martedì 24 dicembre 2013
Rock-blues natalizio
Probabilmente questa crisi è la
peggiore dalla fine della guerra. Per quello che vale, su questo blog
me ne sono occupato nei post da me intitolati La chiamano crisi.
Del resto, aumenta sempre più il numero delle persone che fruga
nei bidoni della spazzatura!
Io penso che dica bene
l'economista Vladimiro Giacchè: una crisi causata dalle banche,
dagli speculatori e
minimizzata da “esperti”, Grandi sacerdoti del dio
mercato e politici complici, è
stata scaricata sulle spalle di lavoratori, precari, disoccupati,
anziani, malati, immigrati ecc.
Ma
da questa crisi si dovrà uscire
e certo non si potrà pretendere che per citare un'espressione
utilizzata da alcuni vescovi che
tempo fa appoggiarono delle lotte operaie, “la collera
dei poveri” possa evitare di
scoppiare ancora per molto.
Il
Natale: se ci
pensassimo bene, vedremmo che il suo spirito dovrebbe essere di
solidarietà e di giustizia. Uno spirito quindi sociale,
non dolciario. Nella
grotta di Cristo non c'erano panettoni e spumanti ma fame e gelo; la
Palestina non era percorsa da festanti Babbi Natali ma battuta da
duri reparti di fanteria e di cavalleria di un esercito di
occupazione.
E
potrei continuare parlando oggi di
alluvioni, terremoti, guerre, licenziamenti, suicidi ecc. Ma il
filosofo Ernst Bloch invitava non ad un ottuso ottimismo bensì al
dovere di non cedere al discutibile “lusso” del pessimismo. Un
pessimismo che non cambia niente ma anzi continua a farci vivere “una
vita da cani.”
Ognuno
guarderà in sé stesso ed in sé stesso vedrà del bello e del
brutto: entrambi i lati serviranno a farlo ripartire.
Varrà
poco, ma nel 2013 ho finito di scrivere un altro romanzo
ed ora che purtroppo la mia casa editrice (“La
Riflessione”) ha chiuso,
presto ne cercherò un'altra.
Dopo
molti mesi ho ripreso a correre.
Dopo
qualche anno ho ripreso in mano dei lavori di filosofia che
terminerò.
Ho
pubblicato più spesso sul blog.
Dulcis
in fundo, dopo quasi 2 anni sono stato richiamato da una scuola.
Insomma,
non è certo il migliore dei mondi possibili (Leibniz, a
cuccia!) né io sono il migliore
dei Riccardi possibili, ma come scriveva Gramsci, una volta un uomo
era caduto in un fosso. Chiamava aiuto, chiamava e chiamava ma non
lo aiutava nessuno... finché lui si tirò su sulle sue
braccia e sulle sue
gambe.
Così
uscì dal fosso, riprendendo a camminare e levandosi di dosso tutta
la sporcizia in cui purtroppo era finito.
Buon
Natale, buon anno e facciamoci forza. Ma nello stesso tempo, mentre
usciamo dal fosso cerchiamo di tirar fuori anche qualcun altro;
almeno proviamoci:
perché insieme si
cammina meglio.
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Giusto, verissimo Riccardino, insieme si cammina meglio, anche se sei solo tu che ti sei tirato fuori dal fosso, che ti sei tolto tutta la sozzura del luogo, sei hai incominciato a camminare , ma la condivisione è l'anima della libertà e della felicità!
RispondiEliminaTutto il bene del mondo per te amico caro!
Dietro ogni linea di arrivo c'è una linea di partenza.
RispondiEliminaInsisti anche se tutti aspettano che tu desista....
Fai in modo che invece di compassione ti portino rispetto.
Quando non puoi correre, cammina veloce;
Quando non puoi camminare veloce, cammina;
Quando non puoi più camminare usa il bastone;
Però non trattenerti mai.
Madre Teresa di Calcutta.....
Ciao Riccardo tanti Auguri di Buone Feste.
Lidia.
auguri!
RispondiEliminarif. Nella Crosiglia
RispondiEliminaCarissima Nella, tutto il bene del mondo anche a te!
Ed è vero: è fondamentale con-divide, dividere con.
Con qualcuno, aspettando che si possa trovare quel che Dylan chiama "Rifugio dalla tempesta." Perché il maledetto freddo che perseguita chi soffre ancora possa finalmente levarsi dai piedi!
Un abbraccio.
rif. Gibran
RispondiEliminaCiao, Lidia!
Molto belli i versi da citati...
Soprattutto questo: "Fai in modo che invece di compassione ti portino rispetto."
Spero davvero che tu possa stare meglio e che queste siano per te feste realmente... festose.
Un caro saluto!
rif. cooksappe
RispondiEliminaBenvenuto o benvenuta!
E buone feste anche a te.
Riscriviamoci presto, va bene?
Ciao!
Questo tuo Rock-blues natalizio è in perfetta sintonia con il Natale che stiamo vivendo, mi ha fatto bene leggerlo, ieri sera e vale per tutto l'anno.
RispondiEliminaSono felice che il tuo nuovo romanzo sia in arrivo e curiosa di leggerlo, non appena edito.
Un caro saluto
Nou
rif. Nou
RispondiEliminaEh, in effetti ho cercato di "accordarlo" in base alla musica sociale non particolarmente gioiosa che stiamo subendo un po' tutti...
Quanto al romanzo, devo capire a quale casa editrice rivolgermi,il che magari richiederà un po' di tempo. Ma l'importante,, come sempre, è darsi da fare...
Un caro saluto anche a te!
Yeah, evvai!!!
RispondiEliminaSono contenta di questo Natale di ri-nascita, di ri-partenza...nonostante tutto.
Grande Gramsci, se pensiamo quanto ha lottato per uscire "dal suo fosso", non possiamo mai rinunciare a combattere contro le debolezze umane (contro l'ingiustizia sarà possibile?)
Che continui così!!!
Maria
rif. alicemate
RispondiEliminaSì, di ripartenza: hai detto proprio bene. Ti sembrerà strano, ma me ne sono reso conto del tutto... solo scrivendo questo post! Poi dicono che la scrittura non serve...
La lotta contro l'ingiustizia sarà (é) possibile superando l'egoismo misto a scoraggiamento che in un modo o nell'altro, affligge ognuno di noi.
Buone feste a te ed ai tuoi e speriamo proprio che continui così!
Serve scrivere,parlare,condividere,per esorcizzare la paura,paura di non farcela,paura delle solitudini,tante,paura di restare indietro.
RispondiEliminaServe per trovare un po di energia e sperare e fare.Da qualche parte si deve,dobbiamo ricominciare:e perchè no,dando un mano a chi potrebbe scivolare nel fosso,vicino a noi:hai ragione insieme si cammina meglio!Che i giorni a venire ci regalino un po di quanto abbiamo sperato.Ciao
rif. chicchina
RispondiEliminaBen detto: ci sono tanti, tanti tentativi e tante cose da fare... senza temere che questo possa rivelarsi inutile o magari, assurdo...
Soprattutto, bisogna evitare il pericolo di chiudersi nella propria solitudine, nel proprio senso di sconfitta e di inadeguatezza... perché così, nel fosso si sprofonda sempre di più!
Forse il mio post può sembrare più ottimista di quanto poi non sia (io & la mia situazione) ma... l'importante è cercare di ribaltare il risultato...
Contraccambio di vero cuore gli auguri ed a presto!
Sono d'accordo con quanto dici alla fine del post; possiamo essere solidali tra di noi, e sostenerci, solo dopo aver imparato a camminare sulle nostre gambe, con dolore.
RispondiEliminaTanti auguri per tutto, Riccardo, per il tuo lavoro, per il tuo libro, per la tua filosofia, per la tua famiglia, per la tua vita; che sia un anno buono e positivo.
Linda
rif. Linda
RispondiEliminaCara Linda, ti ringrazio profondamente per queste belle e di sicuro, sentite parole.
Ripartire non è mai facile, spesso è molto più facile lasciarsi andare. Nei momenti peggiori non si vede neanche il senso della lotta (collettiva e/o individuale)... ma forse proprio quello è il momento in cui bisogna lottare.
Lottare e reagire quando va tutto bene non sta in piedi, dico bene?
Un caro saluto a te ed alle persone che ami e... speriamo bene!!!
Riccardo
Un bilancio molto positivo, direi... che per fortuna si discosta dalla crisi generale, toglierei il probabilmente, che attanaglia questo Paese.
RispondiEliminaLascio i miei migliori auguri di Buon Anno nuovo, a te e ai tuoi cari.
Un abbraccio
Francesca
rif. Perla
RispondiEliminaPositivo, sì.
Ma ho volutamente omesso alcune "cosette" abbastanza negative, che sono stanco di nominare.
Il mio atteggiamento è forse assimilabile ad una specie di esorcismo... anche se non menzognero.
Per dirne una, la "pacchia" lavorativa durerà solo fino a maggio...
Comunque contraccambio gli auguri e l'abbraccio.
All'anno prossimo!
E difficile oggi giorno aiutare anche un altro se a stento possiamo aiutare noi stessi! e così si va avanti, con questa filosofia di vittimismo. Gli italiani vogliono imitare per forza gli USA, L´america. Se gli Italiani si imboccassere le maniche e tirassero su L`italia Vera e verace senza dover imitare nessuno, bensì valorizzandola in tutto il mondo come anni fa, allora L´italia si salverebbe, la si potrà tirare su solo valozizzando se stessa. Basta con le frasi straniere, con trasmissioni copiate, con merce dall`estero facendola passare come Italiana. Basterebbe che L´italia non venga schiacciata ancora più dentro a quel fosso, ma tirata su da migliaia di braccia orgogliose di lei!
RispondiEliminaRick, ti auguro dal 2014 tutto quello che tu possa ancora desiderare! Auguri... Kuss
rif. Un tocco di Rosa
RispondiEliminaEh, cara Rose, dici bene... anzi dici benissimo!
La situazione che viviamo attualmente è una delle peggiori, probabilmente una delle peggiori a livello europeo...
Purtroppo manca la volontà di farci rispettare: per esempio io trovo insopportabile la frasetta: "Ce lo chiede l'Europa."!
A parte che molte volte non è neanche vero, ma in ogni caso, perché dovremmo accettare la cancellazione di decenni (se non di più) di conquiste in campo sociale e lavorativo?
Comunque auguro anche a te un ottimo 2014 und... einen grosse Kuss!