I commenti sono ovviamente graditi. Per leggerli cliccate sul titolo dell'articolo(post) di vostro interesse. Per scrivere(postare,pubblicare) un commento relativo all'articolo cliccate sulla voce commenti in calce al medesimo. Per un messaggio generico o un saluto al volo firmate il libro degli ospiti (guest book) dove sarete benvenuti. Buona lettura



sabato 13 ottobre 2012

Qualche scemenza su qualcosa che non lo è



   Lo metti
tra i raggi della tua bicicletta,
tra le speranze inacidite,
le tue carte e i tuoi ricordi…
lo metti
e a volte lo trovi
in progetti che non realizzerai,
lo cerchi
e non lo trovi
in incubi senza consolazione…
è il bacio di una ruspa a forma di nostalgia,
è un angelo e a volte un vampiro.
Me ne cibo
ma devo assassinare il mio orgoglio,
è un vecchio orsacchiotto
che sogna fiumi in cui non sa nuotare
ma ti offre il suo salvagente,
gli piace cantare
quando non hai altra musica che un rauco silenzio.
Penso che quando sarò troppo vecchio, stanco
ma ancora abbastanza affamato
e sarò magari un barbone
o un moderno tipo di monaco
lo metterò
in un sacchetto di carta
e mi sdraierò da qualche parte
a mangiarlo,
l’amore.

44 commenti:

  1. Bellissima intrigante fino alla fine, ma pensi che poi che vecchi e barboni o monache o frati, stanchi ed affamati, riusciremo a digerirlo?
    Un sorriso

    RispondiElimina
  2. Bella scemenza, ispiratissima ... buon ritorno tra noi.

    RispondiElimina
  3. rif.
    Grazie, Gingi!
    Be', a domanda è pertinente (non impertinente).
    Che cosa posso dire?
    Ci sarebbe il rischio di non poterlo o saperlo digerire, questo famoso amore.
    Ma io, per una rapida e soddisfacente digestione, consiglio un ottimo ed antico rimedio, vale a dire qualche bicchierino di acquavite!
    Salutone.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravo, così presi anche dai fumi dell'alcohol sarà un come una sbornia giovanile, inesperiente e sconosciuta...
      Buona domenica

      Elimina
  4. rif. Alligatore
    Grande Ally, sul filo di un simpaticissmo (quasi) ossimoro.
    Ora che ho quasi finito una "cosetta" avrò più tempo per dialogare.
    Appena possibile passo sul tuo blog per chiederti il nome di un gruppo su cui avevi scritto un post tempo fa.
    Ciao.

    RispondiElimina
  5. Benritrovato.... per il nome del gruppo che mi hai chiesto, credo sia la Barnetti Bros Band, che in realtà non si ispirava semplicemente a Morricone, ma alle gesta dei "banditi" (senza tempo), omaggiati nel bel loro disco d'esordio (per ora l'unico), Chupadero ... ne ho scritto su Frigidaire e in questo post qui

    RispondiElimina
  6. rif. strega bugiarda
    Analisi corretta!
    Ma l'importante è bere con moderazione... come disse l'uomo che inciampando, cascò in una botte piena di vino.
    Buona domenica anche a te.

    RispondiElimina
  7. rif. Alligatore
    Sì, penso proprio che fossero loro.
    Voglio cercarmelo, quel disco.
    Adesso vado a rileggere il pezzo.
    P.s.: hai notato commenti seu becciu (come sono vecchio)?
    Ho usato il termine disco, che probabilmente, ormai usiamo solo noi che abbiamo dai 40 in su...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so se sia usato dai 40 in su (io sono da poco arrivato a quella meta, anche se faccio ancora il ggggiovane), però quando scrivo una rece uso indifferentemente cd, disco, album, lavoro, opera, supporto ... forse, per chi ascolta oggi musica liquida, dirà poco, ma io non riesco a staccare la musica dal supporto circolare che la veicola, compresa una bella copertina con tanti disegni, testi, saluti e ringraziamenti (più cose ci sono e più mi piace). E allora, chiamiamolo pure disco, insegnando ai gggiovani d'oggi la sua importanza.

      Elimina
  8. Ecco un esempio straordinario e inusuale per parlare dell'amore.
    Si arriva alla fine senza sapere esattamente dove si voglia parare, dove si desideri arrivare..
    Mai definizione è stata più giusta , semplice e complessa....Dopo tutto si parlava d'amore!!!
    Ciao caro il mio blood-brothers!

    RispondiElimina
  9. Mai commento è stato più appropiato parlando dell'amore.
    Si legge fino alla fine nell'incertezza di scoprire il vero significato di tutte le parole scritte.
    Dopo tutto non c'è sentimento più misterioso, semplice , doloroso, intrigante , complice , necessario che l'amore stesso!
    Un urrah, dolce blood-brother!

    RispondiElimina
  10. Cibo prelibato l'amore e prelibate le immagini che gli hai attribuite.
    Ciao Riccardo.
    Cristiana

    RispondiElimina
  11. Su Blogger non c'è il tasto MI PIACE, comunque proprio bella sta cosa. Ben ritrovato Riccardo!

    RispondiElimina
  12. Ti metto nel mio elenco di blogger simpatici.

    RispondiElimina
  13. rif. nella
    Beh, come dire: l'amore come suspence!
    Naturalmente, speriamo non come... horror!
    Comunque hai senz'altro ragione: l'amore è davvero un sentimento (o uno dei sentimenti) complesso.
    Difficile, davvero difficile capire come e perchè nasca, come e perchè muoia e come e perchè resista.
    Sì, perchè molte volte (forse non tante quanto vorremmo) continua a resistere senza annoiarci ma anzi, continuando a scaldarci.
    Ciao, carissima rock-sister!

    RispondiElimina
  14. rif. cristiana 2011
    Vero, Cristiana: l'amore è un cibo prelibato.
    E lo è (voglio dire che è soprattutto "cibo") perchè siamo affamati ed assetati...
    E non possiamo sopportare questa sete, questa fame.
    A presto!

    RispondiElimina
  15. rif. Alligatore
    Infatti il disco come "libro" è uno dei miei "must" (ogni tanto mi concedo anch'io di fare un po' il giovane)!
    "Disco" è forse più un termine di noi mezzovecchietti.
    Achtung, uso il termine con affetto ed autoironia...
    Come forse è un po' demodè (insieme al francioso) anche "canadese" per "tuta."
    O sono io che mi vedo + vecchio di quanto poi non sia?
    Boh!

    RispondiElimina
  16. rif. Franco Di Zaio
    Uhè, zenais (è giusto?), grazie!
    Comunque avevo scritto un commento che volevo inviarti, ma quel sistema di lettere e numeri non me lo ha fatto partire.
    (Era per il tuo compleanno).
    Se vedemu!

    RispondiElimina
  17. Anch'io vorrò avere, "da vecchia" (lo sono già :)! .. ) un sacchetto d'amore da sgranocchiare, di una carta indistruttibile e pieno che non finisca mai: un sacchetto d'amore infinito.
    Ciao Riccardo! Ho iniziato le lezioni di chitarra classica all'Istituto Musicale di Oderzo e con mia grande gioia il maestro è sardo di Cagliari. E' molto paziente, non mi sorprende data la provenienza, e abbiamo incominciato a reimpostare la posizione della mano destra (la mia)che non mi permetteva di eseguire il suono legato. Mi piace molto che il caso mi abbia favorita con questo bell'incontro e naturalmente gli ho già parlato di te e dei tuoi libri :)
    Un abbraccio
    Nou

    RispondiElimina
  18. in un sacchetto io avrei paura di perderlo, anche in borsa non mi sembra al sicuro, là su una sedia, qua sul banco... no, io me lo porto sempre addosso, spesso lo tocco per controllare di non averlo perso, ma quando ne ho bisogno lo devo mettere proprio in bocca... come tu dici, me ne nutro. Riccardo non ci sarà il rischio che possa finire?

    Però a pensarci bene tu lo metti in un sacchetto perchè il tuo è grande, pesante, è come la spesa al supermercato, il raccolto nel frutteto... il mio è un caramella, un pacchetto di caramelle da succhiare quando sei un po' giù.
    Vabbè... perdonami se ho giocato, ma sei dunque anche un poeta? :)

    RispondiElimina
  19. rif. Nou
    Vecchia tu? Dài, non farmi ridere!
    Quanto a quel sacchetto, la speranza è proprio quella: che sia indistrubbile... il sacchetto e la sua carta...
    Come si chiama il tuo maestro? Magari lo conosco, a Cagliari non siamo in tanti...
    Mi fa molto piacere il fatto che tu istituisca una relazione tra sardità e pazienza, perchè anche se non lo siamo sempre (pazienti) forse lo siamo abbastanza spesso.
    Forse anche troppo (qui mi riferisco a questioni come quelle relative al lavoro)!
    In ogni caso considero la pazienza un grande valore, che erroneamente molti confondono con la rassegnazione o con la mancanza di volontà.
    Grazie comunque per aver parlato al maestro di me e dei miei libri.
    Ma a parte questo, come va da te,... arrivato, l'inverno?
    E la casa, intendo quella nuova?
    Fammi sapere.
    Abbraccione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Riccardo,
      il mio ritardo è imperdonabile. Sono stata abbastanza indaffarata anche se non è una buona scusa.
      Qui va bene con la casa a riscaldamento a legna. Una delle due stufe fa un po' di fumo quando c'è molto vento. Abbiamo chiesto l'intervento di uno spazzacamino che ci ha rassicurati della non pericolosità della cosa e del buon funzionamento della canna fumaria. Ci piace questa casa anche con i suoi disagi che sono inferiori agli agi fra i quali spicca una spaziosa tranquillità. Sono stata impegnata a fare diligentemente i miei esercizi di chitarra e a rieducare la produzione del suono che deve essere "legato" come consiglia il mio nuovo maestro Andrea Angius che è bravo e paziente. Mi piace anche la scuola di musica come ubicazione, architettura, e struttura organizzativa: ha decisamente cambiato in meglio. L'inverno è quasi arrivato del tutto. Ci sono stati giorni di forte vento e pioggia di quella che batte obbliqua sui vetri così che ti costringere a chiudere i balconi. Le foglie dei platani e del caco sono quasi tutte a terra. Il radicchio nell'orto sta facendo il cespo bello pieno. Le zucche sono maturate bene e sono buonissime nei risottini.
      Domani andrò a Roma (fatto eccezionalissimo) per la presentazione del romanzo dell'amico blogger Zio Scriba (Nicola Pezzoli) e per incontrare alcuni amici romani. Ti dico questo perché spero che ci possa essere un incontro simile, magari più vicino (es. Venezia) anche con te e un tuo nuovo romanzo.
      Ti abbraccio e ti saluto caramente
      Nou

      Elimina
  20. rif. alicemate
    Eh, forse, servirebbe una cassaforte, o una specie di Fort Knox dei sentimenti!
    E penso che questo riguardi un po' tutti noi, anche se quella del sacchetto è un'immagine più dimessa.
    I giochi mi piacciono, quindi non c'è certo bisogno di chiedere perdono!
    Anzi, mi piace che sulla poesia si scherzi un po': perchè spesso la si ammanta di un'aura quasi mistica che a me non non va.
    Ai tempi dell'università quell'aura mi faceva ridere, così come mi faceva ridere l'aria di importanza che si davano certi colleghi... che non erano mica Dante, Byron ecc.!
    Così, io più che un poeta mi considero uno che ogni tanto butta giù qualche verso... per non buttarsi giù.
    Buona domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io non mi sono mai trovata molto a mio agio con le poesie: sono belle, musicali, ma non è mai chiaro il messaggio, mi mettono un po' a disagio... io voglio bellezza e chiarezza insieme! Troppo! Quando ho cominciato ad entrare in sintonia con la Woolf ho forse cominciato a capire la poesia, ma la sua è in prosa, sempre difficile, ma almeno non serve la parafrasi... emmm
      Abbi pazienza! leggo che i sardi ne hanno, e dicono che anche a me non manchi. A me manca molto altro ;)
      Mi piace sempre leggerti e parlarti! Tu sei un poeta schietto!
      Tante buone cose!

      Elimina
  21. rif. alicemate
    Eh, bel problema!
    Un problema che spesso, devo dire la verità, ho anch'io.
    Il fatto è che la poesia, per sua stessa natura, è un mondo a parte (almeno, io la penso così).
    Questo sia per il linguaggio che utilizza che per l'uso delle metafore... che molte volte non sono comprensibilissime.
    O che lo sono ma solo per il poeta, che magari si riferisce a fatti o a persone che appartengono soprattutto alla sua esperienza.
    Ovviamente, così il lettore rimane spiazzato.
    Ma secondo me chi scrive deve mantenere un certo equilibrio tra il "suo" mondo e quello altrui.
    La poesia tende quasi sempre a... mollare gli ormeggi ed a navigare in mare aperto, ma poi sia il poeta che il lettore rischiano i naufragio, quando il poeta-navigante non indica chiaramente la rotta!
    Ancora: forse il poeta è, come essere umano, ipersensibile.
    Forse in qualche caso quella ipersensibilità è eccessiva e per questo non è capita (anche barriera del linguaggio a parte) dalle altre persone.
    Tu dici che non ti manca la pazienza ma dell'altro? Umh, ma può darsi che appunto con la pazienza si possano ottenere molte cose, non trovi?
    Grazie per lo scambio, come sempre molto simpatico e stimolante!
    Buon inizio settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ... sono sempre stata convinta che la pazienza fosse una virtù, da cui molti attingono, non sempre chi la possiede, aih aih!
      I pazienti hanno il tempo loro complice, ma il tempo trova sulla strada altri con cui spartire eventuali raccolti: fortuna, occasioni, onestà, e mettici ogni vizio o virtù con cui condividiamo percorsi e scalate! O no? Ci vuol pazienza unita a tolleranza? Ma vaffa... ;)
      Ciao!

      Elimina
  22. rif. alicemate
    Brecht diceva che la pazienza è quella cosa che si consuma a forza d'esser troppo usata.
    Il problema, inoltre, è che molte volte la pazienza è considerata rassegnazione o passività, così come non di rado la speranza è considerata fatalismo.
    Allora che fare?
    Mah, secondo me evitare di disperare e continuare a tentare.
    Come diceva T.S. Eliot: "Per il genere umano non esiste che il tentare."
    Non è detto che vada sempre come sul Titanic, aggiungo io!
    Buon inizio settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sempre avanti, mai mollare, abbiamo una vita sola! Ma intanto che andiamo avanti(un po' anche ci arrabbiamo), non perdiamoci la bellezza di albe e tramonti...
      Questa è una settimana corta per la scuola, ma sono un po' indisposta e avrei proprio bisogno di star chiusa in casa, qui fa un freddo cane! Ieri è nevicato sull'autunno appena abbozzato! Stai bene!

      Elimina
  23. rif. alicemate
    Smepre avanti, giustissimo!
    Settimana corta anche qua, ma per gli altri... per me non è che cambi molto, partrop!
    Speriamo in una ripartenza.
    Tu comunque riprenditi, eh?
    Freddo anche qui ma oggi c'è di nuovo un bel sole (fino alla settimana scorsa c'era chi andava ancora al mare!).
    A presto!

    RispondiElimina
  24. Caro Riccardo,non è assolutamente una scemenza,
    è molto profonda.Bellissima che fa riflettere,già soffriamo per vari motivi,non togliamoci anche i sogni che sono il sale della vita.
    Ciao a presto Lidia.

    RispondiElimina
  25. rif. Gibran
    Ciao, carissima Lidia, come va... un po' meglio?
    Spero proprio di sì...
    Quanto alla poesia, l'ho chiamata "scemenza" solo per non prendermi troppo sul serio; perchè certo, riflettere sull'amore non è mai una scemenza.
    E l'amore lo è ancora meno!
    A presto, un abbraccio.

    RispondiElimina
  26. ...io andrei in riva al mare, aprirei il sacchetto e lo lascerei volare libero al vento

    RispondiElimina
  27. rif. martipenshots
    Benvenuta!
    Anche quella potrebbe essere una soluzione... perlomeno per gli amori andati a male.
    Ciao, a presto!

    RispondiElimina
  28. Suggestiva e piacevole... un abbraccio a te caro RRiccardo.

    RispondiElimina
  29. Ops... mi sembra di aver messo una R in più. Ciao, ciao, Fabio

    RispondiElimina
  30. rif. Blogaventura
    Contraccambio e ringrazio, caro Fabio!
    Quanto alle 2 "RR", niente di male: siamo sardi, raddoppiamo ma non lasciamo...

    RispondiElimina
  31. Mi sono unito a questo bellissimo blog spero farai altretanto ci vediamo su raccisofficialchannel.blogspot.it

    cari saluti

    RispondiElimina
  32. rif. Raccis Fabrizio
    Grazie per il complimento e benvenuto!
    Ho ricambiato senz'altro la cortesia.
    A presto!

    RispondiElimina
  33. rif. Nou
    Non preoccuparti, Nou: un ritardo da parte di un'amica non è mai un ritardo!
    Qui da noi, fa ancora caldo... troppo perfino per Cagliari... qualcuno mi ha detto che una decina di giorni fa c'era ancora molta gente che faceva il bagno, là al mare!
    Cos'è maccus, cose da pazzi...
    Sono contento per zio Scriba, che è sempre molto arguto; auguro un gran successo a lui ed al suo libro, davvero. Se ti va, diglielo, ok?
    Piacerebbe anche a me presentare un mio libro fuori Sardegna... Venezia, poi, sarebbe veramente un sogno! Chissà che non possa realizzarsi (anche se non sarà facile).
    Ma quel che più conta, ti saluto caramente anch'io!

    RispondiElimina
  34. rif. La Mente Persa
    Vero, Gio, verissimo!
    In effetti, si parla (e si scrive molto) d'amore, ma molte volte, in modo poco sincero.
    Oppure in modo sincero ma brutto.
    Io spero d'aver evitato questi pericoli, anche se non si può mai dire...
    Un caro saluto anche da parte mia.

    RispondiElimina
  35. Ciao Riccardo,
    mi sono assentata dal mio blog e da quello degli Amici-blogger per un bel lasso di tempo. Mi mancavano i Tuoi scritti. Tornare a leggerTi trovando questa superba poesia all'amore, mi rallegra e incanta allo stesso tempo.
    Inutile dirTi che la vorrei fra le mie "perle", se me lo consenti.
    Non c'è argomento più impossibile per un poeta che rimare d'amore, se non si ha un esclusivo dizionario interiore è pericoloso cimentarsi in questo campo, si rischiano le classiche rime con vocaboli scontati e consunti.
    Ma Tu sei Tu, con il Tuo inimitabile vocabolario personale. Complimenti!
    Un carissimo saluto

    RispondiElimina
  36. rif. Francy274
    Ciao Francy e scusa il ritardo... problemi informatici e non solo!
    Tu come stai, tutto bene?
    Mi fa sempre piacere leggere della tua stima, anche perchè so che non sei... facilina da accontentare!
    L'amore è sempre un problema... forse il più spinoso, per chiunque cerchi di affrontarlo (oltre che di viverlo)!
    A presto e scusami ancora...

    RispondiElimina
  37. Ciao Riccardo,
    me la cavo fra una corsa e l'altra in questo marasma di incongruenze che è diventata la vita.
    Non è l'amore, così come ogni altro sentimento positivo, a essere un problema, siamo noi che sappiamo complicare la semplicità per roderci meglio il fegato :)
    Se questo tormento ispira bravi scrittori, a sua volta diventa una semplice e poetica complicanza che lascia coinvolgenti rime.

    La posterò fra le mie perle, così ogni tanto la rileggerò.
    Ciao, a presto.

    RispondiElimina
  38. rif. Francy274
    Purtroppo è vero: la vita sembra che sia diventata proprio come l’hai descritta.
    Quando poi ci mettiamo del nostro (non solo in amore), allora c’è poco da stare tranquilli…
    Forse questo del complicarci la vita è una caratteristica di tutti gli esseri umani: siamo sempre o almeno spesso insoddisfatti, delusi, stanchi.
    Ma vedo che molti se la godono, sembra che per loro i problemi non esistano e che la vita sia un bellissimo sogno… quasi disneyano.
    Ma io preferisco arrovellarmi piuttosto che illudermi: e di sicuro fai così anche tu, no?
    Alla fine è meglio, perché sulla vita ci si può illudere fino ad un certo punto.
    Grazie per l’inserimento fra le tue perle!
    Appena possibile passerò da te, garantito.
    Salutone!

    RispondiElimina

.
Al fine di evitare lo spam, I Vostri graditi commenti saranno pubblicati previa autorizzazione da parte dell'amministratore del Blog. Grazie.
.