Molto presto di mattina di Dylan Thomas. Il titolo originale inglese è Early in the morning: si intitola così anche un famoso blues, perciò che cosa potrei chiedere di più?
Inoltre, Thomas era un bevitore, diciamo pure un alcolizzato. Pazienza, che volete che vi dica?
Naturalmente, se uno sta lontano dalla bottiglia mica fa un’idiozia.
Anche se poi c’è tanta gente che non beve ed usa la penna per giocare a dadi coi topi. La qual cosa, a mio modesto avviso, è inutilmente stupida… nonché parecchio difficile.
Comunque lessi Molto presto all’età di 23 anni… sì, sono stato giovane anch’io, tuttavia non mi considero vecchio.
Ed anche se da allora di anni ne sono passati 24, per me il libro mantiene il suo mixtum di poesia, follia e profondità.
Penso ad una frase in cui Thomas si presenta con “le vene piene di primavera come le scarpe d’un ballerino dovrebbero essere piene di champagne.”
Fenomenale!
Thomas era un gallese.
Ora, si dice che i gallesi siano molto emotivi. L’emotività è una caratteristica (forse decadente) anche dei latini e degli italiani in particolare…
Inoltre, Thomas era un bevitore, diciamo pure un alcolizzato. Pazienza, che volete che vi dica?
Naturalmente, se uno sta lontano dalla bottiglia mica fa un’idiozia.
Anche se poi c’è tanta gente che non beve ed usa la penna per giocare a dadi coi topi. La qual cosa, a mio modesto avviso, è inutilmente stupida… nonché parecchio difficile.
Comunque lessi Molto presto all’età di 23 anni… sì, sono stato giovane anch’io, tuttavia non mi considero vecchio.
Ed anche se da allora di anni ne sono passati 24, per me il libro mantiene il suo mixtum di poesia, follia e profondità.
Penso ad una frase in cui Thomas si presenta con “le vene piene di primavera come le scarpe d’un ballerino dovrebbero essere piene di champagne.”
Fenomenale!
Thomas era un gallese.
Ora, si dice che i gallesi siano molto emotivi. L’emotività è una caratteristica (forse decadente) anche dei latini e degli italiani in particolare…
Sarà anche per questo che mi piace questo scrittore?
Ma allora io sono un decadente?!
No o almeno, non credo…
E poi mi piace anche Boll che non era né emotivo né gallese; era tedesco, il vecchio Hein.
Ma con la logica non si fa letteratura, care e cari miei!
Nell’ottobre del 1949 Thomas lesse alla Bbc una prosa dal titolo Il Galles e l’artista.
In quel pezzo egli ironizzava sui gallesi che si stabiliscono a Londra e “si comprimono la voce come in un busto perché non sporga o non schizzi fuori qualche cadenza o inflessione d’entusiasmo gallese.”
E condannava così sia il provincialismo che il falso cosmopolitismo di tanti, non solo gallesi: “C’è una sola posizione per gli artisti, ovunque: ed è quella eretta” (D. Thomas, Molto presto di mattina, Einaudi, Torino, 1980; le citazioni alle pp.67, 151-152. I corsivi sono miei).
Ma allora io sono un decadente?!
No o almeno, non credo…
E poi mi piace anche Boll che non era né emotivo né gallese; era tedesco, il vecchio Hein.
Ma con la logica non si fa letteratura, care e cari miei!
Nell’ottobre del 1949 Thomas lesse alla Bbc una prosa dal titolo Il Galles e l’artista.
In quel pezzo egli ironizzava sui gallesi che si stabiliscono a Londra e “si comprimono la voce come in un busto perché non sporga o non schizzi fuori qualche cadenza o inflessione d’entusiasmo gallese.”
E condannava così sia il provincialismo che il falso cosmopolitismo di tanti, non solo gallesi: “C’è una sola posizione per gli artisti, ovunque: ed è quella eretta” (D. Thomas, Molto presto di mattina, Einaudi, Torino, 1980; le citazioni alle pp.67, 151-152. I corsivi sono miei).