giovedì 18 dicembre 2014
Pasticciando sulla musica medievale
Secondo me la musica medievale
possiede una musicalità molto particolare, un ritmo cioè che anche
nei brani più veloci, ha la capacità di rallentare,
contrarre, in qualche
modo sospendere il
tempo.
Non
a caso, sia certa letteratura colta del M. E. che molti miti e
leggende appunto del Medioevo ci consegnano il racconto di persone
letteralmente infatuate dalla
musica e soprattutto dalla danza:
infatuate proprio nel senso di persone colpite da un sortilegio o da
un incantesimo lanciato loro da una fata o
da una strega.
Per
esempio, (questo si trova anche in Sardegna) leggiamo o sentiamo di
persone che una volta entrate nel cerchio davvero magico
della musica, sono poi costrette a ballare in tondo e da quel
cerchio, in teoria per secoli,
non potranno uscire se non per un intervento esterno... un intervento che potremmo definire quasi
miracoloso.
Talvolta
tramite la musica si tenta addirittura di ingannare la
morte: questo è stato ben
intuito e rappresentato da Branduardi nel brano Ballo in fa
diesis minore, peraltro
introdotto dalle launeddas
(strumento e canne tipicamente sardo) suonate dal maestro Luigi Lai,
che hanno un suono direi ipnotico.
Dall'ascolto
della musica medievale ho ricavato questa impressione, come tale del
tutto soggettiva, personale: si tratta di una musica che a differenza
di stili moderni come il rock, il blues, il reggae, il jazz, il rap,
la techno o come la stessa musica melodica e la canzone d'autore,
prevede un uso massiccio sia del
ritmo sia della
melodia.
Invece,
io penso che ognuno degli stili citati sia prevalentemente ritmico o
prevalentemente melodico.
La
musica del M.E. no, al suo interno troviamo un ritmo incalzante,
martellante. Al contempo, da essa si libera una melodia davvero
armoniosa e che rilassa stupendamente.
Io
ascolto spesso il disco Canti d'amore al tempo dei
trovatori, dell'Ensemble
musicale il Monocordo: se
potete, cercatevelo; è un ottimo esempio di quello che ho tentato di
dire.
Al
momento non mi sento in grado di parlarvi adeguatamente degli
strumenti che si
utilizzavano nella musica medievale, ma a livello generale posso
dirvi che i suoi canti, le sue ballate ed anche i pezzi strumentali,
ricordano un po' la musica orientale.
Del resto, uno strumento a fiato come per es. la ciaramella,
probabilmente aveva origini arabe o egizie.
Ma
i nostri amici medievali sapevano anche imprimere alle loro melodie
un ritmo trascinante, nel cui cuore pulsavano le percussioni.
Beh,
per oggi basta così.
Alla
prossima!
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La musica medioevale non ha bisogno di amplificatori ;)
RispondiEliminarif. Alligatore
RispondiEliminaVero, vero, verissimo: però quanto sa farsi sentire, caro Alligatore!
Mi pare che Valerio Evangelisti abbia scritto delle storie rock ambientate nel Medioevo, sai?
Se trovo la tua e-mail ti scrivo in privato, intanto, buon fine settimana!
Tanti Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, Fabio
RispondiEliminarif. Blogaventura
RispondiEliminaContraccambio di vero cuore, Fabio: tantissimi auguri anche a te ed ai tuoi!
Riccardo, grazie per questi interessanti post, bellissimi regali di Natale.
RispondiEliminaPassa Buone Feste! Auguroni. Ciao :-)
Nou
rif. Nou
RispondiEliminaNou, grazie a te per l'interesse che manifesti.
Auguro anche a te ed ai tuoi di trascorrere delle feste buone... anzi ottime, così come meriti!
A presto!
Gran bel post amico mio..
RispondiEliminaLa musica medioevale un vortice di emozioni che ti coinvolge non solo ascoltandola ma ballandola , in tempi e luoghi disparati.
La più semplice è quella di Branduardi, il nostro grande menestrello per eccellenza che ti trasporta senza fatica in luoghi e atmosfere magiche .
Da provare..
Un bacio serale adorabile amico mio!
Cercherò senza dubbio l''Ensemble musicale il Monocordo, perché quello che scrivi mi affascina molto.
RispondiEliminaTi invio i migliori auguri per feste belle e serene, Riccardo, scusandomi della mia assenza dovuta a problemi vari. Ma ci sono, ci sono... Buon Natale!
Rif. Nella Crosiglia
RispondiEliminaGrazie, cara amica!
In effetti, potremmo definire Branduardi una sorta di medievale moderno e/o "divulgato"... sempre comunque stimolante.
Niente male neanche la sua canzone su Giovanna d'Arco!
Un bacio anche a te e forza, coraggio e fantasia per il nuovo anno. Qualcosa dovrà pur cambiare ed in meglio, per tutti noi!
rif. Linda
RispondiEliminaEnsemble caldamente raccomandato, Linda!
Contraccambio gli auguri di cuore e vedrai che alla fine, i problemi troveranno la loro soluzione.
Certo (notazione autobiografica) è dura sgretolare certi... come chiamarli?, "mattoncini"... la loro composizione è complessa, a volte insopportabile...
Ma in OGNI caso, buon Natale!