mercoledì 19 settembre 2018
Chi beve inchiostro campa 200 anni
Prendo la penna anzi la
brandisco e scrivo, ispirato da una canzone di Andy White che parla
della ricerca della tomba di Joyce.
Poco prima avevo ascoltato Billy
Bragg: lui cercava non una nuova Inghilterra bensì una nuova
ragazza; quando vuoi cambiare il mondo, l'autoironia rende la lotta
divertente e salva dai pericoli del fanatismo. Sì, penso proprio che sia così.
Mi tuffo, quasi sprofondo in
fondo ai miei scaffali, disperatamente teso alla ricerca di libri che
non ricordo di avere.... come una specie di Quasimodo ingobbito a
cercare campane; però di carta e probabilmente, suonato come loro.
Forse domani sarò a scuola ma
oggi continuo a vagabondare nel mio particolare miscuglio di sogni,
incubi, progetti, preghiere, racconti, versi poetici e qualcuno
(temo) anche animalesco.
Secondo mia moglie, la gente non
capisce il mio umorismo. Il che potrebbe anche essere vero, ma non
per questo rinuncio a farlo brillare... per quanto (talvolta) possa
risultare arrugginito.
D'altronde, che cos'è l'umorismo se non un
modo per sopportare il mondo, la vita ed addirittura sé stessi?
Scivolo
giù serpeggiando per le strade biscianti immaginando che la mia
armonica sia un miracoloso paciugo di sax, violini e chitarre
elettriche e spero, spero davvero
di non diventare un giorno o l'altro uno di quei tipacci in
canottiera che se la prendono col mondo: con questo e con l'altro.
Ma...
e se quel giorno fosse già
arrivato? Meglio non pensarci. E meglio non farlo arrivare.
Scrivere:
che cosa vale di più? Tra le cose spirituali, regge il confronto con
la musica.
Un
confronto o parallelo con le cose carnali...
beh, quello non lo faccio; non puoi paragonare tra loro cose tanto
diverse. E poi, il confronto in questione non sarebbe neanche
decente. Non so se mi
spiego. Ma penso di sì.
Comunque,
ora vorrei nuotare in fiumi di champagne made in cannonau. E vorrei
farmi una bella bevuta di inchiostro, perché come sa chiunque non lo
voglia ignorare, chi beve inchiostro campa 200 anni.
Se
poi l'ho già detto, pazienza.
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Beh ... è da provare! Comunque happy Blogging!
RispondiEliminaBeh comunque Happy Blogging
RispondiEliminarif. Enri1968
RispondiEliminaMolte grazie, Enri!
Si tratta comunque di una bevanda e/o terapia davvero efficace: chi decide di adottarla, ci guadagna. Parecchio.
Mi fermo al titolo e al finale "Chi beve inchiostro campa 200 anni".Mia sorella aveva un compagnoo di classe che beveva appunto l'inchiostro, noi avevamo ancora inchiostro nel calamaio e pennino per scrivere alla elementari. Ebbene il protagonsta delle bevute non è ancora morto, ha poco più di 60 anni, ma non ha avuto una vita molto sana, se dovessi campare tanto in modo così problematico, beh... bevo almeno cose migliori e campo meno!
RispondiEliminaPer il resto sii ironico e ridici su anche se gli altri non capiscono, basta che sia utili a te! Salludi a te e alla tua città!
rif. Maria Valenti
RispondiEliminaQuel tipo aveva (forse) preso quel precetto un po' troppo sul serio... ma mi piacerebbe tanto conoscerlo, sai?
Diciamo che possiamo correggere l'inchiostro col vino... anche quello non sarebbe male!
Salludi e trigu (salute e grano, prosperità) anche a te ed alla tua città!
P.s: mi ci vorrà un po' di tempo per leggere tutti i post su "Cech", ma lo farò. Ogni promessa è debito.