Chi legga questo blog o
anche chi abbia letto qualcuno dei miei libri, avrà capito che non
sono molto razionale. Certo, non entro dalla finestra quando posso
entrare dalla porta né mi faccio il caffè con chiodi ed acido
muriatico.
Eccetera nonché
eccetera.
Però perfino a me, che
adotto il motto di Dylan: “Accetto il caos, non so se il caos
accetti me”, bene, perfino a me capitano delle cose che trovo
strane.
Adesso mi spiego.
A me piacciono molto i
salumi o affettati che dir si
voglia.
Direte:
e che cosa c'è di male, sono buonissimi!
Verissimo.
Ma
da un po' di tempo, diciamo pure da qualche anno, ho scoperto la
pancetta magra; ma mi
piace anche quella grassa.
Seguitemi perché non si tratta di una distinzione da poco.
Insomma,
non dico che Kant ed Aristotele si sarebbero mai presi a mattarellate
in testa per una distinzione come questa, ma sta di fatto che un tipo
di pancetta è magro;
l'altro, invece, è grasso.
Che cosa volete farci, viviamo in un universo imperfetto... per non
parlare della galassia!
Bene,
un giorno vado (come diceva scherzosamente mio padre) al markèt.
Punto, come un'aquila che cerchi d'artigliarsi un agnello, verso il
reparto salumeria. Fisso il salumiere ed omaggiando Clint Eastwood
mormoro: “Due etti di pancetta magra, gringo...”
“No, i Ringo sono
di là, dove ci sono i dolciumi.”
Buonanotte!
Rovinato l'effetto cinematografico! Ci saranno mai giustizia e
bellezza, per me, a questo mondo? Ma quel benedetto salumiere,
intendo il signor Basilio Crobeddu, non sa che sto pensando da 2 anni
di scrivere per il cinema? Per carità: una bravissima persona, il
buon Crobeddu; ma non può frustrare le mie ambizioni artistiche,
nonché hollywoodiane.
“Qui
non ne vendiamo, di fruste.
Però se va all'ippodromo magari una gliela prestano. Solo che deve
riportarla prima che inizino le corse: ai fantini, la frusta, serve.”
“E
gli speroni no?”
“Gli
spiedoni? Forse lei
sta cercando gli spiedini,
quelli alla carne ed
ai peperoni... Comunque le serve anche qualcos'altro, signor
Occheddu?”
“Uccheddu.
Mi chiamo Uccheddu.”
Che
mi storpino il cognome “in continente” (come diciamo noi sardi)
passi; ma che lo rovinino nella mia città...
“Va
bene, signor Uccheddu. Desiderava?”
“Due
etti di pancetta magra.”
“Benissimo”, disse lui armeggiando con qualcosa, “però non gliela consiglio
perché questa pancetta magra è grassa.”
Sì,
avete letto bene: quel tipo si era contraddetto totalmente nel giro
di 3 secondi e nello spazio di 1-2 parole.
Io:
“Scusi, ma la pancetta magra è magra; altrimenti sarebbe grassa.”
“E'
quello che ho detto, no?”
Io:
“No. Lei ha detto che quella pancetta magra è grassa. Insomma, non
è magra: è grassa.”
Lui:
“Appunto, è grassa.”
Io:
“Ma allora perché non dice direttamente che ha solo della pancetta
grassa?”
Il
signor Basilio mi guardò in uno strano modo: un modo superiore,
distaccato, arcangelico. Poi l'arcangelo dal grembiule unto d'olio,
spezie, vino e salumi vari iniziò a parlare... e col suo magico
eloquio, magicamente mi fece scivolare in mano 2 etti di quella
pancetta... che si rivelò ottima.
Solo
che secondo me, il signor Basilio mi aveva venduto della pancetta
grassa che però era magra.
Insomma: io (pur essendomi fatto fregare) avevo fregato lui. Almeno
questo me lo concederete!