“Salve, so che da voi si sta
pensando ad una sola cosa: l'elezione del prossimo presidente della
repubblica. Da noi la repubblica non c'è più, ma il presidente sì,
quello non ci manca mai. Un momento, mi correggo: è la democrazia
che non c'è più, mica la
repubblica... comunque nella vita non si può avere tutto.
Ma dato che siamo in diretta
cedo la parola alla ministra delle minestre... no, ah ah ah! Scherzi
a parte, ecco a voi l'unica, inimitabile, molto trendy e
(spero che non si offenda) anche un po' onesta, on. Caterina “Piccola
Kathy” La Biondina-De Jolie-De L'amour-Madame Dorè-Del Piccolo
Grande Amore- Del Grande Reame. Buongiorno, tesoro!”
“Ciao,
chicco. Colgo
l'occasione, pardon, l'occasìne per illustrare la nostra ultima
riforma del lavoro. Dunque: fine dello stipendio mensile; chi lavora
sbava per il grano,
no? Quindi perché deve aspettare un mese, spesso un mese mensile?
Noi pagheremo a giornata: tu lavori un giorno ed a fine turno ti
abbranchi il quattrino. Ma
centra gli obiettivi della giornata, bello mio, altrimenti i soldi te
li scordi.”
“Potresti
essere più precisa?”
“In
che senso precisa?”
“Voglio
dire... potresti spiegarti meglio?”
“Ah
sì, ora ho capito! E' che tu usi tutti quei termini complicati, da
intellettuale... comunque la storia è
questa: chi lavora deve centrare il 100% degli obiettivi. Se arriva
anche solo al 99%, zero soldi. E che cavolo!”
“Forse
hai ragione.”
“Ragione in
che senso?”
“Lascia
stare, vai avanti.”
“Bene.
Vedi, gli obiettivi da centrare saranno comunicati ai lavoratori due
minuti prima dell'inizio del
turno e potranno anche essere appunto obiettivi per i quali non hanno
mai ricevuto una preparazione specifica. E sai perché?”
“Mah,
francamente...”
“Per
la suspence! Per
evitare che i lavoratori si annoino ed invece si autorinnovino e
facciano appello alla loro creatività, al loro amore per il rischio,
perché si godano il brivido dell'imprevisto e magari anche quello
del licenziamento! Perché sai, con questa riforma licenziare sarà
più facile ed anche più divertente. Non è uno spasso?!”
“Beh,
proprio uno spasso non direi. Per il lavoratore il licenziamento è
un dramma. Ed anche un'umiliazione.”
“Non
lo so, non mi interesso di questioni psichiatriche. Però
l'imprenditore che licenzia più facilmente e che facendo questo può
anche divertirsi, poi è più motivato ad assumere e così, a far
crescere il Paese. Conosci lo slogan, no? Assumere e
licenziare. Al 3° licenziamento ti faccio arrestare, ma caro
dipendente, questo non ti può fare male.”
“Mi
sembra che in questa riforma del lavoro, di lavoro ce ne sia pochino.
Mi ricorda la legge sulla libertà d'espressione...”
“Mbe'?
Che cosa ha quella legge di sbagliato? Abbiamo perfino concesso la
pubblicazione di quella poesia satirica, Se mi fucili non
vale...”
“Peccato
però che il cantante
sia morto in uno strano incidente.”
“Chi
beve troppo poi non deve mettersi alla guida.”
“Quel
tipo era astemio.”
“Io
non mi occupo di alcolismo. Comunque le polemiche non fanno bene al
Paese.”
“E'
vero. Senti, che cosa pensi della Legge sul controllo
domestico?”
“Ecco,
dal mese prossimo, in tutte le case saranno installate delle
telecamere controllate dalla polizia che garantiranno la sicurezza di
tutti i cittàdini. I
più buoni saranno premiati con un panettone, due bottiglie di
spumante e tre orsacchiotti di pezza. Pensaci, sarà come tornare
tutti bambini! Che bello! Che tenerezza, che nostalgia... mi viene
quasi da piangere!”
“Va
bene. E la legge sulla tortura?”
“Mi
piace questa dòmanda.
Guarda, la tortura non sarà applicata a tutti, ma solo a quelli che
saranno sorteggiati come “torturabili telegenici”; così anche i
colpevoli avranno una scianz di
farla franca.”
“Ma
così al loro posto saranno puniti degli innocenti.”
“Io
non cercherei sempre il pelo nell'uovo, sai?”
“Sì,
ma io vorrei ricordarti che alcune delle ultime operazioni della
polizia e dei servizi segreti hanno provocato 42 morti in 5 mesi.”
“Ed
io vorrei ricordarti che da allora, la fiducia dei mercati è
cresciuta del 4%. Non succedeva da anni. Adesso facciamo un recòrd
e lo buttiamo nella mondezza?”
“Ma
vedi, la giustizia...”
“Giustizia?
In che senso?”