Partito da una città del Sud o delle Isole
luoghi quelli in cui il lavoro
quasi mai è diritto, troppo spesso è regalo o privilegio
e dove per essere onesto devi esserlo molto di più
e per restarlo devi essere duro
molto più dei duri.
Partito con un sogno di rock appena addolcito dal roll,
ma quello che non sai è che andava a Bologna
e che lei andava nella stessa città,
lei che aveva conosciuto su una spiaggia
vicina ad una mare su cui il sole splende come il sorriso di Dio,
ma vicina quella spiaggia anche ad una terra
rovinata dal ghigno del Diavolo.
Quello che non sai, amico mio, è che lei
era partita da un paesino del Nord
per andare a studiare arte a Bologna.
Quello che non sai, amico mio, è che quasi tutti
le dicevano che era pazza
quando parlava di alberi che di notte camminavano,
di stelle che piangevano di nascosto
e quando dava un nome sempre diverso
a tutte le radici a tutti i sassi e ad ogni filo d'erba
che calpestava scusandosi con un triste sorriso.
Lei partì all'alba del primo giorno d'agosto
ed il treno correva,
ma non veloce quanto i pensieri della nuova vita
che certo avrebbe gustato in quell'antica e grande città,
non veloce quel treno quanto le sue speranze di giovane donna
solo un po' venate di paura.
Quello che non sai, amico mio, è che
si videro alla breve e struggente distanza
che separava lui e lei dalla corsa
verso un bacio ed un abbraccio di fuoco che
non poterono darsi,
perché la bomba fascista esplose
trasformando la stazione della città
in terribile carnaio, orribile Inferno e mattatoio
che ancora uccide e strazia.
Quello che non sappiamo è chi ordinò la strage
e finché non avremo nomi e motivi
quei morti vagheranno per la stazione
continueranno a morire ogni giorno ed ogni giorno ancora
chiedendo una giustizia non fatta di cordoglio dal taglio di impeccabile sartoria
mentre continua la moria degli innocenti fatti a pezzi a Bologna, quel 2 agosto del 1980.
Quello che sappiamo è che lui e lei si sono ritrovati
perché certo, c'è vita oltre questa,
quello che sappiamo è che ora sono tristemente felici
perché cari amici e care amiche,
l'amore diventa aspro e quasi una falsa gioia
quando vite innocenti siano state offese
come in quella stazione di un agosto ormai lontano,
ma che continua, continua e non smette ancora ed ancora di bruciare.
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