Arrivarono
coi loro visi di ferro, di lupo e
di serpente
nel caldo bollente del giorno, nel
gelo della notte.
Arrivarono e con scientifico
impegno
le loro mani manovrarono
bombe, mitra, lanciafiamme,
mitragliatrici, gas e pistole
falciando ogni giorno migliaia e
migliaia di vite.
Con una croce uncinata nel cuore
ed un'altra nella mente...
insomma, con la loro maledetta
svastica,
con l'odio ed il cinismo che
guidava le loro azioni,
loro che si definivano Herrenvolk,
popolo di signori,
fecero
dell'Europa un solo, grande cimitero.
L'industriosa
città di Rotterdam si arrese,
ma l'aviazione
degli uomini-serpente
la rase al
suolo comunque:
morti e feriti
furono ovunque,
gli edifici,
fatti a pezzi dalle bombe...
la città
rovinò su sé stessa.
Eppure,
nel loro regolamento, l'esercito degli Herrenvolk
era tenuto ad
un comportamento “cavalleresco.”
Chelmno,
Sobibor, Dachau, Treblinka,
Mathausen,
Buchenwald, Auschwitz, Terezin...
i lager sono
stati tanti, innumerevoli le vittime
i cui cadaveri
si raccolsero con le ruspe.
Ma certo,
il popolo
dei signori
aveva solo
obbedito a degli ordini.
Renata Viganò,
partigiana dell'Emilia,
narra che per
Natale
gli uomini
devoti alla tortura ed al massacro cantavano come angeli.
Ma ovunque
fossero uomini e donne davvero umani
ci furono
battaglie e resistenza,
sacrifici di
uomini, donne e bambini innocenti
così che
l'alleanza di svastica, fascio e sole nascente
fu distrutta
per sempre.
Diavoli in
forma umana
dai visi di
ferro, di lupo e di serpente
arrivarono
sulla Terra dal loro Inferno di odio e di ignoranza,
ma sconfitti,
furono ricacciati indietro...
all'Inferno
cioè da cui i Diavoli del vero Inferno
non dovranno
farli tornare... mai più!
Essere degni
dell'eroismo dei nostri padri e delle nostre madri
sia sempre la
nostra missione,
la nostra sola ragione di vita.
Ora e
sempre... Resistenza!