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venerdì 15 ottobre 2021

Sull'attacco neofascista alla sede della CGIL

 

Sabato 9 ottobre, un'orda facente capo al movimento neofascista Forza Nuova, ha attaccato e devastato la sede nazionale della CGIL di Roma. Ingenti i danni, vari i feriti tra le forze dell'ordine. Non si vedeva una situazione del genere dai tempi in cui le squadracce che portarono al potere Mussolini (sia pure con l'acquiescenza se non con la complicità della monarchia) spadroneggiavano in lungo ed in largo per l'Italia.

Veniamo ora al recente fattaccio di Roma. Si è trattato di decine e decine di persone che inquadrate e guidate dai loro rappresentanti (Fiore e Castellino), hanno assaltato la sede del più importante sindacato dei lavoratori italiani. Nel far questo, inoltre, si sono accanite vigliaccamente contro i pochi poliziotti che presidiavano la sede. Quell'azione era del resto già stata pubblicamente auspicata, se non organizzata, dai capi dell'orda.

Inoltre, pare che se ne parlasse già nei social. Ancora: all”azione” hanno partecipato anche elementi in passato coinvolti nel terrorismo neofascista dei NAR.1

Risultano gravi ed evidenti le responsabilità di chi avrebbe dovuto impedire questo squallido revival dello squadrismo. Appunto quelle responsabilità sono state di prefetto, capo della polizia, ministro degli interni? Non lo so, ma certo la cosa andrà chiarita. Ed anche molto in fretta.

Tuttavia, il fatto che vi sia stato chi non ha vigilato abbastanza, non assolve assolutamente chi ha attaccato, picchiato, devastato.

Né ci si può limitare a dire, come ha fatto l'on. Meloni che: “E' sicuramente violenza e squadrismo poi io la matrice non la conosco. Nel senso che non so quale fosse la matrice di questa manifestazione ieri, sarà fascista, non sarà fascista non è questo il punto. Il punto è che è violenza, è squadrismo e questa roba va combattuta sempre.”2

Invece la matrice si conosce e quelli che hanno scatenato la violenza hanno sempre esibito la loro fedeltà al fascismo senza alcuna ambiguità.

In una sorta del resto di citazione della marcia su Roma: “Durante i servizi preventivi alla manifestazione – sottolinea la questura – sono stati intercettati ed identificati 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo.”3

E' stato inoltre: “Devastato il pronto soccorso dell'Umberto I da un gruppo di manifestanti coinvolti nelle violenze (…). A quanto apprende l'agenzia Adnkronos, nel reparto era stato ricoverato un manifestante ferito, già in stato di fermo, quando si sono presentate una ventina di persone che hanno creato il panico nel pronto soccorso dell'ospedale romano, devastandolo (…). Ci sono quattro feriti, due tra le forze dell'ordine e due operatori sanitari.”4

La condanna delle violenze è stata unanime ed è stato anche chiesto lo scioglimento di Forza Nuova a cui, tutto sommato, i partiti di centro-destra pare che non vogliano opporsi.

Ma questi ultimi hanno dichiarato che non aderiranno alla manifestazione nazionale antifascista indetta da CGIL, CISL, UIL per sabato 16 ottobre. Motivazione? Non dovrebbe tenersi durante il silenzio elettorale.

Assurdo. La manifestazione, infatti, non sarà partitica ma contro il fascismo, non contro il centro-destra. Però questo schieramento afferma che sarebbe strumentalizzata dalla sinistra. Io penso invece che proprio non partecipare appunto alla manifestazione possa far sospettare una vicinanza dell'attuale centro-destra a certi movimenti.

Infine, anche a costo di passare per cerchiobottista, vorrei ricordare un altro fatto. Il 10 maggio 1996, nel suo primo discorso da presidente della Camera, Luciano Violante (pur con alcuni distinguo) dichiarò che bisognava: “Sforzarsi di capire i motivi” di coloro i quali si schierarono dalla parte del regime nazifascista di Salò.5

Ecco, secondo me anche queste scriteriate aperture, quasi delle (involontarie?) legittimazioni, hanno reso la nostra democrazia parecchio indifesa di fronte al risorgere del neofascismo.

Attenzione, dunque... perché come scriveva Brecht riferendosi ad Hitler (ed io direi che questo potrebbe riferirsi anche al nuovo nazifascismo): “Il grembo da cui nacque è ancor fecondo.”6

Note


1 Si tratta di : “A.L., di anni 65, ex-appartenente ai NAR.”

“A. L.” è Luigi Aronica. Circa i NAR ricordiamo che: “I suoi membri sono stati giudicati tra i responsabili della Strage di Bologna, l'attentato commesso il 2 agosto del 1980 alla stazione ferroviaria della città che provocò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200.”

Su Aronica e sui NAR cfr. “Dalle condanne con i Nar alle azioni con Forza nuova: chi è Luigi Aronica, arrestato per gli scontri a Roma”, in www.open.online 10 ottobre 2021

Cfr.: “Attacco alla CGIL, Landini: “Abbiamo sconfitto il fascismo. Non ci fanno paura”, in www.rainews.it 10 ottobre 2021.

2 cfr. www.ilsole24ore.com 10 ottobre 2021. Il corsivo è mio.

3 “Attacco alla CGIL, Landini: 'Abbiamo sconfitto il fascismo', in www.rainews.it articolo e sito citati.

4 Ibid. I corsivi sono miei.

5 “Violante: riflettere su Resistenza e sui vinti di ieri. Capire le ragioni senza revisionismi falsificanti”, in www.1adnkronos.com

6 “Il grembo da cui nacque è ancor fecondo”, in www.luduslitterarius.it L'art. da cui è sta tratta la citazione brechtiana risale al 2013. Da allora, la galassia neo-nazifascista non si è di certo ristretta.