mercoledì 18 dicembre 2013
“Non siamo angeli”, di Neil Jordan
Questa bella commedia di Neil
Jordan ha come protagonisti un trio piuttosto insolito, o inedito:
Robert De Niro, Sean Penn e Demi Moore.
De Niro (Ned) e Penn (Jim) sono
due evasi. Ma evadono (con un condannato alla sedia elettrica) loro
malgrado. Ned e Jim non sono dei grandi criminali ma durante la fuga,
il condannato uccide delle guardie: il che complica le cose...
La vicenda si svolge al confine
tra gli Stati Uniti ed il Canada. Siamo nel 1935 quindi tutta la
storia, se pensiamo che il crack di Wall Street avvenne nel 1929, ha
abbastanza a che fare con la Grande Depressione.
La cittadina in cui capitano i
nostri improbabili eroi è molto lontana dallo sfarzo e dalla
spensieratezza di Beverly Hills, della California o della Florida,
manca della vita che si può trovare a New York o a Los Angeles.
Si
tratta di una città umile, in cui si lavora duramente e la vita che
in essa si conduce non offre troppi svaghi o soddisfazioni.
La stessa Molly (Demi Moore) è
una donna che cerca di tirare avanti come può; oltretutto, con una
bambina molto malata per le cui cure non sa proprio a che santo
votarsi. Così, per Molly il solo “rimedio” praticabile sembra
essere la prostituzione.
La Moore rende Molly in modo
molto convincente. Giustamente, lei è animata da fiero sdegno per i
discorsi sulla bontà di Dio a cui chiede invano la guarigione della
sua piccola. Inoltre, Molly prova disgusto per l'ipocrisia di quanti
vorrebbero andare (o ci vanno senz'altro) a letto con lei. E magari,
sono uomini di legge o di Chiesa...
Molto convincente anche Penn,
spaventato dalla caccia all'uomo scatenata dalla polizia con gran
dispiego di uomini, armi, cani ecc. ecc. e nello stesso tempo,
confusamente attratto dal mondo religioso in cui lui e Ned si
imbattono... quando trovano rifugio in un monastero.
Sia Penn che De Niro sono
perfetti nella parte (conierò questa definizione) di santi
casuali, ma secondo me lo è
soprattutto Penn. De Niro? Forse esagera con le smorfie, rivelandosi
in qualche caso un po' fastidioso; ma nel complesso, Robertino è
stato bravo anche in questo film.
Il
titolo del film si spiega con (lettera agli) Ebrei, 13, 1-2
che i due trovano ad un
crocicchio: “Perseverate nell'amore fraterno. Non dimenticate
l'ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli
angeli senza saperlo.”
Così,
i 2 troveranno ospitalità in un monastero nel
quale, per un provvidenziale equivoco
erano attesi in qualità di teologi!
Naturalmente a tale equivoco si aggrappano come ad un'insperata
ancora di salvezza...
Il film
colpisce per il misto di grazia, umorismo ed (anche) sottile satira
contro la figura ed il mondo appunto dei teologi.
Per esempio,
durante la fuga Ned e Jim si liberano dei loro panni di carcerati,
sostituendoli con delle camicie che trovano stese ad asciugare in un
cortile. Ma Jim scorda di togliere dalla sua tutte le mollette cui ne
rimane attaccata una. Un grande estimatore dei “suoi” scritti
teologici gli chiede il perché.
E
lui, solenne: “Mi ricorda che in qualsiasi momento
possiamo essere presi
e portati via.”
Il
dotto frate accoglie la spiegazione con devozione,
tanto che applicherà una molletta anche alla sua tonaca!
Sarebbe
stato facile, in un film come questo, cedere al facile gusto per il
piccante, inducendo i due finti teologi ai piaceri della “carne”,
ma Jordan ha resistito a tale gusto. Insomma, con Non siamo
angeli egli ha realizzato un
film godibile e (se pensiamo ad una “predica” di Jim) in fondo
anche profondo; comunque, non certo banale.
Non so se il
film abbia avuto successo, tuttavia fa compagnia per circa un'ora e
mezzo e che dire? Presenta anche dei momenti di suspence: le fasi in
cui la polizia bracca i 2, a me hanno creato qualche momento d'ansia. Davvero un
bel film!
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Film senza dubbio godibile con un Penn che da dei punti a De Niro ( secondo me Penn è uno dei migliori registi e attori ), Non è il remake del primo "Non siamo angeli" ma ci assomiglia molto e quello del 1955 con Humphrey Bogart e
RispondiEliminaPeter Ustinov è un piccolo capolavoro.
Approfitto per fare a te e alla tua famiglia, i miei migliori AUGURI di Buone Feste.
Cristiana
rif. cristiana2011-2012
RispondiEliminaLeggo con piacere che su Penn hai un punto di vista molto simile al mio. In effetti, il buon Sean è stato grande anche in "Mystic river" ed in tanti altri film.
Io l'avevo conosciuto in "Stato di grazia", con un allora sconosciuto Gary Oldman (che poi interpreterà Dracula nell'omonimo fil di Coppola).
Auguri di BUONE feste anche a te!
P.s.: ho cercato di passare da te ma non sono riuscito a raggiungere il tuo blog; oggi ci riprovo.
Tanti Cari Auguroni per un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo, Fabio
RispondiEliminarif. Blogaventura
RispondiEliminaContraccambio gli auguri alla grande, caro Fabio!
E speriamo le cose vadano un po' meglio. Per tutti.
Non ho visto questo film :(
RispondiEliminaDi sicuro, se lo manderanno in onda, ora avrò una chiave di lettura in più.
Mi piace molto il passaggio dove tu dici che il regista ha resistito alla tentazione facile di aggiungere fotogrammi "piccanti". Mi fa pensare ad una cosa di cui sono convintissima: i film, come la tv, dovrebbero educare alla ricerca del bello, non del facile divertimento, come invece fanno per ragioni di audience.
Una volta la RAI era così, ora, da troppi anni, insegue la televisione commerciale.
Ti lascio i miei migliori auguri di Buon Natale, Riccardo. Auguri estesi a tutti i tuoi cari
rif. Perla
RispondiEliminaSì, Francesca: spesso la ricerca di facile audience fa sprofondare certi films (che magari potrebbero essere grandi) in spettacolini di cattivo gusto.
Naturalmente, da questa considerazione vanno esentati films in cui l'eros si presenti con finalità estetiche, o comunque sensate.
D'accordo anche sulla Rai...
Contraccambio ed estendo anch'io gli auguri.
A presto!
Non ho visto il film,ma dai sempre delle ottime indicazioni che terrò presenti,ringraziandoti.Ti faccio anche gli auguri per questi giorni di festa,ma anche per dopo,quando le luci si saranno spente,e speriamo che qualcosa di buono succeda ancora.Ciao Riccardo.
RispondiEliminarif. chicchina
RispondiEliminaGrazie a te per aver apprezzato!
Contraccambio gli auguri di vero cuore e mi associo al tuo auspicio: perché il vero Natale, in effetti, dovrebbe vedersi a luci spente.
Perlopiù e purtroppo, il Natale è stato ridotto ad uno spettacolo e ad uno smercio di panettoni, spumante ecc.: anche se chissà che questa devastante crisi economica non ci riporti al suo spirito originario...
Ciao a te ed ai tuoi!
Di sicuro ho visto questo film, che ricordo vagamente dalla trama e poco visivamente :)) Però ho una cosa cattiva da dire su De Niro e non dovrei, soprattutto a Natale: è uno s......tto con la puzza sotto il naso e mi è antipatico. E con questa caduta di stile ;))) ti abbraccio e auguro Buone Feste a te e alla tua famiglia.
RispondiEliminaCiao Nou
Riccardo, devo confessare di non conoscerlo e mi dispiace perché, nonostante io sia un'appassionata di cinema, mi rendo conto di avere tantissime lacune.
RispondiEliminaApprofitto per farti tanti auguri di Buone Feste a te e alla tua famiglia,
un saluto caro, Linda
rif. Nou
RispondiEliminaCiao Nou!
Beh, che dire? Il Natale non ci esime dal senso critico e dalla voglia di dire quello che pensiamo, quindi nessun problema, davvero!
Personalmente, mi pare che da qualche anno stia rifacendo sè stesso; mi pare insomma che stia vivendo un po' di rendita sul suo (pur indiscutibile) talento.
Grazie comunque per gli auguri che estendo a te ed alla tua famiglia, di vero cuore!
Un abbraccio.
rif. Linda
RispondiEliminaAh, di che cosa ti preoccupi?
Se dovessi fare un elenco dei film(s) che non conosco io, sarei scomunicato all'istante da Hollywood, Bollywood, Cinecittà e così via.
Contraccambio alla grande gli auguri ed un caro saluto anche a te!