sabato 30 settembre 2017
Sogni, incubi, progetti: insomma, un sacco di scemenze
Prendo la penna e parlo di me,
prendo l'armonica
e faccio finta di suonare
(non bene che cosa o perché)...
prendo la rabbia, ma penso che
tante, troppe volte
sia troppo collegata al cervello
e prendo il cervello, ma temo
che spesso
sia troppo collegato alla
rabbia.
Litigo coi secoli che sembrano
trascorsi invano,
e litigo coi mie versi.
Bisticcio coi sogni che
diventano incubi
e coi progetti che non so come
né perché, si realizzano.
Continuo (mio sport preferito) a
pensare alla Morte.
Almeno,
ho smesso di pensare
all'Inferno.
E tu, carissimo Satana, a chi
pensi oggi
o
a chi penserai domani?
Faccio il surf sul filo spinato
dei miei sogni
e rimbalzo su sabbie di monotona
disoccupazione:
però devi essere un asso per
sbagliare sempre e di continuo,
per essere un Pelè del niente.
Poi mi riprendo,
dopotutto tiro il fiato ed anche
qualche pietra
alle ansie, alle paure ed alle
gioie che mi fanno marameo
più o meno da sempre o anche da
prima.
Be', a volte penso che
non sia male
saper sprecare così bene sè stessi!
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Non so che dire se non: questo testo mi piace moltissimo, mi colpisce. Bravissimo, Riccardo.
RispondiEliminarif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaCarissima Sonia, ti ringrazio molto molto molto...
Questi "versi" erano un modo per non prendere troppo sul serio il mio dolore.
Altrimenti ci prende gusto.
Sbagliare è da professionisti lo diceva anche Paolo Conte. 'Sta vita è un continuo combattimento e chi si affatica quotidianamente per realizzare un sogno o per vivere meglio lo sa bene. A presto, Fabio
RispondiEliminaSaper sprecare bene se stessi è una vera arte!
RispondiEliminarif. Sergente Elias
RispondiEliminaBen detto, Fabio, davvero ben detto.
Spesso la vita è come la tela di Penelope: solo che noi non vogliamo ingannare nessuno, col nostro fare e disfare, tentare e ritentare.
Ed è importante anzi fondamentale, non arrendersi mai.
Salutone!
rif. Silvia Pareschi
RispondiEliminaVera arte perchè non si bada al risultato, che talvolta è troppo facile.
Sto lentamente passando in rassegna i tuoi testi: hanno una compostezza "adulta", non si trova tanto facilmente. Sulle poesie in genere non commento, dovrei farlo altrimenti con un'altra poesia! Prendo nota solo sul surf sul filo spinato dei miei sogni. E lo faccio mio.
RispondiEliminarif. Enzo
RispondiEliminaTi ringrazio, Enzo!
In ogni caso, l'immagine del "filo spinato dei sogni" mi è molto cara, quindi mi fa piacere che la apprezzi anche tu.
Sto leggendo anche io i tuoi testi e li trovo, come dire?, molto "densi"; nel senso che non scorrono banalmente via come l'acqua...