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lunedì 11 marzo 2013

In simpatica compagnia di quasi-persone & d'altri strani personaggi


Accerchiato da simpatiche iene sorridenti
ed accompagnato da affabili belve danzanti
su e giù per sentieri di maturità
(ma solo anagrafica)
siedo sulle rive di fiumi deficienti
ad aspettare cadaveri
di nemici
che difficilmente passeranno.

Ho visto Muddy Waters...
sì, l'altro giorno, sotto casa mia.
Era stanco di fiumi fangosi
e mi sorrideva dubbioso,
quando ho iniziato a soffiare nella mia armonica
ha ballato ridacchiando.

Maschere d'ottusa, insopportabile logica
si ostinano, povere sceme, a perseguitarmi.
Ho soffiato nel flauto di Pan
cercando un tramezzino...
be', le canne dello strumento
sembravano tapparelle sporche
che infatti ho tappato
ed anche pulito...
non ricordo in quale ordine:
anche perché o soprattutto perché
non lo sopporto...
l'ordine, mica lo strumento o il tramezzino.

Bravo ragazzo nonostante tutto,
ho lavato i pavimenti delle mie ansie
poi spazzato quelli dei miei sensi di colpa
scivolando però sul velenoso
detersivo dell'autotormento.

Ho battuto la fronte di fronte a me stesso,
mi sono sorriso
cercando di trovarmi simpatico:
impresa questa inutile o impossibile,
ma sempre meglio che continuare a combattere
con certe iene & belve,
sia pure sorridenti, simpatiche
ed a volte
(ma bada bene)
soltanto a volte...
un filino affettuose.


12 commenti:

  1. Amo le Tue poesie, un misto di retrò e modernità che portano in paesaggi conosciuti. Strappano sorrisi e fanno molto riflettere. Ho visto Muddy Waters ballare al suono della Tua armonica. Quei fiumi deficienti scorrere tumultuosi e avidi di vita, improbabile il passare di nemici cadaveri, non se ne vede l'ombra. Sì, meglio sorridere a se stessi in tutto questo marasma di amaro continuo. Facendolo non perderemo quell'ultima briciola che resta della nostra fragile umanità.

    Naturalmente Te la rubo per le mie perle :).
    Un abbraccio Poeta.

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  2. "nonostante tutto,
    ho lavato i pavimenti delle mie ansie
    poi spazzato quelli dei miei sensi di colpa
    scivolando però sul velenoso
    detersivo dell'autotormento"
    e queste parole le faccio miei Ric!!!!!
    Stupenda, la trovo unicamente stupenda nella ben formulata ironia d'ogni passaggio.
    Un bacio Ric e un abbraccio alla tua meravigliosa isola!

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  3. rif. Francy274
    In effetti, ogni tanto quando scrivo dei versi, cerco di "iniettare" un po' di umorismo.
    Per spiegarmi meglio, in che cosa cerco di iniettare l'umorismo?
    All'interno di situazioni spesso deprimenti ed anche all'interno della poesia, che spesso mi sembra un po' troppo austera.
    L'importante è davvero, come scrivi, non perdere quella famosa "briciola" che in effetti, è continuamente insidiata da tante "cosette" poco interessanti, per niente belle, parecchio ingiuste ed a volte anche crudeli.
    "Ruba" pure: ne sono onorato!
    Un abbraccio, cara amica.

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  4. rif. Elisena
    Bentornata, Elisè!
    E come dire?, grazissime!
    Forse, ormai, può salvarci dall'attuale marasma solo una bella risata (magari anche a bocca storta)...
    Avvelenarsi l'anima? Già dato!
    Contro-bacio e contro-abbraccio a te, all'Urbe ed a tutto il Latium!

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  5. spietato, ma esilarante!
    Se io fossi un musicista o un cantautore, ti chiederei il testo per farne una (bella) canzone!
    Un saluto, Linda

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  6. rif. Linda
    Muchas gracias, Linda!
    (Lo spagnolo è d'obbligo, dopo l'elezione a papa di un argentino).
    Chissà, magari ne salterebbe fuori una canzone se non proprio bella, almeno passabile.
    Ciao ed a presto!

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  7. noooo, le iene no! Ho ancora in mente il cartone di Re Leone della Walt Disney: che brutti personaggi. Come animali, poveretti, anche loro avranno la loro utilità, sono parte del ciclo della vita ed hanno pure avuto la sfortuna di avere un brutto ruolo.
    Eih Riccardo, non sai che non si cammina sui pavimenti lavati, oltre a scivolare si lasciano le orme, le nostre bidelle mettono un cartello di pericolo "pavimento bagnato".
    Scherzo, scrivi bene ma mi fa rabbia pensarti in questi autocaustici versi! ;)
    Ciao.

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  8. rif. alicemate
    Eh, purtroppo le jene sono tante... e da quelle "bestiole" bisogna sapersi guardare!
    A volte, comunque, l'autocausticità può essere un buon sistema per non prendersi troppo sul serio e magari, per riprendere a sperare.
    Spero...
    Eh sì, lo spero tanto.
    Ciao e buon week-end!

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  9. Ciao Riccardo,
    ti ho pensato in questi giorni scorsi, settimane scorse. Il pensiero era "Ma quando vedremo la fine di un periodo politico così devastante come negli ultimi anni?" E' da tanto che si aspetta e se ne parla fra noi. Siamo stanchi di aspettare un po' di luce trasparente. In un mio post di due? anni fa dicevo che non debbono toglierci la forza di sperare in un cambiamento, che non dovevamo deprimerci fino alla rinuncia della speranza. Io vedo segnali che potrebbero portare al cambiamento a meno che le iene non abbiano bastoni da inframezzare ai raggi della ruota che deve superare il sentiero ancora impervio. Vedremo nei prossimi giorni, nel frattempo vivo una timida speranza, spero che finalmente il senso normale della vita si insinui e contrasti, vincendo, sulla protervia che rende i volti dei politici perdenti delle maschere deformi.

    La poesia è splendida.
    Un abbraccio
    Nou

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  10. rif. Nou
    Eh, come si suol dire, la speranza è sempre l'ultima a morire.
    Non so se siamo in vista di un cambiamento, anche se forse qualche timido segnale, c'è.
    Se non altro (da quello che so) la Boldrini e Grasso non sono persone compromesse con giochi più o meno sporchi di potere.
    Che dire? Speriamo bene!
    Grazie per quello che hai scritto sulla poesia, grazie davvero...
    Un abbraccio.

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  11. Ciao Riccardo, sto facendo qualche passeggiata tra i puoi post, per il gusto di conoscerti un po' di più. Ho incontrato questa poesia che mi ha catturato con i suoi molteplici registri e le sue immagini sorprendenti.
    complimenti!

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  12. rif. nina
    Ciao Nina, passeggia pure... ad abundantiam (spero per te non ad nauseam!).
    Ti ringrazio per la stima, veramente!
    Sai, quando scrivo cerco di non prendermi troppo sul serio, questo anche quando (come nel caso della poesia in questione) ero "abbastanza" a terra...
    Ma cambiare registro e sfornare paradossi, beh, tutto questo mi aiuta ad andare avanti.
    Ciao ed a presto da te!

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