venerdì 3 agosto 2012
L’ultimo mandante (Bologna, 2 agosto 1980- Bologna, 2 agosto 2…)
Per molti era il senatore;
per qualcuno, il paracadutista.
Ma per tutti era il dottore:
sì, un titolo quasi umile, quest’ultimo… ma lui coltivava una sottile, ipocrita
umiltà.
Anni prima aveva pubblicato il
saggio Sul valore del male in cui sosteneva che non era difficile essere
onesti, altruisti, sinceri ecc. ma che tutto ciò era “bovino, asinino, tipico di chi teme la vita e non sa assaporarla.”
Era scoppiato uno scandalo così
decise di interrompere la propria carriera di saggista; si era trattato del suo
solo passo falso.
Ma da allora aveva iniziato a
tessere i fili della sua oscura ed in apparenza poco redditizia ragnatela, che
per sua scelta non l’aveva condotto (per decenni) ai vertici del potere.
Ed
aveva i suoi dossiers, le sue intercettazioni, registrazioni, foto, video,
documenti ecc.
Perché tenere sotto controllo il
tenentino, lo scribacchino di provincia, il sindaco di paese, l’industrialotto?
Questo gli chiedevano i suoi amici.
Che domande!
Lui sentiva che il
tenentino sarebbe diventato generale, l’industrialotto un grande imprenditore;
il sindaco, ministro o boss di una grande banca; lo scribacchino, influente
opinionista tv.
E non sbagliava quasi mai.
Al momento giusto quei piccoli
sarebbero diventati grandi, utili e ricattabili.
Ed aveva capito che se sali
troppo, quando cadi sei finito.
Molto meglio stare in basso…
Da
dove puoi osservare la caduta dei grandi, magari attutire la loro caduta ed
aiutare a salire gli ancora piccoli… così avrai la riconoscenza e l’appoggio
degli uni e degli altri ed accumulerai potere… che utilizzerai al momento
giusto.
Importante non puntare
all’esercizio diretto del potere ma stare nell’ombra, prendere e/o
fingere di prendere accordi, progettare nuove alleanze da intrecciare alle
vecchie, essere severi custodi degli antichi valori ma entusiasti sostenitori
dei nuovi.
Certo, ogni tanto il Paese aveva
bisogno di qualche scappellotto: come aveva scritto qualcuno, da noi “lo stragismo”
è stata la modalità normale di gestione del potere… almeno dai tempi del
Valentino, tanto ammirato da Machiavelli!
Che cosa non avevano fatto, loro…
Poi non era importante (e forse
neanche possibile) stabilire chi fossero, appunto loro…
I vari dominatori che si
erano succeduti alla guida del Paese dal Medioevo ad oggi, le tante mafie, la
massoneria, i servizi segreti deviati?
I vertici di polizia, Chiesa,
industria, magistratura, media, sindacati compiacenti?
Terroristi d’ogni colore,
intellettuali da salotto, artisti vanesi o deliranti?
Sì, loro erano tutto questo e molto
più di questo.
E trovavano ulteriore forza
pescando in quella zona grigia priva di qualsiasi confine e consistenza…
che così dava sempre più il Paese in mano a loro: oxfordiani o francescani di
fuori, banditi di strada di dentro. E per sempre.
Sì, ogni tanto qualcuno urlava il
suo no! Gente come Gramsci, Pasolini, Falcone e Borsellino. Ma erano
pochi e stroncarli, facilissimo.
In un Paese in cui quasi tutti
temono più di passare per fessi che risultare assassini, cavernicoli, erotomani
o ladri, loro avrebbero regnato in saecula saeculorum.
Ed ogni tanto una bella strage, lo
scappellotto teneva il Paese buono per 15-20 anni.
Negli ultimi tempi lui aveva
finalmente accettato incarichi importanti: prima a Bruxelles poi nel governo
italiano.
Ora, a 40 (o erano 50?) anni
dalla strage di Bologna era ministro della difesa ma stranamente, aveva
iniziato a provare una nuova sensazione… come di rimorso, se non di pentimento.
Molti di quelli che avevano tramato con lui erano morti… ma non tutti. E
lui era il mandante più potente: anche perché aveva tutto quel materiale…
Forse era arrivato il momento di
spezzare quella catena di menzogne, depistaggi, massacri e connivenze che
durava da un tempo schifosamente infinito.
Padre Mario era stato chiaro:
“Senza riparazione non può esistere assoluzione. Insomma, vada a dire
tutto quello che sa, che ha fatto e che ha fatto fare,
assassino!”, aveva concluso urlando.
‘sti preti che parlano come
guerriglieri sudamericani!, aveva pensato lui, stizzito. Ai vecchi tempi aveva
prestato la sua consulenza d’esperto torturatore in Argentina ed in Cile…
Ma il gesuita aveva ragione,
doveva parlare.
Ora l’aveva fatto e tutto
era stato messo a verbale, ma capì subito che provava vergogna, non rimorso o
pentimento. Avrebbe voluto pentirsi ma non ci riusciva.
Ormai il cancro gli lasciava solo
altri 2 mesi, presto avrebbe dovuto presentarsi davanti ad Autorità ben più
potenti e scaltre di lui.
Dovrò bruciare all’Inferno, pensò
con amarezza.
Improvvisamente ebbe una chiara
visione del nulla che era nonché una lacerante percezione della sua
inumanità e di tutta la morte che aveva causato.
Invocò disperatamente il dono del
pentimento, che però non venne; pensò che era giusto così perché in fondo,
anche ora, cercava solo una via di scampo.
Ma stavolta non ci sarebbe stato
nessun depistaggio o cavillo, prescrizione, falsa testimonianza, ragion di
Stato, immunità diplomatica, aereo che lo trasportava in Paesi compiacenti nè nient’altro di simile.
Stavolta era solo e disperato.
E lo sarebbe stato per sempre.
In questa e nell’altra vita.
Per l’eternità.
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Grande e bella lezione di stile. Prendo come esempio De Andrè e non è poco, le mie parole sarebbero inadeguate. " Quando si muore si muore soli" , e questo sempre, per ognuno di noi. Sta alle nostre coscienze il piacere di parlare o di tacere , di accompaganrci ancora per un poco o abbandonarci per sempre. Ma sappiamo ancora la definizione di coscienza? E metterla in pratica diventa un'operazione da premio nobel? Non sono molto ottimista , mio caro Ricky... sempre la tua Blood Sister...
RispondiEliminarif. nella
RispondiEliminaBlood Sister, ti ringrazio!
Sì, la solitudine di fronte alla morte... che mistero e che dramma...
Nel caso di questo Mandante, una solitudine ed una disperazione del tutto meritate, non ti pare?
Quanto alla definizione di "coscienza", anche questa non è certo facile.
A mio parere dovrebbe essere coscienza il sentirsi e l'essere responsabili delle proprie azioni di fronte a sè stessi ed agli altri.
Non nuocere (come mi pare dicessero i Latini) a nessuno e possibilmente essere d'aiuto.
Questo personaggio puntava però solo al potere e viveva di inganni, menzogne ed ipocrisie; il mssacro, poi, era per lui solo uno "scappellotto."
Comunque, no surrender!
Ha il ritmo incalzante del triller,e gli elementi ci sono stati e ci sono tutti.Peccato non essere arrivati,mai,neanche per tanti altri precedenti e successivi 'scappellotti'ad una verità vera,a poter guardare in faccia gli autori,analizzare i loro volti,maschere di cera senza emozioni rimpianti rimorsi
RispondiEliminaRimane il rimpianto,ma anche la certezza che "tempo verrà..che Ilio con tutte le sue torri cada"e faranno un tonfo rumoroso,lo sentiranno solo loro,se avranno ancora coscienza e conoscenza.Bravo,come sempre.Grazie Ric
Alcuni non sanno neanche cosa sia la coscienza e non si pongono domande. " Got mit uns" vale per una miriade di persone -vedi capi mafia o dittatori sanguinari- Proprio ieri ho letto un articolo riguardante la dittatura di Pinochet, un altro fervente cristiano che attribuì alla Madonna la salvezza durante un attentato, un buon cristiano stimato dal vaticano.
RispondiEliminaIo sono convinta che queste personalità altamente egocentriche, mai son sfiorate da un dubbi, per essi non esiste nè il pentimento, nè la possibilità di andare all'inferno.
Ciao caro Riccardo, buoni bagni!
Cristiana
http://www.fisicamente.net/SCI_FED/index-801.htm
rif. chicchina
RispondiEliminaTi ringrazio, Chcchina!
Certo che è incredibilmente deprimente vedere che i decenni(!) passano, cambiano i costumi, le mentalità, nascono e finiscono nuovi Paesi ecc. ma certi sanguinosi misteri rimangono...
Ora leggo però che (ministro Cancellieri) si auspica che si possa arrivare oltre che ad una verità giudiziaria, anche ad una verità storica.
Come leggo però ne "Il Manifesto", spero che ci sia una verità giudiziaria anche per quella storica.
Che insomma sia possibile punire anche i mandanti.
E speriamo di non scoprire che tra loro qualcuno ha fatto carriera.
Il gen. Bava-Beccaris, per es., che a Milano fece uccidere (nel 1898) a cannonate quasi 100 persone, non risulta che sia mai stato punito...
Un caro saluto!
rif. cristiana2011
RispondiEliminaLa strumentalizzazione della religione a fini politici ed anche (come nel caso di ignobili assassini come Pinochet, Videla ecc. o come già prima i conquistadores, gli schiavisti o gli sterminatori dei pellerossa ecc.) a fini criminali, è una costante che in campo storico si ripete spesso.
Forse Pinochet fu salvato dal Diavolo, non dalla Madonna!
Anzi, sicuramente.
Penso anch'io che persone come quelle siano al di là di qualsiasi dubbio, pentimento o simili. Il caso rappresentato dai nazisti è tipico.
Tipico che più tipico non si può.
Buoni bagni anche a te!
bellissimo pezzo Riccardo caro..hanno rubato di tutto, ma la cosa più rubata, per sempre, senza possibilità che venga restituito nemmeno un relitto scheletrico di questa, è la storia, la verità, il racconto della vera memoria.
RispondiEliminaE' vero che la storia è sempre stata scritta dai dominanti, fa male però che rubando la sinistra , dvientando pseudo sinistra, quella che è rimasta con questo nome, è la prima che ha messo in saldo anche l'ultimo pezzo della verità. Ovviamente dice di no, attraverso tutti suoi pseudointelletuali dell'industria della denuncia, ma così è andata a finire..se ad esempio Falcone e Borsellino avessero saputo in quale ingranaggio infernale dei professionisti dell'antimafia, sarebbero finiti, forse sarebbero scappati per tempo, senza morire per nulla, per uno Stato contro lo Stato con tutti i suoi apparati bipartisan alle recite degli oppsoti che convergono a un unico grumo di potere.
Del resto non siamo mai stati una repubblica consapevole della truffa della nostra liberazione...finiti i vari Di Vittorio, Calamndrei,e ultimi mohicani non infiltrati nel psi e nel pci né corruttibili, era gia stato scritto tutto il dominio.
Ti abbraccio
rò
rif. In soffitta
RispondiEliminaGrazie, Rò...
Purtroppo, come dici egregiamente, c'è chi ha rinunciato tranquillamente ad un qualsiasi straccio di verità.
Quello poi che continua a lasciarmi stupito-stupefatto-disgustato-nauseato è il fatto che passano i decenni... e continua a non sapersi niente.
All'epoca di piazza Fontana, per esempio, avevo 7 anni...
Allora mi chiedo: è mai passato il 1600?
E' mai finita la Controriforma?
Possibile che agisca ancora una versione riveduta e scorretta dell'Inquisizione?!
Ti abbraccio anch'io e... hai ricevuto il messaggio? Non riesco ad inviartene... help me!
Un mese fa ho finalmente letto “1984” di George Orwell. Probabilmente lo conosci, lo conosceranno anche i tuoi lettori.
RispondiEliminaQuello che scrivi, che spesso si vive, che si studia della storia passata e non di tutta si sa la verità come dice anche "In soffitta" (la cosa più rubata, per sempre, senza possibilità che venga restituito nemmeno un relitto scheletrico di questa, è la storia, la verità, il racconto della vera memoria.), tutto questo c'è anche nel libro “1984” ed è presentato in modo crudo e mi ha sconvolto.
Ma è abbastanza leggere ed esserne sconvolti? Meglio di niente diremmo, ma non dimenticare, non smettere di scandalizzarsi, di pretendere la correttezza da tutti, anche dal collega, dal vicino... e solo così si arriva anche a chi sta al comando. Questo nostro comportamento è, secondo me, una necessità di vita, se si vuole una vera vita !!!
Mah, non so se sono riuscita a farmi capire.
Ciao!
rif. alicemate
RispondiElimina"1984" è in effetti un'ottima rappresentazione di un futuro in cui il controllo-manipolazione-cancellazione del passato e della memoria dei popoli conduce ad un potere assoluto ed iniquo.
Il complesso ma geniale filosofo Walter Benjamin dice infatti nella sua 6/a "Filosofia della storia" (che trovi in "Angelus novus") che se vince "l'Anticristo", allora "anche i morti non saranno al sicuro."
Difficile capire chi sia per Benjamin l'Anticristo: un sistema economico-sociale ingiusto, fondato sulla disuguaglianza, la menzogna, l'ignoranza e la violenza; forse anche la parte peggiore dell'uomo che spesso, emerge; forse, perfino l'Anticristo classico...
In ogni caso, si tratta di tutto ciò che impedisce agli uomini di essere tali.
La correttezza... ottima scelta anche quella.
Forse la menzogna si fa strada nelle persone (quindi in ognuno di noi) anche nella vita di tutti i giorni.
Da lì la facile attitudine a dimenticare o ad arrendersi, a non voler sapere, a non voler più chiedere o capire...
Insomma, tu ti sei fatta capire benissimo!
Ciao!
Purtroppo la verità difficilmente uscirà.
RispondiEliminaTroppe stragi e con la stessa regia occulta; il 1984 di Orwell è una realtà già da un pezzo e mascherano tutto sotto falsi sistemi peggiori di qualunque dittatura.
Saluti a presto.
rif. Cavaliere oscuro del web
RispondiEliminaCiao Cavaliere!
Non so, forse hai ragione.
Eppure in me rimane forte, insopprimibile la sete di sapere, l'ansia di risposte.
Nonchè la volontà di raccontare (sia pure sotto le mentite spoglie della letteratura) "quella" storia...
Bene hai fatto, comunque, a segnalare il link di Cristiana2011 sull'argomento; le giovani generazioni, infatti, della storia in questione sanno ben poco.
A presto.
Purtroppo devo dirti che non è il solo ad essere stato un'arrampicatore,mandante,massone e stragista,te lo dico perchè lo conosco,ha quasi un secolo di vita ma gode di ottima salute,se scoprissero le sue carte avrebbero l'effetto di una bomba atomica.Purtroppo solo la storia fra tanti anni potrà svelare i suoi segreti.Ha un potere immenso,ma anche a lui il potere non basterà quando sarà al cospetto di que Dio che prega tanto.
RispondiEliminaCome ha potuto quardare negli occhii figli e poi i nipoti senza provare un minimo di rimorso per quelle vittime,me lo chiedo ma non trovo la risposta.
Ciao Rik Buon Ferragosto.
"Ci stanno prendendo in giro", mi ha detto una commessa della Coop. Non è la prima volta che sento questa asserzione. La percezione della falsità della situazione, di come ci raccontano la situazione-Italia è rilevata in gran parte delle persone. Forse per questo e per fortuna scatta la solidarietà dal basso quando siamo colpiti dalle calamità: sappiamo di essere soli. C'è un potere trasversale che non vuole un paese civile e moderno. La Storia l'hanno sempre raccontata i potenti. Abbiamo avuto l'illusione di aver raggiunto un buon grado di progresso e di civilizzazione nel dopoguerra, ma a causa della crisi ci stanno togliendo i benefici raggiunti giorno dopo giorno. Quando saremo davvero affamati, ci sveglieremo finalmente, bisognerà farlo perché la nostra natura è di essere esseri umani. E prima del cibo chiederemo giustizia. Allora si saprà chi pianificava lo stragismo. Sarà doloroso quel momento, ma arriverà, perchè non si può manipolare completamente la Storia.
RispondiEliminaComplimenti per la bellezza del testo.
Un abbraccio
Nou
rif. La Mente Persa
RispondiEliminaRispondo solo ora per motivi vacanzieri, sorry!
L’ottimo Faber aveva ragionissima.
E quell’”omertosa coscienza” è purtroppo molto, anzi troppo diffusa nel nostro sempre + cosiddetto Belpaese.
Con esiti evidentemente e follemente criminali.
Ciao!
Rif. Gibran
RispondiEliminaBuon Ferragosto anche a te, ma con tragico ritardo dovuto alle ferie estive!
Forse ho capito di chi parli e sottoscrivo in pieno le tue parole…
Comunque il mio è un racconto di fantasia.
“Contro-comunque”, da noi esiste un confine netto tra fantasia e realtà?
Francamente, a volte si è sarebbe tentati di dubitarne…
Io penso che sia il personaggio reale che quello letterario, la coscienza non sappiano neanche dove stia di casa.
Ma se lo sapessero, farebbero saltare in aria anche quella.
A parte questo, tu come stai?
Spero che abbia una ripresa bella, forte e costante, anche se certo la canicola non deve aiutare.
Un abbraccio e coraggio!
rif. Nou
RispondiEliminaCi deridono, altroché!
Basti pensare all’affermazione di Gelli sulla cicca.
Penso proprio che tu abbia ragione: solo la fame, potrà svegliarci.
Sottoscrivo poi in toto la tua frase: “E prima del cibo chiederemo giustizia.”
Perché si può anche avere la pancia piena, ma vivere nell’ingiustizia e nell’abbruttimento morale ed intellettuale, che però rafforza il potere del padrone del vapore di turno. Panem et circenses…
Questo pericolo era stato denunciato nel 1700 anche da Kant e da altri filosofi tedeschi della stessa epoca.
Grazie a te per aver apprezzato e contraccambio l’abbraccio1
Caro Riki ti voglio raccontare un'anettodo che è successo alle Olimpiadi di Londra.Il primo o il secondo giorno il corrispondente da tv della rai faceva vedere Londra i palazzi reali etc,poi arrivò al ponte dove trovarono morto Calvi,ma lui sbagliò disse Gelli appena se ne accorse diventò bianco e cominciò a balbettare chiedendo scusa al (venerabile),lui rispose tramite stampa"non fa niente mi ha allungato la vita".
RispondiEliminaMa quanto vuole vivere questo macellaio?
La salute caro mio è un pò ballerina ma tiro avanti,certo che quest'afa non mi aiuta affatto ma passerà.
Ciao un'abbraccio Lidia.
rif. la fenice risorta
RispondiEliminaIncredibile ma molto significativo!
Credo poi che il signore in questione faccia a sua volta parte di un gioco perfino più grande di lui.
Un gioco però dannatamente sporco. Ed insanguinato.
Ti auguro di cuore che quella "ballerina" della tua salute si... riposi un po' e ti dia parecchio sollievo, tregua e sollievo, accidenti!
Pare che adesso arrivi questa Beatrice.. mah, staremo a vedere!
Un abbraccio
Forse il mio nipotino vedrà squarciati alcuni veli ora tanto spessi e resistenti...chissà....
RispondiEliminarif. Sandra M.
RispondiEliminaSperiamo, cara Sandra, di non dover aspettare tanto.
Per la verità su Bologna e su tante altre, precedenti e seguenti...
A presto!