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domenica 31 gennaio 2021

Sapere e non sapere

 

Non puoi sapere

come la vita ti colpirà,

non potrai sapere

se saranno baci, croci, letti d'amore

oppure di dolore...


Non potrai mai sapere

quali paradisi abbracciare, quali inferni abbandonare

finché l'ala contorta del tempo

non si piegherà per sollevarti

oppure gentile gentile gentile gentile

a terra scaraventarti.


Ritornello: Non potrai sapere quanto sia bello il brutto

finché l'Angelo ed il Demonio

non si giochino tutto

a poker, posta il pinzimonio


Attraversi la nebbia, ti gusti pioggia e grandine,

ma non c'è nebbia, non c'è pioggia

finché la risata sgangherata dei ricordi

non diventerà gioia

o finché fiumi di latte, miele gol e vino

non diventino tanta, tanta salamoia.


Non potrai mai sapere

se le scelte fatte

non ti abbiano fatto a fette:

non finché il tuo cuore giunto all'ultimo giro

non decida di cantare l'ultimo blues

o di giocarsi tutto con la tua biro.


Ritornello.: Non potrai sapere quanto sia bello il brutto

finché l'Angelo ed il Demonio

non si giochino tutto

a poker, posta il pinzimonio.


Come un ricchissimo pezzente non potrai sapere niente,

quindi finché sarai vivo o almeno mezzo morto

dovrai continuare ad amare,

infernare chi draculizza il povero, il profugo, l'orfano e la vedova...

dovrai cantare, scrivere, bere, pregare, fare l'amore

finché la Regina del Nero

non sarà tra le tue braccia e tu,

solo tu potrai conficcarle nel cuore o dove vuole

tutta quella poca forza che ti resta


Ritornello: Non potrai sapere ecc. ecc.


4 commenti:

  1. Viviamo nell'incognito. Non c'è certezza in questa nostra vita e il dubbio è l'unica arma che abbiamo per non farci menare per il naso da capitale e potere. Un caro saluto a te.

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  2. rif. Fabio Melis
    Più che d'accordo, Fabio!
    Sia lode al dubbio, come scriveva Bertolt Brecht...
    Sono tempi bui, questi, dai quali solo la riflessione, lo sdegno per l'ingiustizia e l'umorismo, possono tirarci fuori.
    U caro saluto anche da me!

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  3. Leggevo accanitamente, poi non più
    Ho camminato tanto fra le calli veneziane, poi non più
    Cucinavo e ancora cucino sentendomi creativa e in armonia con la tradizione, non so ancora se durerà
    Il mio fisico è incostante vulnerabile
    Il mio ricordare è persistente delle gioie dei dolori e di tante belle persone entrate nel cuore, vive per sempre!
    Buona Pasqua😊

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  4. rif. Nou
    Ciao Nou!
    Scusa se rispondo con tanto ritardo, ma la scuola mi ha assorbito (e continua a farlo) moltissimo.
    Leggere... importante e bello farlo... quandi si può e quando si vuole.
    Comunque: camminare tra le calli veneziane: un vero sogno. Ed in quelle si può camminare, continuare a farlo anche coi ricordi e con la fantasia.
    Per come scrivi, la "venezianità" ce l'hai nel sangue, sai? La venezianità o per meglio dire, lo spirito di Goldoni... così assurdamente sottovalutato da tanti, secondo me.
    Continua ad essere fedele a quello spirito, Franca, e non pensare agli "scherzi" che a volte gioca il fisico.
    Un abbraccio!

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