi "moderna" mentre puzza parecchio di '800.
Il nuovo che fa l'occhietto al vecchio...
Ma a quanto pare c'è un limite (benchè quel limite venga varcato spesso) e quel limite è dato dal diritto: senza il quale non rimane che la legge della giungla.
A presto!
Una bella boccata d'ossigeno ma non bisogna abbassare la guardia...
RispondiEliminarif. pierprandi
RispondiEliminaVerissimo, Pier.
Anche perchè "lorsignori" stanno sempre all'erta, come vediamo tutti i giorni...
Benvenuto anche dalle mie parti Riccardo, ti scopro leggendo di una vittoria di lotta dei lavoratori, ossigeno puro di sti tempi...
RispondiEliminaMi sembra una vittoria bella ed importante.
RispondiEliminaIo credo che la giustizia esista e che tutti ce la portiamo dentro, anche se a volte scegliamo di ignorarla.
Ciao,
Titania.
rif. licia titania
RispondiEliminaE' vero, a volte (o anche spesso) preferiamo guardare un'altra parte.
Ma la giustizia è parte integrante del nostro essere umani... è come l'aria, come l'acqua.
Senza, non si può vivere.
rif. il russo
RispondiEliminaBenvenuto anche a te, Russo!
L’ossigeno di cui parlato è senz’altro indispensabile.
E chissà che non sia segno come dire?, di un cambiamento di rotta…
Sarebbe anche ora!
rif. licia titania
RispondiEliminaErrata corrige: guardare da un’altra parte.
Anche se molte volte, ci INDUCONO a guardare da un’altra parte.
Bella notizia, ogni tanto ci vuole. In quanto a diritti, lotte, battaglie, elezioni, sesso e politica, non bisogna mai dare nulla per scontato. In positivo e in negativo. E poi, ancora più importante, non bisogna lasciare l'ottimismo nelle mani di quel tale. Buona domenica.
RispondiEliminarif. alligatore
RispondiEliminaMolto ben detto, Alligatore.
Del resto, deprimersi non serve a granchè.
Inoltre, esiste molta differenza tra il sano ottimismo e le semplici illusioni...
L'ottimismo di cui parlo, aiuta a vedere le cose come sono, senza negare le difficoltà in cui si trovano avviluppate e cerca in fin dei conti di risolverle.
Buona domenica anche a te.
Riccardo sono finita sul tuo blog in seguito al commento che hai lasciato sul mio e che mi sono permessa di pubblicare perché sintesi perfetta delle analogie tra il regime che vige in Italia e l'ur-fascismo...
RispondiEliminaComplimenti per il blog e grazie
rif. chiara milanesi
RispondiEliminaMoltissime grazie, Chiara!
Ed inoltre, benvenuta a bordo di questo... pazzo treno.
Considero del resto molto importante un lavoro di scavo storico-culturale e di confronto tra il passato ed il presente.
O rischia di non esserci futuro.
Grazie anche per la stima che manifesti per il blog.
Ciao!
Triste che si debba ricorrere al Collegio per far valere un diritto sancito dalla Costituzione!!!
RispondiEliminarif. mariacristina
RispondiEliminaInnanzitutto benvenuta da queste parti, Mariacristina!
Sì, il fatto è (come dici) davvero triste.
E meno male che c'è ancora qualcuno che certi diritti li fa ancora difendere!!!
Ciao.
Un sindacato che fa il sindacato.Bene, bene!
RispondiEliminaCredo che mai come in questi anni la Costituzione sia stata sbeffeggiata ed ignorata.
Insegnano che è legge fondamentale dello Stato.Ma la maggiranza se ne frega...e non ne consoce i contenuti.Cose gravissime!
Sono rientrata Riccardo!La mia trasferta sarda è stata stupenda come sempre...ma non sono riuscita a scendere da Sassari a Cagliari.Non mancheranno occasioni però.
rif. guernica
RispondiEliminaSì, in effetti non è quello che capita troppo spesso... molte volte, ci sono sindacati che dormono.
E quando i sindacati dormono, i lavoratori hanno certi incubi...
Lo sbeffeggiamento della Costituzione è una delle cose più gravi che possano esistere, in uno stato democratico.
Perchè la carta costituzionale (e la nostra è una delle più avanzate) garantisce, come riaffermato di recente dalla Consulta, l'uguaglianza di TUTTI i cittadini di fronte alla legge.
Ben tornata a casa, Guern' e spero che a Sassari ti sia trovata bene.
Ma forse avrai trovato un po' di freddo, o no?
In ogni caso, magari un giorno ce la fai, a capitare a Casteddu (Cagliari).
Ciao!
Ma a Casteddu ci sono stata già diverse volte!Bellissima!:)
RispondiEliminaQuesta volta per tempi ristretti e volo da Alghero...non si è potuto.
Freddo!???Beh molto poco...qui è pieno inverno caro Riccardo!Brrr...ci saranno 10 gradi in meno!
Immagino a L'Aquila...