mercoledì 24 dicembre 2014
La miglior-peggiore bevanda di Natale
Il pasticciaccio è cominciato
qualche anno fa.
Camminavo al tramonto su e giù
per il porto di Cagliari, pochi giorni prima di Natale, ridendo delle
luci e dei canti, dei sorrisi e della falsa allegria della gente.
Odiavo quella
allegria ma odiavo molto di più la prospettiva che potesse essere
vera: la sola realtà
che amo è il dolore..
quello che provano i lavoratori, gli immigrati, i vecchi, i
disoccupati, gli orfani, i malati, i galeotti; insomma, gentaglia del
genere.
Be',
ad un certo punto un tipo con la sua dannata barba bianca mi ha porto
una fiaschetta dicendo: “Bevi, figliolo.”
Pensavo
che fosse uno di quei vecchi marinai che si ostinano ancora a cercare
un imbarco e che io ed i miei amici ci divertivamo a torturare... ma
sbagliavo: perché dopo pochi sorsi, quella bevanda (che sapeva di
pino, miele, neve, ed acquavite) mi fece venire una strana voglia.
Così
corsi in consiglio regionale, chiesi la parola ed anche se ormai non
ero più sindaco da anni ma amministratore delegato della Dermud,
confessai; dissi tutto dei falsi in bilancio, dei pestaggi di operai
e sindacalisti camuffati da “scontri” con la polizia, vuotai il
sacco sui ricatti sessuali cui costringevamo le dipendenti, rivelai
la vecchia storia dei marinai le cui torture era possibile scaricare
da internet, ovviamente a pagamento.
Le
prove che fornivo erano così schiaccianti che perfino i miei
complici di abusi, torture, cocaina e sfruttamento dovettero ordinare
il mio ed il loro arresto seduta stante.
Qualcuno
venne a trovarmi in carcere. Il vecchio dalla fiaschetta maledetta me
ne fece trovare un'altra: la passai in giro... e ricominciò la
schifosa mania dell'onestà e della verità!
In
poche ore, solo in Sardegna, furono arrestate centinaia tra
consiglieri regionali e provinciali, alti ufficiali dell'esercito e
della polizia, avvocati, amministratori delegati, prefetti, vescovi,
commercialisti, banchieri...
Come
se fosse un vampiro,
ogni bevitore di verità sentiva
il bisogno di costringere altri a bere quella tremenda bevanda!
La
follia del confessare arrivò fino a Roma: il governo crollò in 3
ore e 5 minuti.
Il
presidente della repubblica si autoaccusò in diretta tv di
tradimento della Costituzione, frode fiscale, accordi con la neomafia
e tentato golpe.
Fu
però salvato dall'accusa di fabbrica clandestina di acquavite:
quello era era un reato mio,
al quale ero molto affezionato!
Venne
a trovarmi in carcere la cancelliera tedesca Teufelin von Blut... con
un antidoto, che però non funzionò. Un secondino le offrì un
goccetto e tra le tante, pessime cose che la von Blut confessò,
saltò fuori la prossima costituzione di un “partito postnazista”
e la soppressione del parlamento europeo, che sarebbe stato appunto
sostituito “per circa 30 anni” da quello tedesco.
Fu
assassinata dal direttore della Cia, che voleva impedire a quello del
Fmi di dire quel che sapeva su certi golpe, fondi neri ecc.;
purtroppo, quando si spara, il fuoco amico esisterà sempre.
Ma
ha fatto veramente scalpore la notizia di alcuni scontri a fuoco,
avvenuti in piena Wall Street, tra bande di mafiosi, massoni,
banchieri ed analisti finanziari.
Oggi,
23 dicembre, il presunto Santa Klaus è in volo verso New York; si
prevede il suo atterraggio sul tetto della Grand Central Station per
le 22 del 24. Inoltre, egli ha indetto una riunione all'Onu (ore 23
circa) con tutti i leaders della Terra; quei pochi ancora a piede
libero.
Nel
recarsi al Palazzo di vetro qualcuno gli ha urlato: “Babbo
Natale, tu non esisti!”
E
lui: “Se è per questo, caro Mattia Cenci, fino a poco fa c'era chi
pensava che non esistessero neanche i diritti dei lavoratori e della
povera gente. Vergognati, giovanotto!”
Così
Babbo Natale è stato scortato da una pattuglia di poliziotti-gospel
all'Onu, dove parlerà tra non molto.
Ma
abbiamo una notizia d'agenzia. Il maledetto ha dichiarato pochi
secondi fa: “Cari amici e care amiche, l'effetto della mia
grappetta durerà pochi altri giorni. Cominciate ad inventarvi
qualcos'altro, non potete affidarvi sempre a Babbo Natale...”
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Una fiaba molto attuale, che non si fa fatica a leggere come realistica. Se quella bevanda esistesse, non si fa fatica a pensare che gli effetti sarebbero quelli raccontati.
RispondiEliminaEppure, essendo Natale, vorrei che fosse vera l'illusione... e che l'umanità abbia infine la meglio!
Un caro saluto e Auguri!
Questa sì che è una favola di quelle con i fiocchi (senza neve! ma buonissima grappa!) E me lo immagino il governo sparire in tre ore cinque minuti: mi immagino in particolare gli ultimi 5'! Credevo che la Dame finisse spupazzata da un vecchio sporcaccione per vendetta, ma invece no perché ormai poveretto non ce la fa più. E dopo... dopo tutto lo sfacelo, rinascere.. Eh! Beh! ci vorrebbe proprio un nuovo natale.
RispondiEliminaUn abbraccio
Nou
Stupendo, questo è il vero spirito del natale ;)
RispondiEliminarif. nina
RispondiEliminaSperiamo proprio che come scrivi, abbia la meglio l'umanità!
Certo però che un aiutino non guasterebbe, non guasterebbe proprio: almeno per far partire la faccenda...
Un caro saluto ed auguri anche a te ed ai tuoi!
rif. Nou
RispondiEliminaCara Nou, grazie!
Durante queste vacanze mi sono autoimposto il compito d'andare alla ricerca non del tempo perduto (scusa, Proust) bensì di quella magica o mistica grappa...
Magari riesco anche a "disattivare" la Dame, che nel mio tedesco maccheronico ho chiamato Teufelin von Blut (Diavolessa del o di Sangue).
NON scusa, signora Merkel!
Un abbraccio ed auguroni a te ed ai tuoi!
rif. Alligatore
RispondiEliminaSì, Ally, lo spero proprio: non solo bontà (spesso soltanto presunta) ma anche fantasia e voglia di cambiare le cose da cima a fondo!
Niente di meglio di una favola, purché sia forte, come un fragore di bomba, per risvegliare dall'assopimento delle coscienze e vedere il Natale fuori dallo stereotipo sdolcinato che fa comodo a troppi.
RispondiEliminaAuguri vivissimi, Riccardo:-)
Fata C
rif. fata confetto
RispondiEliminaSì, vero, verissimo: vorrei proprio che tutta la sdolcinatezza che ci rifilano per Natale sparisse una volta per tutte e che le coscienze riprendessero ad essere... coscienti!
Auguri vivissimi anche a te!
Una fiaba moderna,con protagonisti molti vicini al reale.E visto che neanche a Babbo Natale intende darci una mano,non ci resta che metterci al lavoro,per dare un riassetto a questa nostra strana società.Basta iniziare...
RispondiEliminarif. chicchina
RispondiEliminaDiciamo che lui ci prova... almeno lui!
Poi sta a noi darci da fare, l'importante è che la faccenda sia fatta con convinzione, spirito di giustizia e la necessaria intransigenza verso chi ha causato tanti mali...
Tanti auguri a te ed ai tuoi!
sfuggita dai tasti una 'a' davanti a babbo natale .Approfitto per augurarti un anno ricco di buone premesse e promesse vere.
EliminaSei sempre sopra le righe, mio caro Riccardo! Mi piace molto!
RispondiEliminarif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaBeh, lo sai: la fantasia è una delle poche scale che abbiamo per accedere a piani che siano davvero liberi dalla noia e spesso, anche dal dramma!
Auguri di buonissime feste, sia pure in ritardo.
Grazie, grazie, grazie. RICAMBIO!
RispondiEliminarif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaGrazie molte anche a te, Sonia.
Buon anno e... speriamo bene, per tante cose!
rif. chicchina
RispondiEliminaNessun problema per le "a", figurati!
Spero ed ovviamente ti auguro anch'io un anno che ci faccia sentire tutti più vivi, solidali, svegli e pronti a fare qualcosa per migliorare le cose.
Buon anno!