Ora, il titolo di questo post è un chiaro, evidente omaggio ai western all’italiana. Sì, quelli del ciclo de Lo chiamavano Trinità, …Continuavano a chiamarlo Trinità ecc. con Bud Spencer e Terence Hill.
Benché io sia un grande appassionato del cinema d’Autore (Truffaut, Bergman, Fellini ecc.) ed un entusiasta lettore di Gramsci, S. Agostino, Joyce, Kafka e Dostoevskij, mi diverto ancora molto quando vedo un film con Bud e Terence.
Quando poi becco qualcosa di Sergio Leone, allora per me è davvero il massimo!
Tutto questo per dire che nella mia scrittura c’è (o almeno spero che ci sia) qualcosa dello spirito di quei films.
Certo, potevo dirlo subito e con meno parole.
Ma è proprio questo il punto: la vita e la letteratura sono così strane, complicate e meravigliose che secondo me, di solito non bisogna aver troppa fretta nel concludere e nel dire le cose.
C’è il rischio d’essere troppo schematici e categorici ed io, con gli schemi e le categorie non sono mai andato d’accordo.
Di che cosa parla questo 3° libro?
Ma quando mai dovrei dirvelo!
Facciamo così: leggete il libro e poi mi farete sapere di che cosa parli secondo voi.
Di sicuro, stavolta Giacomo Porcheddu, il protagonista è più vecchio di quanto non fosse nel 2°, Lune a scoppio.
E nel Gioioso tormento Giacomo che con orgoglio si definisce vecchio ragazzo, potrebbe arrivare ad un regolamento di conti coi suoi amati fantasmi ed in generale, col gentilissimo mondo dell’oltretomba.
Kalaris, Casteddu, Caller, Kar-El, Cagliari o come la vogliamo chiamare, cede talvolta il passo a Praga e quel regolamento potrebbe segnare la fine di Giacomo.
Come andrà a finire?
Lo scoprirete.
Lo so, questa può sembrare una promessa.
O una minaccia…
Riccardo, lo so che per te è comodo Cagliari ma io da Pordenone faccio un po fatica :P soprattutto in questo periodo, anche se ci verrei propio volentieri.
RispondiEliminaTi lascio i miei migliori auguri per la presentazione. Attendo il giorno che ne farai una da queste parti (il triveneto in generale va benissimo :)).
Ciao
Complimenti, caro Riccardo!
RispondiEliminaMi piacerebbe esserci, ma temo sarà impossibile.
Spero al più presto di acquistare i tuoi libri e darti il mio parere.
L'iscrizione al Webring è interessante, perché il volume delle visite al blog aumenta e i blogger che amano la letteratura lasciano dei commenti stimolanti.
Un abbraccio.
Facciamo che è una promessa!
RispondiEliminaComplimenti e in bocca al lupo Riccardo :)
Ma si trova ovunque?
Mai svelare il finale! in bocca al lupo per il libro! Se potessi verrei a vederti.
RispondiEliminaNon sono sicuro che mi abbia preso il commento di prima: volevo farti i miei in bocca al lupo!!!! Peccato che per me (genovese) Cagliari non sia dietro l'angolo. Mi sarebbe piaciuto assistere alla tua presentazione.
RispondiEliminaA presto!!!
Daniele
rif. ormoled
RispondiEliminaLo so, la distanza è notevole!
Ma se mai diventassi famoso, chissà che una puntatina nel Triveneto…
Se non altro, ci facciamo un bicchiere!
Grazie per gli auguri, davvero.
rif. sonia ognibene
RispondiEliminaNessun problema, Sonia, tranquilla.
Magari ti farò sapere come trovare i miei “deliri”; considero infatti importante il tuo giudizio.
Merci bien anche per le “dritte” su Webring, strumento e/o iniziativa che non conoscevo.
Abbraccio ricambiato!
rif. guernica
RispondiEliminaSpero anch’io che sia una promessa!
Il lupo crepi in modo fulminante!
Ti farò sapere dove trovare il tormento… letterario, beninteso.
A presto, ok?
rif. matteo
RispondiEliminaIn effetti, il finale deve rimanere un mistero.
Magari ci vedremo, un giorno; in “qualche piazza italiana”, come dicono i fratelli Severini di The Gang.
Grazie per gli auguri!
rif. daniele verzetti, il rockpoeta
RispondiEliminaGenova non è dietro l’angolo ma quello che conta è… Genova per noi, come dice la canzone.
In ogni caso, a presto.
So che mi sei vicino come lo sono i veri poeti.
Grazie per gli auguri e a presto!
congratulazioni riccardo, il blog dialetticon ti sostiene!
RispondiEliminaMi unisco anch'io al coro degli in bocca al lupo per sabato prossimo.Se per caso dovessi passare per la fredda e piovosa Lombardia per presentare il tuo libro mi farebbe molto piacere poterti stringere la mano,anche se onestamente preferirei farlo nella calda ed accogliente Sardegna.Ciao
RispondiEliminaCiao Riccardo ...In bocca al lupo per la presentazione e chissà che non possa esserci!
RispondiEliminae' un periodo molto intenso e faticoso e non riesco a seguire ,come vorrei,il mio e gli altri blog amici. Spero di poterlo fare da ora in poi... ;)
Un abbraccio,
Natalibera
Ehi, questo sì che è un colpo di scena!
RispondiEliminaRipasso qui dopo (troppo) tempo e cosa trovo? Il tuo terzo libro di prossima pubblicazione.
Complimenti Riccardo!
Da ciò che scrivi sembra quasi necessaria la lettura anche di "Lune a scoppio" per potersi avvicinare a quest'ultimo, ma così, a sensazione, ti dico che pur non avendolo letto, "Il gioioso tormento" mi ha già conquistata. Dal titolo. Sarà che non concepisco possa esserci quiete senza tempesta, gioia senza tormento, appunto. Cagliari è lontanuccia per me, ma per annullare il più possibile le distanze, ti leggerò.
complimenti!
RispondiEliminaArrivo da "Dialetticon" ...
tantissimi auguri per la presentazione.
Alessandra
rif. euterpe
RispondiEliminaGrazie per gli auguri, Eut.!
Sarà… difficilotto che io possa passare dalle tue parti, però chissà, mai dire mai.
Nel caso, per neutralizzare freddo ed umido passerei armato. Di una buona bottiglia di mirto, intendo!
Ciao.
rif. natalibera
RispondiEliminaBentornata, bentornata!
Certo, se sabato potessi esserci, mi farebbe un gran piacere.
Magari, potresti prenderti una vacanza da tutti quegli impegni.
Intanto, non sarà certo male “vederci” più spesso sui nostri ed altrui blogs.
Contraccambio l’abbraccio!
rif. 2elle
RispondiEliminaPartrop, anch’io manco dal tuo blog da tantissimo tempo.
Ma rimedierò, garantito!
“Il gioioso tormento”, può esser letto anche… a prescindere (da “Lune a scoppio”) come avrebbe detto Totò.
Mi fa molto piacere leggere che anche tu non concepisca “gioia senza tormento”; in quel modo non si vive sempre benissimo, ma almeno ci si sente vivi.
Se leggerai questo mio 3° “macchiori” (delirio, pazzia) fammi sapere. Ci tengo…
Au revoir
rif. alessandra
RispondiEliminaTi ringrazio!
Ed inoltre, Alessandra, benvenuta "a bordo" di questo blog.
Ci troviamo almeno su dialetticon, va bene?
Ciao.
rif. redazione
RispondiEliminaGrazie gracias danke thanks merci carissima redazione (senza dimenticare il vecchio Em') per il sostegno!
Rispondo solo ora perchè (sarà l'età) ho visto il commento augurale solo ora...
Riccardo, ti auguro con tutto il cuore di vendere molte copie del tuo libro.
RispondiEliminaErica Lee
rif. erica lee
RispondiEliminaTi ringrazio di cuore, Erica.
Ma spero anche che piaccia davvero ai lettori e che (per il futuro) io non perda la passione per la scrittura.
A presto!
rif. la mente persa
RispondiEliminaIn effetti avevo sentito parlare di questo rapporto quasi di filiazione, benchè al riguardo sappia pochino.
Comunque mi piace anche Kurosawa, che purtroppo in tv passano poco.
Buon trasloco e grazie per la fiducia!
Ciao
Complimenti Riccardo! Davvero... I miei complimenti e il più caloroso in bocca al lupo!!!
RispondiEliminarif. marcus
RispondiEliminaGrazie, Marcus!
Oltretutto, i tuoi auguri vengono da un giornalista o comunque da un informatore che sa quello che dice e che dice quello che sa.
Presto da te!
In bocca al lupo anche da parte mia riccardo.
RispondiEliminaroberta
rif. gturs
RispondiEliminaTi ringrazio, Roberta.
Gli auguri degli amici e delle amiche fanno sempre piacere.
Passerò presto da te, ok?
Ciao!
... è sempre bello un libro che nasce.
RispondiEliminaO.T.: ho scritto un post dal titolo "Servono a qualcosa i blog?".Ti invito a leggerlo ed eventualmente a commentarlo.
RispondiEliminaCiao a presto.
rif. alligatore
RispondiEliminaE' vero.
Ed una una parte di vita (sia pure immaginaria) che si stacca da noi e che... doniamo agli altri.
E' uno di quei momenti in cui non ti basta sapere che hai degli amici incontrati in rete: la distanza geografica non-virtuale non ti permette di esserci...
RispondiEliminaComunque, almeno, i miei migliori auguri per la serata e per il libro.
Rudy
rif. incidenze
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo per gli auguri, Rudy.
Certo, la distanza, come osservi giustamente non è virtuale ma estremamente reale.
Tuttavia, l'amicizia può utilizzare anche canali appunto virtuali, quando l'orizzonte etico-culturale è comune.
A presto!
Uff... come vorrei essere nei pressi di Cagliari!!! Vabbè... dovrò accontentarmi di leggere il resoconto della presentazione! Intanto in bocca al lupo!!! ;)
RispondiEliminarif. dailygodot
RispondiEliminaLo leggerai senz'altro...
E sembrò una minaccia!
Scherzi a parte, se un giorno capiti in Casteddu (a Cagliari) potrai conoscere anche qualche personaggio dei miei romanzi.
Ciao!
Sarei venuta eccome alla presentazione ... peccato per la distanza, com'è andata?
RispondiEliminaLaVale
rif. la vale
RispondiEliminaCiao, Vale.
La presentazione è andata benissimo, soprattutto perchè non è stata la tipica "storia" letteraria...
Pensa che mentre una cara amica, Carmen Salis leggeva da par suo alcune parti del romanzo, l'editore(!) Davide Zedda la accompagnava alla chitarra.
Grande!
Ne parlerò presto in un post, probabilmente già nel prossimo.
Ciao!
Se non sbaglio ero stata nel tuo blog tempo fa...agli inizi di questa mia avventura sul blog.
RispondiEliminaPoi ho perso l'indirizzo...comunque auguri e fammi sapere se il tuo libro si troverà ovunque.
Ciao.
rif. nicole
RispondiEliminaPare anche a me che ci siamo "incontrati" sui nostri blog e devo aver perso anch'io il tuo indirizzo.
Ti ringrazio per gli auguri e nel prossimo post farò sapere come e dove trovare il mio nuovo "delirio."
In ogni caso, riprendiamo a scriverci!
Ciao.
Mi piacerebbe leggerlo. Facci sapere come trovarlo, anche se non siamo di Cagliari! Ciao .-)
RispondiEliminarif. licia titania
RispondiEliminaSarà fatto!
Ed anche molto presto, per esempio nel prossimo post.
Ciao.
Scusandomi del ritardo, m'associo ai complimenti e agli auguri.
RispondiEliminarif. alessandro perrone
RispondiEliminaTranquillo, Ale, nessun problema e grazie per auguri e complimenti!
Tanti saluti a te ed ai tuoi ed a presto!
E allora?
RispondiEliminaCom'è andata?
La profezia del tuo GURU si è avverata?
....:D
rif. tendallegra
RispondiEliminaCiao, Alessia.
La profezia del Guru si è avverata nel senso che è andata... benissimo!
A presto, eh?
Ciao Riccardo, ho finito la lettura della tua terza fatica, lo è stata? faticosa? Io ho presente le fatiche, che rasentavano spesso la malattia, che viveva e procurava ogni scrittura e pubblicazione di libro da parte di Virginia Woolf...
RispondiEliminaTi lascio il mio commento e lo faccio con una certa emozione, come è normale provare quando si parla di un libro a chi l'ha scritto.
Va beh dai, l'ho già pubblicato su aNobii, come sempre.
“In questo secondo romanzo “Il gioioso tormento”, che ha sempre come protagonista Giacomo, mi è sembrato di stare più con Kafka che con Joyce, che invece sbirciava ironicamente in “Lune a scoppio”.
Io prediligo Joyce, ci si diverte di più. Con Kafka si viaggia continuamente anche quando si è fermi o si continua a camminare, a volte senza arrivare da nessuna parte, il viaggio è faticoso ma comunque interessante, sai che è servito come nella vita serve vivere...
Nel primo romanzo mi ricordo una ricerca del perchè della vita, la ricerca giovanile di un posto nel mondo, in questo ho trovato una lotta alla ricerca di un compromesso, di un patto per guadagnarsi la gioia, l'amore... E in che modo il protagonista riesce a resistere ai continui viaggi spazio-temporali? Con la complicità della scrittura, il sollievo e lo sprone della musica e il desiderio di Tania, l'amore vitale che è in grado di fare miracoli sia attraverso la gioia che il tormento: sa innalzarci, farci compiere atti eroici, sconvolgerci i programmi e creare nuovi progetti.
E alla fine quindi “vissero felici e contenti” come nella fiabe? Non finisce proprio così, ma un po' di fiaba c'è.”
Forte la tua Tania!!!
(... va bene la collocazione del commento in questo spazio?)
rif. alicemate
RispondiEliminaCiao!
Beh, senza voler (ovviamente) paragonarmi alla Wolf, posso dire che scrivere un romanzo e scriverlo con passione "deve" rasentare quella "malattia."
Altrimenti non si tratta di arte ma solo di tecnica, per quanto in certi/e la teccnica in questione possa anche essere raffinata.
Ma così la creazione artistica che dovrebbe sublimare il dolore che spesso la vita ci crea, rimarrebbe lontana.
(Presto passerò su aNobii e grazie di nuovo per l'attenzione, anzi per la stima!).
Sì, è vero, qui il nume tutelare è più Kafka che Joyce; un Kafka in salsa cagliaritana che forse non vuol accettare gli... anta!
Hai inquadrato perfettamente il senso del romanzo ed i tormenti di Giacomo: in effetti, spesso c'è dell'eroismo anche nel semplice tirare avanti, nell'accettare le proprie (e tante!) imperfezioni.
Alla fine, i draghi, le streghe, i diabolici assassini che dobbiamo affrontare, sono nella vita reale meno "spettacolari" di quelli delle fiabe, ma forse più insidiosi.. o difficili da individuare.
Ogni storia d'amore, poi, è un po' una fiaba... con qualche colpo di scena anche inquietante.
Inoltre, mi fa piacere vedere come tu abbia ben capito che non si è trattato di uno scontato lieto fine.
Ottima la collocazione del commento in questo spazio.
un salutone e grazie!