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Spingo avanti il mio niente
ma, sai, sto benissimo...
anche perché potrebbe andare
peggio che malissimo.
Da questa terra di roccia e di
vento
un giorno, bello o brutto, mi
sono alzato
ed ho iniziato a correre...
qualche volta perfino a
camminare.
Perché da questa terra di
roccia e di vento
dove la gente muore d'amore, di
vendetta o di zero lavoro,
ho imparato a nascondere le
lacrime
e purtroppo, perfino la gioia.
Apro il mio cuore ed il blues si
accomoda,
chiudo i miei occhi ed i vecchi
sogni ritornano...
sogni di giustizia e di verità
che però, sia chiaro,
nessuno potrà realizzare solo
con baci e sorrisi.
Perché questa terra di roccia e
di vento ci ha insegnato
che nessuno, davvero nessuno
regala niente
ed a chi ha troppo,
quel troppo bisogna strappare...
anche col ferro e col fuoco, se
necessario.
Ridicolo becchino di me stesso,
trascino ogni giorno un carretto
pieno di ossa e di incubi,
ma tutto questo non mi rende
amaro o cattivo...
solo consapevole di quel che mi
ha reso uomo
e di quel che ancora dovrò fare
per rimanerlo...
o per diventare un uomo migliore
di quello che sono...
su questa terra, su questa terra
di roccia
su questa terra di roccia e di
vento.
E' tua? Dura, sferzante come la tua terra di roccia e vento. Grazie per averci resi partecipi del tuo sentire.
RispondiEliminaGrande poesia,Riccardo,versi che sanno di verità,che raccontano di tenacia,di saggezza,di attaccamento alle radici,alla roccia che il vento può scuotere mai travolgere.Siamo isolani tutti e due: ma tu un po di più perchè io vivo fra due sponde,belle,epiche ricche di miti,pari alla tua terra,ma trovo più..appigli cui attaccarmi e il carattere,più contaminato, delle due mie terre madri,mi ha reso più pigra e accomodante.La musica,la bellezza,la tenacia ,salveranno noi e questo nostro picolo mondo.i sono un po commosa leggendo...
RispondiEliminaHello there! Do you use Twitter? I'd like to follow you if
RispondiEliminathat would be ok. I'm absolutely enjoying your blog and look forward
to new updates.
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rif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaCiao, cara Sonia, scusa il ritardo... imperdonabile!
Problemi di varia natura: anche belli, però, come per esempio l'amica scrittura...
Si tratta di sentimenti miei che scusando il gioco di parole, sento molto!
Un abbraccio.
rif. Chicchina Acquadifuoco
RispondiEliminaChiedo scusa anche a te per il ritardo!!!
Ti ringrazio molto per quello che hai scritto e per la stima, davvero.
L'isolanità è una condizione particolare, che può isolare, ma nello stesso tempo, può aprire al mondo.
Credo, infatti, che chi sappia trarre profitto dalla lontananza dai grandi centri, abbia più tempo per riflettere e tagliar via ciò che è inutile, superfluo o perfino pericoloso.
Un caro saluto!
rif. Anonimo
RispondiEliminaNo, I'm sorry, I don't use Twitter.
But, if you want, we can to talk on our blogs or on facebook.
Bye.
Ciao Riccardo, i commenti in inglese sono sempre spam... persone che vogliono propinarti cose strane. Io ne ricevevo tanti un po' di tempo fa. Ovviamente mai pubblicati. Ora sono scomparsi. Una persona che dice di amare i tuoi post, che vuole parlarti su twitter, che dice di seguirti, dovrebbe avere almeno un'infarinatura della lingua italiana, invece scrive solo in inglese... Lasciali stare.
RispondiEliminarif. Sonia Ognibene
RispondiEliminaCiao Sonia, in effetti lo avevo pensato o almeno sospettato.
E poi, sono stanco di spremermi le meningi per rispondere in una lingua che conosco pochino...
Salutone e grazie per il consiglio!