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giovedì 22 settembre 2011

Le mie fallite storie d’amore con le bibliotecarie


Alt! Voglio rassicurare mia moglie: da quando ci siamo conosciuti non ho mai avuto storie d’amore con le bibliotecarie (né con altre donne appartenenti a qualsivoglia tipologia lavorativa).
Bene, chi mi segua attraverso questo blog o attraverso i miei libri avrò almeno intuito che mi piace leggere. Sì, posso immaginare la vostra meraviglia!
Ma a proposito del mio amore per la lettura vorrei raccontarvi un aneddoto.
Di solito si chiede alle persone famose di raccontare un aneddoto; io non sono una persona famosa né ho mai conosciuto persone di quel genere, ma ve ne racconto uno lo stesso.
Be’, una volta ho parlato col romanziere Massimo Carlotto e di recente (ad un convegno su Gramsci) con Giulio Angioni, mio vecchio prof di antropologia culturale ed anch’egli romanziere; di lui vi consiglio… caldamente Le fiamme di Toledo, Sellerio, Palermo, 2007.
Non posso però dire di d’aver conosciuto quegli scrittori.
Bene, una volta in una biblioteca dell’hinterland cagliaritano in cui presentai uno dei miei libri, dissi ad una bibliotecaria: “A me piace scrivere ma anche leggere.”
La bibliowoman scoppiò a ridere! Strano, in effetti la gente rideva più che altro quando (al liceo) venivo interrogato in fisica ed in matematica.
Ora che vi sarete asciugati le lacrime per l’involontaria battuta che scatenò l’ilarità delle bibliofemme, andiamo avanti.
Un alcolizzato frequenta le bettole ed i bar, un atleta le palestre, un killer le armerie. Uno che ama i libri frequenta le librerie e le biblioteche. Ma questo lo sapete; del resto, lo so perfino io!
Bene, non so perché ma di rado io e le bibliofrauen andiamo d’accordo. Ho analizzato il problema a fondo, ma invano.
Che io compili male le richieste o le schede per il prestito? Mah, qualche volta sarò anche impreciso: ma questo non giustifica certi atteggiamenti gelidi, quasi sprezzanti.
Del resto, in queste cose raramente sono impreciso.
Una cosa che potrebbe però giustificare l’atteggiamento di qualche bibliomujer è questa: bazzico molte biblioteche, perciò chissà, forse a volte mi confondo circa alcune modalità di prestito e di restituzione. E' una possibilità, no?
Quando poi si compila appunto quella richiesta bisogna indicare esattamente la collocazione ed anche il numero di inventario, oltre a nome dell’A., titolo dell’opera, anno e luogo di pubblicazione ecc. e soprattutto ecc.
Ieri presso la Biblioteca Centro documentazione e studi sulle donne di Cagliari ho preso, della scrittrice austriaca (poi trasferitasi nell’ex-Germania Est) Maxie Wander Una vita preziosa, che in quella biblio ha come collocazione 836.914 wan e come n° di inv. 1672.
Oltre alle Fiamme di Angioni vi consiglio anche questo gran libro della Wander, che è una straordinaria raccolta di lettere e riflessioni sul tema soprattutto della malattia e della sua morte imminente, oltre che sull’amore, sull’arte, sulla giustizia.. eppure in tutto questo Maxie non assume mai un tono da prima della classe, né tragico o lamentoso.
In quella biblioteca non ho subito nessun atteggiamento glaciale; sì, quando ho iniziato a sfogliare una rivista di storia medievale, la bibliomulier ha detto con un tono da capufficio stile Gianni Agus: “Dopo lo rimetta a posto, eh?!”, al che io sono stato (temo) un po’ fracchiesco. Ma in effetti, aveva ragione lei.
Poi, una volta ritirato il libro della cara Maxie, la Lady of the books mi ha stupito con una grande finezza… mi ha augurato: “Buona lettura!” Non si trattava di parole di circostanza e le ho gradite moltissimo; perché un libro, regalato o prestato è un dono, è qualcosa che sia chi lo presta che chi lo legge spera possa essere gustato e condiviso. Come diceva Stendhal (e Nietzsche era d’accordo) “l’arte è una promessa di felicità.”
Quando tantissimi anni fa ero ko perché non trovavo del materiale per la mia tesi di laurea, una bibliozena della biblio di Sestu mi tolse parecchie castagne dal fuoco.
La professionalità di una bibliogirl del Centro di studi americani di Roma si rivelò più che fondamentale per la bibliografia della tesi in questione.
A Cagliari, una bibliomuchaca molto gentile della biblio universitaria mi è preziosissima per il reperimento di riviste e periodici rari.
Sempre in Casteddu (Cagliari) una Madame des livres della biblio provinciale si fece in 4 per trovarmi un articolo in cui si esaminava l’interesse che ebbe per Salgari Antonio Gramsci; il tutto con grande affabilità.
Una bibliofimmina della biblio regionale, oberata di lavoro ed assediata dai richiedenti mi ha detto dove trovare le opere di Aristotele: si trovavano all’ultimo piano di uno scaffale molto alto e mi ha pregato di prenderle da me, ma non ha assolutamente voluto che le portassi la scala.
Insomma, se ripenso a quelle che ho scherzosamente chiamato fallite storie d’amore, devo riconoscere che gli antichi equivoci contano quanto uno zero sfondato.
Senza le bibliofilles la vita in biblioteca sarebbe muy triste, perciò w le bibliotecarie. E non scherzo!

65 commenti:

  1. Ben ritrovato, caro Uccheddu (quanto mi piace il tuo cognome!)
    Come lo spieghi che in biblioteca sian tutte donne?
    Cristiana

    PS:Mi hanno comunicato che "Il gioioso tormento" è introvabile, ma non mi do per vinta e l'ordinerò in libreria.
    Ciao

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  2. In effetti in piacere d'andare in una biblioteca e trovarsi di fronte una ragazza carina che ti chiede che libro desideri produce un bell'effetto:))) A tal proposito ti invito ad andare a vedere questo filmato musicale :
    http://www.youtube.com/watch?v=XS2YMu56vC0&feature=related
    Credo molto appropriato al tuo bel racconto:DDD

    Da ragazzo anche io andavo in biblioteca, ma per "cercare di incontrare" una ragazza che mi piaceva moltissimo, sapevo che andava là a studiare. Ovviamente la mia cronica timidezza di allora non mi permise di "agganciarla" come da prassi. Solo una volta mi sedetti davanti a lei e, dopo un sorriso di circostanza, chiesi cosa stesse studiando. La risposta fu: sono qui per studiare. Fine delle mie avventure in biblioteca:DDD
    Per la cronana, ho finito per sposarmi,dopo una decina d'anni, una insegnante di lettere!

    Lorenzo

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  3. Ciao Ric...ops...topo di biblioteca, meglio ancora topo sardo di biblioteca :))))))
    Ma dì...cosa sarebbero le biblioteche senza le dolci/acide bibliotecarie?
    In genere sono zitelle, hanno le gambe storte e portano occhialoni pesanti. Meglio ancora le vedo come "Suore mancate"....mamma mia quanto so cattiva ((((
    Del resto lavorando in posto si assume un pò di quell'ambito anke nell'aspetto.
    Quindi....le bibliotecarie "bone" non esistono...diventerebbero carta impecorita e spezzerebbero le loro unghie smaltate per tirar fuori i libri dagli scaffali e più son "remoti" i libri più loro invecchierebbero!!!!!!
    Lo so, lo so, non c'azzecca nulla, ma io sono così...la semprefuoritema!
    Un bacio Ric da una stregaccia che legge solo i "bugiardini" (è una bugia)!!!!!!!!
    Elisena

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  4. rif. Cristiana2011
    Altrettanto, cara Cristiana!
    Il mio è un cognome tipicamente sardo, che però a volte mi sembra che qualcuno (anche qua)trovi sardo in maniera quasi… eccessiva, come se fosse inventato!
    E’ comunque tipico (se non erro) del Sulcis, la zona insomma delle miniere, mondo quello a cui sono molto legato.
    Venendo alle biblioteche, almeno nella zona di Cagliari ed hinterland le donne hanno la… maggioranza!
    E’ così anche da te?
    Non saprei spiegare il motivo, anche se quando ero all’università ho notato che le ragazze erano quelle che studiavano di più, non rimanevano (se non pochissimo) indietro con gli esami e alla fine, si laureavano…
    Chissà che non “funzioni” così anche per il lavoro in biblioteca!
    Quanto al libro, ti consiglio di ordinarlo on-line; in particolare, entrando nell’home page del mio blog, sul lato sinistro troverai l’icona “Dove trovare i miei libri”, in cui troverai vari indirizzi presso i quali sono disponibili i miei libri
    Spero di esserti stato utile, ciao!

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  5. e' proprio da tanto che non vado in una biblioteca, di solito ormai acquisto i libri e li leggo con calma a casa sprofondata nel divano. In effetti ha il suo fascino... e ricordo che nella biblioteca generale della mia facoltà all'università di Bari c'era un gran bel ragazzo a consegnare i libri e augurarti buona lettura.
    ciao

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  6. Riccardo gli ambienti delle biblioteche li trovo quasi mistiche, silenzio sacrale e un'atmosfera di rispetto, per il lavoro o il piacere degli altri.
    Strano, non ho mai fatto caso agli addetti ai lavori, ma debbo dire che quando abitavo in Chianti, fino a pochi anni fa,andavo spesso a Siena, mi imbucavo nella fatata biblioteca degli Intronati, e oltre alla lettura godevo di quella slendida luce, dell'odore dei libri, fino a quando il lucernario non mi permetteva più di leggere.
    Un sorriso

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  7. quanto è bello leggerti Riccardos :-)))) !!!!
    ti devono conoscere tutti tutti , in ogni tuo anedotto non famoso...mo' faccio la mia parte e nel mio piccoletto zibaldonesco diario faccio come ...come dire...il mettere di nuovo su tutti i muri la miniera argentea del tuo saper esprimere, comunicare vero!!! ...mi fa male dirti questa cosa , ma quando incontro /leggo persone di grandi miniere come te, sono felice ma anche triste perchè non mi rassegnerò mai che nei vari poteri, in questo caso quello culturale, non ci siano argenti e quarzi, ori e rubini, topazi e smeraldi come quelli che regali tu...è mostruoso , pensaci, al governo delle persone bastavano persone con queste doti come le tue

    a presto e un saluto a tutte/i di abbraccio grande
    ro

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  8. rif. Lorenzo
    Ciao Lorenzo!
    Divertente, il video; non sapevo che i Tears for fears avessero quel particolare senso dell’umorismo.
    Non male neanche il finale, anche se un po’ malinconico.
    Cercare “l’abbordaggio” in biblioteca… beh, certo che ci voleva (e ci vuole) del coraggio…
    Ma dato che poi hai sposato un’insegnante di lettere e che tu ti sei laureato in filosofia, direi che le cose hanno un po’ trovato la loro collocazione naturale, no? Questo, anche senza voler credere per forza nel destino… o dobbiamo crederci?
    Salutone!

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  9. Rif. Joe Black
    No Eli, non sei per niente fuori tema, anzi il tuo commento mi ha fatto ridere molto!
    Però un po’ cattivella sei… porelle (come si dice dalle tue parti), in fondo le bibliowomen non sono tutte così, dài!
    E comunque, quel che conta è la loro professionalità, l’efficienza, la gentilezza ecc.
    Sul fatto che leggi solo i “bugiardini”, per come scrivi la bugia è più che evidente…
    In ogni caso, a me fanno accapponare la pelle, con tutte quelle controindicazioni.
    E poi, la scrittura è microscopica , insomma per leggerle serve la lente di Indiana Jones… ma come si può, dico io?
    Beso!

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  10. rif. Rita Baccaro
    Sì, li acquisto anch’io in libreria, ma in biblioteca trovo “cose” che magari non si ristampano più o scopro Autori che comunque, non conoscevo.
    Vedo però che anche tu, come già Lorenzo ed Elisena (Joe Black) non eri insensibile, in biblioteca, al fascino della dimensione fisica…
    Umh, e poi dicono che la cultura è noiosa… a leggervi sembrerebbe invece piuttosto stuzzicante!!!
    Ciao.

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  11. rif. Joe Black
    Eli, devo in un certo senso rettificare: nel tuo caso non si può fare lo stesso discorso relativo a Lorenzo ed a Rita.
    Infatti tu criticavi l'avvenenza delle bibliotecarie... che per te, loro non possiedono.
    Si vede che ho bisogno di un bel caffè, sorry!

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  12. rif. Strega bugiarda
    Sì, Strix, sono assolutamente d’accordo: sono ambienti incredibili.
    Non conosco la biblioteca degli Intronati se non tramite foto e filmati internet, ma devo ammettere che ha un fascino particolare: è moderna ed antica nello stesso tempo.
    Certi “corridoi” ricordano in qualche modo il Medioevo, l’austerità di quella biblio deve favorire senz’altro lo studio e la meditazione.
    Siena, poi, è una città che ha una grazia ed una luce tutta sua. Ci sono stato solo una volta, ma mi ha colpito parecchio.
    A presto!

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  13. Riccardo, non sono laureato in filosofia anzi, non sono nemmeno laureato:) faccio il ferroviere. E quel matrimonio è finito :DDDD
    Forse se avessi fatto il bibliotecario.......
    Lorenzo

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  14. rif. In soffitta
    Ciao, cara Ro!
    Ohi, che cosa posso dire, sei davvero troppo buona…
    Cerco di dire quello che so e soprattutto, cerco di far questo senza mettere la “museruola” al mio modo di essere e di vedere le cose.
    Non penso d’essere così bravo ma ovviamente, come ho già detto altre volte, ogni essere umano ha in sé un po’ di vanità… perciò i complimenti mi fanno sempre piacere.
    Poi, per come ti conosco dalle cose che scrivi, so che non sei di certo una che fa sviolinate!
    Ad un livello più generale (non includendo quindi me) è però verissimo che in campo culturale sembra spesso di vagare in una specie di deserto… e le oasi rimangono sempre più un’ipotesi o un miraggio.
    Abbraccione, Ro!

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  15. rif. Lorenzo

    Ah, scusami: allora mi sono confuso!
    E’ solo che da come scrivi di filosofia e più in generale di scienze sociali noto una grande competenza (mi riferisco soprattutto a certo pensiero francese, per. es. a tuoi post su Deleuze, Guattari ecc.) .
    Non si tratta di complimenti, Lorenzo, lo penso davvero.
    Quanto al matrimonio, accidenti mi dispiace… ma tra le mie tante doti c’è anche quella di fare delle gaffes grandi come asteroidi!
    Il caffè, a quanto pare, urge…
    Salutone.

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  16. rif. Lorenzo
    Altra rettifica, dopo quella che ho "indirizzato" ad Eli: ovviamente si può essere competenti anche senza essere laureati.
    E di ciò tu sei un ottimo esempio.
    Bene, ora il caffè dovrà essere TRIPLO!
    Ciao.

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  17. Ric...troppi caffè male!!!!!!!
    Besos controbesos e strabesos!!!!!!!

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  18. rif. Joe Black
    Vero... e purtroppo non posso arricchirli con l'acquavite... non prima di una cert'ora!
    Ri-strabesos!!!

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  19. Ti ringrazio per il commento sul mio blog,mi ha fatto alzare una ventina di centimetri.
    Ho dovuto pubblicare io il tuo commento perchè ho ricevuto la mail, che però non ha raggiunto il blog.CHEVVORRADDIRE?
    'Unilibro' ha accettato l'ordine, quindi aspetto fiduciosa.
    Ciao
    Cristiana

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  20. Ringrazio Cristiana che mi ha fatto planare qui.
    Biblioteche? Mi piacerebbe abituarmi a frequentarle maggiormente; il fatto è che leggo tenendo costantemente una matita in mano e ... la uso! E non è bello se il libro non è tuo! Annoto, scrivo a margine, riporto numeri di pagine in seconda di copertina ...insomma, robe così!
    E magari dopo un po' di tempo ho bisogno di riaprirlo quel libro.

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  21. rif. Cristiana2011
    Beh, grazie a te per come scrivi sul tuo blog, dico bene?
    Guarda, devo essermi un po' confuso io, ecco perchè è successo tutto quel pasticcio.
    Io e la tecnologia, un altro amore fallito!
    Sono contendto di sapere che hai trovato uno "sbocco" per il libro; quando lo avrai letto, fammi sapere: senza remore, eh?
    E grazie ancora per l'interessamento!
    Ciao.

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  22. rif. Sandra M.
    La ringrazio anch'io, sai?!
    E benvenuta...
    Anch'io soffro di "matitite": spesso è dura quando il libro è di altri; nella fattispecie, della biblioteca.
    Si possono però fotocopiare il passo o i passi che ci interessano, benchè non sia la stessa cosa.
    Ed in effetti, è bello anche rileggere.
    In certi casi, per la densità dei concetti addirittura doveroso, come dovrò fare con 2 libri di Christa Wolf ("Recita estiva" e "Che cosa resta").
    A presto, magari da te!

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  23. @Riccardo
    Ciao a te e a tutti :-)
    ringrazio anch'io come Cristiana per il tuo GOAL su quella mia pagina del diario sul pallone strictu sensu, ma più ampiamente metafora comeanche da te descritta ricordando il grande Nabokov.
    Vorrei dirti che sì , non sono tipo da sviolinate, ma quando "sento/ascolto" un animo veramente pulito nel suo più profondo, che anche la Scrittura riesce a rendere ancor più limpido, come la tua, mi si connette ogni luce dell'essere umano rimasto tale, profumo di pane.

    Uno dei disagi più forti che provo è per l'ipocrisia, tanto più se questa è presente dalla nostra parte ( intendo quella esistenziale politica ) ...tu mi hai fatto sentire a mio agio fra le tue pagine e con una costruttività e creatività, non superficiale da immagine moda copertina falso entusiamo , che è quella del vero Potere, sia del pensiero quindi le parole, sia delle azioni.

    continua con questo tuo dono

    a presto e un abbraccione a te e a tutte/i
    ro

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  24. rif. In soffitta
    Ciao Ro!
    "Profumo di pane" mi piace molto: si tratta di un'immagine più complessa di quanto non sembri (oltre che che ovviamente per me davvero lusinghiera).
    Mi evoca una "sensazione" e non solo il fatto di luce, non so se mi spiego.
    Secondo me, in fondo a quel mouse, Rosà, si nasconde una poetessa...
    Venendo all'ipocrisia, che dire?
    Io penso che dipenda anche dal fatto che manca la volontà di esporre REALMENTE il proprio disagio, i propri dubbi, il proprio dolore.
    E' come se si temesse che nel parlare di tutte queste cose, le persone temessero di passare per ingenue, lamentose, "logorroiche", sentimentali ecc. ecc.
    Allora, ecco che tanti, tante mettono su una maschera.
    Magari anche per non farsi ferire, le intenzioni possono anche essere buone, non dico di no.
    Ma l'esito è spesso negativo... e forse, non potrebbe neanche essere diversamente.
    Ohi, poveri noi...
    Abbraccione a te!

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  25. A casa ci son tanti libri ma, per questioni di spazio, negli ultimi tempi non ne sto più comprando. Mi sto rivolgendo per il prestito alle biblioteche cittadine. Spesso vengo accompagnato da mia figlia (undici anni) che sta diventando una vera bibliofila. "Beate queste signore che possono lavorare in mezzo ai libri! - Mi ha detto una volta. - Però - dico io - brave e pazienti e ... se non ci fossero bisognerebbe inventarle.- Grazie caro Riccardo per la tua visita. Io sto vivendo un periodo di grandi cambiamenti sul piano del lavoro, ma la serenità familiare mi sta aiutando ad affrontare questo momento difficile ma positivo. Auguro a te e ai tuoi cari ogni bene. Un abbraccio, Fabio

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  26. Riccardino , Riccardino.... la cosa più affascinante del tuo racconto ( ed i tuoi racconti sono tutti affascinanti , complimenti a parte da una ruvida ligure come me...), sono le vari definizioni di bibliotecarie in svariate lingue. Io ne aggiungo un'altra,"Bibliomejes" termine pseudo olandese, che mancava all'elenco...ahahah In verità , non ho mai trovato una o uno di loro disponibile o perlomeno cordiale. Tutto si uniformava al grigio degli ambienti, rallegrati solo dalla presenza dei libri. Sfortuna ? Non so , può darsi , ma per me è valsa la massima " aiutati che il ciel ti aiuta"!Con infinita simpatia ed ammirazione , Nella

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  27. rif. Blogaventura
    In effetti, Fabio, finchè esisteranno ancora le biblioteche (in particolare quelle pubbliche, che oltre che mettere a disposizione dell'ottimo materiale, anche antico, prestano gratis), be', fino a quel momento per noi lettori il sole continuerà a splendere.
    Bello che anche tua figlia stia subendo il... bibliocontagio; sei un padre fortunato!
    Quanto ai cambiamenti sul piano lavorativo, quello è purtroppo un tasto dolente, che capisco bene... doppia fortuna, quella della serenità familiare.
    Contraccambio di cuore l'abbraccio e gli auguri.
    A presto!

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  28. rif. Nella
    Grazie, cara Nella!
    Be', se ci pensi noi del mare (sardi e liguri, in questo caso) abbiamo sempre avuto un "paciugo" (miscuglio) di lingue e di culture, no?
    Pensa alla parola "camallo", i lavoratori del porto di Genova: quella parola, se non sbaglio, deriva da un termine arabo che significa cammello e per estensione, colui che porta un peso.
    Anche nella lingua sarda esistono echi o influenze greche, spagnole, forse anche del nord-Africa ecc.
    Ed a me, giocare con le parole piace tantissimo!
    Tornando alla questione delle bibliotecarie, ultimamente e PERSONALMENTE le sto trovando senz'altro più cordiali di prima, benchè io ricordi bene certi atteggiamenti non proprio "digeribili"...
    Ma vero è che l'ambiente non sempre si presta ad un modo di porsi spensierato... umh, in effetti mi hai fornito un discreto spunto di riflessione.
    Con la medesima simpatia ed ammirazione, ti auguro una buona domenica!

    P.s: hai poi sentito il nuovo disco di Tom Waits?

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  29. Buon Giorno Riccardo,
    come va?
    Questo Tuo post ha risvegliato la mia nostalgia per la bibliotecaria da me preferita. Ero una ragazza e vivevo in Svizzera... era di una dolcezza e una disponibilità mai più ritrovata in nessun altro.
    Ti manca di incontrare la bibliotecaria annoiata, quella che provoca lo sbadiglio... ne conosco una che sa fare anche questo :)

    Un caro saluto e Buona Giornata

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  30. rif. Francy274
    Ciao Francesca, che dire?
    Si tira avanti, in qualche modo... Senza infamia e senza lode.
    Le bibliotecarie svizzere mi mancano, così come la bibliotecaria annoiata.
    Si tratta sicuramente, nel caso delle bibliofemmes annoiate, di persone che fanno un lavoro che in realtà, a loro non piace.
    Triste, ma per la pagnotta, va bene tutto quel che è onesto!
    Caro saluto anche a te ed a presto!

    RispondiElimina
  31. Mio caro Riccardo, cugini di sangue e di mare... ( grazie per questo regalo...!!!) Tornando a Tommasino, ho sentito solo quello che il suo sito offre , cioè una canzone, più l'intervista presente nel blog. Mi pare buono, ma è difficile essere obiettivi quando si ama...Vedremo cosa ci presenterà alla fine di ottobre. Il nostro " Rain Dog" è molto parco nell'esporsi e le sue interviste sono sempre fatte con una sola persona :lui.Quindi puoi capire l'incavolatura quando Amazon ha sforato precedendo la notizia del suo lavoro! Speriamo in un tour europeo,Tom così pigro nell'esporsi... Non vedo nulla al confine del mare prima della fine del 2012. Spero di esssere pessimista. Un abbraccione!

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  32. Avevo scritto un commento degno e mi si è cancellato con mossa maldestra... si vede che non è serata. E' meglio che vada a leggere “Lune a scoppio” prima che arrivi Natale!!! ;) cioooooo

    (p.s. tornerò)

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  33. rif. Nella
    Cara rock sister, grazie a te!!!
    Parlando di Tommasino nostro, secondo me anche quando si ama (ma si hanno "un po'" di dischi alle spalle) si può essere obiettivi... nonostante l'amore!
    Certo, non è che questo sia facilissimo...
    Amazon e simili... molte volte dovrebbero farsi gli affarucci loro.
    Vero è che uno scoop su Waits fa gola a molti e che più in generale, non sono molte le persone in grado di capire o di rispettare il mondo di un artista.
    Speriamo comunque che Tom ci faccia la grazia... di un tour!
    Abbraccione!

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  34. rif. Alicemate
    A me cose come quelle capitano 1000 0 2000 volte al giorno.
    Pazienza, non pensarci: di sicuro non ti sarà difficile riscrivere qualcosa di... ancora più degno!
    Buone "Lune", comunque.
    Tra l'altro, hai scelto il mio libro se non più difficile, comunque più complesso; ma spero, anche divertente...
    A presto!

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  35. Bellissimo blog il tuo. Ti linko!

    Ciao,

    "franc'O'brain"

    francobrain.splinder.com

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  36. rif. Anonimo
    Grazie per la stima, che... contraccambio!
    Ed appena la mia goffaggine tecnologica me lo consentirà, ti linkerò anch'io.
    A presto!

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  37. ...intorno alle di biblioteche: io ho verso di loro un amore/timore. Amore per il mio desiderio di lettura, timore per il dovuto rispetto di tempi, scadenze, che per il mio modo di relazionare con le pagine scritte mal si combina. Io ho tempi lunghi, smetto, riprendo, sospendo perché è sopraggiunto un nuovo bisogno... Passioni per gli addetti: nulla, purtroppo o per fortuna!!!
    Comunque la biblioteca la utilizzo per evitare eccessi di spesa, errori di acquisti, insomma non a tutti i libri desidero dar residenza in casa mia... ma altri li voglio fisicamente con me, miei! Brutto? Malsano? Forse sì, bisogna essere liberi da ogni schiavitù...

    (p.s. Non so se mi piacerebbe innamorarmi di un bibliotecario, mi sembrano di difficile innamoramento, noo? )

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  38. rif. Alicemate
    Allora sei ancora mentalmente sana, quindi non ancora irreversibilmente contagiata dall'"inchiostrite"!
    Certo, poi ci sono anche problemini pratici di non poco conto... lo spazio, per esempio, le cataste di libri che ti franano addosso ecc.
    Schiavi, poi, mai... dell'inchiostrite a parte, che però è una forma di libertà!
    A presto!

    RispondiElimina
  39. io intendevo schiavi del bisogno di avere, possedere alcuni libri, non il leggerli, che son con te non può essere che libertà. Ma il possesso potrebbe essere una piccola, tenera, fragile schiavitù intesa come attaccamento a "cosa". ;)

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  40. Mio caro Riccardo. la situazione amorosa ti porta a sconfinare , spesso, nella non obiettività... Siamo umani ed io lo sono tanto....ahahahahah e piena di difetti! Cerco di essere sempre nelle mie critiche ,più neutrale possibile, ma le preferenze e le debolezze saltano fuori.. E' inevitabile... Per Tommasino, speriamo nei miracoli e nella non pigrizia..Un caro abbraccio, tua rock sister!

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  41. rif. Alicemate
    Tutto chiaro, Alice!
    L'attaccamento eccessivo è senz'altro una cosa sbagliata.
    L'unica cosa che non sopporto, è quando un libro prestato da me tarda un po' troppo, a ritrovare la via di casa...
    Sono molto affezionato ai miei libri, anche se li presto volentieri.
    Ciao e buon giovedì (non c'entra niente augurare il buon giovedì, mica è un fine settimana, una ricorrenza, un inizio di giornata ecc. ma a me fa piacere augurartelo lo stesso)!

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  42. rif. Nella
    Carissima Nel', è vero, la "situazione amorosa" offusca un po' il giudizio; questo non ce lo possiamo certo nascondere.
    Ma l'importante è non delirare troppo, nel parlare dei nostri beniamini e secondo me, noi siamo immuni da quel pericolo.
    Naturalmente, de gustibus non disputandum, sui gusti non si discute...
    Tommasuzzo e Brucietto, ad altri non piacciono proprio mentre a noi...
    Un caro abbbraccio anche da me!

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  43. Grazie! per gli auguri al giovedì... sei dolce.
    In questo periodo mi servono per ogni giorno. Oggi è stata una buona giornata, mi son presa un po' di relax, ci voleva!!!
    Il tuo Giaco cavalca terreni difficili, a momenti percorre strade più illuminate e in altri è illuminante. Leggo avvisi di uscita dal romanzo, ma io son lenta, camminerò ancora un po' con Giaco.

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  44. rif. Alicemate
    Ri-grazie!
    Per citare Battiato-Cosoli, "viviamo strani giorni", parole queste che sottoscrivo in pieno, in toto ecc. ecc.
    Giacomo cerca la luce del sole o in alternativa, quella della luna; ma non voglio nè posso anticipare niente, giusto?
    Buon proseguimento di fine settimana e di lettura!

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  45. Ciao Riccardo, anch'io ho un ricordo speciale di un bibliotecario, in riferimento a una delle prime volte che mi recavo a consultare dei volumi. Ero un po' timida forse per questo mi avrà prestata sollecita attenzione...non c'è da pensar male, al contrario. Gli ho espresso il desiderio di fare delle letture sul mio luogo di nascita e, nel giro di pochi minuti, forse trenta, mi ha elencato molta bibliografia mirata sia al luogo che al periodo da me richiesto. In seguito sono stata alla Biblioteca Marciana per consultare l'archivio del quotidiano "Il Gazzettino" su suo suggerimento. Mi è sembrato di entrare in un santuario. Ho letto vari testi per sei mesi, replicando i prestiti e mi sono fatta un'idea della Storia del mio territorio. Con quel materiale avrei potuto scrivere una bel racconto, invece mi sono lasciata prendere dalla fretta di scrivere tutto quello che avevo imparato e, malgrado il lavoro e soprattutto l'impegno, non ho combinato un granché. Di questo il bibliotecario non ha colpa e io lo ricordo come un angelo custode del sapere. Ne sono ancora innamorata quando lo penso :)!

    Un abbraccio

    Nou

    P.S. Sei ritornato a scrivere come tempo fa e questo mi piace molto

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  46. Ehi Ric, Prof preferito, filosoficamente parlando mi sono letta tutto il boxino dei commenti e relative risposte e con mooolto piacere inizio a conoscerti meglio nelle tue imperfezioni che sono la cosa che più apprezzo ed adoro nelle persone vere, capaci ed intelligenti, del tipo:l'altro amore fallito:quello con la tecnica.
    E poi, tra una cosa e l'altra, anche tu sei un pò Rimba, ma la tua autoironia è semplicemente perfetta.
    Ora non so se a postare questo commento sia io o la mia interlocutrice immaginaria o la mia Alter Ego e la cosa più assurda è che non so quale Ric lo leggerà :)))))
    Una serena serata ed un grande abbraccio (meno male che non sei perfetto, mi sono sentita sempre troppo piccola davanti ai Prof.)
    Elisena

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  47. Hehehehehe... ricordo che da ragazzina pur di uscire di casa andavo in biblioteca e divoravo libri su libri ed in effetti ho sempre trovato le bibliotecarie donne assai serie e "grigie"...
    Ora di rado mi reco in biblioteca... ma ho un comodo divano dove gustare varie letture :-)
    Ciao Riccardo un abbraccio per iniziare bene la settimana!!!

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  48. rif. Nounours(e)
    Ciao Nou!
    “Angelo custode del sapere”… umh, è una definizione che mi piace davvero molto, sai?
    E non solo è bella ma è anche vera.
    Penso che non saremo mai abbastanza grati ai bibliotecari ed alle bibliotecarie per il loro lavoro e la loro professionalità.. anche se a volte ci sembrano persone un po’ imbalsamate (dico questo con affetto, sia chiaro!).
    Nel caso del “tuo” bibliotecario, forse è andato perfino oltre (nel senso buono) la sua mansione; ce ne sono certi, certe che si limitano ad indicarti dove cercare e… buonanotte!
    Ma quel racconto potresti sempre scriverlo, no? Pensaci, Nou, pensaci…
    Ti abbraccio anch’io.
    P.s.: quanto al ritorno al mio stile, che dire? Sarà il richiamo della foresta! Grazie!

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  49. rif. Joe Black
    Ehi, poetessa blues, non avrai mica pensato che fossi perfectus?
    Ma quando mai?!
    Sono il Rambo dei “Rimba”: insomma, per essere più chiari, sono un megadisastro ambulante, in fatto di tecnologia!
    Bello il ballo delle identità: tue, mie e non si sa più bene di chi, a questo punto
    Però l’importante è che qualcuno legga…
    Contraccambio l’abbraccio anche se ormai la serata è diventata quasi ora di pranzo; il pranzo, poi, è un momento mica male!
    Besos, Elisè!

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  50. rif. Paola
    Un giorno chiederemo a Sharon Stone di cercarsi un impiego come bibliotecaria presso qualche biblioteca comunale.
    Così, tanto per vedere l’effetto che fa!
    Il problema del divano, è che in esso non sempre si trovano libri che ormai non si stampano più.
    Ma a quanto pare, viviamo in una galassia imperfetta; sì, penso proprio che il problema sia quello.
    Un abbraccio per continuare bene giornata e settimana!

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  51. Ciao Riccardo. Ci penserò! Passo un periodo che si protrae ormai senza determinazione, ma passerà!
    Lidia non riesce a contattarti. Mi prega di dirti che su Speradisole troverai, a breve, un suo gioiellino(che lei con modestia chiama pensierino)a te dedicato.
    Ciao a te, Lidia e a tutti: passerò anch'io, anzi sono impaziente.
    Baci
    Nou

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  52. Che hai fatto dal 22 Settembre? Eri in biblioteca :D ?

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  53. rif. Lorenzo
    No, stavo e sto tuttora cercando di mettere un po' d'ordine nel caos di libri, riviste, fotocopie, giornali ecc. che assediano la casa da tanto, troppo tempo.
    Solo che quell'assedio mi piace!
    Un abbraccio.

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  54. Ciao Riccardo, c'è un Gioiello di Lidia pronto per te.

    L'assedio piace anche qui da me, soprattutto a mio marito, difficile sottrarsi, ma bisogna!

    Buona giornata
    Nou

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  55. Ciaooo Prof!! (notato il prof con la P maiuscola :D )...ci credi che io l'unica biblioteca in cui sono entrata è quella della scuola elementare delle mie figlie? ...comunque è così :) ...forse perchè a casa dei miei i libri non sono mai mancati, di ogni genere e tipo .....mi piace leggere ....spesso vengo qui da te solo per leggere ...il tuo scrivere è scorrevole,particolareggiato ma non palloso...ops!! ...intendevo noiso eheheh!!
    ora vado a vedere "dove trovare i "tuoi" libri"

    Buon inizio settimana !!! :)
    Baciotti by Pixia!!

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  56. rif. Pixia61
    Ciao Pix'!
    Comunque puoi usare tranquillamente la minuscola, anzi la preferisco!
    Molte grazie per l'pprezzamento (pardon, l'apprezzamento, avevo dimenticato la "a", sperando che ci rimanga il mio Cagliari).
    Arrossendo ti segnalo che puoi trovare i miei impiastelli o libri che dir si voglia più facilmente on-line.
    Per es., guarda sul lato sinistro dell'home page alla voce "Dove trovare i miei libri."
    E gratzias meda (molte grazie) per la fiducia!
    Buon inizio e kissotti anche a te!!!

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  57. Passo per un breve saluto. Un abbraccione, Fabio

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  58. rif. Blogaventura
    Ciao Fabio, tutto bene?
    Contraccambio l'abbraccione e domanda: da "Miele amaro" si trovano ancora i tuoi libri?
    Devi scusarmi ma non ho ancora avuto tempo di acquistarli.
    A presto!

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  59. Caro Riccardo non sò se ti arriverà il messaggio,ad ogni modo io non ho avuto contatti con i bibliotecari se non per riportare i libri che prendeva mio figlio per studiare.Peccato ma non è mai troppo tardi.
    Un salutone Lidia.

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  60. Cara Lidia, ciao! Come va?
    I bibliotecari sono persone per le quali ho un particolare rispetto ed anche molta ammirazione.
    Non che io non ammiri e non rispetti anche altre figure umane e professionali, ma il fatto che abbiano a che fare quotidianamente coi libri...
    Beate e beati loro!
    A volte possiedono anche un senso dell'umorismo ed un'autoironia che non è davvero male.
    Comunque, come hai detto, non è mai troppo tardi.
    Appena possibile passo da Spera.
    Salutone anche da me!

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  61. Ecco, lo sapevo... ho fatto pasticci, e il commento che ti avevo lasciato (o meglio, che avevo cercato di lasciarti) non è stato salvato. Ma a mia discolpa devo dire che in quel momento la linea ha fatto una cosa strana, una cosa che non ho ben capito, non so se una piroetta, una danza, una contorsione... in ogni caso ti dicevo che anche alla biblioteca della mia Accademia vi era una bibliotecaria. Tanto gentile, tanto caruccia la signora, con molta pazienza mi prendeva i libri d'arte più nascosti. Aaahhh, quante ore trascorse in quella biblioteca.
    Ciao Riccardo, una saluto a te e a Casteddu.

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  62. rif. Janas
    Non preoccuparti, a me cose del genere capitano (se possibile) anche quando non capitano!
    Forse la linea è troppo intasata, penso che sia questo.
    Noto comunque con piacere che anche per te le bibliotecarie sono delle figure quasi da fiaba, o poco meno.
    Infatti lo sono!
    Un saluto anche a te da Casteddu (Cagliari)che anche oggi è da mare...

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  63. E nooooooooooooooiiii!!! A noii perchèèè non ci concedete dei BIBLIOMAN (sembra il nomee di un supereroe...) aitanti e aiUtanti????

    Tentativo di postare il commento n°3

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  64. rif. dailygodot
    Bentornata, Daily!
    Secondo recenti studi che saranno presto presentati in conferenza stampa da Piero Angela (questa è una citazione, this not's for you!) saranno presto messi a disposizione delle gentili lettrici parecchi (e piacenti) Bibliomen.
    A presto!

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  65. O_o mi citi Piero Angela e mi prometti un mucchio di aitanti Biblioman "assortiti"... sei il mio nuovooo erooooee!!! :D

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